STRATEGIE DI PIANIFICAZIONE
Sara Maria Serafini Ph.D. Candi-
date, Dipartimento di Ingegneria Civile, Università della Calabria
lo fondamentale nella reazione alla crisi globale, arricchendo le nostre esperienze su come funzio- nano città e territori, offrendo nuove strategie e best practices.
Alla luce di quanto detto, si riportano di seguito alcune analisi effettuate sul territorio calabrese, tramite l’utilizzo di Open e Big Data.
La prima analisi nasce dall’idea di riuscire a de- scrivere le potenzialità turistiche di un territorio, e conseguentemente i suoi punti di debolezza in termini di attrattività, studiando e rielaborando i dati provenienti dagli utenti che hanno visitato il territorio stesso; in sostanza si vuole sfruttare l’indice di gradimento del turista, che, soddisfatto di un luogo che ha visitato, vuole conservarne il ricordo, e quindi scatta una fotografia e la condi- vide sul social.
Per effettuare questo studio è stato preparato un programma semplice, collegato con API (Appli- cations Programming Interfaces) flickr.photos. search, grazie al quale si è avuta la possibilità di inserire il nome del luogo d’interesse e scaricare le informazioni relative alle immagini condivise per quel posto sul social Flickr, primo tra i social dedicati alla condivisione di fotografie.
In questo studio Big e Open Data provenienti dal- le fotografie, vengono utilizzati per la prima volta per conoscere le percezioni e le preferenze dell’u- tenza. Questo tipo di visualizzazione può essere considerata una novità nel modo di attuare analisi di marketing territoriale; infatti, precedenti studi sul turismo sono stati incentrati sulla raccolta dei dati provenienti da sondaggi e interviste, mentre in questa applicazione sono stati utilizzati dati basati su azioni reali degli utenti, che sono ine- quivocabili.
In particolare, dall’analisi effettuata negli anni 2010/2014, si nota chiaramente che i luoghi più frequentati sono quelli costieri rispetto all’entro- terra.
L’entroterra è quasi del tutto sconosciuto, nono- stante la presenza di tre parchi nazionali (Aspro- monte, Pollino, Sila), un Parco Regionale (Serre) e numerose riserve. Inoltre, per quanto riguarda la costa bisogna sottolineare come sia molto più frequentata e attraente la costa tirrenica rispetto a quella ionica.
Oltre alle considerazioni generali su quello che ac- cade nell’intera regione, si può aggiungere qual- cosa a livello locale. L’esperimento ha dimostrato che, su 409 città divisa in cinque province, i luoghi popolari e conosciuti sono meno di 70. Tali infor- mazioni indicano un isolamento di alcune città, un flusso turistico limitato a determinati luoghi noti a livello nazionale e ben pubblicizzati, probabilmen- te inclusi nei cataloghi delle agenzie di viaggio. L’idea era quella di confrontare i dati degli ultimi cinque anni per valutare la possibile evoluzione
degli interessi e dell’attrattiva della regione Ca- labria; nel complesso i risultati hanno mostrato che la regione è un luogo interessante e con un buon potenziale turistico, infatti l’interesse dei tu- risti è generalmente costante, anche se la regione deve affrontare alcuni problemi, che abbiamo già accennato in precedenza, probabilmente correlati alla scarsa accessibilità dell’entroterra, all’inade- guatezza della rete infrastrutturale e del sistema dei media.
Il secondo studio presentato si rivolge all’analisi degli attrattori legati al tema dell’agricoltura. Oltre a essere importante dal punto di vista cultu- rale, l’agricoltura calabrese è fondamentale all’in- terno del quadro economico e sociale. Nonostan- te la difficile morfologia del territorio, il settore agricolo assorbe, infatti, il 21% della popolazione occupata; inoltre, all’interno del quadro nazionale, la Calabria attesta un elevato numero di aziende agricole. Ulteriori considerazioni meritano i risul- tati ottenuti dal processo di conversione dell’agri- coltura: da quella tradizionale a quella biologica. Sono 45.167 le aziende che al 24 ottobre 2010 risul- tano adottare metodi di produzione biologica per coltivazioni o allevamenti. Esse rappresentano il 2,8% delle aziende agricole totali.
L’agricoltura è direttamente legata agli attrattori turistici operanti sul territorio, quali gli agrituri- smi, le fattorie didattiche, l’artigianato, le attività ricreative e sociali.
L’attrattività turistica può essere considerata come il risultato di un processo di organizzazione della realtà locale, infatti l’offerta di un territorio si modifica allo scopo di conseguire l’obiettivo di attirare turismo. Anche per queste ragioni, sareb- be auspicabile appoggiare lo sviluppo del settore agricolo, promuovendo marchi di qualità, conser- vando la tipicità della regione e dei paesaggi, in- tegrando questo settore con quello turistico attra- verso la rivitalizzazione di casali, cascine e borghi antichi, che hanno contribuito alla creazione della bellezza del paesaggio calabrese.
Dallo studio condotto è chiaro quanto ancora l’at- trattività turistica calabrese sia fragile, e questa è una grave mancanza, dal momento che, è proprio il turismo la risorsa che più si dovrebbe corteggia- re, perché la regione è piena d’attrattori che non vengono “sfruttati come dovrebbero”; essa è un vero e proprio palinsesto di beni culturali, arche- ologia, luoghi naturali protetti e opere d’arte, che con il bagaglio delle tradizioni costituiscono una risorsa inestimabile.
In conclusione, possiamo affermare che spesso gran parte delle informazioni che occorrono per valutare o prendere decisioni sono già disponibili e non necessitano di complesse operazioni di In- telligence.
frontare nell’analisi territoriale, in generale, però, l’obiettivo principale è quello di suggerire azioni migliorative e, per farlo, la soluzione più efficace è senza dubbio raccogliere e analizzare dati re- ali, che non risentano di alcuna soggettività, in modo da avere un quadro di partenza quanto più
Note
1. L’analisi SWOT (conosciuta anche come matrice SWOT) è uno strumento di pianificazione strategi- ca usato per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportu- nities) e le minacce (Threats) di un progetto o in un’impresa o in ogni altra situazione in cui un’or- ganizzazione o un individuo debba svolgere una decisione per il raggiungimento di un obiettivo. L’analisi può riguardare l’ambiente interno (ana- lizzando punti di forza e debolezza) o esterno di un’organizzazione (analizzando minacce e oppor- tunità).
1. Calabria - rappresentazione degli Open e Big Data (preferenze turistiche) provenienti da Flickr, serie 2010/2014 e sovrapposizione delle annualità, Elabora- zione GIS.
2. Calabria - rappresentazione degli Open e Big Data (distribuzione per provincia delle aziende agricole e di quelle biologiche) provenienti dall’Istat, Elaborazione GIS.
3. Calabria - rappresentazione degli Open e Big Data (distribuzione degli attrattori turistici: agriturismi, attività sociali, fattorie didattiche, artigianato) prove- nienti dall’Istat, Elaborazione GIS.
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rispondente al vero, e su cui elaborare soluzioni completamente attuabili. Un metodo innovativo, rispetto alla metodologia classica prevista dall’a- nalisi SWOT1, è proprio quello di basarsi sulla reale interpretazione, sulle espressioni e sulle preferenze di chi abita il territorio stesso.