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PARTE II IL CASO DI STUDIO “DRIPPING TASTE, L’ARTE NEL PIATTO”

CAPITOLO 4 “Dripping Taste: l’Arte nel Piatto”: alcune indagini

4.5 L’indagine sugli stakeholder dell’evento

4.5.1 Il questionario

Un altro questionario di soddisfazione è stato elaborato per analizzare l’evento dal punto di vista di chi ha partecipato attivamente al suo svolgimento, in particolare chef e produttori invitati a presentare i loro prodotti. Anche qui le domande formulate mirano a rilevare:

• La motivazione alla partecipazione;

• Il grado di soddisfazione generale dell’evento e di alcuni specifici aspetti;

• Eventuali suggerimenti utili alla progettazione della prossima edizione;

• La percentuale di ritorno.

Figura 4.26 Distribuzione risposte della variabile "Suggerimenti e critiche" dell'evento "Dripping Taste: l'Arte nel Piatto"

Sono state seguite le stesse regole alla base del questionario precedente, cercando questa volta di concentrarsi maggiormente sul grado di soddisfazione relativo al progetto “Dripping Taste” e gli eventuali suggerimenti e proposte.

Figura 4.27 Questionario somministrato agli stakeholder dell'evento "Dripping Taste: l'Arte nel Piatto” – fronte e retro

4.5.2 I risultati dell’indagine

Riportiamo qui di seguito l’opinione degli stakeholder in merito all’evento cui hanno preso parte e il loro pensiero sull’organizzazione di questi eventi in generale. I questionari compilati sono stati 10, in aggiunta ad interviste face-to- face. La maggioranza degli stakeholder presenti alla manifestazione conosceva bene il progetto, avendo partecipato attivamente anche alle precedenti edizioni di “Dripping Taste: l’Arte nel Piatto”.

Sarà presentata una sintesi dei dati raccolti, per ulteriori elementi di approfondimento si rimanda in appendice.

Dripping taste: L’arte nel piatto

Gentile Signore, Gentile Signora Dripping Taste, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia sta svolgendo un’indagine sui partecipanti del Festival e sul loro grado di soddisfazione. Per comprendere l’efficacia della manifestazione e poter migliorare la qualità di futuri eventi, gradiremmo conoscere la Sua opinione a riguardo attraverso un breve questionario. Il questionario è completamente anonimo ed ogni indicazione servirà esclusivamente all’elaborazione statistica dei dati utili alla ricerca.

Ha partecipato anche alle precedenti edizioni di Dripping Taste?

Si No

Non conoscevo la manifestazione Quanto hanno influito queste motivazioni per la sua partecipazione all’evento?

Interesse verso il progetto Per niente Poco Abbastanza Molto Tema dell’evento Per niente Poco Abbastanza Molto Visibilità al pubblico Per niente Poco Abbastanza Molto Contatto con il pubblico

Per niente Poco Abbastanza Molto

Contatto con altri colleghi Per niente Poco Abbastanza Molto

In riferimento alla Sua partecipazione a Dripping Taste 2014, quanto è soddisfatto nel complesso dell’iniziativa?

Per niente soddisfatto Poco soddisfatto Abbastanza soddisfatto Molto soddisfatto

Quanto è soddisfatto della chiarezza e della completezza delle informazioni messe a disposizione per partecipare all’iniziativa?

Per niente soddisfatto Poco soddisfatto Abbastanza soddisfatto Molto soddisfatto Quanto è soddisfatto del posizionamento dello stand?

Per niente soddisfatto Poco soddisfatto Abbastanza soddisfatto Molto soddisfatto Quanto è soddisfatto

dell’organizzazione? (comunicazione con gli organizzatori, location, attrezzature a disposizione…)

Per niente soddisfatto Poco soddisfatto Abbastanza soddisfatto Molto soddisfatto Quanto è soddisfatto dei risultati ottenuti in termini di: Affluenza di visitatori all’evento

Per niente soddisfatto Poco soddisfatto Abbastanza soddisfatto Molto soddisfatto

Volume di affari attivato (in riferimento anche alle eventuali scorse edizioni)

Per niente soddisfatto Poco soddisfatto Abbastanza soddisfatto Molto soddisfatto Le aspettative attese sono state soddisfatte?

Per niente Poco Abbastanza Molto

Come pensa sia stata percepita la sua offerta da parte del visitatore?

Figura 4.28 Questionario somministrato agli stakeholder dell'evento "Dripping Taste: l'Arte nel Piatto" - interno

Opinione sul potenziale degli eventi enogastronomici

Anche agli stakeholder è stato chiesto quanto fosse importante, secondo la loro opinione, la realizzazione di eventi come “Dripping Taste: l’Arte nel Piatto” sotto il profilo turistico per la città di Treviso e quanto possano contribuire a dare nuova vita al centro storico. La totalità ha dato una risposta più che positiva, sostenendo con forza l’importanza di queste manifestazioni per l’immagine turistica della destinazione ospitante, la maggioranza ha, difatti, assegnato un punteggio pari a 5, mentre il restante degli intervistati 4. I pareri sono invece più discordanti per la seconda questione, che pur ha ricevuto opinioni favorevoli. La maggioranza ha anche qui assegnato un punteggio di 5 punti, altri di 4, ma ci sono stati anche due rispondenti che han attribuito 3 punti. In ogni caso, nell’insieme si può certamente affermare che l’offerta di eventi enogastronomici sulla scia di “Dripping Taste, l’Arte nel Piatto”, se opportunamente organizzati e gestiti, viene vista come potente veicolo di sviluppo territoriale dal punto di vista turistico e mezzo di animazione della destinazione ospitante.

Soddisfazione dell’evento

Nel complesso la partecipazione all’iniziativa è stata vissuta più che positivamente. Ad eccezione di un intervistato che si è dichiarato poco soddisfatto dell’evento, il restante numero di stakeholder risulta soddisfatto della propria esperienza, la maggioranza molto soddisfatto.

Le aspettative attese sono state nella media appagate (abbastanza).

Andando nello specifico di taluni aspetti (informazioni messe a disposizione per partecipare alla manifestazione, posizionamento dello stand, organizzazione, affluenza visitatori e vendite attivate), la soddisfazione è stata nella media raggiunta. L’aspetto lievemente più carente è risultato essere la chiarezza, completezza e tempestività delle informazioni utili e necessarie in funzione della

propria partecipazione all’iniziativa. Al contrario, piuttosto buona è stata l’impressione in merito agli effettivi risultati dell’evento, in termini di affluenza di consumatori e volume d’affari attivato. Ciò riguarda in particolar modo i produttori invitati ad esporre le proprie eccellenze enogastronomiche. Proprio a riguardo di questo aspetto è stato chiesto agli interessati come fosse stata percepita, secondo loro, la propria offerta al pubblico. Chi ha risposto ha sottolineato la propria soddisfazione, segnalando come il visitatore sembrasse realmente interessato ai prodotti presentati, interesse che si è tramutato anche in ritorni economici per i produttori.

Inoltre, considerata la personale esperienza vissuta all’interno dell’iniziativa, la totalità dei partecipanti si sente di poter consigliare ai propri colleghi di prendere parte al progetto.

Motivazioni alla partecipazione

Secondo quanto chiesto, appaiono varie le motivazioni che hanno influito gli stakeholder ad essere protagonisti del progetto “Dripping Taste”. Tra l’interesse verso il progetto nel suo insieme, il tema, la possibilità di accrescere la propria visibilità, di entrare in contatto con il pubblico e l’opportunità di confrontarsi con vari colleghi del proprio settore, nessuna di queste motivazioni sembra prevalere sulle altre. Tutte sono state valutate in egual misura come abbastanza o molto convincenti. L’aspetto che in maniera lieve sembra essere meno importante, appare lo stretto contatto con i colleghi del campo, mentre fattore particolarmente importante risulta essere l’opportunità di mettersi in mostra al pubblico.

Giudizi e osservazioni

Non ci sono stati particolari giudizi e osservazioni in merito all’iniziativa. Unico appunto è stato dato in merito alla carente promozione, rispecchiando così in parte l’opinione popolare. Gli stakeholder non hanno lamentato altre mancanze,

reputandosi largamente soddisfatti della realizzazione dell’evento e del contesto scelto.

Nel corso di altri incontri ed interviste fatte ad alcuni esperti vicini all’esperienza di “Dripping Taste” effettuate in periodo antecedente all’evento si è approfondito il ruolo svolto dagli eventi enogastronomici nel settore turistico, in particolare per quanto riguarda il Veneto e, più specificatamente, la Marca Trevigiana, nonché la personale opinione in merito all’iniziativa avviata dal GRMT. E’ opinione comune che gli eventi enogastronomici possano essere considerati una forte leva turistica, in particolare per il Veneto che ha la grande possibilità di proporre un’offerta gastronomica lungo tutto l’arco dell’anno, prodotti di alta qualità abbinati ad un inestimabile patrimonio storico e artistico. Tuttavia secondo gli stakeholder, per usufruire di queste grandi potenzialità, occorre organizzare eventi di livello, perché senza un’opportuna pianificazione e strutturazione si rischia di proporre una miriade di piccoli eventi fini a se stessi (vedi sagre e piccole fiere locali che risultano avere un impatto piuttosto neutro sul partecipante, per lo più proveniente dai paesi limitrofi). Gli intervistati concordano, poi, sulla necessità di creare sinergia, occorre fare gioco di squadra e lavorare con gli interlocutori economici in modo tale da riuscire a fare brand. Facendo sistema tra i vari stakeholder si riuscirebbe a proporre una manifestazione vincente. Fattore a cui porre attenzione è pur sempre il pubblico a cui ci si rivolge, pubblico che cerca sempre qualcosa di nuovo e, per questo, appare importante variare ogni anno i tematismi, potendo offrire così ad ogni edizione qualcosa di nuovo. Se la manifestazione non è in grado di cambiare e di adattarsi rischia, infatti, di avere vita breve. E’ su tutto questo che si può puntare per organizzare un evento che sia in grado di attrarre flussi turistici, prima di prossimità arrivando pian piano alle macro aree. Occorre, in sostanza, trovare un certo equilibrio tra valorizzazione, valore aggiunto e qualcosa che rimanga nella memoria della gente, e che possibilmente non rimanga in ambito locale.

Nello specifico, in merito a “Dripping Taste: l’Arte nel Piatto”, l’opinione è più che positiva. L’esperienza vissuta è stata molto interessante perché il progetto permette di mettere in gioco diversi fattori tra loro, crea novità e interesse andando a coinvolgere fasce di persone differenti. La manifestazione viene percepita come un connubio divertente e di qualità tra cultura materiale e cultura propriamente detta e per gli intervistati sarebbe bello potesse diventare appuntamento annuale. Occorre però programmazione, con le tempistiche giuste e non troppo a ridosso dell’evento stesso. Anche dal punto di vista lavorativo si presenta come un’iniziativa stimolante, soprattutto agli occhi degli chef partecipanti, perché dà un’opportunità di relazionarsi con i colleghi spesso in maniera completamente diversa, in particolar modo nei contest culinari in cui, dato un preciso tema, le idee e i piatti vengono presentati e discussi anche tra i cuochi per non creare possibili doppioni. Punti critici dell’evento riguardano la comunicazione della mission al pubblico, spesso non è facile, infatti, che il filo conduttore della manifestazione sia capito, con il rischio che venga mal interpretato in quanto l’interpretazione è molto soggettiva. Occorre, perciò, creare un rapporto con il pubblico ed allo stesso tempo proporre qualcosa di originale, che incuriosisca e diverta, ponendosi come un evento che rimanga impresso nella mente del visitatore. Secondo alcuni, è ottima l’idea centrale di “Dripping Taste” di mettere in scena i prodotti del territorio. Finalmente ci si è resi conto dell’importanza del prodotto tipico per il territorio e il richiamo turistico, quando un tempo solo personaggi come il Maffioli avevano quest’idea. E’ proprio il prodotto che ci distingue dal resto del mondo e tale diversità risulta anche dalla propria storia. “Dripping Taste” ha avuto così l’intuito di esaltare ciò che è oggi, ma legandolo a ieri.