• Non ci sono risultati.

CAPITOLO II – IL SETTORE CONCIARIO

2.2 Distretto conciario di Santa Croce sull’Arno

2.2.3 Il sistema associativo nel comprensorio del cuoio

Il comprensorio santacrocese si caratterizza per un forte sviluppo del modello organizzativo fondato su soluzioni di tipo associativo. Le associazioni svolgono un importante ruolo di accompagnamento allo sviluppo industriale del distretto. Forniscono supporto alle imprese per quanto riguarda le azioni per l’adeguamento alle varie normative ambientali sulle acque, sul suolo e sull’atmosfera, inoltre prestano assistenza alle aziende per quanto riguarda la prevenzione infortuni, l’igiene nei luoghi di lavoro, le agevolazioni finanziarie, la ricerca, la formazione professionale, la contrattualistica ed altri servizi.

Da tempo promuovono la partecipazione a mostre e fiere internazionali implementando lo sviluppo commerciale all’estero, intrattenendo rapporti a livello mondiale.

La forma associativa scelta nel caso del distretto conciario è quella consortile, dove ogni consorzio rappresenta accordi fra imprese giuridicamente distinte. Le più importanti forme assicurative che si trovano in questa area sono:

• Associazione Conciatori: è stata fondata nel 1976, oggi raccoglie circa 300 aziende di Santa Croce sull’Arno, Fucecchio e Castelfranco di Sotto, maggiormente specializzate nella concia al cromo. Il suo ruolo è quello di sviluppare una crescita dell’industria conciaria, affrontando questioni ambientali, come la costruzione degli impianti di depurazione, la realizzazione di aree idonee per le concerie, il recupero dei sottoprodotti di lavorazione e il riutilizzo dei fanghi di resulta della depurazione. Ha costituito una serie di società collaterali con finalità prettamente esecutive, che compongono la struttura organizzativa per la gestione dei problemi specifici del settore.

Accanto all’Associazione Conciatori è nato anche il Consorzio conciatori di Ponte a Egola, al quale aderiscono circa 110 concerie del Comune di San Miniato e di Montopoli. Le principali attività sono:

1. Promuovere i prodotti degli associati;

2. Seguire tutte quelle iniziative tese alla globalizzazione dei mercati e prestare assistenza per la partecipazione a mostre, fiere, missioni economiche e ricerche di mercato.

3. Aiutare le imprese nell’attuazione delle normative sia in campo ambientale sia per la prevenzione infortuni e sicurezza nei luoghi di lavoro.

4. Stipulare di convenzioni per l’acquisti collettivi di materie prime e di servizi mirati alle imprese;

5. Prestare assistenza per le agevolazioni finanziarie, comunitarie, nazionali, regionali;

6. Realizzare corsi e programmi di formazione professionale per qualsiasi esigenza.

Queste due associazioni fanno scelte e prendono decisioni di comune accordo.

L’Associazione conciatori, nel 1980, costituisce il “Consorzio Depuratore di Santa Croce sull’Arno S.p.A.”, che conta 474 aziende consorziate, le quali hanno finanziato la costituzione dell’impianto centralizzato di depurazione, con capacità di trattare fino a 30.000 mc al giorno di scarichi.

• Consorzio Acquarno S.p.A., costituito nel 1984, è un consorzio misto a maggioranza privata ed è la società che gestisce il depuratore di Santa Croce, il quale tratta tutti gli scarichi industriali e civili di Santa Croce, Castelfranco e Fucecchio. La depurazione delle acque ha sempre rappresentato una criticità rilevante per il comprensorio del cuoio toscano, sia per gli aspetti ambientali che per quelli economici. La sostenibilità all’interno delle varie aziende dipende fortemente dall’efficienza dei processi produttivi a valle. Per questo erano stati realizzati tre impianti di depurazione, a Fucecchio, Santa Croce sull’Arno e Castelfranco di Sotto. Successivamente il Consorzio Aquarno è diventato l’unico gestore della depurazione delle acque civili e industriali sulla riva destra dell’Arno del distretto conciario toscano.

L’impianto di Santa Croce grazie alla sua capacità depurativa è uno degli impianti di depurazione più grandi in Europa.

• Consorzio Cuoiodepur S.p.A, è la società che ha costruito e gestisce l’impianto di depurazione a servizio delle concerie di Ponte a Egola e di San Romano. La sua compagine sociale è costituita da 155 aziende consorziate, insieme al Comune di San Miniato. Presso il depuratore è ubicato l’impianto di essiccazione dei fanghi reflui della depurazione, per la stabilizzazione degli stessi finalizzata al loro riutilizzo in altri cicli produttivi, come l’utilizzo in agricolture come concime.

• Ecoespanso S.r.l., è una società costituita nel 1990, ma operativa dal 1997, con finalità di progettare, costruire e gestire un impianto di smaltimento alternativo dei fanghi prodotti dai depuratori comprensoriali sulla riva destra dell’Arno, per rispondere alle problematiche ambientali derivanti dai fanghi di depurazione e migliorare così la sostenibilità ambientale dell’intero processo conciario. I fanghi trattati vengono completamente riutilizzati in altri cicli produttivi e non necessiteranno più di essere smaltiti in discarica.

Ecoespanso consentirà, in pratica, di chiudere il ciclo della depurazione senza produzione di rifiuti.

Le innovazioni tecnologiche e impiantistiche adottate a livello depurativo hanno sensibilmente ridotto la produzione di fanghi da smaltire nell’ultimo ventennio.

L’azienda Ecoespanso è autorizzata all’esercizio di un impianto di stoccaggio, centrifugazione e trattamento a caldo dei fanghi di depurazione inviato all’interno dello stabilimento per mezzo di un fangodotto che unisce i due depuratori di Santa Croce sull’Arno e Fucecchio direttamente con l’impianto di Castelfranco di Sotto.

• Consorzio Recupero Cromo S.p.A., costituito nel 1983 dalle concerie che producono pellame al cromo, è una società privata, a cui aderiscono 240 aziende conciarie di tutto il comprensorio. Il cromo recuperato viene restituito ai conferitori che lo riutilizzano direttamente nel processo di concia. Questo consorzio svolge una funzione sia economica, per il recupero di un prodotto importante e strategico come il cromo, che ecologica, per l’eliminazione di questo metallo dai fanghi di resulta dalla depurazione e per il reimpiego dello stesso in altro processo produttivo riducendone, almeno in parte, un consumo ulteriore.

• Polo Tecnologico Conciatori del distretto industriale “PO.TE.CO.”, società pubblico-privata a maggioranza privata, che si affianca a quella delle singole aziende nella ricerca dell’innovazione di prodotto e di processo. I campi di intervento del Polo Tecnologico Conciario riguardano la sostenibilità ambientale, dove confluiscono strumenti e progetti specifici finalizzati alla ricerca e all’applicazione di soluzioni per il monitoraggio ambientale; il mercato, dove confluiscono i progetti di innovazione di prodotto e di comunicazione esterna; la conceria sperimentale ed il laboratorio, il cui obiettivo è di incrementare la competitività del settore in una prospettiva di sviluppo sostenibile; la formazione delle risorse umane, intesa come valorizzazione del patrimonio di competenze imprenditoriali, manageriali e tecnico-specialistiche.

2.3 INTERVISTA A MICHELE MATTEOLI- PRESIDENTE DEL

Documenti correlati