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I L’immaginazione e il progettare

“[…] la imaginación;

ella permite proyectar y realizar.” 80

Parlando dell’installazione della persona umana, abbiamo introdotto un concetto importantissimo nella teoria di Marías, che è quello di “proyecto”. Progettare vuol dire letteralmente “gettare avanti, ideare, avere l’intenzione di

fare qualche cosa” . Per esempio, se si vuole costruire un edificio, prima si 81

Ivi, p.100. 79 Ivi, p. 264. 80 Cfr. http://www.treccani.it/vocabolario/progettare/ 81 (27 agosto 2017. 17:50)

deve avere l’idea del prodotto finito, progettandone la collocazione, le dimensioni, le spese, i materiali, i colori ecc.

Progettare è anche immaginare come si vuole quello che si progetta, e nell'ambito personale significa immaginare come sviluppare la propria vita tramite il progetto stesso; la persona, dunque, si immagina affacciandosi al futuro, rimanendo, però, nel presente, che sta vivendo. Questa immaginazione non vuol dire che la vita della persona diventa un'utopia, anzi, vuol dire che la persona, per la sua caratteristica di essere corporea e installata, deve essere anche progetto e immaginazione, componenti fondamentali dell’essere futuribile.

Marías fa capire meglio l'immaginare definendolo come “pre-vivere”: “Vivir es previvir; este apriorismo esencial de la vida es posible gracias a la

imaginación en que la vida se proyecta vectorialmente” . Attenzione, però: si 82

può correre il rischio di non vivere il presente se si vive soltanto immaginandosi nel domani e progettando il proprio futuro. Pre-vivere vuol dire che si sta vivendo prima, nel momento in cui lo immagino e lo progetto, quel momento che ancora non è arrivato. La persona come essere futuribile è quella che ha la capacità di progettarsi ed immaginarsi vivendo nel momento presente, e deve avere la capacità di stare vivendo mentre concepisce il suo progetto.

L'immaginarsi e il progettarsi non devono mettere la persona fuori dalla sua realtà radicale anzi, la realtà deve essere arricchita da queste caratteristiche della persona. Il vivere la realtà radicale consiste nell'essere

J. Marías, Antropología Metafisica, cit., p. 260.

consapevole che si è un essere biografico, che sta vivendo nel suo presente costruendo in esso le basi del suo futuro. L'immaginarsi è progettarsi, ma il progetto non deve rimanere nell'immaginario, anzi deve andare oltre l'immaginazione, perché è questo che dà al progetto lo slancio verso la sua realizzazione.

La persona, essendo progetto per la sua capacità di progettarsi, tramite la sua immaginazione anticipa quello che ipoteticamente potrebbe accadere con la realizzazione del progetto. Per Marías quando si sta vivendo, si sta anche pre-vivendo; questo è l'insieme d’immaginare e progettare: “Yo tengo que previvir mi vida, anticipándola en la imaginación” . 83

Anticipare e pre-vivere non significano “vivere” nel futuro dimenticandosi dell’oggi, ma accogliere la vita nella sua complessità, o meglio nella sua drammaticità.

Tuttavia, la persona quando si sta facendo, quando sta vivendo, si rende conto di non essere una realtà data e nemmeno finita; è tramite il progetto e l’immaginazione che essa si fa e si rifà in ogni momento della sua vita, del suo stare vivendo, senza mai completarsi. È soltanto quando sta vivendo, infatti, che la persona può progettarsi, e fa questo nel farsi con le cose, perché è facendosi oggi che costruisce il domani.

La metafora del costruire può aiutare a capire in cosa consistono il progettare e l'immaginare. Per costruire, come si è detto prima, si deve tenere conto di tutto ciò di cui si ha bisogno, quindi la persona può fare un suo progetto di vita nel momento in cui è consapevole soprattutto di ciò che

Ivi. p. 269.

desidera, che la muove e che la spinge a creare il suo futuro tramite il progetto. Ma la parte importante del costruire è l’io, colui che costruisce la propria vita e la proietta verso il futuro. Ovviamente se la persona non sta vivendo il qui ed era, cioè il momento che deve vivere, non può progettare quello che immagina e quello che vuole.

La persona umana, avendo la consapevolezza del suo non essere una realtà data e finita, si rende conto che si deve fare e che la sua circostanza-mondo non soltanto dipende da lei ma anche dalla sua relazione con le cose; questa consapevolezza la porta all'essere progetto per mezzo dell'immaginazione, ed è questa, l'immaginazione, che rende possibile il passaggio dalla persona consapevole di non essere una realtà finita alla persona consapevole che è un essere futuribile attraverso il progetto personale.

La persona umana quando si progetta si rende conto che non può rimanere nell'oggi, perché inizia guardare un orizzonte che prima non aveva, giacché “los proyectos determinan un horizonte” . Il progetto personale 84

determina la strada verso quell'orizzonte, a cui si arriva soltanto per mezzo dello starsi facendo con le cose, o meglio nello stare vivendo. Ma per immaginare un orizzonte la persona deve progettarsi tenendo conto di quello che desidera, deve essere in movimento, rimanendo però installata nell’oggi. La persona vede l'orizzonte e lo guarda dal suo essere stabile e installata nella sua realtà radicale, pur sapendo che questa non sarà permanente, per

J. Marías, Persona, cit., p. 126.

la sua dinamicità, perché la realtà per l'essere umano è la realtà che si sta facendo in ogni momento della vita.

Dunque, la persona quando si progetta si sta facendo con le cose, e il suo stare vivendo fa sì che essa, tramite l'immaginazione, guardando il suo orizzonte, metta in moto il suo progetto. Il progettare non deve essere inteso come un semplice mettere insieme delle cose, perché esso è molto di più, è la vita stessa.