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INTELLIGENCE E SICUREZZA

6. L’UNIONE EUROPEA E LA SICUREZZA INTERNAZIONALE:

6.2. EUROPEAN EXTERNAL ACTION SERVICE

6.2.3. INTELLIGENCE E SICUREZZA

Nello svolgimento del proprio ruolo l’EEAS individuò da subito la necessità di sviluppare una branca specifica per l’Intelligence. Nella fattispecie già dal 2010 il Servizio capì che il supporto delle attività d’intelligence è per sua natura un’attività definita come “Cross-EU”, “multi-agency” e “multy-source activity”, da trattare in modo congiunto insieme agli altri Stati Membri in modo tale da adattare le strategie ed affrontare tempestivamente le sfide interne ed esterne emergenti.

Per queste ragioni nel 2012 l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza decretò di istituire un supporto all’Intelligence individuato con “Intelligence Support Architetture” (ISA) e stabilito con la decisione dell’Alto Rappresentante HR DEC (2012) 013 del 22 Giugno del 2012.

L’Intelligence Support Architecture è istituita nell’ambito dell’EEAS per fornire un supporto congiunto in materia d’intelligence alle Agenzie d’intelligence degli Stati Membri e alle altre Agenzie di Paesi legati all’Unione Europea.

Il supporto dell’ISA si concretizza nell’ottimizzazione della funzione d’intelligence all’interno dell’EEAS, nell’incoraggiare cooperazioni con altre Agenzie di Intelligence dei Paesi Membri e nel promuovere obiettivi comunitari.

Il prodotto dell’ISA si concretizza in accordi e procedure standard per l’effettivo supporto di operazioni intelligence al servizio dei “Deciosion Making” nei conflitti preventivi, nella gestione delle crisi, aumentandone le possibilità di condotta in sicurezza.

 COMPITI

Come parte dell’EEAS, l’ISA ha il compito di:

- Sostenere l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza nello svolgimento del suo mandato ed in particolare nell’adempimento di quanto delineato nell’articolo 18 e 27 del Trattato sull’Unione Europea;123124

123 Articolo 18 del Trattato sull’Unione Europea:1 Il Consiglio europeo, deliberando a maggioranza

qualificata con l'accordo del presidente della Commissione, nomina l'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Il Consiglio europeo può porre fine al suo mandato mediante la medesima procedura. 2 L'alto rappresentante guida la politica estera e di sicurezza comune dell'Unione. Contribuisce con le sue proposte all'elaborazione di detta politica e la attua in qualità di mandatario del Consiglio. Egli agisce allo stesso modo per quanto riguarda la politica di sicurezza e di difesa comune. 3 L'alto rappresentante presiede il Consiglio «Affari esteri». 4 L'alto rappresentante è uno dei vicepresidenti della Commissione. Vigila sulla coerenza dell'azione esterna dell'Unione. In seno alla Commissione, è incaricato delle responsabilità che incombono a tale istituzione nel settore delle relazioni esterne e del coordinamento degli altri aspetti dell'azione esterna dell'Unione. Nell'esercizio di queste responsabilità in

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- Contribuire al lavoro del Consiglio dell’Unione Europea, in particolar modo al “Political and Security Committee”125, al “Committee fo Civilian Aspects of Crisis

Management”126e “EU Military Committee”127

. A questo scopo l’ISA può:

- Fornire supporto d’intelligence all’interno dell’EEAS, comprese le Delegazioni dell’UE, in particolar modo nel supporto delle decisioni a livello politico, che comprende i requisiti di “early warning” e il supporto nelle missioni e operazioni del CSDP;

- Valutare le informazioni relative a fatti o situazioni che avvengono al di fuori dell’Unione Europea. Quando necessario, l’l’ISA può valutare situazioni interne all’Unione che scaturiscano in azioni o conseguenze internazionali;

- Assicurare la consistenza delle procedure intelligence all’interno dell’EEAS;

seno alla Commissione e limitatamente alle stesse, l'alto rappresentante è soggetto alle procedure che regolano il funzionamento della Commissione, per quanto compatibile con i paragrafi 2 e 3.

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Articolo 27 del Trattato sull’Unione Europea: 1 L'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che presiede il Consiglio «Affari esteri», contribuisce con proposte all'elaborazione della politica estera e di sicurezza comune e assicura l'attuazione delle decisioni adottate dal Consiglio europeo e dal Consiglio. 2 L'alto rappresentante rappresenta l'Unione per le materie che rientrano nella politica estera e di sicurezza comune. Conduce, a nome dell'Unione, il dialogo politico con i terzi ed esprime la posizione dell'Unione nelle organizzazioni internazionali e in seno alle conferenze internazionali. 3 Nell'esecuzione delle sue funzioni, l'alto rappresentante si avvale di un servizio europeo per l'azione esterna. Il servizio lavora in collaborazione con i servizi diplomatici degli Stati membri ed è composto da funzionari dei servizi competenti del segretariato generale del Consiglio e della Commissione e da personale distaccato dai servizi diplomatici nazionali. L'organizzazione e il funzionamento del servizio europeo per l'azione esterna sono fissati da una decisione del Consiglio. Il Consiglio delibera su proposta dell'alto rappresentante, previa consultazione del Parlamento europeo e previa approvazione della Commissione.

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Il COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA è responsabile della politica estera e di sicurezza comune (PESC) e della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC). Il comitato: segue l'evoluzione della situazione internazionale; raccomanda al Consiglio approcci strategici ed opzioni politiche; fornisce orientamenti al comitato militare, al gruppo politico-militare e al comitato per gli aspetti civili della gestione delle crisi e garantisce il controllo politico e la direzione strategica delle operazioni di gestione delle crisi.

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Il COMITATO PER GLI ASPETTI CIVILI DELLA GESTIONE DELLE CRISI (CivCom) è stato istituito con decisione 2000/354/PESC del Consiglio del 22 maggio 2000. Il Comitato fornisce consulenza al comitato politico e di sicurezza sugli aspetti civili della gestione delle crisi. Il comitato prepara i documenti di pianificazione per le nuove missioni, formula raccomandazioni destinate al comitato politico e di sicurezza e si occupa dello sviluppo di strategie per la gestione civile delle crisi e per le capacità civili.

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Il COMITATO MILITARE DELL'UNIONE EUROPEA (EUMC) è stato istituito dalla decisione 2001/79/PESC del Consiglio del 22 gennaio 2001. L'EUMC è il massimo organismo militare istituito nell'ambito del Consiglio. Esso dirige tutte le attività militari nel quadro dell'UE, in particolare la pianificazione e l'esecuzione delle missioni e operazioni militari nell’ambito della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) e lo sviluppo delle capacità militari e offre consulenze militari al Comitato politico e di sicurezza (CPS) e formula raccomandazioni su questioni militari. L'EUMC è composto dei capi di stato maggiore della difesa degli Stati membri, abitualmente rappresentati dai rispettivi rappresentanti militari permanenti.

L'EUMC ha un presidente permanente, selezionato dall'EUMC riunito a livello di capi di stato maggiore della difesa e nominato dal Consiglio.

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- Sviluppare adeguate e integrate procedure intelligence al fine di emettere “early warning” e “initial assessment” in supporto dell’EEAS nella gestione dei conflitti preventivi e nella gestione delle crisi;

- Condurre analisi sui prodotti intelligence prodotti e raccolti e sulle misure prese dall’EEAS al fine di migliorare le attività sia del Servizio che della struttura d’intelligence.

 STRUTTURA

L’ISA all’interno dell’EEAS può essere diviso in “EU Intelligence Analysis Centre” (EU INTCEN) e “EU Military Staff Intelligence” (EUMS INT), in questo modo è in grado di produrre ogni tipo di supporto d’intelligence. Al di sopra dei due centri di analisi viene posta una struttura permanente chiamata “Intelligence Stearing Board” (ISB), la quale deve all’interno dell’EEAS indirizzare e coordinare tutti gli aspetti d’intelligence.

In particolare l’ISB:

- Definisce i requisiti e le priorità a livello strategico;

- Analizza le strutture, la politica di intelligence e le misure prese in modo tale da aumentare l’efficienza dell’ISA;

- Provvede ad identificare ed analizzare le mancanze in tema di sicurezza. Dell’ISB fanno parte tutte le figure di spicco dell’EEAS e si riunisce due volte l’anno. All’interno dell’EEAS è istituito un “Intelligence Working Group” (IWG), questo viene riunito per effettuare studi specifici su determinate tematiche di intelligence e su situazioni che necessitano di un gruppo di lavoro dedicato.

L’IWG può essere presieduto dal Direttore dell’EU INTCEN e dell’EUMS INT. Solitamente si riunisce almeno una volta al mese.

 RELAZIONI CON ALTRE ISTITUZIONI E AGENZIE DELL’UNIONE EUROPEA

L’ISA può stabilire relazioni con tutti i rilevanti Servizi e Agenzie della Commissione Europea. Le modalità di cooperazione possono essere decise tramite un “Memorandum of Understandig” emanato “dall’European Stearing Group” su raccomandazione congiunta del Direttore Generale del EUMS e il Direttore dell’EU INTCEN.

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Può stabilire relazioni con i Servizi dell’EU Satellite Centre Agency128

al fine di aumentare ed affinare la capacità dell’Agenzia.

Può avviare cooperazioni con i più rilevanti Servizi dell’Unione Europea come L’European Defence Agency129

, Europol, Frontex130 e altre Agenzie Europee.131

128 Il CENTRO SATELLITARE DELL'UE (SatCen) contribuisce alle decisioni e alle iniziative dell’UE nell’ambito

della politica estera e di sicurezza comune europea. Si tratta della fornitura di prodotti e servizi basati sull'uso di strumenti spaziali e dati collaterali, tra cui immagini satellitari, immagini aeree e servizi connessi. Sotto la supervisione del Comitato politico e di sicurezza e la direzione operativa dall'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, il SatCen segnala tempestivamente le crisi potenziali ai responsabili delle decisioni politiche. Ciò consente loro di adottare misure diplomatiche, economiche e umanitarie in tempo utile, compresa una pianificazione generale dell’intervento. Il direttore del SatCen riferisce a un comitato direttivo presieduto dall’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza (AR) o da un suo rappresentante. Il comitato è composto da un rappresentante di ogni paese dell’UE e da un delegato della Commissione. Il presidente convoca il comitato almeno due volte l'anno e a richiesta di almeno un terzo dei membri.

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L'AGENZIA EUROPEA PER LA DIFESA (EDA) è stata istituita nell'ambito di un'azione comune del Consiglio dei ministri il 12 luglio 2004 in modo da migliorare le capacità di difesa dell'UE, in particolare nel settore della gestione delle crisi; promuovere la cooperazione con gli armamenti dell'UE; rafforzare la base industriale e tecnologica della difesa dell'UE e creare un mercato competitivo europeo delle attrezzature per la difesa; promuovere la ricerca, al fine di rafforzare il potenziale industriale e tecnologico dell'Europa nel settore della difesa.

I compiti attuali dell'agenzia comprendono: creare un approccio globale e sistematico per definire e soddisfare le esigenze della politica europea di sicurezza e di difesa; promuovere la collaborazione tra le strutture di difesa tra gli Stati membri dell'UE; contribuire allo sviluppo e alla ristrutturazione complessiva dell'industria europea della difesa; promuovere la ricerca e la tecnologia in materia di difesa dell'UE, tenendo conto delle priorità politiche europee; lavorare, in stretta collaborazione con la Commissione, per lo sviluppo di un mercato competitivo a livello internazionale per le attrezzature di difesa in Europa.

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L'AGENZIA EUROPEA PER LA GESTIONE DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLE FRONTIERE ESTERNE DEGLI STATI MEMBRI DELL'UNIONE EUROPEA (FRONTEX) è un'istituzione dell'Unione europea che ha tra i suoi obiettivi di coordinare le missioni di pattugliamento delle frontiere esterne aeree, marittime e terrestri degli Stati della UE e appoggiare gli stati membri in operazioni comuni di rimpatrio dei migranti irregolari. Il suo compito è anche quello di aiutare gli stati membri che si trovino in situazioni che necessitano un'assistenza, operativa o tecnica, di rinforzo nel controllo delle frontiere esterne. Istituita nel 2004 con il decreto del Consiglio Europeo n. 2007 per rafforzare e ottimizzare la cooperazione tra le autorità nazionali di frontiera, Frontex dispone di diverse aree operative che sono definite dal regolamento istitutivo.

Tra i compiti principali Frontex: coordinare la cooperazione operativa tra gli Stati membri nella gestione delle frontiere esterne; assistere gli Stati membri in materia di formazione del corpo nazionale delle guardie di confine, anche per quanto riguarda la definizione di standard comuni di formazione; effettuare analisi dei rischi; seguire gli sviluppi della ricerca pertinenti al controllo e alla sorveglianza delle frontiere esterne; offrire agli Stati membri il supporto necessario per l'organizzazione di operazioni di rimpatrio congiunte. L'Agenzia si occupa inoltre della formazione per gli agenti dei servizi nazionali degli Stati membri, sui temi riguardanti il controllo e la sorveglianza delle frontiere esterne e il rimpatrio dei cittadini di paesi terzi. Può organizzare attività di formazione in cooperazione con gli Stati membri nel loro territorio.

Frontex opera in stretto collegamento con altri organismi comunitari e dell’UE responsabili in materia di sicurezza alle frontiere esterne, come EUROPOL, CEPOL, OLAF, e di cooperazione nel settore delle dogane e dei controlli fitosanitari e veterinari, al fine di garantire la coerenza complessiva del sistema.

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Decisione dell’Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di Sicurezza dell’Unione Europea HR DEC (2012) 013 del 22 Giugno del 2012, Unione Europea, Bruxelles.

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6.3 LA STRATEGIA GLOBALE DELL’UNIONE EUROPEA IN

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