• Non ci sono risultati.

1. Perché intervenire sul costruito?

1.1. Il consumo di suolo

1.1.3. Strategie per la tutela del suolo

Se fino agli anni settanta la produzione della città ha riguardato terreni non edificati ai margini della città, con la de industrializzazione il tema al centro dell’attenzione è la trasformazione della cittàcompatta.21

Nel futuro prossimo, bisognerà, dunque, contenere ulteriori fenomeni di urbanizzazione diffusa, immaginando che lo spazio costruito, possa costituire un

sistemanonstaticoeneppurechiuso,masicuramentenonincrescita.L’immagine,

che Lanzani, riprende da una proposta di modifiche nell’attuale sistema economico, e ripropone per la delineazione del prossimo futuro del territorio costruito, è quella di un lago. Un sistema, in cui siano permessi, profondi movimentiericambinelleacque,cioèdell’edificato,inentrataeinuscita,macon unvolumecomplessivodell’acqua,cioèdelterritoriourbanizzatostabile(Lanzani 2012)22.Senon,eventualmente,soggettoadopportuneriduzioni.

La grande quantità di edilizia prodotta, e le notevoli dimensioni di territorio urbanizzato sono due fattori di cui la pratica edilizia deve tener conto, e che devono orientare l’intervento degli operatori coinvolti verso la modifica dell’esistente. Fermare il processo di artificializzazione del suolo, in un’ottica di riqualificazionedelterritorio,focalizzandoilprogettodiarchitetturasulriusoedil riciclodell’esistente.Perun’architettura,chesianonavolumezero,mapiuttosto a superficie zero, che possa cioè, rinnovarsi continuando a (ri)costruire sui suoli già urbanizzati. L’edilizia del prossimo futuro, deve concentrarsi sul recupero o sullasostituzionedell’edificato,sullasuaeventualedensificazione,e,soprattutto, sul riuso dei suoli, in particolare deibrownfields. I luoghi dell’architettura, non

possono essere più vergini, ma devono essere costituiti da suoli residuali, già utilizzati o di scarto: la risorsa suolo deve costituire il primo elemento da

riutilizzarenelprogettodiarchitettura:

Zonescissedalsistematerritorialeacausaditracciatiinfrastrutturali,brani di città in disuso, retri e aree vuote sotto i cavalcavia possono essere letti comeoccasioniperdarespazioanuoverealtà.Ilvalorediunatalestrategia esula dal risultato puntuale perché rapportabile ad un ragionamento che investel’economiadeisuoliedellorouso:sfruttareluoghigiàcompromessi, già costruiti per implementarli significa evitare espansioni in spazi integri. L’incrementodelloscartorappresentaancheunamodalitàdidensificazione dell’esistente (…) è un passo verso la gestione sostenibile dei territori, per tentaredisuperareilproblemadelconsumodisuolo.23



21

CAUDOG.,Lacittàdellacontrazione,inAA.VV.,op.cit.,2013,p.158.

22

 LANZANI A.,In cammino nel paesaggio. Questioni di urbanistica e di geografia, Carocci, Roma,

2011,p.144:Ilmovimentodellago,aggiungiamonoi,nonèsolounmovimentociclico,ritmato,non lineareeinperennecrescita(diversoquindidaquellopropriodellaprimamodernità)maanche un movimento lento, come quello di un motore potente che gira a un basso numero di giri (diverso quindi anche da quello istantaneo e in tempo reale della seconda modernità). Il suo mondo, aggiungiamonoi,nonèpiùfattodiregionidainetticonfini,davalliincomunicanti,danazionidalla chiara identità, ma neppure da diagrammi di soli flussi, veloci e immateriali. È un mondo fatto di brumaediatmosfere:èunasfera,unpaesaggio.

23

1.Perchéinterveniresulcostruito?

 23 La legislazione, dovrebbe direzionare, in tal senso, la produzione edilizia.Molto efficacesarebbesesiaffermasseilprincipionormativosecondocui,peromogenee categorie di manufatti, l'utilizzo di suoli non urbanizzati sia subordinato alla verificadell’impossibilità diinterventi diriusoodiriqualificazione.24.Orientare la

produzione edilizia verso suoli già utilizzati, “costruire nel costruito”, per salvaguardare una risorsa insostituibile: il mercato edilizio andrebbe direzionato in tal senso, mediante l’ausilio di strumenti economici, quali incentivi mirati e tassazioniadhoc(Salata2013).

Un modello, a tal proposito, è costituito dalla legislazione tedesca, che fin dal 1985,hainiziatoaperseguireunapoliticadicontenimentodellatrasformazionedi suolo che ha come obiettivo la riduzione di tale valore a soli 30 ha giornalieri (a fronte dei 129 ha/giorno del 2000). A tal scopo sono state messe in opera una serie di azioni tra le qualiil governo federale ribadisce che il maggiore ricorso al riuso (recycling) di suolo precedentemente occupato è uno strumento essenziale perilcontenimentodelconsumo,esonostatipromossisforziintesiavalorizzaree rendere disponibili a nuovi usi le aree dimesse, in particolare all’interno degli agglomerati urbani. Riuso (recycling) quale “elemento essenziale di una politica delsuoloorientataalfuturo(Caudo2013).

L’assunzione della fine del paradigma della crescita urbana intesa come espansione fisica della città vuol dire affermare che la prospettiva è la trasformazione del/nel già costruito, riabitare la città esistente. L’espansione delle città, sempre più sconfinate, e la mobilità alimentata a idrocarburi sono due caratteri del Novecento da cui ci dovremo necessariamente allontanare. Due forze hanno, in prevalenza, dato forma alla città soprattutto nel secondo dopoguerra: la rendita, quella che si conseguivafacendodiventareedificabiliiterreniagricoli,el’automobileper muoversi in città, l’illusione della libertà individuale. Due forze che oggi è necessariorivedereesucuiormaidadiversiannimoltecittàeuropeesisono impegnate.E’questoilterrenoattornoalqualesistaridefinendo,dentroa quella che globalmente viene definita l’Urban Age, la nuova prospettiva dellacittàeuropea.25

Densificazione, riuso e sostituzione, dunque, come parole d’ordine di una pianificazione maggiormente consapevole, stando attenti a valutare gli effetti di tali decisioni, in modo approfondito e specifico, nei diversi casi, per far sì che i carichi urbanistici siano commisurati alle reali esigenze del territorio. Va scongiurato, infatti, il rischio che l’aumento di volumi costruiti su suolo già urbanizzato possa discendere soltanto da una logica di rendita avulsa dalle reali necessitàdelcontesto,poichériutilizzareunsuologiàurbanizzatopuòsignificare creareun’aspettativadirenditaelevataequindi(…)avolteequivaleaconcedere densità volumetriche spesso non adeguate al contesto di riferimento. (Salata

2013)

Sedensificare può essere, dunque, in alcuni contesti la scelta appropriata, in

ugual modo la sostituzione del costruito mantenendo le stesse quantità

volumetricheimmutateoanchelariduzionedeivolumicostruitipossonorisultare scelte opportune in situazioni differenti. Ridurre lo spazio costruito potrebbe essere,infatti,unarichiestalegittimanelcasoincuilecostruzionisitrovinoinun territorio caratterizzato da peculiarità paesistiche, in zone sensibili dal punto di vistaidrogeologicooarischioambientale.Intalcaso,infatti,potrebbeesserepiù  24 FICORILLIS.,inAA.VV.,op.cit.,2013,p.29. 25 CAUDOG.,Ivi,2013,p.158. Incentivareil riutilizzo 

Ilimitidellariqualificazioneedilizia

 24

efficace pensare ad incentivare un trasferimento di volumetrie verso aree maggiormenteappropriate(Lanzani2012).

Molteplici sono dunque le modalità di intervenire e di continuare a operare nell’ambitodell’edilizia,escludendodataliprocessiilconsumodinuovesuperfici disuolononurbanizzato.Perchiuderequestariflessionesulcomelasuperficiesu cui si appoggia il costruito esistente sia uno dei materiali che il progetto di architetturadeveimparareariutilizzare,cisembraopportunofarriferimentoalle parolediAndréCorbozsulsuolocomepalinsesto:

Ciascunterritorioèunico,percuiènecessarioriciclare,grattareunavoltadi più (ma possibilmente con la massima cura) il vecchio testo che gli uomini hannoscrittosull’insostituibilemateriadelsuolo,perdeporveneunonuovo, cherispondaalleesigenzed’oggi,primadiessereasuavoltaabrogato.26



26

CORBOZ A.,Ordine sparso. Saggi sull’arte, il metodo, la città e il territorio, a cura di VIGANÒ P.,

1.Perchéinterveniresulcostruito?  25  Figura1.8: Lemanisullacittà, FrancescoRosiNapoli, 1963:ipersonaggiei fattisonoimmaginari, autenticaèinvecela realtàcheliproduce.  Ilfilmraccontale pressionipoliticheed economichelegate allapianificazione urbanistica,edilruolo dellarenditafondiaria nelprocessodi estensionedellacittà. 

Ilimitidellariqualificazioneedilizia

 26

(…) Lo so che la città è là e da quella parte sta andando perché il piano regolatore così ha stabilito, ma è proprio per questo che noi da là la dobbiamo fare arrivare qua. (…) e non c’è bisogno di cambiare il piano regolatore,lacittàvainlàequestaèzonaagricola,equantolapuoipagare oggi? 300 – 500 – 1000 lire al metro quadrato? Ma domani questa terra, questostessometroquadratonepuòvalere60–70milaepuredipiù!Tutto dipendedanoi:il5000%diprofitto.Eccolàquelloèl’orooggi,echiteloda ilcommercio?L’industria?L’avvenireindustrialedelMezzogiorno,si,investili ituoisoldiinunafabbrica:sindacati,rivendicazioni,scioperi,cassamalattia: ti fanno venire l’infarto cu’sti ccose. E invece niente affanni e niente preoccupazioni:tuttoguadagnoenessunrischio.Noidobbiamofaresoloin modocheilcomuneportiqualestrade,lefogne,l’acqua,ilgas,laluceeil telefono.

1.Perchéinterveniresulcostruito?

 27