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L’attuale International Accounting Standards Board (IASB) è una struttura nata nel 2001 in seguito alla riorganizzazione dello International Accounting Standards Committee (IASC), un organismo nato negli anni ’70 con il compito di “formulate and publish, in the public interest, basic standards to be observed

397 IAIS, Common Framework for the Supervision of Internationally Active Insurance Groups (ComFrame). http://www.iaisweb.org/page/supervisory-material/common-framework//file/60333/comframe-frequently-asked-questions-updated-26-april-2016

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in the presentation of audited accounts and financial statements and to promote their worldwide acceptance and observance”398.

In verità già nel 1966 i presidenti delle associazioni di professionisti contabili, del Regno Unito, del Canada e degli Stati Uniti istituirono l’Accountants International Study Group (AISG) con il compito di pubblicare studi comparativi sulla regolazione contabile nei tre paesi. Nel 1972 il presidente dell’AISG invitò altre sei organizzazioni nazionali di professionisti contabili, (Australia, Francia, Germani, Giappone, Messico e Paesi bassi) ad aderire

all’istituzione dello IASC399.

Come è evidente si trattava di un’organizzazione di origine e stampo

anglosassone400 che nel 1983 si allargò a tutti i membri dell’IFAC e alla fine

degli anni ’90 arrivò a comprendere più di 100 membri.

Da una prima fase definita “descriptive” in cui ci si limitava alla compilazione di principi già esistenti e commenti accettabili si passò ad una in cui già lo IASC si proponeva come standards setter e cercava di ottenere il riconoscimento di

regolatori pubblici globali come la IOSCO401. Anzi nel 1995, in seguito ad una

precisa richiesta della IOSCO, venne elaborato un programma di lavoro

398 FASB, Comparability in International Accounting Standards— A Brief History, http://www.fasb.org/jsp/FASB/Page/SectionPage&cid=1176156304264

399 Per le vicende storiche dello IASC consulta il link http://www.iasplus.com/en-gb/resources/ifrsf-en-gb/history/resource25

400 L’istituzione dello IASC può essere interpretata come “a power strategy to counter balance

emerging European regulation in Accounting. British professional associations in particular feared tht legalistic European regulatory attempts could threaten their domain of professional self – regulation”. Botzem Sebastian, Transnational expert-driven standardization – accountancy governance from a professional point of view, in Nolke Andreas e Graz Jean-Christophe (a cura

di), The Limits of Transnational Private Governance, op.cit., pag. 49.

401 Più precisamente l’interesse della IOSCO per gli standards dello IASC risale alla fine degli anni ’80; per una approfondire la questione si consulti, IOSCO Resolution and List of IASC 2000 Standards, Resolution Concerning the Use of IASC Standards for the Purpose of Facilitating Multinational Securities Offerings and Cross-border Listings http://www.iosco.org/news/pdf/IOSCONEWS26.pdf.

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congiunto, che portò alla revisione di 30 standards contabili402. Successivamente

la stessa IOSCO e la Commissione Europea divennero member observers dell’organizzazione (1998) insieme alla Cina. L’ampliamento della membership e l’intensificazione dell’attività di standard setting portarono alla riorganizzazione nel 2001 e alla nascita dello IASB all’interno della International Financial Reporting Standards Foundation (IFRS Foundation). Nel 2004 è cominciato un altro processo di rinnovamento per migliorare la trasparenza; nel marzo del 2006 fu approvato il Due Process Handbook, rinnovato nel 2009. Nel 2010 è stata riformata la Costitution della fondazione cambiando il nome da IASC Foundation all’attuale IFRS Foundation. All’interno della Foundation hanno grande importanza i 22 Truestees di cui 6 provenienti rispettivamente da Nord America, Europa e Asia/Oceania, gli altri 4 provenienti da altre aree, per avere una più adeguata distribuzione geografica (di cui uno Sud

America e uno Africa)403. I Truestees nominano i membri dello IASB,

dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dell’IFRS Advisory Council. Lo IASB è un indipendente standards setter con sede a Londra; è composto da 16 membri di cui 4 provenienti da Brasile, Cina,

India, Giappone e Sud-Africa, gli altri di origine anglosassone o europea404.

Comunque è da sottolineare che, benché le norme prescrivano di garantire che siano rappresentati non solo revisori ma anche imprese, analisti finanziari e professori universitari, si registra la presenza maggioritaria di membri appartenenti alle multinazionali che dominano il settore della revisione contabile

402 Ibidem, pagg. 3 - 5.

403 IFRS Foundation, Trustees’ Review of Structure and Effectiveness: Issues for the Review, art. 78, http://www.ifrs.org/About-us/IFRS- Foundation/Oversight/Trustees/Documents/WEBSITE_IFRS-Foundation-Trustees-Review%20-of-Structure-and-Effectiveness_JULY-2015.pdf

404 Nel sito IASPlus si legge: “from July 2012 there will normally be four members from the

Asia/Oceania region; four from Europe; four from North America; one each from Africa and South America; and two appointed from any area, subject to maintaining overall geographical balance”. http://www.iasplus.com/en/resources/ifrsf/iasb-ifrs-ic/iasb-board.

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(le cosiddette Big Four: Deloitte, Ernst & Young, KPMG e

PricewaterhouseCoopers). In ragione di ciò, secondo alcuni, nel settore contabile si sarebbe determinata la transizione da una governance dei professionisti ad una

dominata dagli attori e dalle logiche dei mercati finanziari405. Proprio per ovviare

a questi inconvenienti e rafforzare la propria accountability lo IASB ha rinforzato le modalità di cooperazione con altre organizzazioni internazionali e transnazionali fino ad arrivare al 2009, anno in cui è stato istituito il Monitoring Board (MB) composto da due rappresentanti della IOSCO, altri della SEC, della Financial Services Agency del Giappone e della Commissione Europea, con il Comitato di Basilea come membro observer. L’MB si riunisce una volta all’anno, decide per consensus e ha un compito di vigilanza di secondo grado, essendo un meccanismo di interazione formale tra i Trustees e le Autorità

pubbliche in ambito contabile; l’MB nomina anche i Trustees406.

Il problema più importante è di trovare una convergenza tra gli IFRS e gli Generally Accepted Accounting Principles (US GAAP) fissati dallo standard setter statunitense Financial Accounting Standards Board (FASB) da una parte e di avere degli interlocutori nazionali “privati” dall’altra.

Con la UE nel 2006 c’è stata una tavola rotonda in cui sono state discusse alcune regole sottoposte allo IASB. Con la US FASB è stato pubblicato un memorandum d’intesa per dare vita ad un programma di convergenza approvato anche dalle SEC. Per quanto riguarda gli interlocutori “privati”, non sono stati facilmente riscontrati nei paesi di civil law dove i regolatori erano di gran lunga “pubblici”. Per questo nel 2001 in Italia è stato creato l’OIC (Organismo Italiano

405 Botzem Sebastian e Quack Sigrid, Contested rules and shifting boundaries: International

standard setting in accounting, in Djelic Marie-Laure e Kerstin Sahlin-Andersson (a cura di) Transnational Governance. Institutional Dynamics of Regulation. Cambridge University Press,

2006, pag. 277.

406 IFRS Foundation, Trustees’ Review of Structure and Effectiveness: Issues for the Review, cit., artt. 69 – 70.

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di Contabilità)407 su iniziativa degli organismi rappresentativi della professione

contabile, di analisti e fruitori di prospetti finanziari, ma anche delle Autorità pubbliche di regolazione per i mercati finanziari (Banca d’Italia, CONSOB e ISVAP) e i Ministeri della Giustizia e dell’Economia e delle Finanze. Le sue funzioni sono di raccordo e di coordinamento con il regolatore globale, sia inviando commenti alle bozze di standards, sia collaborando per la loro applicazione nel sistema domestico, sia redigendo principi contabili nazionali non presenti in quelli globali. Con l’OIC collaborano anche strutture della

P.A.408 sia le Autorità di vigilanza nazionali (Banca d’Italia, CONSOB, ISVAP)

e sia alcuni Ministeri (MEF e Giustizia) che partecipano come osservatori alle riunioni degli organi dell’OIC responsabili del coordinamento con le Autorità internazionali e dell’elaborazione di principi nazionali contabili.