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OBIETTIVO I – Integrazione con il territorio

Ambito 4 - Visite didattiche, viaggi e mobilità studentesca

5.3 Processi valutativi

5.3.1 Criteri di valutazione degli apprendimenti e degli obiettivi educativi (Riferimento normativo: D.P.R. 275/99, art.4 comma 4; O.M. 92/2007).

La valutazione degli apprendimenti e degli obiettivi educativi (valutazione del profitto) è svolta in conformità con quanto disposto dalla OM 92/2007 che all’art. 6 riporta quanto segue:

“Il voto di profitto è proposto dal docente in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo trimestre o quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrata nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati”.

Criteri di valutazione

Per gli obiettivi trasversali cognitivi

a) conoscenze: conoscenza specifica degli argomenti richiesti;

b) abilità/competenze: capacità di discutere sotto vari profili i diversi argomenti, capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell'argomentazione e nella realizzazione tecnico-pratica;

c) espressione/esposizione: padronanza della lingua e proprietà del linguaggio disciplinare.

Per gli obiettivi trasversali cognitivi e formativi

a) frequenza e partecipazione intese come presenza attiva, capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti, di assumersi responsabilità e di fornire contributi al dialogo educativo: attiva, discontinua, scarsa;

b) impegno: capacità di adempiere con costanza, precisione e puntualità gli obblighi connessi:

buono, accettabile, carente;

c) percorso rispetto ai livelli di partenza: esperienza scolastica come processo: progressivo,

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In quanto alle modalità di verifica (scritta, orale, pratica) è possibile prevedere test scritti anche per le discipline che prevedono la sola prova orale, purché non in via esclusiva e per i seguenti scopi:

monitorare con regolarità il percorso di apprendimento dei singoli alunni e dell'intera classe, in modo da poter adeguare le strategie didattiche e fornire un riscontro ad alunni e famiglie;

stimolare nei ragazzi l’acquisizione di un metodo di studio basato sull’impegno costante, l’autovalutazione su basi oggettive ed il confronto fra pari;

agevolare i ragazzi con particolari difficoltà nell’espressione orale per rinforzarne l’autostima;

preparare gradualmente gli studenti alla 3ª prova degli Esami di Stato.

Nella costruzione della valutazione dell’A.S.L. concorrono differenti contesti (scuola, lavoro) e diversi soggetti (docenti/formatori/studenti). In linea generale l’accertamento delle competenze risultano normalmente così declinate: descrizione delle competenze attese al termine del percorso; accertamento delle competenze in ingresso;

programmazione degli strumenti e azioni di osservazione; verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie; accertamento delle competenze in uscita. I risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione finale. Il tutor formativo esterno, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77, «…fornisce all’istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l’efficacia dei processi formativi». La valutazione finale degli apprendimenti, a conclusione dell’anno scolastico, viene attuata dai docenti del Consiglio di classe, tenuto conto delle attività di valutazione in itinere svolte dal tutor esterno sulla base degli strumenti predisposti. La valutazione del percorso in alternanza è parte integrante della valutazione finale dello studente ed incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi.

I livelli e le valutazioni delle valutazioni in termini di indicatori e descrittori sono reperibile nella tabella numero 6.

5.3.2 Criteri per il riconoscimento dei crediti scolastici e formativi

(Riferimento normativo: D.P.R 275/99, art. 4 co.6; D.P.R. 323/1998 art.11; DM 99/2009)

L’attribuzione del credito scolastico è effettuato secondo la tabella prevista dal DM 99/2009.

Essa va deliberata da parte del Consiglio di Classe e va verbalizzata, con l’indicazione di elementi valutativi seguenti: profitto, frequenza, interesse e impegno nella partecipazione e crediti formativi.

Per quanto concerne i crediti formativi, il Consiglio di Classe valuterà

le esperienze acquisite al di fuori della scuola compresi gli stage aziendali interni;

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 le esperienze supportate da un'attestazione che provenga da enti, associazioni, istituzioni con una sintetica descrizione dell'attività svolta;

 le esperienze qualificate che abbiano un significativo rilievo;

 le esperienze che non siano state svolte presso l'azienda di famiglia o parenti;

l’attinenza delle attività con il curriculum scolastico e con l'acquisizione di conoscenze, competenze e capacità coerenti con le finalità dell'offerta formativa dell'Istituto;

 livello dei risultati raggiunti (per attività sportiva o formativa);

 l’intensità dell'attività svolta (per attività socio- assistenziali).

Il credito formativo sarà valutato nell'ambito del credito scolastico ove non si riscontrino mancanze evidenti negli altri parametri considerati.

5.3.3 I Criteri di valutazione della condotta (Riferimento normativo – D.P.R. 275/99, art. 4 co. 4) sono reperibile nella tabella numero 7.

5.3.4 Criteri in deroga al limite massimo di assenze annuali

Ai sensi del D.P.R. 122/09, art. 14, co.7 agli studenti di tutte le classi di istruzione secondaria di secondo grado è richiesta, ai fini della valutazione finale, la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, il cui “mancato conseguimento comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo”.

La stessa norma prevede anche che le Istituzioni Scolastiche possano concedere, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite, per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni.

Il Collegio dei Docenti ha stabilito che sarà possibile derogare solo in casi di assenza per malattia o situazioni personali o familiari particolari e per motivi di lavoro, nel caso di studenti lavoratori, sempre a condizione che sia fornita adeguata documentazione e non sia pregiudicata la possibilità di procedere alla valutazione da parte del consiglio di classe.

5.3.5 Certificazione delle competenze

In relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF), l’Istituto certifica i risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze, come previsto dai regolamenti di riordino dell’Istruzione secondaria superiore e dalla normativa che disciplina i percorsi di Istruzione e Formazione professionale. Si veda, per maggiori dettagli, il capitolo riguardante la descrizione dei percorsi formativi offerti dall’Istituto, che riporta le competenze attese per ciascun profilo.

La certificazione delle competenze, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. 122/2009, viene rilasciata

al termine dell’adempimento dell’obbligo di istruzione;

al termine del quinto anno.

La certificazione descrive i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, per favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, consentire gli eventuali passaggi tra i diversi

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percorsi e sistemi formativi e agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro. Per la certificazione delle competenze l’Istituto adotta l’apposito modello ministeriale.

5.4 Recupero e sostegno, continuità e orientamento (Riferimento normativo: D.P.R. 275/99, art. 4 comma 4)

5.4.1 Iniziativa di recupero e sostegno Pausa didattica

Nel piano di lavoro annuale ciascun docente può prevedere momenti di “pausa didattica” in orario scolastico:

 nelle prime settimane di scuola, per rivedere e riprendere le conoscenze e competenze già apprese;

 in ogni momento in cui l'insegnante lo ritenga opportuno in base all’andamento della classe e considerando eventuali richieste degli studenti.

Corsi di recupero e di sostegno didattico

I corsi di recupero extracurricolari (al di fuori dell’orario scolastico), normalmente tenuti da docenti dell’Istituto, si svolgono dopo gli scrutini del trimestre e del pentamestre, in base al fabbisogno segnalato dai Consigli di Classe per le discipline in cui si registrano più diffuse difficoltà e in relazione alle disponibilità economiche della scuola. Per l’eventuale selezione di docenti esterni cui affidare incarichi di conduzione dei corsi di recupero si valuteranno, nell’ordine, la competenza disciplinare – comprovata dall’attinenza dei titoli di studio e dal curriculum e l’esperienza di insegnamento.

Il primo ciclo dei corsi dovrà concludersi entro la data del primo Consiglio di Classe del pentamestre. Ciascun corso ha una durata complessiva che va indicativamente da 6 a 8 ore suddivise in più pomeriggi, secondo un calendario stabilito dal Direttore di sede. I corsi possono coinvolgere studenti di diverse sezioni ed è comunque garantito il raccordo con la programmazione del docente della classe di appartenenza. Lo studente che non intende avvalersi di questo servizio è tenuto a presentare apposita rinuncia formale, sottoscritta dai genitori. Assenze ingiustificate o non plausibili ai corsi di recupero comportano la decadenza dall'offerta e di ciò si terrà conto nella formulazione del giudizio finale di scrutinio.

I corsi di sostegno didattico extracurricolare si realizzano con le stesse modalità di cui sopra, ma si possono tenere in ogni momento dell’anno scolastico.

Consulenza didattica a sportello

La consulenza didattica a sportello (cosiddetti sportelli Help) consiste in interventi occasionali, mirati a prevenire l’insuccesso scolastico sostenendo i processi di apprendimento per specifiche materie e su particolari argomenti. Gli studenti – in piccoli gruppi – possono richiedere la consulenza al singolo docente, che, in base alle risorse disponibili, sarà autorizzato dal Direttore di sede ad effettuare l’intervento.

5.4.2 Continuità e orientamento

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L’attività di orientamento tende ad sostenere lo studente nel saper governare con successo la propria esperienza formativa e lavorativa, cimentandosi con l’incertezza, la crescente complessità della vita sociale, i continui cambiamenti dell’organizzazione e delle caratteristiche del lavoro: un’attività processuale molto complessa a forte valenza meta-cognitiva e meta-emozionale in cui svolgono un ruolo importante l’immagine che ognuno si costruisce del proprio futuro, il quadro progettuale più ampio all’interno del quale colloca i progetti specifici di orientamento e, soprattutto, la conoscenza diretta del mondo del lavoro, dei professionisti che vi operano e della realtà produttiva nella quale si andrà a collocare come professionista.

L’Istituto favorisce la collaborazione tra le scuole e gli altri soggetti del territorio, a partire dal raccordo con le scuole del primo ciclo, per facilitare i processi di orientamento sia in ingresso, sia durante il percorso scolastico (riorientamento), sia in uscita, anche al fine di contrastare i fenomeni di dispersione scolastica.

A tale scopo, l’istituto destina anche specifiche risorse per la realizzazione di progetti finalizzati a favorire i rapporti con ragazzi e famiglie, in particolare per quanto concerne le attività di orientamento in ingresso, ma anche per le fasi di orientamento in itinere e in uscita.

Le proposte progettuali sono soggette alla valutazione della Commissione Progetti, come definita nel capitolo riguardante l’ampliamento dell’offerta formativa. Le relative attività sono documentate con modalità analoghe a quelle previste per i progetti di ampliamento dell’offerta formativa.

Orientamento in ingresso

Agli studenti delle scuole medie e ai genitori s’intende fornire informazioni sui corsi di studio offerti, in relazione agli interessi e alle potenzialità dei ragazzi.

Per questo scopo si realizzano

incontri informativi con ragazzi e genitori presso le scuole medie;

attività didattiche tecnico-pratiche svolte da nostri docenti in sede e presso le scuole medie;

“scuola aperta”: visite guidate alle sedi scolastiche durante i fine settimana;

progetto “A SCUOLA DA NOI”.

Orientamento in itinere

Agli studenti già iscritti si assicura un affiancamento lungo l’intero percorso, motivandoli verso le professioni d’indirizzo, con un’approfondita conoscenza del settore e delle sue prospettive evolutive.

 Con particolare attenzione nelle prime classi e nella fase dell’accoglienza, i docenti,

confrontandosi e riferendo al coordinatore, curano l’inserimento degli alunni, le dinamiche dei gruppi classe e i processi di socializzazione; inoltre osservano e segnalano gli eventuali

problemi di apprendimento, analizzandone le cause e proponendo interventi che possano contribuire a risolverli (si veda anche “Bisogni Educativi Speciali”).

 l’attività di orientamento si realizza, negli anni successivi, anche mediante la partecipazione dei ragazzi a stage ed esperienze di alternanza scuola-lavoro, che permettono loro di conoscere i contesti lavorativi verso cui si stanno preparando e sperimentare concretamente

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possibili sbocchi opportunità lavorativi. sono altresì utili per e, se il caso, di valutare l’eventuale prosecuzione della loro formazione in percorsi post-diploma di apprendimento.

Orientamento in uscita

Agli studenti delle classi terminali si intende offrire una base informativa riguardante le successive opportunità di studio, formazione (corsi universitari, formazione tecnica superiore, corsi a finanziamento comunitario etc.) e d’inserimento nel mondo del lavoro, utilizzando i seguenti strumenti:

presentazione di corsi di studio e formazione presso la scuola a cura dei docenti;

partecipazione ad eventi, quali fiere, convegni, seminari (JOB&ORIENTA);

interventi, presso la scuola, di esperti e testimoni delle diverse aree economiche e professionali.

Sono attive, a tal fine, stabili e formali collaborazioni con le Reti territoriali per l’orientamento, il Comitato Provinciale per l’Orientamento Scolastico di Verona (progetto ITINERA) , la Regione Veneto, la Rete degli Istituti Agrari del Triveneto, Rete degli istituti Socio sanitari, Veneto agricoltura, l’Università di Verona.

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