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1. Perché intervenire sul costruito?

1.2. Il costruito postbellico

1.2.2. Il Piano Fanfani

Perfarfronteaquestedueemergenze,abitativaedoccupazionale,aseguitodiun vivodibattitotraleforzepolitiche,il28febbraiodel1949,ilParlamentoapprova laLeggen°43Provvedimentiperincrementarel'occupazioneoperaia,agevolando la costruzione di case per lavoratori, nota come Legge Fanfani. Come appare già

chiaro nel titolo, lo scopo primario della legge è ridurre la disoccupazione, attraverso l’impiego della manodopera disponibile, non specializzata, nella ricostruzione. Il piano settennale, verrà rinnovato ulteriormente fino al 1963. I risultati ottenuti dall’applicazione del piano sono notevoli dal punto di vista numerico:dal1949al1963,sarannocostruiticirca2.000.000divani,peruntotale di355.000alloggie,dalpuntodivistalavorativo,sisarannoimpiegaticirca41.000 lavoratoriediliall’anno.

Gli alloggi realizzati nell’ambito del piano, costituiscono quasi il 15% della produzionecomplessivadialloggineiduesettenni.Nelraccontarelaricostruzione inItalia,noncisipuòesimeredalfarriferimentoallaleggeFanfanieaisuoiesiti costruttivi. Per l’effettiva realizzazione del Piano, viene istituito organismo 

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 Cfr.Atti della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla miseria in Italia e sui mezzi per combatterla,19531954. Figura1.9: Effettiprodottidai bombardamentidel 1943,Torino(Fonte: ArchivioStoricoVigili delFuoco). .

1.Perchéinterveniresulcostruito?

 31 centralizzato costituito da Comitato di attuazione presieduto dall'ingegnere Filiberto Guala e da un Consiglio direttivo, detto Gestione Ina Casa che doveva occuparsi degli aspetti urbanistici, architettonici, amministrativi e di controllo guidatodall'architettoAldoFoschini.

Le condizioni di urgenza da cui scaturisce il piano Fanfani non consentirono la sperimentazione di innovazioni tecnologiche, quali ad esempio il ricorso ad elementi prefabbricati, sperimentato parallelamente in altri contesti europei. Vennero impiegate le maestranze disponibili a prescindere dal loro grado di specializzazioneeutilizzatetecnichecostruttivegiànote.Ilpiano,infatti,puntaa sfruttare al meglio le peculiarità italiane dell’impresa artigianale ed è orientato verso modalità costruttive che prevedono bassa meccanizzazione ed elevato impiego di manodopera. (Di Biagi 2001). Come si è visto, infatti, uno degli scopi preminenti del piano era anche quello di impiegare il maggior numero di lavoratori, il piano è prevalentementeun mezzo per incrementare l’occupazione operaia.

L’enteInaCasagestisce,dunque,maperlaprogettazioneel’esecuzionesiaffida ailiberiprofessionistieallemaestranzegiàpresentisulterritorio.Perlasceltadei progettistivieneeffettuatounconcorso,eiprofessionistiselezionaticomeidonei vengono iscritti in un albo. L’ente prevede anche l’articolazione di concorsi di progettazione,perinterventiconimportosuperioreai200000000dilire.

Per garantire un livello sufficiente di qualità progettuale, vengono pubblicati dall’ente alcuni opuscoli atti a diffondere soluzioni progettuali di base. Vengono studiati quattro diversi tipi edilizi per ognuno dei quali sono presentate alcuni schemichesiinvitaperòadapprofondireedeclinaretenendopresentedivoltain voltalepeculiaritàdelcontestodiriferimento:

Occorre, però, avvertire che questi schemi sono ben lungi da essere architettura e nell'ambito di essi il progettista potrà, introducendo opportune varianti che non modifichino l'impostazione sostanziale del problema e articolando le varie unitàfra di loro inmolteplici combinazioni, esprimere tutto il proprio temperamento evitando monotone e irritanti ripetizioni.37

Dal punto di vista costruttivo gli edifici costruiti dall’InaCasa sono caratterizzati da una struttura portante in muratura, per edifici fino due piani, o in cemento armato38, per edifici più alti. I solai sono in laterocemento, e questo costituisce, spesso, l’unico elemento di sperimentazione presente nell’edificio. Infatti, anche nelcasodiutilizzodeltelaiostrutturaleincementoarmato,questononhaeffetti innovativi sulla composizione planimetrica o sull’articolazione della facciata, che rimangonolegatenellorodisegnoadaccorgimentinecessariperlecostruzioniin



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 INACasa,Piano incremento occupazione operaia. Case per lavoratori. Suggerimenti, norme e schemiperlaelaborazioneepresentazionedeiprogetti,Roma,1949.

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E’ un sistema composto da un’equilibrata combinazione di elementi murari e di elementi in cemento armato, tutti realizzati prevalentemente in opera. (…) Negli edifici di due otre piani la funzione portante è solitamente affidata a pareti di mattoni o blocchi lapidei con un effetto innovativo dovuto alla capacità dei solai laterocementizi di svolgere la funzione di controventamento,conlaconseguentepossibilitàdialleggerireleparetinonportanti.(...)Nellecase alteotorriinvece,lastabilitàèaffidataaunastrutturaascheletroindipendenteincementoarmato anche se si mantiene la conformazione tipica della costruzione muraria. DI BIAGI P., (a cura di), La grandericostruzioneIlpianoInaCasael'Italiadegliannicinquanta,Donzelli,Roma,2010,p.115.

InaCasa

Ilimitidellariqualificazioneedilizia

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muraturaportante.39Maseppursenzasperimentazione,icaratteridiquell’edilizia

sonosottopostiadunprocessodiperfezionamento,purconservandoilcarattere artigiano del processo costruttivo. Le innovazioni, quando ci sono, sono affidate alla sensibilità del progettista, e possono trovare spazio solo nel disegno dei dettaglicostruttivi.`



L’edificato cui dà origine il piano, è costituito da edifici a blocco, di altezza variabile tra i quattro e i sette piani fuori terra, senza ascensori. Su ogni piano trovanopostogeneralmentedueotreappartamenti.

La legge Fanfani venne rinnovata nel 1956, e, oltre ad un uso maggiore di strutture prefabbricate alcune novità si possono riscontrare anche nelle indicazioni fornite dagli opuscoli: le dimensioni minime degli alloggi vengono aumentate,gli spazi di servizio vengono aumentati e ai piani terra vengono

installateattivitàpubblicheocommerciali.

Per un giudizio complessivo sulle costruzioni effettuate nell’ambito del piano si puòfarriferimentoall’opinionediBernardoSecchi:

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 La costruzione InaCasa tende ad assumere un carattere sostanzialmente omogeneo: è una costruzione di natura essenzialmente muraria, sebbene sottoposta a un processo di sofisticato affinamento,legatoallargoimpiegodielementiincementoarmato.(…)quelloapplicatoèilmododi costruiredisponibileinItaliaall’indomanidellaguerra(…)èunmodellocostruttivoapparentemente sempliceedordinario,mainrealtàderivantedallalungadiatribasull’autarchia,attraversolaquale si è giunti, infine, ad una perfetta ibridazione tra il tradizionale impianto murario e le parti in cementoarmato.PORETTIS.,Letecnicheedilizie:modelliperlaricostruzione,inDIBIAGIP.,op.cit., 2010,pp.113127. Figura1.10: INACasa,Quartiere Harar19511955 LuigiFigini,Gino Pollini,Milano.  Ilquartiere,realizzato nell’ambitodelPiano INACasa,è caratterizzatodalla compresenzadiedifici inlinea(grattacieli orizzontali)ediedifici unifamiliari. 

1.Perchéinterveniresulcostruito?

 33 La mobilitazione individualistica si risolve inevitabilmente in una politica incrementalista, in aggiunte incrementali ad ogni compagine urbana, nella dispersione tra i luoghi (nell’insistenza, ad esempio, sulla distribuzione dei fondi e degli interventi tra i 5000 comuni che dal piano vengono investiti), nell’assenza di un progetto complessivo per la città e il territorio e nell’assenzadiunariflessionesullaformadellacittà(formasociale,oltreche economicaefisica).Nellungoperiodoessadivieneunadellecauseprincipali del carattere eterogeneo, frammentario e disperso della città contemporanea.40