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Individuazione della tipologia testuale

Nel documento La Cina leva i calici: il mercato del vino (pagine 99-103)

Nella fase preparatoria del processo traduttivo ho individuato le coordinate generali del compito traduttivo che avevo davanti facendo una prima considerazione sul documento da tradurre.

La scelta di una macrostrategia guida il traduttore nelle scelte locali ai diversi livelli del testo che deve fare di volta in volta nella riformulazione

67 Maurizio Gotti, Susan Sarsevic, “Insights into Specialized Translation”, “Studies in Language and communication”, Bern, Peter Lang, 2006, p. 9

del testo di partenza. È indispensabile per il traduttore saper sviluppare e utilizzare costantemente questa macrostrategia.

Per definire la tipologia testuale degli articoli in analisi è importante stabilire sulla base di quali parametri si intende ultimare tale classificazione. L’identificazione della tipologia testuale nasce dalle somiglianze e correlazioni che esistono tra alcuni testi. Nelle lingue speciali uno dei possibili modi di assegnare un testo a una tipologia è basato sulla dimensione orizzontale del contenuto conoscitivo del testo, ad esempio il testo medico, economico, giuridico che fanno parte della famiglia delle tipologie formali. Le tipologie testuali più articolate, e quindi con un maggiore valore di previsione anche per il traduttore, sono le tipologie funzionali che sono incentrate sull’intenzione dominante del testo.

Dunque, in sede di traduzione, l’attribuzione del testo di partenza a un tipo rappresenta un primo passo necessario nel processo traduttivo, è questo ciò che intende affermare Halliday (1992, p. 20)

«we would not translate a personal diary as if it were a scientific article». Quella di Halliday è una citazione utile per concepire come l’identificazione della tipologia testuale rivesta un ruolo necessario all’interno del processo produttivo.

In base alle classificazioni di tipologie testuali elaborate da Federica Scarpa69, questa avviene, in primo luogo, sulla base dell’argomento trattato, in quanto ad ogni testo corrisponde un campo specifico, che può essere medico, economico, scientifico, informatico, giuridico. Fra questi generi esistono una serie di norme altamente standardizzate soprattutto dal punto di vista terminologico. I testi tradotti rientrano nella categorie della traduzione

specializzata e, essendo di natura enologica, questo argomento risponde a una serie di norme e accorgimenti linguistici ben determinati.

Peter Newmark70, invece, intende fornire soluzioni concrete ai problemi che il traduttore si trova a dover affrontare nel corso della sua attività professionale. Newmark distingue i testi in espressivi, informativi e vocativi e i testi tradotti potrebbero appartenere alla categoria dei testi informativi, incentrati sulla realtà extra-linguistica. Nella traduzione dei testi informativi l’unità di traduzione è la frase e l’approccio traduttivo è di tipo comunicativo. Il significato dei testi tradotti va al di là dei fattori culturali tipici della lingua di partenza e della lingua di arrivo, ciò che è notevole sono le informazioni che vengono trasmesse al lettore. In sede di traduzione è quindi opportuno svolgere una traduzione comunicativa con finalità informativa. Una suddivisione aggiuntiva è data dal testo in quanto discorso, i cui tipi primari sono quello espositivo (idee e concetti organizzati in modo oggettivo per analisi e sintesi), narrativo (fatti e cose organizzati in ordine di spazio e tempo) e argomentativo (idee e conoscenze collocate in un rapporto di interazione logica in modo da generare una reazione da parte del destinatario) e infine istruttivo (basato sulla formazione del comportamento futuro del destinatario).71 Si parla di testi vincolanti quando questi testi tendono alla rigidità e richiedono una consapevolezza specifica del contesto specialistico a cui si fa riferimento, mentre i testi mediamente vincolanti consentono un’interpretazione flessibile e il loro intento è quello di arricchire la conoscenza del lettore su un argomento specifico.72

70 Ibid., p. 116

71 Federica Scarpa, La traduzione specializzata, Milano, Ulrico Hoepli S.p.A. 2008, p. 11

In base alle diverse possibilità di categorizzazione del testo, i testi tradotti fanno parte dei testi specialistici e si tratta di testi informativi la cui funzione è quella di trasmettere informazioni al lettore riguardo il vino in Cina, l’arte della degustazione, la relazione tra vino e religione, il significato delle etichette sulle bottiglie e tutto ciò che riguarda la cultura che ruota intorno al mondo del vino. L’obiettivo è proprio quello di suscitare l’interesse del lettore, spiegando da un punto di vista specialistico, ma non solo, un argomento che potrebbe essere a lui sconosciuto. Nei testi incontreremo delle sezioni più specialistiche, dove verranno fornite delle informazioni più tecniche circa la viticoltura, ma incontreremo anche delle sezioni più espressive riguardo l’arte del sommelier, l’“accoppiata” tra vino e cibo e le regole per la scelta del vino.

Nello specifico, il testo “Che cosa dice l’etichetta di un vino?” rientra nella categoria dei testi mediamente specialistici a carattere informativo, con la finalità di trasmettere informazioni al lettore. Si tratta di un testo mediamente vincolante, di fatto, lo scopo è quello di illustrare l’argomento al lettore dal punto di vista specialistico. Pertanto è un testo informativo, mediamente specialistico, poiché rispetta i requisiti di chiarezza, precisione, appropriatezza.

La ricerca lessicale è stata una delle principali difficoltà riscontrate in fase di traduzione per quanto riguarda i prototesti in questione, ovviamente hanno una certa importanza anche le strategie sintattiche e morfologiche, tuttavia la scelta lessicale è fondamentale per una comunicazione efficace ed efficiente.

Gli altri elaborati sono testi informativi poiché hanno lo scopo di divulgare informazioni al lettore e non sono presenti eccessivi tecnicismi. Dal momento che vengono usati pochi tecnicismi ed essendo poco formalizzata,

la lingua adoperata è di carattere divulgativo; inoltre, il lettore si aspetta che le informazioni trasmesse siano facilmente comprensibili.

L’obiettivo del traduttore è quindi quello di trasferire le informazioni racchiuse nel prototesto in un metatesto che sia il più chiaro possibile. Al fine di renderlo il più chiaro possibile, talvolta, mi sono presa la libertà di modificare la sintassi della frase, abolire ripetizioni e adottare altri accorgimenti che mi permettessero di adattarmi allo stile linguistico e testuale della lingua di partenza.

Nel documento La Cina leva i calici: il mercato del vino (pagine 99-103)