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manifesteremo, personalmente, una purezza inattaccabile (e innocua).

2.4 Intermezzo: sezione tedesca e scandinava

Nel gennaio del 1958 venne diffuso, a Monaco di Baviera, il volantino Nervenruh! Keine Experimente!131 (Nervi a posto!

Nessun esperimento!), firmato per conto dell’IS da Asger Jorn e Hans Platschek. La notizia è stata annunciata sul primo numero della rivista I.S., e l’azione è stata attribuita alla sezione tedesca.

Il volantino è un proclama ironico contro l’arte moderna e il sistema su cui essa si basa; vi è riportata l’uscita di alcuni libri in preparazione: Mémoires di Guy Debord e

131 Nervenruh! Keine Experimente! (1958). TDS, Textes et documents situationnistes. Paris: AGB. Riprodotto in Berréby, op. cit., pp. 42-44.

Pour la forme di Asger Jorn. Il volantino, infine, presenta l’IS come «uno spettro» che «si aggira nel mondo»132.

Asger Jorn, in seguito, fece conoscenza del gruppo di artisti tedeschi Spur – che significa traccia –, movimento nato a Monaco di Baviera nel 1957. Poco dopo l’incontro sarà redatta una dichiarazione, firmata dal gruppo e da Jorn, e diffusa tramite il volantino dal titolo Manifest133

(Manifesto). Da questo momento il gruppo Spur entrò a far parte della sezione tedesca, anche se l’ingresso del gruppo sarà ufficializzato durante la III Conferenza dell’IS, tenutasi a Monaco di Baviera nell’aprile del 1959, e alla quale presero parte anche alcuni membri di Spur. La chiusura della conferenza è stata annunciata tramite la distribuzione di volantini, dal titolo Ein kulturelle Putsch- während Ihr schlaft!134 (Un colpo culturale durante il sonno!),

lanciati dagli stessi situazionisti nella città di Monaco di Baviera durante la notte.

Nel 1960 uscirà il primo numero dell’omonima rivista – SPUR135 – per un totale di sette numeri tra il 1960 e il

1962. Sarà proprio il settimo numero ad essere la causa dell’esclusione di tutti gli spuristi.

La rivista SPUR si differenzia da quella dell’IS soprattutto per la parte grafica: vi si trovano disegni, collages, fumetti détourné e illustrazioni. La linea teorica seguita è quella dell’IS. All’interno della rivista sono stati pubblicati una selezione di documenti del movimento situazionista: sono stati tradotti in tedesco i manifesti, i volantini inerenti alle azioni più importanti, alcuni degli articoli sull’urbanismo unitario usciti sia su Potlatch sia sulla rivista I.S., nonché il «Formulario per un nuovo urbanismo». Questi ultimi testi sono stati pubblicati sul n°5 della rivista SPUR nel 1961, contributo speciale dedicato all’urbanismo unitario.

Sui numeri 2 e 4 sono state pubblicate «le avventure di Superman-il-situazionista», breve illustrazione a fumetto del gruppo Spur, in cui raccontano in maniera autoironica i situazionisti e alcune vicende legate al gruppo.

132 Ivi, p. 44.

133 Manifest (1959). TDS, Textes et documents situationnistes, tract. Paris: AGB. Riprodotto in Berréby,

op. cit., pp. 88-91.

134 Ein kulturelle Putsch-während

Ihr schlaft! (1959). TDS, Textes et

documents situationnistes, tract. Paris: AGB. Riprodotto in Berréby,

op. cit, pp. 100-101.

135 SPUR (1960-1962). FD, Fonds Destribats, vol. 1-7, P634. Paris: Bibliothèque Kandinsky.

L’illustrazione uscita sul n°4, probabilmente, esplicita l’inizio dei dissidi con la sezione francese, soprattutto riguardo alle esclusioni.

Nel 1961 iniziano le prime divergenze dentro e fuori la sezione tedesca, anche se Debord aveva già esternato la sua diffidenza subito dopo l’ingresso del gruppo Spur, come testimoniano le lettere indirizzate a Constant, scritte nell’autunno del 1959136. Guy Debord, il 21 luglio 1961,

scrisse a Uwe Lausen:

Te l’ho già detto a Parigi. È molto importante, e desiderabile, che la sezione tedesca della I.S. si estenda al di fuori del gruppo Spur (come gruppo di artisti plastici); che alcuni situazionisti tedeschi si differenzino da Spur, o addirittura lancino altre pubblicazioni, al di fuori della rivista Spur. Ma questo non deve diventare un’opposizione

e una separazione completa. (Correspondance 2010, vol. 0,

p. 204)

La questione degli artisti e delle loro attività rimaneva sempre un argomento difficile da trattare: da una parte vi erano gli artisti che volevano fare arte, dall’altra vi erano dei membri intenzionati a utilizzare l’arte. Questo è stato il motivo principale delle espulsioni degli artisti.

Parallelamente, dopo le ultime esclusioni del 1960, c’è stata un’apertura dell’IS su più fronti, tra cui i paesi del Nord Europa dove erano presenti dei compagni attivi, come Jørgen Nash – il cui vero nome è Jørgen Axel Jørgensen –, fratello di Asger Jorn. La sezione scandinava all’epoca era rappresentata dal solo Jorn. Così vi entrarono a farne parte altri membri, costituendo «una sola sezione almeno per un anno» (I.S., n°7, [aprile 1962], 1994, p. 26) prima di crearne una per ogni paese, ma di fatto non sarà mai effettuata la divisione della sezione.

Constant dichiarò, in un’intervista per il programma Les nuits magnétiques137, che Jørgen Nash presentò la sezione

norvegese attraverso Ambrosius Fjord, un personaggio

136 Vedi Correspondance 1999, vol. I, p. 274 e pp. 280-281.

137 Notre société est bâtie sur le

secret (1996). FC, France culture, Les

nuits magnétiques, l’Internationale situationniste: Notre société est bâtie sur le secret, 09/05/1996. Paris: Ina Thèque.

inesistente il cui nome è stato preso in prestito dal cavallo della moglie di Nash. Debord firmò anche un trattato della suddetta sezione, sempre sotto il nome di Ambrosius Fjord, e quando scoprì che si trattava di un cavallo egli andò su tutte le furie138. Il rapporto tra Nash e Debord iniziò

presumibilmente a incrinarsi a partire questo evento e rompersi definitivamente in un secondo momento.

Nel marzo 1960 Nash e Jorn pubblicarono a Copenaghen, da Permild & Rosengreen, il libro di poesia visiva Stavrim, Sonetter139. L’opera raccoglie delle poesie di Nash

accompagnate da litografie di Jorn. La composizione di questo libro è d’ispirazione lettrista, ma la struttura delle poesie ricorda anche il libro futurista Zang Tumb Tuuum di Filippo Tommaso Marinetti pubblicato nel 1914. La lingua utilizzata è il danese ma sono stati inseriti suoni, parole inventate e frasi o vocaboli in altre lingue, come l’italiano e l’inglese.

Nel 1961 il movimento situazionista, sulla scia di questo libro, pubblicò a Parigi Hanegal. Gallisk Poesialbum 1941- 61140 di Jørgen Nash. Il libro è composto da poesie – in lingua

danese – di ispirazione gallica di Nash e venti illustrazioni litografiche a pagina intera, denominate «illuminazioni», di J.V. Martin.

Nella primavera del 1961 Debord terminò il Piano generale della Biblioteca situazionista di Silkeborg141 progettato con

Asger Jorn.

L’idea di creare una Biblioteca situazionista iniziò a prendere vita, alla fine del 1960, presso il Museo d’Arte di Silkeborg (Silkeborg Kunstmuseum – oggi Museum Jorn) in Danimarca. La creazione della biblioteca è stata annunciata sul n°5 della rivista I.S., nell’inserto «Informazioni situazioniste», come un progetto «metro campione dell’avanguardia culturale» (I.S., n°5, [dicembre 1960], 1994, p.11).

La biblioteca è stata divisa in quattro sezioni: pre- situazionista, situazionista, storica e delle copie. Il

138 Sull’articolo «L’operazione controsituazionista in vari paesi» è stata riportata un’informazione che verifica la veridicità del fatto enunciato: «[..] Ambrosius Fjord non sarebbe altri che un cavallo di proprietà di Nash, che un giorno avrebbe messo il suo nome sotto un proclama qualsiasi, poiché gli mancava un norvegese rappresentativo perché il naschismo scandinavo fosse al completo (I.S., n° 8, [gennaio 1963], 1994, p. 30). 139 Nash, Jørgen; Jorn, Asger.

Stavrim, Sonetter (1960). FEB, Fondo

Enrico Baj, q-Baj. Arch. 4.2.6- 6. Rovereto: Archivio del ‘900.

140 Nash, Jørgen. Hanegal. Gallisk

Poesialbum 1941-61 (1961). R, Rares, 4

SC SUP 6014 No. Paris: Bibliothèque nordique.

141 Debord, Guy. Plan général de

la bibliothèque situationniste de Silkeborg (1961). (DJ) Donation Jorn.

Silkeborg: Museum Jorn.

documento riporta, sotto ogni sezione, i gruppi e i libri, le riviste e i volantini da inserire, tutti accuratamente scelti da Debord e Jorn.

Il progetto di una Bibiblioteca situazionista a Silkeborg è stato possibile grazie ad Asger Jorn, il quale era in contatto con il museo e la sua attività era diretta a farlo diventare un centro artistico internazionale. Asger Jorn finanziava anche l’attività dell’IS attraverso la vendita dei suoi quadri, come affermò Jacqueline de Jong in un’intervista del 1996 rilasciata a France Culture142. Sempre su questa intervista la

de Jong spiega che «Jorn e Debord erano molto amici», ma non erano «sulla stessa linea d’idee» e che Debord amava la pittura di Jorn ma non sopportava l’arte143.

È vero che Jorn e Debord non avevano la stessa visione d’insieme, soprattutto sull’attività artistica, ma a volte riuscivano a trovare un punto di incontro nella teoria, come dimostra il rapporto scritto da Jorn, dal titolo Critique de la politique économique144, testo che è stato molto apprezzato

da Debord.

La V Conferenza dell’IS si svolse a Göteborg in Svezia nell’agosto del 1961. Dal verbale, pubblicato sul numero 7 dell’I.S., si può leggere, oltre al programma di discussione e ai punti principali che avrebbero dovuto adottare i membri nelle loro attività, che la riunione è stata abbastanza movimentata, portando l’incrinatura tra l’ala artistica e gli altri membri ad essere sempre più profonda.

La collaborazione tra le varie sezioni, il gruppo Spur e gli artisti della sezione scandinava iniziò abbastanza bene, ma finì male: il tradizionale mondo dell’arte, fatto di musei, gallerie, esposizioni, non poteva coesistere con il movimento. L’arte come fine assoluto non doveva prendere il sopravvento sull’idea di rovesciare il mondo.