La coppia amicale di Oreste e Pilade
2. I tre elementi costitutivi dell’intreccio
La letteratura critica ha da tempo riconosciuto che, accanto all’IT euripidea, Goethe ha tratto ispirazione dal Filottete di Sofocle106. La contaminazione tra i due modelli può essere illuminata attraverso un’analisi strutturale, finalizzata a mettere in luce come Goethe abbia individuato gli elementi portanti dei due drammi e li abbia reimpiegati in diverse combinazioni. Le due tragedie antiche mettono in scena personaggi incaricati di portare a compimento un oracolo attraverso una missione in una terra sconosciuta, ai margini del mondo greco (Filottete) o addirittura staniera (Ifigenia): nel Filottete gli incaricati della missione sono Odisseo e Neottolemo, nell’Ifigenia Oreste, Pilade e Ifigenia. Tra gli incaricati e il compimento della missione si frappone una figura di intermediario: Filottete nell’omonima tragedia, i barbari Tauri e il loro re Toante nell’Ifigenia. Gli elementi strutturali individuati da Goethe altro non sono che le alternative utilizzabili per venire a capo della situazione: nel lessico goethiano utilizzato nell’Iphigenie,
Marco Duranti, Caratterizzazione dei personaggi e messaggio filosofico-religioso nell’IT
Gewalt “forza”, List “inganno” e Wahrheit “verità”. Per ‘verità’ si intende la franca
esposizione dell’obiettivo della missione all’intermediario, a cui segue il tentativo di persuaderlo a consentire il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Uno schema può illustrare come le diverse opzioni individuate da Goethe si configurano nelle due tragedie antiche:
Opzione Euripide, Ifigenia taurica Sofocle, Filottete Forza
Gewalt
Uccidere il re Toante Portare via Filottete e il suo arco con la forza.
Inganno
List
Far credere ai Tauri che non è possibile sacrificare i due greci prima che siano stati purificati con acqua di mare, in quanto sono contaminati dal sangue versato, e che anche la statua della dea deve essere lavata in mare poiché è stata toccata dalle loro mani impure; raggiungere così la nave con i compagni.
Far credere a Filottete che Neottolemo ha abbandonato il campo di battaglia di Troia e sta navigando verso la Grecia, e indurre così il vecchio eroe a salire sulla nave.
Verità (persuasione)
Wahrheit
(Persuadere Toante a permettere la partenza dei Greci con Ifigenia e la statua di Artemide).
Persuadere Filottete a unirsi alla spedizione contro Troia, prospettandogli la possibilità della guarigione a opera dei figli di Asclepio e del conseguimento della massima gloria come distruttore di Troia.
Nell’IT la proposta di usare la forza e uccidere il re, avanzata da Oreste, si scontra con le riserve di Ifigenia, che non ha l’ardire di uccidere un ospite (IT 1020-3)107. L’opzione ‘verità’ è posta tra parentesi in quanto non è praticabile nella tragedia euripidea, non è pensabile persuadere i Tauri a consentire il trasferimento della statua di culto in Grecia. D’altro canto, la medesima opzione è invece effettivamente esperita da Neottolemo nel Filottete, sebbene senza successo. L’innovazione di Goethe, sulla scorta del Filottete, è proprio quella di introdurre la verità come una delle opzioni possibili per la risoluzione del conflitto tragico. Un altro elemento verosimilmente tratto dal Filottete è la figura del mediatore
107 Oltre alle opzioni riportate nella tabella i fratelli valutano anche l’idea che Oreste e Pilade si
nascondano all’interno del tempio e i tre greci tentino la fuga con il favore delle tenebre, ma Ifigenia la esclude in quanto il tempio è presidiato da guardiani che li scoprirebbero (1024-7).
Personaggi e intreccio nell’Iphigenie auf Tauris di Goethe
dell’inganno: se nell’IT Ifigenia stessa sia escogita, sia mette in atto l’inganno ai danni di Toante, nell’Iphigenie è Pilade a ideare l’inganno, ma si serve di Ifigenia come intermediaria per attuarlo; nel Filottete allo stesso modo Odisseo ricorre a Neottolemo. In Sofocle e in Goethe è proprio il pentimento del mediatore a causare il fallimento della List.
Le premesse della contaminazione dell’IT con il Filottete sofocleo risiedono, come ha illustrato Maurer (2002), nella preferenza che riflessione tedesca sul teatro tragico accordava a un modello di tragedia che valorizzasse la vita interiore dei personaggi, rispetto al modello di tragedia basato sull’intreccio, di derivazione aristotelica108. Tra gli altri, un teorico come Jakob Lenz affermava che, se per Aristotele il racconto non era unitario se era incentrato su un unico personaggio (μῦθος δ’ ἐστὶν εἷς οὐχ . . . ἐὰν περὶ ἕνα ᾖ, 1451a 16-17) per i moderni invece era proprio questa la condizione per definirlo tale: “[b]ei un also fabula est una si circa
unum sit” (vd. Maurer 2002: 107): lo spettatore moderno non ricercava
prioritariamente l’unità d’azione, bensì l’unità e la profondità di caratterizzazione dei personaggi. Nel Filottete di Sofocle, Goethe poteva trovare un modello di superamento di una tragedia di intrigo in favore di una “Charaktertragödie”, con il fallimento del piano di Odisseo a causa del cambiamento interiore di Neottolemo:
es ist offenbar noch niemand aufgefallen daß Goethe . . . mit seiner Anlehnung an das späte Stück des Sophokles zugleich eine prinzipielle Wendung in der Formgeschichte der klassizistischen Tragödie vollzog und legitimierte, die Aufhebung der Intrige durch den von innen her drängenden Impuls der handelnden Charaktere, gewissermaßen als Gegenstück zum von außen kommenden coup de théâtre (Maurer 2002: 213).
Come si vedrà, i personaggi dell’Iphigenie mostreranno una capacità di evoluzione interiore paragonabile a quella del Neottolemo sofocleo. Sarà Ifigenia a mostrare la via del cambiamento, il superamento della dimensione del mito, caratterizzata da gravi limiti etici, verso un più puro senso etico e umano. Al suo modello sapranno convertirsi Oreste e Toante, mentre solo Pilade rimarrà imprigionato nella sua
108 In Po. 1450a 15-37, Aristotele argomenta che il più importante elemento della tragedia è la
composizione dei fatti (ἡ τῶν πραγμάτων σύστασις): la tragedia è infatti imitazione non di persone, ma di azioni e modi di vita.
Marco Duranti, Caratterizzazione dei personaggi e messaggio filosofico-religioso nell’IT
dimensione di personaggio rappresentante della tradizionale morale greca, non passibile di evoluzione.