• Non ci sono risultati.

IL TRIANGOLO DELLA FRODE E I FRAUD RISK FACTORS IN WORLDCOM

5 ° CAPITOLO: IL CASO WORLDCOM

5.5 IL TRIANGOLO DELLA FRODE E I FRAUD RISK FACTORS IN WORLDCOM

Il caso Worldcom, lo potremmo definire il massimo esempio di quello che può fare la finanza creativa, ovvero l’arte raffinata di moltiplicare i profitti inesistenti, gonfiare l’andamento delle azioni, per poi finire in galera. Ebbers scavò un buco di ben 11 miliardi di dollari, un record assoluto nella storia dei crack finanziari americani, fu riconosciuto colpevole di un reato ancora molto grave in America, il falso in bilancio. Nel 1998 il Time Magazine lo definiva come “uno degli uomini di maggior successo nel nuovo mondo delle telecomunicazioni e di Internet” (Cit. in: Time Magazine)316; dichiarava un

reddito personale annuo pari a 537 milioni di dollari. Ebbers è stato uno dei CEO più celebri, lodato dai media americani per l’aver trasformato una piccola azienda di telecomunicazioni di lunga distanza in uno dei più grossi colossi delle telecomunicazioni, tutto questo ricorrendo a continue fusioni e acquisizioni.

Worldcom ha subito un enorme catastrofe a causa di illeciti contabili, il suo presidente Bernard Ebbers era troppo ossessionato con il taglio dei costi e dall’ idea di mantenere elevate le quotazioni dei titoli. Era un uomo cresciuto da solo, quello che in America viene definito Self- made- man, aveva capacità naturali per delegare i compiti e ciò gli aveva permesso di salire molto in alto.

All’interno dell’azienda sono stati attuati diversi meccanismi di razionalizzazione in quanto Ebbers si è sempre definito innocente ed ha addossato tutta la colpa al direttore finanziario Sullivan. Ma uno dei reali problemi è stata un’inadeguata valutazione dei rischi sia per i fattori interni che per quelli esterni; non sono state considerate le condizioni economiche in sede di attuazione di misure contabili aggressive. Inoltre, non vi è stato un monitoraggio del sistema di controllo interno e di conseguenza la qualità dei controlli nelle varie aree di gestione era pessima317.

316 Cit. in: www.Time Magazine.com 317 www.Time Magazine.com

191

Gli esperti concordano sul fatto che i meccanismi di controllo principali devono essere forti, sia che siano interni, sia che siano esterni. Quindi i problemi di Worldcom dovevano essere individuati dai revisori dei conti. L’obiettivo della revisione non è semplice, se qualcuno vuole nascondere qualcosa ai revisori, può farlo tranquillamente, in quanto i sindaci adottavano e adottano spesso una strategia basata sul rischio, esaminando le aree, nelle quali vengono commessi gli errori maggiori. Siccome è impossibile esaminare ogni transazione con lo stesso grado di analisi, qualcosa sicuramente viene nascosto ai revisori. Purtroppo in passato le società di revisione non sono state capaci di effettuare il proprio lavoro, indipendentemente dalle decisioni, che i manager, delle società sottoposta a revisione, prendevano; per questo le società di revisioni, in questo caso la Arthur Andersen ha pagato per la sua visione miope318.

Gli investitori devono essere consapevoli del fatto che i dati di contabilità finanziaria sono pieni di stime e giudizi. Il pubblico dovrebbe essere un po’ scettico e dovrebbe rendersi conto che certe decisioni possono, talvolta essere fuorvianti.

Invece solitamente gli investitori, prendono la relazione annuale di una società e credono a tutto ciò che vi è contenuto; per evitare il rischio di essere frodati, dovrebbero319:

 Confrontare le aziende dello stesso settore, nel caso di Worldcom dovevano mettere a confronto l’evoluzione della capitalizzazione degli investimenti e delle spese di investimento tra imprese. Ciò risulta molto difficile poiché le aziende non forniscono informazioni dettagliate su specifici sviluppi delle spese in conto capitale e investimenti.

 Analizzare l’evoluzione dei flussi di cassa in relazione alle prestazioni calcolate secondo la contabilità approvata. Se vi è una grande divergenza in queste cifre è un segnale di avvertimento, poiché i manager possono

318 Tratto da: “Worldcom il fallimento” - BBC NEWS. 319 Tratto da: “Worldcom il fallimento” - BBC NEWS.

192

aver manipolato i cash flow.

 Un segnale d’allarme molto utile che si manifesta di solito in queste situazioni sono i recenti disaccordi tra le aziende, i suoi dirigenti e le imprese di consulenza professionale.

Quindi l’etica di ogni persona e gli affari devono andare di pari passo al fine di garantire, il futuro successo per qualsiasi organizzazione, in più la morale e l’etica del vertice aziendale, nel caso di Worldcom, sono venuti meno e ciò ha favorito le falsificazioni, gli inganni portando così ad un deterioramento dell’immagine aziendale. Sicuramente Ebbers e Sullivan non sono riusciti a distinguere ciò che è giusto o sbagliato nel business. Il business etico ci dà la capacità di comprendere i benefici e i rischi. Per trattare le questioni etiche, ad esempio se i personaggi che provocarono la frode di Worldcom avevano avuto una formazione adeguata di etica per affari, avrebbero potuto analizzare la situazione in modo efficace e proporre soluzioni diverse; per giungere ad una scelta etica. Se il mercato era in crisi, si potevano ridurre i costi oppure investire in pubblicità ecc….

Un’altra mossa che potremmo definire, poco etica sono le dimissioni dalla carica di CEO, annunciate da Ebbers, nell’aprile 2002, pochi mesi prima che l’azienda dichiarasse fallimento320.

Attraverso lo studio di questo caso, siamo in grado di rendersi conto del rischio inerente al mercato finanziario, perché l’azienda pur avendo un elevato valore delle azioni, al suo interno proliferava una mega frode; ovviamente gli investitori erano all’oscuro di tutto ciò.

193

Ma allora quali sono state le teorie e le tecniche per ingannare?321

 Le spese operative in conto capitale: essendo Worldcom un operatore di long distance doveva pagare alle compagnie telefoniche locali, una quota per l’accesso alle loro reti. Sullivan trasferiva parte di queste spese dai costi operativi (del conto economico) alla voce spese in conto capitale (dello stato patrimoniale), dove potevano essere così ammortizzate. Con tale meccanismo in bilancio, appariva un utile doppio rispetto a quella che era la realtà.

 Transazioni reciproche: solitamente le grandi compagnie telefoniche comprano l’una con l’altra pacchetti di banda per la trasmissione dei dati. Worldcom vendeva uno di questi pacchetti ad un’altra società del settore, quest’ultima glielo rivendeva allo stesso prezzo, quindi non occorreva fare una transazione economica poiché il fatturato cresceva per entrambe.

 Insider trading: è un reato vecchio del mondo borsistico. Tale reato in Worldcom è stato modernizzato, infatti quando cominciarono le falsificazioni dei bilanci i vertici di Worldcom misero in vendita ingenti pacchi di azioni, sapendo di aver gonfiato il prezzo di Borsa.

 Spinning: gli analisti hanno avuto un bel ruolo nella cosiddetta “cospirazione”. La banca d’investimento Salomon Smith Barney (banca d’investimento di Citigroup), che pur di avere Worldcom come cliente faceva di tutto; metteva nei portafogli personali dei manager, azioni di società prossime al collocamento. Ciò voleva dire profitti assicurati. Da qui si innescava il meccanismo dello spinning, che faceva girare il denaro verso le tasche dei potenti a discapito dei piccoli investitori.

 Compensi non autorizzati: Ebbers, senza nemmeno avvisare il consiglio di

194

amministrazione si è fatto prestare dalla sua società 408 milioni di dollari ad un tasso del 2,2% circa alla metà di quello di mercato. Ovviamente, gli azionisti non coinvolti nella frode erano in pieno disaccordo.

 Prezzi gonfiati: Pur di tenere alto il valore del titolo, il management della Worldcom, utilizzò tutti i mezzi a sua disposizione. Uno di questi era il fondo pensionistico dei dipendenti, che certe volte è arrivato ad essere investito fino al 54% di titoli della società. In questo caso non è stata violata nessuna legge, però la falsità in bilancio ha penalizzato i dipendenti stessi dell’azienda, i quali avevano investito parte del loro stipendio nel piano pensionistico aziendale. Quindi più si falsificano le carte per tirare su il prezzo in Borsa e più il vero valore della società si allontana da quello del mercato.

I soggetti più colpiti dall’attuazione di queste pratiche fraudolente sono stati322:

 I titolari di obbligazioni e azioni: con il crollo della Worldcom, gli azionisti hanno perso circa 180 milioni di euro. Ogni azione nel 1999 aveva un prezzo di 62 dollari e al momento del crack il prezzo per azione era di 83 centesimi, le obbligazioni della società valevano 11 centesimi e ciò non dipendeva dalle condizioni di mercato, ma dalla cattiva gestione del management. Solo i fondi pensione hanno causato perdite per 1000 milioni di dollari.

 Dipendenti: ventimila persone hanno perso il lavoro e la società ha presentato istanza di concordato. Ben 3.700 dipendenti senza lavoro nell’aprile 2002 e 17.000 a partire da agosto 2002.

195

 Clienti: sono stati molto importanti per Worldcom, poiché essendo una società di telecomunicazioni, ha fornito il servizio a più di 20 milioni di persone di tutto il mondo. Se non fosse stata salvata da JP Morgan, Citigroup e General Eletric avrebbe lasciato in isolamento i suoi 20 milioni di clienti. Nella categoria clienti dobbiamo considerare anche i fornitori, che dopo il crack, molti di loro hanno perso il suo unico cliente o uno di quelli più importanti, influenzando così i loro risultati.

Quali sono state le principali conseguenze della frode Worldcom?

 Insieme ad altre società fraudolenti, come ad esempio Enron, Worldcom è diventato il simbolo per eccellenza della corruzione aziendale, ciò ha determinato una forte sfiducia degli investitori sul mercato.

 Con l’affondamento del grande business delle telecomunicazioni, negli Stati Uniti si è creato un forte debito.

 L’azionisti della Worldcom persero circa 180 milioni di dollari, in quanto i titoli dell’azienda persero il 98% del suo valore nominale.

 Le persone che hanno perso il lavoro furono circa 20.000.

 La società di revisione Arthur Andersen perse la sua reputazione sul mercato.

Con il crack della Worldcom, vi sono stati diversi problemi economici nei mercati azionari di tutto il mondo, poiché essa era una delle società di telecomunicazioni più grandi negli Stati Uniti. A causa di questo, molte aziende hanno avuto gravi problemi finanziari, in quanto il valore delle sue azioni sono scese bruscamente. Inoltre, possiamo affermare che questa frode finanziaria ha presentato enormi problemi etici al vertice aziendale.

196

6° CAPITOLO: UN CONFRONTO TRA LE AZIENDE PARMALAT,