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Macrostrategia traduttiva

Nel documento La Cina leva i calici: il mercato del vino (pagine 112-115)

Dopo aver presentato nel dettaglio le proprietà dei prototesti e dei metatesti, cruciali per far sì che il traduttore metta in atto le strategie traduttive più incalzanti, è il momento di esaminare qual è la macrostrategia traduttiva impiegata in questa tesi.

La scelta di una macrostrategia indirizza il traduttore nelle scelte locali ai diversi livelli del testo che deve di volta in volta fare nella riformulazione del testo di partenza.81 È importante per un traduttore saper sviluppare questa macrostrategia, tanto che per autori come Hönig (1995, p. 51) rappresenta la competenza traduttiva centrale da cui dipendono tutte le altre.82

Per macrostrategia traduttiva si intende il fine che il traduttore stabilisce di raggiungere sul piano teorico generale in base alle istruzioni del committente e alle nuove circostanze in cui si situerà il testo di arrivo.83 Secondo Taylor, tra i vari approcci, i principali sono tre: quello “straniante”, in cui le differenze tra testo di partenza e testo d’arrivo vengono mantenute; quello “localizzante”, in cui i contenuti del testo di partenza sono adattati alle esigenze dei lettori del testo d’arrivo; infine quello “standardizzante”, in cui le strutture lessicali e sintattiche del testo di partenza sono trasposte adoperando strutture standard nel testo d’arrivo.84

Facendo riferimento ai testi tradotti, ho optato per una traduzione localizzante secondo la quale le informazioni trasmesse nel testo di partenza vengono mantenute tali, ma per creare un testo che si avvicini il più

81 Federica Scarpa, La traduzione specializzata, p. 113 82 Ibid., p. 114

83 Ibid., p. 143 84 Ibid., p. 120

possibile all’originale è stato necessario adattare le strutture cinesi troppo complesse che impediscono una lettura scorrevole e chiara del testo.

Per quanto riguarda l’analisi e la gestione della frase durante il periodo di traduzione è rilevante considerare due parametri fondamentali, cioè la coesione e la coerenza. La coesione è legata a un aspetto grammaticale, in quanto la coesione indica tutte le funzioni utilizzate per segnalare le relazioni instaurate fra gli elementi del testo di superficie; mentre la coerenza si richiama all’aspetto conoscitivo del testo, infatti la coerenza si riferisce alla connessione fra i contenuti presenti nel testo, intesa come rete di relazioni concettuali che si nascondono dietro il testo in superficie.85

Continuando ad esaminare l’aspetto strutturale della frase, è importante menzionare il problema delle descrizioni ricche di aggettivi. Queste possono essere intese dal lettore modello del metatesto come ripetizioni, che, tra l’altro, sono caratteristiche e diffuse nella lingua cinese. Oltre che di matrice linguistica, il problema può essere valutato anche di matrice culturale e la strategia che ho cercato di adoperare è quella di mantenere il più possibile la ricchezza lessicale presente nel prototesto.

Potrebbe trattarsi di testi facenti parte della stessa rivista, ma inseriti in sezioni che analizzano aspetti diversi di una stessa tematica; la loro pubblicazione risulta di conseguenza appropriata in una rivista specializzata nel vino, possono essere inoltre presenti in siti internet e magari più improntati a un contesto cinese.

Alla luce di quanto presentato nei paragrafi precedenti, la tendenza generale che ho deciso di adottare in questo elaborato è stata quella di favorire l’aspetto concettuale e informativo presente nel prototesto, trasmettendo nel metatesto tutte le informazioni presenti nel prototesto con l’obiettivo di far

85 Halliday, M.A.K., and Hasan, R., Cohesion in English, London and New York: Longman, 1976.

comprendere il messaggio contenuto in modo chiaro e senza fraintendimenti, cercando di soddisfare i criteri di precisione e immediatezza del testo di arrivo aderendo alle norme e alle convenzioni della lingua ricevente. L’obiettivo primario non sarà necessariamente la conformità alla forma del testo originale, bensì la corretta riproduzione delle informazioni del prototesto e il loro adattamento agli standard redazionali della lingua/cultura di arrivo (Scarpa 2001:70).86 In concreto, da una parte si è cercato di salvaguardare l’intento dell’autore del prototesto dando maggiore importanza all’elemento informativo, dall’altra, per trasmettere fedelmente il significato del testo, nella resa in italiano sono state apportate alcune modifiche alla struttura della frase, per mezzo di più subordinate e attraverso la separazione delle frasi originali e, per contribuire alla leggibilità del testo, a volte ho trovato opportuno modificare la punteggiatura. La necessità di queste modifiche è frutto di alcune differenze strutturali e ritmiche che presentano queste due lingue, infatti, la lingua cinese è in grado di trasmettere un maggior numero di informazioni all’interno dello stesso periodo rispetto all’italiano. Alla luce della precisione lessicale, della trasmissione chiara delle informazioni e di una resa adeguata agli standard redazionali della lingua di arrivo, in fase di traduzione ho fatto ricorso a strategie quali, ad esempio, la monoreferenzialità, la nominalizzazione, la semplificazione della struttura del periodo, l’aggiunta di connettivi.

Anche l’aggiunta di note a piè di pagine fa parte della strategia traduttiva. Se è vero che gli esperti del settore e i sommelier avranno maggiore familiarità con alcuni tecnicismi, è vero anche che studenti che si affacciano per la prima volta a testi di questo tipo non sono tenuti a conoscere il lessico presente, che per una maggiore precisione viene riportato in fondo alla

pagina. Pertanto le note non rallentano la lettura, ma servono come aiuto per chi non conosce la terminologia.

Durante il processo di traduzione sono stati analizzati alcuni testi paralleli in lingua italiana, manuali, glossari ed enciclopedie elettroniche legati al mercato del vino e alle specificità di questo settore al fine di approfondire la conoscenza di meccanismi del settore e di acquisire o verificare un uso corretto della terminologia e del registro normalmente impiegati nel contesto di arrivo.

Nel documento La Cina leva i calici: il mercato del vino (pagine 112-115)