Nell’ambito del progetto definitivo per la realizzazione della variante alla Strada Provinciale S.P. n.10
“della Val d’Illasi” - Lotto L, nel tratto compreso tra la rotatoria esistente sulla S.P. n.37 di Via Carrozza in Comune di Colognola ai Colli e la località Olmo di Illasi, è stato condotto lo studio geologico e geotecnico in ottemperanza al D.M. 17/01/2018 e finalizzato:
all’inquadramento geografico, geologico, idrogeologico e sismico dell’area;
all’individuazione delle possibili problematiche di carattere geologico e geotecnico connesse con l’area di studio;
• alla caratterizzazione geotecnica dei terreni costituenti il primo sottosuolo;
• alla caratterizzazione sismica dell’area di studio.
Lo studio geologico-geotecnico e sismico (vedi elaborati Alleg.3) è stato condotto dal Dott. Geol.
Enrico Nucci, con un’attenta ricognizione sul campo ed avvalendosi di una serie di campagne indagini condotte in passato e di recente nelle zone di interesse lungo l’intera tratta in progetto.
Da un punto di vista geologico-geomorfologico generale, l’area di studio è situata nell’ampio fondovalle della Val d’Illasi, più precisamente al centro della stessa dove scorre il Torrente Illasi e si colloca per gran parte in un contesto a destinazione prevalentemente agricola. Solo l’innesto Sud sulla rotonda di Via Carrozza è inserita nella
zona artigianale di Colognola ai Colli.
La valle è delimitata ad Est e Ovest dalle dorsali lessinee e si sviluppa in direzione all’incirca Nord-Sud a partire dal piede delle ultime propaggini meridionali dei Monti Lessini fino a fondersi nella Pianura Padana.
La morfologia generale dell’area di intervento si presenta da pressoché pianeggiante a debolmente degradante verso Sud e si colloca tra le quote altimetriche di 137m s.l.m. e 54m s.l.m., in una zona localmente interessata da interventi di riprofilatura e spianamento eseguiti a più riprese con finalità per lo più agricole e alla realizzazione delle strade carrarecce di accesso ai campi coltivati.
INDAGINI IN SITO
Lo studio è stato condotto avvalendosi delle informazioni provenienti dalla bibliografia e dalla cartografia geologica esistenti, dell’esperienza maturata in numerosi lavori svolti nello stesso contesto geologico e grazie ai dati emersi da una serie di campagne di indagini condotte in passato e di recente lungo l’intera tratta interessata dall’intervento.
Nello specifico si fa riferimento alle tre campagne geognostiche eseguite nel 2011 e 2021, riportate in tabella seguente, i cui risultati sono stati analizzati e suddivisi a seconda della loro finalità:
• ricostruzione generale dell’assetto geologico-geotecnico dell’intero tracciato stradale in progetto;
• ricostruzione del modello geologico, geotecnico e sismico dell’area dove sarà realizzato il ponte di attraversamento del Torrente Illasi in progetto.
Fig. 5.2 - Riepilogo Indagini geognostiche eseguite
MODELLO GEOLOGICO E GEOTECNICO - TRACCIATO STRADALE
Schematizzando quanto emerso dalle campagne indagini condotte, relativamente ai terreni in giacitura naturale nei primi 2,00-2,50m di sottosuolo, è possibile suddividere il nuovo tracciato stradale in due porzioni caratterizzate da due modelli geologici distinti:
• nel tratto Sud, dalla rotonda su Via Carrozza fino all’intersezione con Via Biondella, è costituita da un terreno naturale a grana fine costituito nei primi metri da limo sabbioso e sabbia limosa con presenza di argilla;
• nel tratto Nord, compreso tra Via Biondella e località Olmo, il primo sottosuolo presenta granulometria prevalentemente grossolana con sabbia e ghiaia in matrice sabbiosa dotata di buon grado di addensamento, fattore che conferisce al materiale discrete caratteristiche geotecniche in termini di portanza e di bassa deformabilità.
Fig. 5.3 - Modello geologico corpo stradale
Alla luce dei dati emersi nel corso delle varie indagini eseguite (in particolare dalle prove penetrometriche statiche e dinamiche) e delle numerose informazioni raccolte durante lavori precedentemente svolti in aree limitrofe e nel medesimo contesto geologico, è stato possibile fornire la seguente parametrizzazione geotecnica caratteristica per i terreni che costituiranno il sottofondo del tracciato stradale in progetto:
Fig. 5.4 - Parametri geotecnici corpo stradale
MODELLO GEOLOGICO E GEOTECNICO - PONTE SU TORRENTE ILLASI
L’area dove è prevista la realizzazione del nuovo ponte sul Torrente Illasi, in considerazione di quanto emerso nel corso dell’esecuzione del sondaggio a carotaggio continuo e delle indagini sismiche eseguite su ciascun lato, è stata definita la seguente parametrizzazione geotecnica caratteristica per i terreni che costituiscono il primo sottosuolo (le profondità si riferiscono al piano campagna del sondaggio: 99,0 m s.l.m.):
Fig. 5.5 - Parametri geotecnici - Ponte sul torrente Illasi
• Il deposito di natura ghiaiosa e sabbiosa riferibile all’unità “Gs”, preponderante nel sottosuolo locale, è contraddistinto da comportamento marcatamente granulare e medio-alto grado d’addensamento che ne conferisce buone caratteristiche geotecniche in termini di resistenza al taglio e bassa deformabilità: tale materiale è certamente idoneo a costituire sedime di fondazione per il ponte in progetto;
• L’orizzonte litologico fine a composizione argillosa e limosa (unità “A”) è caratterizzato da proprietà geotecniche relativamente discrete in termini di coesione non drenata, tuttavia per la sua natura coesiva e lo scarso grado di consistenza è soggetto a significative deformazioni se sottoposto a carichi di una certa importanza; per questi motivi un tale deposito non può ritenersi idoneo a costituire sedime di fondazione per il ponte in oggetto.
Evidenziando come il sondaggio a carotaggio continuo spinto fino alla profondità di 30m da p.c. sia servito da taratura del modello geologico-geotecnico sito specifico, i dati emersi delle due indagini sismiche realizzate su ciascun lato del Torrente Illasi accreditano l’affidabilità del quadro conoscitivo e, nello specifico, confermano la continuità del deposito granulare riferibile all’unità “GS” almeno fino alla quota di 40m ca. dal piano campagna di indagine.
CONCLUSIONI E SINTESI DELLE INDAGINI
Sulla base di un’attenta ricognizione sul campo e delle campagne di indagini condotte in passato (2011) e di recente (2021) nelle zone di interesse lungo la tratta in progetto è stato possibile ricostruire i modelli geologico - geotecnici caratteristici e stimare i parametri sismici del lotto di progetto.
In particolare va evidenziato che, oltre al presente aggiornamento alle NTC 2018, sono state eseguite specifiche indagini mirate al futuro ponte sul Torrente Illasi tenendo conto anche delle possibili trasformazioni dell’alveo stesso in merito al Progetto del Genio Civile di Verona che prevede l’abbassamento dell’alveo attuale di circa 5-6m rispetto le quote attuali.
Considerato che:
• la scelta progettuale di realizzare un ponte a campata unica con luce di circa 36.00m, senza pile al centro, implica carichi significativi sulle spalle;
• la futura sistemazione idraulica del Torrente Illasi con l’abbassamento dell’alveo di circa 5-6m rispetto l’attuale, determina una accurata valutazione dei rischi di scalzamento al piede delle opere fondali per eventuali fenomeni erosivi del corso d’acqua nel suo nuovo assetto, che potrebbero compromettere la stabilità complessiva del futuro manufatto;
le opere fondali del previsto ponte non potranno essere di tipo diretto come consentirebbero le buone caratteristiche geotecniche dei terreni ghiaiosi presenti. Tenuto conto della natura grossolana dei depositi presenti si prevede inoltre la scelta fondazioni profonde con pali di tipo trivellato di grande diametro per evitare l’interferenza di eventuali ciottoloni la cui presenza non si può escludere visto il contesto litologico ad alta energia di sedimentazione.
In sintesi si possono esporre le seguenti considerazioni riassuntive e conclusive:
• dall’accurato rilievo dei luoghi e dalle varie indagini eseguite in corrispondenza delle aree di interesse progettuale, non sono emerse evidenze di natura morfologica, geologica o geotecnica che indichino situazioni di particolare criticità;
• l’area di intervento si colloca al di fuori di zone potenzialmente inondabili e caratterizzate da concentrazione privilegiata delle acque meteoriche. In particolare il deflusso delle acque di corrivazione superficiale avviene in maniera diffusa senza la formazione di specifiche direzioni di scorrimento, ristagni idrici o situazioni di criticità localizzate;
• il sito di studio non ricade fra le aree a pericolosità idraulica né fra quelle soggette a dissesto idrogeologico individuate dal Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.);
• sulla base delle informazioni bibliografiche, sismiche e dei dati derivanti dal sopralluogo condotto si ritiene che l’area di progetto non presenti, in prima analisi, potenziali criticità di carattere geomorfologico, geologico e tettonico la cui presenza possa esaltare gli effetti di un’onda sismica;
• per quanto riguarda l’approfondimento di indagine eseguito in Gennaio 2021 per la progettazione del ponte di attraversamento del Torrente Illasi, l’esecuzione di un sondaggio a carotaggio continuo spinto fino alla profondità di 30m da p.c. ha permesso la ricostruzione di un modello geologico-geotecnico rappresentato da un materasso alluvionale costituito in prevalenza da depositi di natura ghiaiosa e sabbiosa che ne conferisce buone caratteristiche geotecniche idonee a costituire sedime di fondazione per il ponte in progetto. Va tuttavia precisato come la continuità dei depositi granulari sia localmente interrotta da orizzonti litologici a composizione argillosa e limosa di spessore anche plurimetrico rilevati tra le profondità di 15,0÷19,0 e 24,0÷25,5m dal piano campagna che, per la loro natura coesiva, non sono da ritenersi idonei a costituire sedime di fondazione;
• dal punto di vista idrogeologico, non è stata rilevata la presenza della falda e/o di venute idriche né durante l’esecuzione degli scavi esplorativi sull’intera tratta di progetto né all’interno del sondaggio a carotaggio eseguito nei pressi del nuovo ponte sul Torrente Illasi fino alla massima
profondità indagata (rispettivamente 3 e 30m ca. rispetto all’attuale piano campagna). È stato misurato un livello acquifero ad una profondità di 8,50m ca. solo all’interno del foro della CPT1 eseguita nell’area posta più a Sud a ridosso della rotonda su Via Carrozza. Per tali motivi si ritiene che la falda si attesti a profondità tali da non interferire con le opere in progetto;
• per quanto riguarda la normativa sismica, in base ai risultati delle indagini geofisiche effettuate è possibile inserire il lotto di progetto nella categoria di sottosuolo di fondazione “B” (fattore di amplificazione stratigrafica SS = 1,20).
• dal punto di vista geotecnico, per quanto riguarda la realizzazione del corpo stradale, si prescrive di operare innanzitutto, per tutta la lunghezza del tracciato, con la rimozione del terreno vegetale per uno spessore di almeno 20cm. Nel primo tratto dalla rotonda esistente su Via Carrozza fino all’intersezione con Via Biondella si ritiene opportuno bonificare la porzione di terreno alla base del rilevato per uno spessore di almeno 0,50m sostituendolo con materiale di idonee caratteristiche. In corrispondenza del secondo tratto da Via Biondella fino alla località Olmo, il primo sottosuolo è costituito da materiale granulare di buone caratteristiche geotecniche in termini di portanza e di bassa deformabilità, tali da limitare fortemente l’insorgere di cedimenti differiti nel tempo. Lungo tale tratto sarà quindi sufficiente la fase di “scotico” del terreno vegetale più superficiale, seguita da un’accurata compattazione del terreno;
• in corrispondenza delle aree in cui è stato rinvenuto uno strato di materiale di riporto superficiale, sarà necessario prevedere un opportuno intervento di bonifica per sostituzione;
• per quanto riguarda lo scatolare che sarà messo in opera tra le progressive km 1,210 e 1,215 per l’attraversamento dello Scolo Forziello, il sedime è costituito dai depositi ghiaiosi e sabbiosi a comportamento granulare e dotati nel complesso di discrete caratteristiche geotecniche. In tal senso non si ravvisano problemi legati alla portanza del terreno, né all’insorgere di possibili cedimenti del sedime;
• pur rimanendo valide le considerazioni sopra riportate, vista l’estensione del lotto d’intervento in fase esecutiva sarà necessario verificare con cura e sistematicità tipologia, grado di addensamento e continuità laterale del litotipo che costituirà sedime di fondazione delle opere in progetto lungo tutta la tratta in oggetto.
Fatto salvo quanto sopra, a norma del D.M. 17/01/2018 non si ravvisano impedimenti o limitazioni di carattere geologico, idrogeologico e geotecnico alla fattibilità degli interventi in progetto.