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Il modello idrologico - idraulico dell’area industriale del CIPAF

Nei capitoli precedenti sono state illustrate le fasi che hanno consentito l’analisi dei processi di trasformazione afflussi - deflussi, a scala di bacino idrografico, al fine di quantificare le portate generate dal fiume Ledra e dai suoi principali affluenti focalizzando l’attenzione sullo studio e la simulazione numerica dei complessi meccanismi che determinano sia la formazione degli eventi di piena sia le successive fasi di recessione dei deflussi durante i periodi siccitosi.

Nel presente capitolo si riporteranno le fasi che hanno consentito la messa a punto di un modello numerico di tipo idrologico - idraulico relativo all’intero bacino sede della zona industriale del consorzio CIPAF al fine di effettuare un’analisi dei processi di trasformazione afflussi - deflussi, a scala di distretto industriale, che consenta di quantificare le portate generate dai singoli insediamenti antropici/industriali collocati all’interno del bacino idrografico del fiume Ledra e direttamente immesse nel medesimo attraverso i manufatti di sfioro presenti sia lungo la rete di drenaggio sia in corrispondenza dell’impianto di depurazione consortile. Nonostante l’intera area industriale del CIPAF sia collocata all’esterno dei confini che delimitano il bacino idrografico del fiume Ledra, essa può essere considerata a tutti gli effetti parte integrante del bacino idrografico oggetto di studio in quanto le acque meteoriche, dopo essere state depurate e/o sfiorate, possiedono come ricettore finale proprio il fiume Ledra immediatamente a monte della sua immissione nel fiume Tagliamento (Figura 7.1).

Appare evidente come la realizzazione di un modello numerico in grado di simulare le portate generate costituisca un valido sistema di supporto alle decisioni, da un lato, per la fase progettuale (riabilitazione e ampliamento della rete) e, dall’altro, per la successiva gestione del sistema di smaltimento, in particolar modo potendo fornire delle indicazioni sul posizionamento, dimensionamento e sulla eventuale regolazione di dispositivi di scarico (diversivi, sfioratori, scolmatori di piena) e di invaso (vasche di prima pioggia, vasche di laminazione) per il controllo quali - quantitativo dei deflussi.

Figura 7.1: Delimitazione del bacino idrografico dell’area industriale CIPAF (linea gialla).

Nel presente capitolo viene riportata l'analisi dello stato di fatto della rete e l'implementazione del modello idrologico - idraulico di simulazione, mentre nel capitolo successivo verrà illustrata la procedura che è stata adottata per la calibrazione e successiva validazione del modello numerico realizzato.

7.1 Il consorzio industriale CIPAF

Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale ed Economico della Zona Pedemontana Alto Friuli (CIPAF) è un Ente Economico, cosi come sancito dalla L.R. 3/1999, composto da 44 soggetti consorziati e rappresenta una equilibrata sintesi tra soggetti pubblici e privati, cogliendo le specifiche prerogative di ognuno per la migliore realizzazione dell’obiettivo istituzionale ovvero la promozione delle condizioni necessarie per la creazione e lo sviluppo di attività produttive nel settore dell’industria.

L'Ente, che raccolse l'eredità della ZIRO S.p.A. (Zona Industriale Rivoli di Osoppo), fu costituito il 15 febbraio 1966 ai sensi della L.R. 24/1965 e tra i soci fondatori annovera i comuni di Gemona del Friuli, Artegna, Buia, Bordano, Forgaria nel Friuli, Majano, Montenars, Osoppo, Trasaghis e Treppo Grande. Attualmente al Consorzio partecipano come Soggetti pubblici i comuni di Gemona del Friuli, Osoppo, Buia, Majano e la Provincia di Udine. Relativamente ai soggetti privati, partecipano le associazioni di categoria (Assindustria, Unione Artigiani e Piccola Impresa), gli operatori privati (industrie e aziende artigiane), la Camera di Commercio e CISL.

7.2 Inquadramento geografico dell’area oggetto di studio

L’area oggetto di studio è collocata all’estremità settentrionale dell’alta pianura friulana (Figura 7.2), e ricade all’interno dell’ampia piana nota come Campo di Osoppo compresa tra la sponda sinistra del fiume Tagliamento (a Ovest), i rilievi e l’abitato di Osoppo (a Nord), le colline dell’anfiteatro morenico tilaventino (a Est), e i terreni riordinati a monte del fiume Ledra (a Sud).

Figura 7.2: Panoramica dell’area oggetto di studio (fonte Google Earth).

Il comprensorio produttivo in esame ricade nei comuni di Buja e Osoppo, ed è compreso tra la SS 463 (a Ovest), la linea ferroviaria Sacile - Gemona (a Nord - Ovest), la S.P. Osovana bis (a Est) e una zona agricola a Sud. In particolare, nell’area industriale e artigianale (caratterizzata da una superficie insediata di circa 215 ha) sono attualmente presenti oltre quaranta aziende (tra cui spiccano Ferriere Nord S.p.A. - Gruppo Pittini S.p.A. e Fantoni S.p.A.), per un totale di 2500 addetti circa. La zona industriale CIPAF si è sviluppata sull’area già occupata dagli insediamenti industriali della zona ex ZIRO, il cui sistema fognario veniva recapitato nel canale terminale costruito dal Comune di Osoppo. L’insediamento e lo sviluppo della nuova zona industriale hanno indotto alla costruzione di un nuovo canale emissario, con recapito dei deflussi nel Rio Molino del Cucco, previa depurazione presso l’impianto consortile ubicato a sud della località Saletti in Comune di Osoppo.

7.3 Caratteristiche principali della rete fognaria

La topologia e le caratteristiche geometriche e idrauliche del sistema di drenaggio consortile sono state desunte dall’esame degli elaborati progettuali pregressi, con rilievi integrativi di alcuni nodi in situ, in particolar modo di quelli lungo il nuovo Canale di Gronda, ultimato nel 2009. In particolare, si è fatto principalmente riferimento ai progetti ed elaborati come di seguito elencato:

• Manufatto di scarico Collettore Est, Progetto Esecutivo, a firma dell’ing. Roberto Foramitti, Studio Tecnico Foramitti Associati (Gennaio 2001);

• Collettore di gronda delle acque di piena, Progetto Esecutivo, a firma dell’ing. Roberto Foramitti, Studio Tecnico Foramitti Associati (Marzo 2003);

• Studio idraulico, Piano Territoriale Infraregionale, a firma dell’ing. Mario Cappellari, Studio Tecnico Puntel&Cappellari Associati (Settembre 2006);

• Lavori di adeguamento del depuratore consortile del CIPAF, Progetto Esecutivo, a firma degli ingg. Gianni De Cecco e Giulio Gentilli, INARCO S.r.l. (Dicembre 2006);

• Lavori di ristrutturazione, ricalibratura ed attraversamento ferrovia Gemona - Sacile del canale di scarico dell’impianto di depurazione consortile, Progetto Definitivo - Esecutivo, a firma dell’ing. Edoardo Insalaco, NOESIS Italia S.r.l. (Giugno 2008); • Collettore di gronda delle acque di piena, Prima perizia suppletiva e di variante, a

firma dell’ing. Roberto Foramitti, Studio Tecnico Foramitti Associati (Luglio 2008); • Rilievo dello stato di fatto della rete, a cura del Geom. Bruno Bertoldi

(aggior-namento 2009);

• Sistemazione ed adeguamento del canale di scarico dell’impianto di depurazione 3° lotto, Progetto Definitivo, a firma dell’ing. Giulio Gentilli (Dicembre 2009);

• Lavori di completamento della viabilità e manutenzione della rete fognaria nella zona industriale CIPAF (primo lotto), Progetto Preliminare, a firma dell’ing. Giovanni Valle, Studio GTA S.r.l. (Settembre 2010);

• Sistemazione ed adeguamento del canale di scarico dell’impianto di depurazione - 3° lotto, Progetto Esecutivo, a firma dell’ing. Giulio Gentilli (Gennaio 2011);

Al fine di chiarire il funzionamento della rete e per una migliore presentazione dei successivi risultati derivanti dalle simulazioni effettuate con l’ausilio del modello idrologico - idraulico, viene introdotta la seguente schematizzazione con riferimento ai principali collettori che costituiscono il sistema fognario (Figura 7.3):