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PONTE SUL TORRENTE ILLASI

Il progetto del collegamento della S.P. n.37A alla rotatoria di Via Donzellino prevede la realizzazione di un Ponte sul Torrente Illasi avente l’asse planimetrico ortogonale con l’asse attuale del torrente.

Il ponte, classificato di 1° Categoria in base al D.M. 17/01/2018, è costituito da unica campata a via inferiore con luce di calcolo di Lc=36.00m e lunghezza complessiva dell’impalcato pari a Li=38.20m.

La sezione trasversale dell’opera è costituita da una sede carrabile di 8.50m, e da due cordoli esterni, ciascuno di larghezza 2.50m (larghezza utile 1.50m), per complessivi 13.80m di larghezza dell’impalcato in asse trave principale. Sui cordoli sono ubicate le barriere di sicurezza, mentre le reti di protezione, previste fino ad una altezza utile di 3.00m (misurata da piano viabile), sono ubicate sulla piattabanda superiore delle travi principali longitudinali.

Fig. 10.1 - Ponte sul Torrente Illasi - Sezione longitudinale

10.1.1. Impalcato

L’impalcato, a via di corsa inferiore, è della tipologia mista “acciaio-calcestruzzo” costituito da 2 travi a

“doppio T” in acciaio Corten di altezza variabile e da una soletta in calcestruzzo armato di spessore 25cm, gettata in opera su lastre tralicciate in acciaio Corten disposte parallelamente all’asse longitudinale dell’opera. Le due travi sono collegate all’appoggio ed in campata, da traversi a parete piena posti ad interasse di 3.00m. Con lo stesso passo vengono posizionati gli irrigidenti trasversali principali del pannello d’anima della trave longitudinale.

Tutti i traversi in acciaio Corten vengono connessi alla soletta in c.a. mediante piolatura verticale tipo Nelson, così come l’anima della trave principale lungo il suo intero sviluppo con piolatura Nelson orizzontale.

Le travi d’acciaio Corten, poste ad interasse di 38.20m, hanno altezza variabile lungo il loro sviluppo longitudinale da un minimo di 2.00m all’appoggio, fino ad un massimo di 3.00m in mezzeria campata.

Saranno preassemblate in officina per conci di lunghezza massima 12.00m risultando cosi’

trasportabili senza oneri specifici.

All’intradosso della soletta sono previste lastre tralicciate in acciaio Corten, ordite parallelamente all’asse longitudinale dell’opera e poggianti sui traversi. I tralicci hanno altezza costante e costituiscono l’appoggio per l’armatura di estradosso soletta.

All’interno di ciascun cordolo laterale e’ predisposto il passaggio di una polifora impianti, costituita da 3 tubi in PVC di diametro 125mm che si attesta con 1+1 pozzetti di ispezione ubicati alle estremità dell’impalcato.

Il sistema di smaltimento acque meteoriche e’ costituito da caditoie con boccacci poste sulla sede stradale in adiacenza ai cordoli laterali, aventi passo max 15m che convogliano le acque a condotte correnti poste al di sotto della soletta e passanti in predisposte asole nei traversi. Tali condotte scaricano su pozzetti di ispezione posti sugli elementi di disconnessione delle spalle, per convogliare le acque nel fosso alla base del rilevato della rampa.

Fig. 10.2 - Ponte sul Torrente Illasi - Trave Principale longitudinale

Fig. 10.3 - Ponte sul Torrente Illasi – Pianta impalcato

Fig. 10.4 - Ponte sul Torrente Illasi - Sezione trasversale

Fig. 10.5 - Ponte sul Torrente Illasi - Traverso spalla

10.1.2. Vincolamento impalcato

Il sistema di vincolamento prevede in corrispondenza delle spalle l’impiego di isolatori elastomerici antisismici ad alta dissipazione con le caratteristiche di progetto, realizzati mediante un cuscino di elastomero armato ad alto valore di smorzamento, vulcanizzato sopra e sotto ad una piastra di acciaio a cui va fissata mediante viti una o più piastre con funzione di ancoraggio.

Tali dispositivi essendo caratterizzati da un ridotto valore della rigidezza orizzontale garantiscono un disaccoppiamento del moto orizzontale della struttura rispetto a quello del terreno ed una conseguente riduzione della risposta sismica della struttura. Inoltre i dispositivi sono dotati di capacità dissipativa che è determinata dalla mescola elastomerica da cui sono costituiti e che è utile a minimizzare gli spostamenti della struttura isolata.

I dispositivi sono progettati affinché resistano senza danneggiarsi all’azione di progetto allo stato limite di collasso e affinché resistano all’azione di progetto allo stato limite ultimo, così come prescritto dalla normativa, mentre gli elementi di sostegno ai quali vengono trasmesse le azioni longitudinali e le

azioni trasversali sono progettati affinchè si mantengano in campo elastico anche sotto l’azione sismica allo stato limite ultimo. In questo modo si ottiene la garanzia che, anche a seguito di un evento sismico di eccezionale intensità, gli unici elementi che possono rimanere danneggiati sono i dispositivi di vincolamento, più facilmente sostituibili alla fine dell’evento sismico, mentre gli elementi strutturali costituenti l’opera mantengono integre le proprie capacità di resistenza.

Sono stati previsti inoltre in sommità delle spalle dei elementi di ritegno in grado di contrastare i movimenti dell’impalcato, nel caso di disaccoppiamento con gli apparecchi d’appoggio.

Il ritegno sismico consiste in un baggiolo solidale al pulvino di spalla, con interposto cuscinetto di neoprene. L’elemento, convenientemente armato, trasferisce l’azione proveniente dall’impalcato all’elemento sottostante. I ritegni previsti, longitudinale e trasversale son ubicati sulle due spalle.

10.1.3. Spalle

Le spalle a mensola in c.a. sono costituite da un paramento di altezza pari a H=6.00m e di spessore di 2.00m, da un paraghiaia di spessore di 0.40m e un’altezza di 1.45m. e dai muri di risvolto di spessore pari a 1.00m. completati da orecchie con sbalzo di luce 3.00m ed altezza 2.00m. I muri di risvolto sono attrezzati in testa con marciapiede in prosecuzione di quello presente sull’impalcato.

Le fondazioni delle spalle e dei muri sono costituite da un plinto in c.a. di dimensioni pari a 6.00x15.50m e con spessore di 1.50m. che risulta appoggiato su n.10 pali a grande diametro DN1200 di lunghezza complessiva L=20.00m.

Fig. 10.6 - Ponte sul Torrente Illasi – Carpenteria Spalla

SOVRAPASSO STRADA ARGINALE

Il progetto del collegamento della S.P. n.37A alla rotatoria di Via Donzellino prevede la realizzazione di uno scatolare in c.a., con asse planimetrico ortogonale all’asse stradale, per garantire la continuità della strada arginale a servizio del Genio Civile, in affiancamento al nuovo Ponte sul Torrente Illasi.

Fig. 10.7 - Scatolare strada arginale

Il sottopasso scatolare è costituito da uno scatolare in c.a. gettato in opera. La sezione trasversale retta del manufatto presenta una larghezza interna netta pari a B=4.00m, un’altezza interna netta pari ad H=4.00m ed uno spessore della platea di fondazione, dei piedritti e della soletta superiore costante e pari ad S=0.50m.

La lunghezza dello scatolare è pari ad L = 17.00m, mentre i due muri di sostegno che si sviluppano alle estremità della canna presentano una lunghezza complessiva di 11.00m.

Fig. 10.8 - Ponte sul Torrente Illasi e Scatolare strada arginale

SCATOLARE SCOLO FORZIETTO

Il progetto definitivo prevede, in corrispondenza del km 1+512.00 della pista principale, l’attraversamento dello Scolo Forzietto mediante uno scatolare prefabbricato in c.a.v. delle dimensioni interne nette di 3.00x2.00m.

Lo scolo Forzietto risulta essere l’unico attraversamento importante dell’asse stradale in progetto con una sezione di importanti dimensioni, assai irregolare comunque trapezia con larghezza in sommità 4.00-6.00m, che confluisce nel progno d’Illasi in prossimità del guado tra la SP n.37/a e via Biondella.

Nel tratto interessato dall’asse stradale, lo sbocco del fosso Forzietto, è attualmente dotato di muri andatori in cls rivestiti in pietra con sezione rettangolare circa 4.00x2.00m, con sezione di deflusso reale ristretta per la presenza di un diaframma in muratura con due fornici circolari di diametro 1.00m circa, a realizzare uno sbocco di area totale di circa 1.50mq, che può funzionare anche sotto battente.

Fig. 10.9 - Particolare sbocco Scolo Forzietto

Si è previsto l’attraversamento del corpo idrico con una canna in c.a.v. prefabbricata della lunghezza di 46.00m, con sezione netta di 3.00x2.00m, posta planimetricamente in obliquo a qualche decina di metri a monte dello sbocco del Forzietto nell’Illasi, per non modificare l’attuale andamento dell’asse dello scolo. Tale canna ha una superficie di 6.00mq, che rispetta l’attuale sezione liquida del manufatto di sbocco, a prescindere dal restringimento realizzato con i due fornici sopra descritti. Tale canna viene nella generatrice inferiore abbassata rispetto il fondo fosso attuale di circa 50cm, allo scopo di consentire al Consorzio eventuali operazioni di pulitura per manutenzione o di riprofilatura del profilo di fondo fosso senza che il manufatto crei un impedimento con punti fissi del fondo alveo a tali operazioni di polizia idraulica. Le opere di imbocco e/o sbocco saranno realizzate in c.a. rivestito in pietra per migliore inserimento ambientale. In corrispondenza delle opere di imbocco e sbocco si inseriranno anche i fossi di guardia stradali, presidiati da paratoie idonee a regolare e laminare gli afflussi al Forzietto.

Fig. 10.10 - Scatolare scolo Forzietto

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