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Il concorso internazionale “Opere prime”, “Tematiche giovanili” e

4. SI INIZIA LA SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL CINEMA GIOVANI – 198

4.5 Il programma della seconda edizione del FICG

4.5.1. Il concorso internazionale “Opere prime”, “Tematiche giovanili” e

Le pellicole che compongono il concorso internazionale sono composte da produzioni di provenienza prevalentemente americana e inglese, un dato al quale il Direttore risponde:

«i pochi giovani cineasti italiani si dedicano soltanto a pellicole d'evasione […] del resto, per avere un idea del panorama del nostro cinema, è bastato dare uno sguardo alla recente sezione “De Sica” della Mostra del Cinema di Venezia, dove non sono stati presentati certo dei capolavori.» Rondolino (citato in Manin 1984a).

«la nostra è una scelta provocatoria, intanto crediamo che la cinematografia italiana sia in crisi, e la rassegna non fa che rispecchiare questa realtà,. Inoltre ci sono autori che riteniamo validi, ma avremmo rischiato di replicare i loro film presentati a Venezia o addirittura già in circolazione: quindi abbiamo tagliato corto, preferendo la provocazione e le eventuali critiche ai doppioni oppure alla scarsa qualità.» Rondolino (citato in Al.Co. 1984a).

Di fatto, per quanto riguarda la quantità, tutte le sezioni sono composte da meno titoli rispetto all'anno precedente con una provenienza più varia.

Partendo da “Opere prime” i lavori in concorso sono undici e arrivano da Australia, Austria, Canada, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna e Israele169. Ricalcando le regole della prima

edizione, non ci sono restrizioni sulla tematica né sulla la durata, ma l'unico criterio da rispettare è la presentazione di opere prime. Proprio per questo delineare un denominatore comune risulta difficoltoso, si può tentare di individuare eventuali tematiche, che risultano però frutto della confluenza di film provenienti da punti opposti del pianeta, e quindi da contesti socio culturali e politici alle volte opposti. Si possono solo abbozzare, come verrà confermato nel tentativo finale di tirare le somme delle opere presentate complessivamente alla rassegna, alcuni temi ricorrenti identificabili nelle insicurezze legate ai rapporti interpersonali o alla ricerca della stabilità lavorativa o ancora i tormenti dell'età giovanile messa di fronte al proprio futuro, affrontate con stili diversi, che vanno dall'approccio ironico a citazioni del cinema classico.

In questa sezione possiamo trovare Les amants terribles di Daniele Dubbroux, pellicola francese che racconta un intreccio di quattro personaggi che capitano a Roma e le cui strade si intrecciano sulla via della passione e del desideri; sempre francese Boy meets Girl di Lèos Carax, dove un giovane ragazzo, Alex, scruta la vita di alcune persone incontrando personaggi diversi , quasi come “fosse in un mondo irreale”170. Angst di Gerald Kargl, film austriaco che, partendo da una notizia di

cronaca che ha avuto un ampissima eco mediatica, racconta l'ultimo giorno di libertà di un criminale omicida appena uscito di prigione, utilizzando, tra l'altro, come attore protagonista un uomo realmente detenuto per lungo tempo per reati simili. Dalla Repubblica Federale Tedesca Eingeschlossen frei zu sein di Christian Wagner, un film girato in bianco e nero che si muove sulle categorie di sogno/fuga e realtà/cambiamento raccontando una “non-storia d'amore” tra il protagonista e la ragazza che lo accompagna171.

Cortontions di Mike Strubbs viene dalla Gran Bretagna e si presenta come un mediometraggio di riflessione sui luoghi comuni relativi alla disoccupazione giovanile. Anche Electric Dreams di Steve Barron è una produzione britannica, una storia d'amore ai tempi delle nuove tecnologie dove, all'interno del triangolo amoroso non si inserisce una terza persona, ma un computer172.

L'australiano Going Down di Haydn Keenan, segue per 24 ore quattro ragazze che, perse nella vita caotica e frenetica della città, si rendono contro di essere ad un punto morto e, pur senza avere le idee chiare, prendono decisioni diverse; un aspetto interessante di questo lavoro è che la sceneggiatura viene stilato da quattro ragazze dell'età delle protagoniste173. Mei you hang biao de

he liu di Wu Tianming, arriva dalla Repubblica Popolare Cinese e racconta l'intreccio di tre personaggi che vivono nella povertà e che si ritrovano a fare i conti con le difficoltà della loro condizione, sullo sfondo dei dieci anni della rivoluzione culturale174.

Mother's Meat & Freud's Flesh di Demetrios Estdelacropolis, canadese, è un intreccio ironico delle vicende di tre personaggi, un ragazzo omosessuale, la madre onnipresente e lo psichiatra che lo segue, sui binari di un complesso edipico non risolto e di frustrazioni profonde affrontate in modo rocambolesco.

Red Galaxy Films produzione britannica firmata da Tony Combes, Andy Hibbert, Rob Goldie, Phil Day, è l'insieme di quattro episodi: End of the Real, Reptile House, The Idiot, Interzone, presentati come quattro lavori inediti di una serie ormai perduta ritrovata durante dei lavori edili in uno

170Ibidem. 171Ibidem. 172Ibidem. 173Ibidem. 174Ibidem.

studio cinematografico nascosto e ormai abbandonato:

«Buona sera, signore e signori.

State per vedere quattro episodi di una serie televisiva andata perduta, The Red Galaxy. Questi film non sono mai stati visti in precedenza dal pubblico: ora, per la prima volta, gli strani fatti che circondano il caso possono essere rivelati! [...]quattro episodi pressoché completi: i numeri 5,7,11 e 13; ognuno di essi contiene un gran numero di curiosi riferimenti interni.» (Combes 1984).

In “Tematiche giovanili” rintracciamo quattro paesi di provenienza: Gran Bretagna, Hong Kong, USA e Jugoslavia, per un totale di otto pellicole. Anche per questa sezione, stesse regole della prima edizione: non ci sono limitazioni, tranne che il tema delle pellicole con contenuti legati ai problemi dell'essere giovane oggi in qualsiasi parte del mondo.

Dagli Stati Uniti arriva Alphabet City, di Amos Poe, ritratto di un quartiere di Manhattan cosi chiamato per la denominazione delle strade, dove regna il giovane Johnny, costretto a fuggire quando le cose prendono una brutta piega; americano anche American Autobahn, di Andre Degas, analisi introspettiva sulla scoperta di sé, cosi come Hard Choices di Rick King, cinema d'avventura dove viene affrontato il tema delle difficili condizioni sociali che pongono il protagonista, un quindicenne del Tennessee, di fronte a scelte difficili per il proprio futuro. Hero di Alexadre Rockwell, vede protagonisti tre giovani in viaggio verso il New Mexico dove attraverso incontri che rasentano l'irrealtà, si confrontano con la propria natura più vera175; sempre americano Repo Man

di Alexander Cox dove si racconta, attraverso il lavoro di coloro che recuperano le auto non pagate, una storia dove «ognuno è pronto per l'impensabile, ma nessuno è preparato per ciò che si nasconde nel bagagliaio» (catalogo 1984).

Jugoslavo il film Druga Genercija di Zelimir Zilnik, dove sullo schermo seguiamo i dubbi e i timori esistenziali di un quindicenne alle prese con una nuova scuola, nuovi amici, prime avventure, sino alla decisione di intraprendere un futuro da poliziotto.

Da Hong Kong arriva Da Leitai (Health Warning) di Kirk Wong, un film di fantascienza dove i protagonisti, giovani sopravvissuti ad un disastro globale, si trovano in una società dove l'unica regola è la supremazia fisica, e dove si guadagna il potere con la forza e gli strenui allenamenti per

arrivare al primo posto176.

Jerzky Skolimowski fa arrivare dalla Gran Bretagna Success is the best revenge, storia di una famiglia nella quale il padre, uomo di successo sensibile alle impellenze lavorative, è incapace di comprendere il livello quotidiano e non si accorge delle difficoltà del figlio che si ritrova a fare i conti con problematiche sociali di inserimento e di approvazione.

La terza sezione del concorso internazionale è “Anteprime”, dove vengono proposti sette film di cui uno a sorpresa. Provengono prevalentemente dagli Stati Uniti e sono: The brother from another planet di John Sayles, lungometraggio sul tema dell'esclusione e inclusione sociale affrontato attraverso le vicende di un extraterrestre in tutto e per tutto simile ad un uomo di colore; The Karate Kid di John G. Avildensen, storia in cui Lucille e suo figlio Danny si trasferiscono in California dove il ragazzo fa subito amicizia con il coetaneo Tommy, che lo invita ad una festa, e con il signor Miyagi, il portinaio giapponese, attraverso il quale si avvicinerà al mondo del karate; Reckless di James Foley è una storia d'amore tra due teenagers legati dalla volontà di svincolarsi dalla città industriale dove sono cresciuti e dalla quale si sentono oppressi; Jim Jarmusch presenta Stranger than Paradise, storia dell'intreccio su uno sfondo di eventualità improbabili e surreali, delle vite di tre ragazzi Eva, Willi ed Eddie, che continuano ad avvicinarsi e allontanarsi.

Cosi come dichiarato per la sezione “Opere prime”, anche per le altre due che compongono la triade del concorso internazionale risulta difficile trovare denominatori comuni univoci. Quello che risulta dalla lettura delle pellicole è una tendenza che percorre in maniera trasversale tutto il concorso, volta ad esprimere attraverso questi lavori la difficoltà dell'essere giovani in un mondo nel quale vige spesso l'incertezza e dove, nei momenti di svolta nei quali l'individuo si ritrova a pendere scelte per il proprio futuro, ha la percezione di essere ostacolato o incompreso; possiamo leggere in quest'ottica la presenza di film sull'esclusione sociale, sulle problematiche di inserimento scolastico o sulla volontà di fuga ed evasione, cosi come gli sguardi indagatori che spesso caratterizzano i personaggi.

L'analisi della programmazione conferma quanto dichiarato dal direttore Gianni Rondolino riguardo alla difficile categorizzazione e definizione di confini precisi tra le sezioni del concorso:

«La sezione “Opere prime” […] confluisce di fatto, in larga misura, nella sezione

“Tematiche giovanili” perché i temi affrontati da questi giovani autori riflettono direttamente la loro condizione di “giovani”, sono uno specchio della gioventù contemporanea immersa in una realtà spesso difficile, ostile, negativa, addirittura disumana. Quanto alla sezione “Tematiche giovanili” […] è ovviamente incentrata su aspetti e problemi della condizione giovanile. Ma c'è da osservare che la maggior parte di questi registi sono anch'essi giovani o giovanissimi […] e potrebbero figurare nelle precedente sezione. Ciò vale, almeno in parte, per la nuova sezione dedicata alle “Anteprime” […] sono film che, tanto sul piano spettacolare quanto su quello della ricerca individuale, della sperimentazione o della proposta provocatoria, si presentano come “nuovi” nel senso che affrontano direttamente o indirettamente la condizione giovanile in modi e forme che non possono lasciare indifferenti.» (Rondolino 1984).