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IL RINNOVATO INTERESSE PER L'ARTE COMBINATORIA

Sul concetto di antropoide

VI. IL RINNOVATO INTERESSE PER L'ARTE COMBINATORIA

In questa sezione abbiamo considerato l'eredità ficiniana nell'attecchimento della riflessione sulla creazione artificiale di matrice cabalistica; nella proposta del Lazzarelli è stata poi presentata, all'interno di un quadro apologetico cristiano, una generazione smaterializzata. L'analisi delle fonti arabe ed ebraiche ci ha permesso di riconoscere l'influenza dell'Alemanno sugli intellettuali a lui contemporanei e abbiamo definitivamente sciolto l'associazione univoca, tante volte scontata, tra temi cabalistici e Giovanni Pico della Mirandola.

La straordinaria contemporaneità degli autori trattati ci indica ancora una volta la fertilità della riflessione su questo tema nell'ultimo quarto del XV secolo. Non si tratta solo della costruzione di meccanismi artificiali che servano, come visto ad esempio nei primi capitoli a proposito di Ficino, come supporto talismanico o meditativo. Lazzarelli propone una creazione mentale che porta con sé straordinari poteri che apre all'uomo un livello conoscitivo e morale superiore. Il filosofo marchigiano rappresenta un punto di incontro e sintesi tra rielaborazione rinascimentale di ermetismo e neoplatonismo e fonti ebraiche.

La riflessione di Bruno coinvolge tuttavia una combinatoria più complessa di quanto visto a proposito delle permutazioni alfabetiche del Sefer Yeṣirah. La combinatoria lulliana rappresenta un fattore fondamentale nel potenziamento della mnemotecnica che vedremo nella terza e ultima sezione. L'importanza dell'eredità di Lullo non risiede solo negli strumenti dell'ars bensì consiste nella prospettiva conoscitiva che essa apre all'uomo.

Lullo aveva presentato l'Ars magna come un'acquisizione nuova, comprensione e superamento della prospettiva logica e metafisica, capace di svelare le connessioni che sussistono tra elaborazioni del pensiero e realtà tramite le combinazioni mentali proposte nel sistema mnemonico. La conoscenza della logica tradizionale e degli oggetti del reale sono un presupposto fondamentale dell'arte lulliana che si rivela attenta alla struttura del mondo, oltre che al discorso98. L'universo si

compone di simboli che rimandano alla struttura dell'essere divino, Dio e le dignità divine sono infatti gli archetipi della realtà.

Lullo cerca e propone un metodo di rappresentazione ed interpretazione della realtà, in altre parola un'arte che renda leggibili i termini di cui è costituita la realtà stessa. Anche in questo autore, di cui Pier Leone da Spoleto fu appassionato lettore, è forte il movente apologetico; egli mira all'individuazione di criteri certi e stabili in base al quale sia possibile rifondare la fede cristiana. L'obbiettivo fondamentale è la conversione degli infedeli ma, poiché essa va conseguita per intelligenza e non per credenza, i misteri della fede vanno dimostrati per via razionale. Le strutture logico-matematiche ben si prestano a tale scopo e si dimostrano in grado di portare all'enunciazione della verità, a condizione che il linguaggio, grazie all'alfabeto e alle regole sintattiche rappresentate da figure su cui si basa, sia chiaro e universale. L'ars è di natura rivelata e il suo studio passa attraverso l'applicazione pratica dei principi che la compongono.

Vediamo così alcuni degli elementi che caratterizzano altri autori del nostro percorso:un'origine divina del linguaggio, anche nel caso del linguaggio ideale,

l'attenzione all'aspetto pratico-operativo e la considerazione della geometria e della disposizione nello spazio.

Il dibattito sulla memoria artificiale contribuì nel Seicento alla riflessione sul metodo e alla costruzione dell'enciclopedia del sapere intrecciandosi nei due secoli precedenti con la rinascita del lullismo e dell'interesse per i linguaggi artificiali. Non c'è da stupirsi dunque che la discussione fosse presente nell'ambito della riflessione sulla magia cinquecentesca.

Il legame tra Cabala e mnemotecnica appartiene all'ambito cristiano del Rinascimento maturo, si pensi all'opera di Reuchlin e Agrippa; solo a metà del Cinquecento infatti l'ars reminescendi di stampo retorico si combina con la rinascita del lullismo donando nuovo significato ai trattati ciceroniani.

Le basi di questo ripensamento poggiano tuttavia sulla riflessione dell'ultimo quarto del XV secolo e in particolare sulle possibilità svelate dalle sintesi ficiniana e pichiana.

Il potenziamento dell'arte classica passa attraverso la rielaborazione del concetto di immagine, e ciò avviene anche, e soprattutto, grazie al valore attribuito all'immagine e alla sua valenza simbolica. L'arte della memoria è l'arte della costruzione di immagini99. La riflessione condotta fino a questo punto della tesi ci

permette di essere più specifici nell'analisi del sostrato filosofico in cui si pongono le basi di tali concezione. È evidente che sarebbe azzardato anticipare di quasi un secolo il rinnovamento della mnemotecnica, tuttavia è lecito ritenere che la riflessione ficiniana sul potere creativo del linguaggio e l'influenza determinata da

Yohanan Alemanno, che fece da tramite di fonti arabe ed ebraiche, siano state determinanti. Rossi collega la rinascita del lullismo in epoca rinascimentale con l'interesse per la Cabala, le scritture artificiali e universali e il geroglifico. In questo contesto infatti ben si inserisce la ricerca dei princípi primi alla base di ogni sapere e la logica intesa come chiave capace di aprire i segreti della realtà100.

Alcuni fattori chiave del successo dell'arte lulliana furono l'aspirazione alla generalità e all'universalità fondata su principi certi. Il filosofo ricerca e fornisce un criterio assoluto di verità e, con esso, la possibilità di un ordinamento razionale dello scibile che rispecchi l'ordinamento del cosmo.

Ruote, alberi della conoscenza, tavole sinottiche e classificazioni sono gli strumenti di un apprendimento veloce, uno o due anni al massimo, e facile dell'arte. Nella logica fantastica di Bruno la rielaborazione del concetto di luogo corre in parallelo con l'importanza attribuita alla creazione artistica mnemotecnica. L'immagine e la sua animazione saranno al centro della ricerca e vedremo come l'arte si componga di regole e strumenti precisi, potenziati rispetto a quelli lulliani. Le immagini si riveleranno infinitamente espandibili in base al contenuto da veicolare e l'arte della memoria sarà lo straordinario strumento conoscitivo prodotto dalla mente umana che tanto auspicava il Lazzarelli.