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TIPOLOGIE DI FRODI SOCIETARIE E I SOGGETTI COINVOLT

Con il termine frodi societarie si indica i comportamenti fraudolenti compiuti a favore o a danno di aziende organizzate giuridicamente, individuabili come società; pertanto occorre domandarsi quali soggetti possono assumere la figura dell’attore e quali quella della vittima nell’ambito delle frodi di tipo societario.

La frode può essere commessa dalla società per mezzo di amministratori e rappresentanti per ottenere un ingiusto vantaggio societario a danno di terzi soggetti o dipendenti interni, essa può essere compiuta da amministratori e dipendenti per ottenere vantaggi personali a danno dell’azienda di appartenenza o di terzi; inoltre anche i soggetti terzi possono porre in essere comportamenti fraudolenti a danno della società, dei suoi amministratori e dei suoi dipendenti52.

Terzi ed amministratori possono accordarsi per porre in essere comportamenti atti a frodare la società e gli azionisti. Anche le frodi compiute per più o meno reali interessi aziendali finiscono per creare potenzialità dannose e rischi per l’azienda.

Le frodi si distinguono in due macro categorie: le frodi interne e le frodi esterne, differenti per modalità di sviluppo e di conseguenza per modalità di prevenzione e fronteggiamento. Le prime sono perpetrate da soggetti che hanno legittimo accesso agli edifici, agli assets e ai documenti contabili aziendali (manager, impiegati e personale dipendente a tutti i livelli). Le seconde invece sono commesse da soggetti esterni, che possono essere membri di vere e proprie organizzazioni criminali, oppure che entrano in contatto con l’azienda in virtù di relazioni legittime (clienti, fornitori, agenti e loro dipendenti)53.

Inoltre si possono distinguere le frodi in relazione al tipo di “traccia” che

52 Tratto da: “Le frodi aziendali” Ed. Franco Angeli- Marco Allegrini, Giuseppe D’Onza, Daniela

Mancini, Stefano Garzella.

52 Tratto da: “Frodi aziendali” Ed. Egea (2012) - Giuseppe Pogliani, Nicola Pecchiari, Marco Mariani. 53 Tratto da: “Le frodi aziendali” Ed. Franco Angeli- Marco Allegrini, Giuseppe D’Onza, Daniela

Mancini, Stefano Garzella.

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sono destinate a lasciare sui libri contabili54.

In base alla differenziazione tra frodi interne ed esterne, sarà diversa l’entità della frode compiuta a danno della società da soggetti esterni rispetto a quella compiuta dai suoi amministratori e da i suoi dipendenti.

L’azienda essendo un istituto sociale che è destinato a creare ricchezza comprende anche tematiche relative al denaro, al reddito, al patrimonio e, più in generale, alla produzione del valore.

Essendo un sistema complesso raccoglie verso di sé organizzazioni, gruppi ed individui animati da interessi specifici, talvolta in contrasto tra loro.

I lavoratori, manager delle varie funzioni, azionisti di comando, azionisti risparmiatori, collaboratori esterni sono tutti i soggetti portatori di interessi in azienda55.

Talvolta nel tentativo di soddisfare interessi di tipo personale e spesso convinti di non provocare danno all’azienda nel suo sistema, compiono atti volti a creare per sé o per altri dei vantaggi ingiusti attraverso comportamenti illegali.

Le frodi societarie di tipo interno si dividono in corporate fraud in senso stretto e white collar crime espressione che fu coniata negli anni Trenta del secolo scorso dall’allora più eminente criminologo statunitense, Edwin Sutherland che la rese pubblica, per la prima volta, in una sua presentazione, in qualità di presidente, a un convegno dell’American Sociological Society tenutosi a Philadelphia nel dicembre del 193956.

A lui si deve l’enfasi posta sulla cosiddetta “persistenza del comportamento” criminoso da parte di tale categoria di soggetti, elemento questi che li accomuna, nella recidività al reato, alle altre tipologie di criminali, come pure sul fatto che il “il colletto bianco” agisce non per impulso bensì in modo freddo, razionale, premeditato e avvalendosi di una organizzazione più o meno

54 Tratto da: “Le frodi aziendali” Ed. Franco Angeli- Marco Allegrini, Giuseppe D’onza, Daniela Mancini,

Stefano Garzella e “Corporate fraud” - Ed. J.G. Bologna- Gower, Aldershot.

55 Tratto da: “Le frodi aziendali” Ed. Franco Angeli- Marco Allegrini, Giuseppe D’onza, Daniela Mancini,

Stefano Garzella.

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sofisticata.

Nel white collar crime, il comportamento fraudolento si muove all’interno della struttura aziendale e del sistema di governo e controllo, tale frode è commessa da un individuo di elevato status sociale, che gode di una elevata stima e rispettabilità nell’esercizio della sua attività professionale. Pertanto lo white collar crime può ritenersi un reato di natura secondaria anche se è molto pericoloso perché è nascosto all’interno di meccanismi e procedure consolidate e se scoperto, è molto difficile che finisca nei tribunali e scateni dei pubblici processi57.

La Corporate fraud in senso stretto sono le frodi compiute dai vertici aziendali, nella maggior parte dei casi proprio dal consiglio di amministrazione; qui le capacità d’azione sono massime, pertanto sono possibili anche modificazioni radicali della struttura aziendale e dei meccanismi formalizzati di governo e di controllo al fine di assecondare l’intento fraudolento. L’atto fraudolento si suddivide principalmente in due categorie, le frodi cosiddette contabili (on the book) e quella delle frodi extracontabili (off the book). Tale distinzione è molto importante non solo per la natura a carattere normativo, ma soprattutto per i risvolti empirici che comporta e per le diverse condizioni che le due categorie impongono nelle tecniche di prevenzione ed individuazione.

L’auditing e il controllo contabile sono in grado di rilevare solo frodi on

the book, anche se è opportuno rilevare frodi off the book58.

57 Tratto da: “Le frodi aziendali” Ed. Franco Angeli- Marco Allegrini, Giuseppe D’onza, Daniela Mancini,

Stefano Garzella.

58 Tratto da, con propria elaborazione: “Le frodi aziendali” Ed. Franco Angeli- Marco Allegrini, Giuseppe

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Fonte: “Le frodi aziendali”, riferimento nel testo, Ed. Franco Angeli – Marco Allegrini, Giuseppe D’Onza, Daniela Mancini, Stefano Garzella.

Altre possibili tipologie di frodi le ritroviamo se andiamo ad analizzare le aree di rischio, pertanto avremmo un rischio di corruzione, uno di appropriazione indebita e un altro di false comunicazioni; il rischio di corruzione a sua volta si suddivide in59:

Conflitto d’interesse: ovvero ogni situazione in cui un dipendente, manager o

executive ha un interesse economico o personale non dichiarato in una transazione aziendale che ha come risultato uno svantaggio per la società. Ad esempio: un dipendente che ha un interesse economico in una società fornitrice, negozia un contratto tra la sua azienda e il fornitore che prevede l’acquisto di beni ad un prezzo maggiorato;

Bribery: ogni situazione nella quale una persona offre, dà, riceve o sollecita

qualcosa di valore allo scopo di influenzare un atto ufficiale o una decisione aziendale all’insaputa o senza il consenso del datore di lavoro. Ad esempio; un dipendente approva le fatture di un fornitore con prezzi gonfiati e riceve in

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cambio il 10% del maggiore valore; un dipendente riceve denaro da un cliente per fornire informazioni confidenziali in una procedura di appalto.

Regalie: ogni situazione nella quale una persona offre, dà, riceve o sollecita

qualcosa di valore a fronte di un atto ufficiale o una decisione aziendale all’insaputa o senza il consenso del datore di lavoro. Ad esempio: un dipendente negozia un contratto con un fornitore e quest’ultimo, per ringraziarlo, gli regala una vacanza.

Estorsione: situazione in cui una transazione economica viene portata a termine

non liberamente ma sotto coercizione (minaccia di tipo personale o economico). Ad esempio un dipendente rifiuta di acquistare beni o servizi da un fornitore se quest’ultimo non assume un suo parente.

Appropriazione indebita da parte dei dipendenti: