INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO

4.4.1 ASL

Finalità. L’alternanza scuola-lavoro offre a tutti gli studenti l’opportunità di apprendere mediante una esperienza didattica in ambienti lavorativi e permette di collegare sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica. L' ALS è un criterio metodologico fondamentale rappresentato da tre momenti di apprendimento: aula, laboratorio interno, laboratorio esterno. L’alternanza scuola lavoro

1. sollecita l'insieme delle capacità intellettive degli allievi (cognitive, pratiche, sociali, effettivo relazionali, riflessive);

2. permette agli studenti di imparare con gradualità, di affrontare durante lo stage compiti e problemi significativi utilizzando i saperi (teorici e pratici) acquisiti, padroneggiando personalmente le conoscenze, abilità e competenze acquisite nel percorso scolastico;

3. consente allo studente intraprende un percorso che può far emergere la propria vocazione e i propri caratteri professionali, esempio la serietà e l'impegno con i quali affronta il compito assegnato;

4. è un'esperienza educativa e formativa in quanto consente allo studente di: a) attualizzare e valorizzare tutte sue le potenzialità, b) di imparare attraverso l'esperienza di lavoro;

5. è il risultato della progettazione dell'intero consiglio di classe in termini di gestione e valutazione dell'esperienza dell'alternanza;

6. arricchisce la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro;

7. favorisce l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazione personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

8. permette di realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con il mondo del lavoro e la società civile;

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9. consente di correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

Durata. L'Istituto, per ottemperare alle richieste della nuova legge di riforma (L.

107/2015), che introduce l’obbligo di alternanza scuola-lavoro per tutti gli alunni dell’ultimo triennio, di tutti gli indirizzi delle scuole secondarie di secondo grado per almeno 400 ore, si avvale dell'esperienza maturata in trent'anni di organizzazione degli stage con le aziende del territorio.

L’attività di alternanza scuola-lavoro viene realizzata concordemente alla normativa in vigore e dalla successive linee guida (L. 2003/53; D.L. 77/2005; DD.PP.RR. 87,88 e 89 del 15 marzo 2010; L. 107/2015) e la nuova esperienza formativa prevista dalla Legge 107/2015 sarà vissuta a cominciare dalla classi terze del presente anno scolastico con la seguente scansione:

1) La durata minima è di 400 ore nel percorso triennale, è inoltre previso per ciascun anno un modulo preparatorio, lo stage vero e proprio e un momento conclusivo di elaborazione e relazione delle attività svolte in stage;

2) terzo anno (150 h): stage di conoscenza del contesto, affiancamento ed assistenza ad adulti esperti;

3) quarto anno (150h): realizzazione di compiti semplici e complessi in autonomia;

4) quinto anno (100 h): realizzazione di compiti in autonomia con un momento valutativo attraverso un project work o prova capolavoro.

Metodologia. Il Consiglio di classe definisce i tempi e i contenuti del progetto, e stabilisce unitariamente quali conoscenze vengono acquisite con il metodo diretto, sia a scuola che in azienda, e quelle da acquisire con il metodo indiretto in cui l'attività pratica serve per formulare le conoscenze teoriche; alla fine si giunge alla valutazione dell'ASL attraverso una prova, il cui risultato viene inserita nelle diverse discipline.

Documenti richiesti.

1) Attestato di frequenza del corso di sicurezza (4 ore ambito generale e 8 ore ambito specifico)

2) Convenzione e Patto formativo 3) Diario dello studente

4) Relazione stage

5) Valutazione del tutor aziendale 6) Foglio presenze

Attività che rientrano nell'ASL.

1. Moduli preparatori dello stage.

2. Visite aziendali.

3. Stage orientativo.

4. Stage esecutivo.

5. Stage all'estero.

6. Project work.

7. Commessa esterna.

8. Autocommessa nell’ambito dei laboratori dell’istituto e dell'azienda didattica annessa

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9. Partecipazione e realizzazione di Fiere e manifestazioni.

10. Lavoro estivo progettato, accompagnato e valutato.

11. Attività di restituzione dei risultati del projetwork con confronto e riprogettazione della successiva attività.

12. Modulo conclusivo per la predisposizione del project work/capolavoro (tesina) per l' Esame di Stato orale.

4.4.2 Agricoltura biologica.

L'agricoltura biologica è un metodo di produzione definito a livello comunitario con il primo Regolamento CEE 2092/91 e successivamente sostituito dai Reg. CE 834/07 e 889/08, recepiti a livello nazionale con il D.M. 18354/09. L’agricoltura biologica ha come obiettivo il rispetto dell’ambiente, degli equilibri naturali e della biodiversità e si propone di offrire al consumatore prodotti ottenuti nel rispetto del ciclo della natura. L’azienda agricola biologica è un “agro-eco-sistema” nel quale l’attività dell’uomo si inserisce utilizzando tecniche rispettose della fertilità del suolo, delle singole colture, degli animali e dell’equilibrio ambientale. Il termine "agricoltura biologica" indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l'impiego di sostanze naturali vietando l'utilizzo di sostanze chimiche di sintesi e l’uso di organismi geneticamente modificati. Agricoltura biologica significa, inoltre, sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell'acqua e dell'aria utilizzando, invece, tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo. I dati reperibili al 31 dicembre 2014 dimostrano come l’agricoltura biologica sia in aumento costante; sono infatti 1.387.913 gli ettari certificati per un totale di 55.433 operatori controllati di cui ben 42.546 aziende agricole e 6104 aziende agricole che hanno anche la trasformazione. La Misura 11 del PSR Veneto ha messo a disposizione 38.000.000,00 di euro per le aziende che decidono di iniziare la conversione al biologico e per quelle già biologiche da più di tre anni.

Progetto A.Ve.Pro.Bi. ( si vede allegato) 4.4.3 ITINERA

Il progetto ITINERA, gestito dal COSP (Comitato Provinciale per l’Orientamento Scolastico e Professionale - Verona) è un progetto di orientamento per le scelte formative e professionali delle studentesse e degli studenti degli Istituti Secondari di II grado di Verona e provincia e offre delle attività a supporto dell’educazione alla scelta, intesa come sensibilizzazione di studenti e studentesse ad essere propositivi ed autonomi nell’affrontare situazioni che tengano conto del contesto socio-economico in continua evoluzione.

Gli aspetti informativi consistono:

• nella conoscenza della realtà socio-economica locale e regionale;

• nel confronto tra le aspettative personali e le opportunità di inserimento lavorativo;

• nell’informazione dettagliata sui percorsi formativi e professionali dopo il diploma.

Aspetti formativi coinvolgono:

• la conoscenza di sé, cioè l’individuazione di bisogni, interessi, valori, aspirazioni, limiti e stili decisionali;

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• la capacità di selezionare ed utilizzare le informazioni acquisite.

Gli studenti sono supportati da testimoni ed esperti, che fungono da sostegno e stimolo al processo di orientamento. Si utilizzano sia momenti frontali che tecniche di role-playing, esercitazioni, narrazioni. Gli interventi dei Professionisti e dei Testimoni d’Impresa hanno l’obiettivo di far conoscere agli studenti l’esperienza formativa e professionale direttamente dalle persone che l’hanno vissuta. I test di orientamento hanno lo scopo di supportare gli studenti che hanno la necessità di prepararsi alla scelta del percorso universitaria; tali questionari esplorano, gli interessi, le capacità, le attitudini degli alunni e sarà possibile inoltre avere la restituzione di un profilo personale dettagliato su quanto emerso in riferimento alla scelta del corso universitario.

4.4.4 TANDEM Si veda allegato.