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Gli infortuni e i lavoratori stranieri

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2012 Veneto (pagine 29-35)

GLI INFORTUNI 2011 - 2012

1.5 Gli infortuni e i lavoratori stranieri

Secondo i dati ISTAT, gli stranieri residenti in Italia al primo gennaio 2013 sono 4.387.721, 334 mila in più che nel 2012 (+8,2%). La quota di cittadini stranieri sul totale residenti (italiani più stranieri) è in continuo aumento: 6,8% al primo gennaio 2012, 7,4% al primo gennaio 2013. Nel 2012 nel Nord-est l’incidenza della popolazione straniera sul totale residenti è stata del 10,1% e del 10% in Veneto.

L’86% degli stranieri residenti si trova al Nord e al centro e il 14% nel mezzogiorno; il 26,6% nel Nord-est e l’11,1% in Veneto.

In Veneto, al primo gennaio 2013, risiedono 487.030 stranieri (233.94 maschi e 253.046 femmine), concentrati soprattutto a Treviso (98.958) e Padova (89.984).

Sempre secondo ISTAT, la principale componente dell’incremento degli stranieri residenti in Italia sono gli iscritti dall’estero. Nel 2012 gli iscritti sono stati 321.305 (-9,3% rispetto al 2011), i cancellati dalle anagrafi, perché ritornati in patria o trasferiti in altro stato estero, 38.218 (+17,9% rispetto al 2011). Le cancellazioni d’ufficio per irreperibilità 54.518 e

Province

MODALITA’ DI EVENTO In occasione di

lavoro

-in ambiente di lavoro ordinario

-con mezzo di trasporto

In itinere

TOTALE

Belluno 2011 2.820 2.729 91 220 3.040

2012 2.495 2.441 54 188 2.683

Padova 2011 11.938 10.792 1.146 2.252 14.190

2012 11.350 10.360 990 1.937 13.287

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iscrizioni per ricomparsa 31.397. Le iscrizioni per altri motivi sono state 119.642 e le cancellazioni 87.159.

Nel corso del 2012, 65.383 cittadini stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana, un incremento del 16,4% rispetto al 2011.

Nel rapporto statistico 2013 della Regione Veneto si evidenzia che la tumultuosa crescita dell’immigrazione straniera che ha caratterizzato gli anni pre-crisi sembra lasciare il posto a flussi più contenuti, ma non arrestati, tenuto conto che la crisi internazionale interessa fortemente anche i Paesi più poveri, da cui in genere provengono queste persone. Forse per minori legami familiari, amicali o di comunità, che in genere servono da rete di protezione in caso di difficoltà economiche o di altro tipo, gli stranieri mostrano una maggiore flessibilità a trasferirsi rispetto agli italiani. Dal 2005 al 2011 l’ammontare delle rimesse verso l’estero è sempre in crescita; il 2012 segna invece una battuta d’arresto piuttosto consistente: dal Veneto escono 423,3 milioni di euro, il 15% in meno (in Italia il 7,6%) rispetto all’anno precedente, un dato sconcertante considerando che mediamente uno straniero riusciva a mandare a casa più di 1.000 euro nel 2007, mentre nel 2012 la stima è 813.

Secondo il “Terzo rapporto annuale. Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia” a cura della Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, la crisi economica ha prodotto in Italia un significativo ridimensionamento dei livelli occupazionali ed un forte aumento della disoccupazione; anche la componente straniera ne ha fortemente risentito. Complessivamente nell’Unione Europea il tasso di disoccupazione della componente straniera della forza lavoro nel 2012 è pari a 17,8% (5,6 punti percentuali in più rispetto al 2008). In Italia il tasso di disoccupazione della popolazione straniera è pari a 14,1%, inferiore alla media europea. Tale tasso dipende da più fattori: la crescita della popolazione straniera stabilmente residente, la crescita della componente di lavoratori di nazionalità UE e la crescita di lavoratori stranieri extracomunitari che hanno perso il posto di lavoro. Nel 2012 il 18,9% della popolazione stranierà è costituito da adolescenti al di sotto dei 14 anni, il 78,8% rientra nella classe “in età da lavoro” e solo il 2,3% ha un’età superiore ai 65 anni.

La riduzione dell’occupazione straniera si concentra in due settori tradizionali: l’industria in senso stretto e le costruzioni. In Italia la popolazione straniera in età da lavoro nel 2012 è pari al 6,5% del totale della popolazione residente, quasi 4 milioni (1,2 milioni di cittadini di provenienza dai Paesi UE e 2,7 di provenienza extracomunitaria).

I cittadini stranieri in cerca di lavoro nel 2012 sono quasi 385.000 (120.000 comunitari e 265.000 extracomunitari) e il relativo tasso pari al 14% sopravanza di 4 punti il valore relativo ai cittadini italiani.

Sempre nel 2012 gli occupati sono 2 milioni e 334.000 cittadini stranieri di 15 anni e oltre;

il tasso di occupazione è stato del 58,6% per gli extracomunitari e il 65,4% per quelli di nazionalità comunitaria (56,4% è il tasso di occupazione per i cittadini italiani). Si tratta di occupazione per lo più di tipo dipendente, in prevalenza a tempo indeterminato e caratterizzata da una profonda segmentazione tra classi professionali a qualificazione medio-bassa, da un lato, e operaie specialistiche, artigianali e agricole dall’altra, con retribuzioni spesso inferiori ai mille euro.

Nel 2012 gli occupati totali in Italia sono stati 22.898.728 di cui 20.564.680 italiani, 769.279 UE e 1.564.769 extra UE. Facendo 100 il valore Italia rispetto al totale occupati, il Veneto registra il 9,3%, il 9,4% per UE e 11,3% per extra UE.

Tra i settori per gli occupati UE, domina l’industria (250.003 di cui 138.376 nelle costruzioni) e i servizi (472.655), tra gli extra UE, i servizi (976.355), l’industria (520.427 di cui 193.312 in costruzioni) e il commercio (159.261).

Dal 2008 al 2012, in Veneto gli infortuni relativi ai lavoratori stranieri sono diminuiti del 37,8%, passando da 24.390 a 15.171. A livello nazionale, la riduzione è stata del 27,3%, da 143.552 a 104.330. Nel biennio le riduzioni sono passate a -13,7% in Veneto e -10,7% in Italia.

Nel 2012 le province con un maggior numero di infortuni sono Verona (3.500), Treviso (3.200), Vicenza (3.154) e Padova (2.594).

Stranieri – Infortuni denunciati nel periodo 2008-2012

Province Anno evento Var %

2012-2008

Var % 2012-2011

2008 2009 2010 2011 2012

Belluno 868 644 613 575 496 -42,9% -13,7%

Padova 4.151 3.053 3.010 2.995 2.594 -37,5% -13,4%

Rovigo 462 364 410 370 318 -31,2% -14,1%

Treviso 5.311 4.142 3.931 3.528 3.200 -39,7% -9,3%

Venezia 3.067 2.420 2.343 2.309 1.909 -37,8% -17,3%

Verona 5.221 4.246 4.160 3.907 3.500 -33,0% -10,4%

Vicenza 5.310 3.936 3.991 3.892 3.154 -40,6% -19,0%

Veneto 24.390 18.805 18.458 17.576 15.171 -37,8% -13,7%

ITALIA 143.552 119.115 120.091 116.769 104.330 -27,3% -10,7%

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I casi mortali dal 2008 al 2012 sono passati, a livello regionale, da 27 a 12, di cui 4 a Verona. In Italia da 188 a 120.

Stranieri – casi mortali denunciati dal 2008 al 2012 per provincia Veneto tutte le gestioni

Province Anno evento

2008 2009 2010 2011 2012

Belluno 1 2 0 0 1

Padova 4 4 2 3 2

Rovigo 1 0 1 2 0

Treviso 8 1 2 7 2

Venezia 4 1 1 2 1

Verona 5 4 6 0 4

Vicenza 4 1 1 4 2

Veneto 27 13 13 18 12

ITALIA 188 143 141 145 120

Nel Rapporto annuale 2013 di Veneto Lavoro si evidenzia che nel 2012 la diminuzione delle posizioni di lavoro degli stranieri ha sfiorato le 2.000 unità, il fenomeno ha riguardato soprattutto la manodopera maschile. Questi risultati sono interamente imputabili al comparto industriale, sia nella sua componente manifatturiera (il solo metalmeccanico perde 4.700 posti di lavoro nel quadriennio) sia soprattutto nelle costruzioni, ambito elettivo di impiego della manodopera straniera dove le perdite superano 2.400 unità (7.000 nel quadriennio). Dall’inizio della crisi sono stati persi circa 20.000 posti.

Da elaborazioni di Veneto Lavoro sui dati Silv, le posizioni di lavoro dipendente (al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente) sono diminuite di 1.913 unità. Spiccano le costruzioni (-2.459), l’industria metalmeccanica (-1.066), in senso opposto i servizi turistici (1.773).

Nel rapporto 2013 si sottolinea come sia evidente la caduta delle professioni non qualificate e degli specializzati all’interno dei settori industriali. La crescita degli occupati nei servizi risulta generalizzata a tutte le figure, comprese le non qualificate, ed estesa ad entrambi i generi, ciò che invece non avviene nel manifatturiero e nell’edilizia, di stretta pertinenza maschile.

In merito alla forma contrattuale, per gli stranieri, a fronte di un saldo negativo vi è un bilancio largamente positivo dei contratti a tempo indeterminato, oltre 2.000 nel 2012; tale fenomeno per il 90% si riferisce alla componente femminile che non subisce la contrazione rilevante imputabile ai settori industriali.

Nel 2012 secondo l’elaborazione di Veneto Lavoro sui dati Silv (al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente) le assunzioni di stranieri sono state 170.309 (100.982 maschi e 69.327 femmine), il 28% del totale, 32.344 a tempo indeterminato, 99.187 a tempo determinato e 32.225 somministrato. Un quarto degli accessi a tempo indeterminato avviene attraverso la trasformazione di un contratto precedentemente stipulato a tempo determinato (86% dei casi) o di apprendistato.

Sempre secondo il “Terzo rapporto annuale. Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia”

per quanto riguarda le comunità straniere di cittadinanza extracomunitaria ai primi posti in Italia ci sono Marocco, Albania e Cina. In Veneto c’è la maggior presenza (26,7%) della comunità Moldava.

Nell’industria in senso stretto è occupato il 27,2% degli italiani, il 33,3% degli extra UE e il 32,5% degli UE; prevale il Pakistan (62,8%), il Ghana (60,7%), l’Albania (52,3%), il Marocco (41,4%).

In “altri servizi pubblici, sociali e alle persone” sono occupati il 5,3% degli italiani, il 28%

degli UE e il 28,1% degli extra UE; prevalgono Filippine (69,2%), Ucraina (65,1%) e Perù (54,2%).

Nelle costruzioni è occupato il 15,45 degli Italiani, il 6,3% degli UE e il 10,2% degli extra UE e di questi, come cittadinanza prevale la Cina (39,3%), il Bangladesh (26,9%) e il Marocco (19,3%).

Nel rapporto 2013 di Veneto Lavoro si evidenzia che, per la provenienza nazionale, anche in questi anni di crisi, cinesi e indiani hanno realizzato delle performance occupazionali decisamente positive: più di 4.000 i primi (sia maschi che femmine) e circa 2.000 i secondi

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(soprattutto maschi). Alcuni dati positivi in termini occupazionali emergono tra le donne, soprattutto rumene, albanesi e moldave.

Le tabelle seguenti evidenziano una suddivisione, a livello provinciale e per Paese di nascita, degli infortuni occorsi a lavoratori stranieri avvenuti nel 2012 e denunciati all’INAIL. Va rilevata la prevalenza, in Veneto, così come in Italia, soprattutto di lavoratori nati in Romania (2.844), Marocco (2.052) e Albania (1.247).

STRANIERI

Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2012 e denunciati all'INAIL per Paese di nascita e territorio – COMPLESSO GESTIONI

Paese di

nascita Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza VENETO ITALIA

Romania 53 752 51 471 311 822 384 2.844 17.329

Marocco 49 372 109 388 151 578 405 2.052 13.232

Albania 45 226 37 362 192 204 181 1.247 10.245

Moldova 17 279 18 105 167 150 111 847 2.783

Ex

Jugoslavia 7 37 7 123 52 50 233 509 1.913

Bangladesh 2 68 66 131 20 185 472 1.875

Svizzera 69 47 2 140 52 52 86 448 3.109

India 1 44 14 70 24 132 155 440 2.910

Senegal 30 3 111 40 74 102 360 2.496

Macedonia 26 40 2 149 54 17 56 344 1.852

Ghana 2 15 60 12 99 130 318 1.350

Bosnia-

Erzegovina 9 34 4 88 26 60 90 311 902

Brasile 20 21 1 65 33 126 35 301 1.356

Nigeria 2 68 12 37 30 94 42 285 1.107

Sri Lanka

(ex Ceylon) 1 27 26 8 190 15 267 1.225

Serbia 4 11 1 11 6 47 171 251 517

Tunisia 4 37 5 40 36 68 32 222 3.291

Kosovo 15 14 104 38 14 35 220 663

Ucraina 13 35 5 39 68 30 25 215 1.988

Germania 20 20 2 47 37 45 32 203 2.873

Francia 11 26 1 61 27 27 46 199 1.593

Cina Repubblica

Popolare 9 18 6 88 29 22 14 186 841

Croazia 19 17 39 17 34 34 160 524

Polonia 7 18 9 28 28 41 19 150 1.893

Argentina 8 21 42 11 24 34 140 1.247

Pakistan 1 8 2 6 7 44 42 110 2.003

Algeria 2 9 2 32 9 22 26 102 630

Colombia 6 12 1 19 18 29 16 101 590

altri 74 288 24 383 295 385 418 1.867 21.993

Totale

Stranieri 496 2.594 318 3.200 1.909 3.500 3.154 15.171 104.330

Nel 2012 gli infortuni mortali di lavoratori stranieri in Veneto sono stati 12, di cui 5 della Romania e 2 del Marocco, il 10% del totale nazionale (120).

STRANIERI

Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel 2012 e denunciati all'INAIL

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2012 Veneto (pagine 29-35)