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Gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicu- sicu-rezza energetica: un quadro d’insieme

Le implicazioni a lungo termine del conflitto in Ucraina per la sicurezza energetica, l'economia, la difesa e la crescita sollecitano un’accelerazione nel processo di transizione verde e digitale da parte della UE.

6 Relazione-per-orientare-le-azioni-di-governo-volte-a-ridurre-l-Evasione-fiscale-derivante-da-omessa-fatturazione.pdf La Relazione è stata firmata dal Ministro dell’Economia il 28 dicembre 2021 e contiene: i) una valutazione di impatto ex post delle misure recanti incentivi ai consumatori; ii) un’analisi del rischio di evasione da omessa fatturazione; iii) una ricognizione tecnica delle possibili opzioni da valutare nella definizione della predetta strategia. Essa è oggetto della milestone M1C1-101, conseguita a dicembre 2021.

7 Si tratta di comunicazioni tempestive ai contribuenti per i quali sono state rilevate anomalie.

8 A partire dal 30 giugno 2022, nei casi di mancata accettazione di un pagamento elettronico, di qualsiasi importo, si applica una sanzione amministrativa di 30 euro aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale non è stato accettato il pagamento (art.19 ter D.L. n. 152/2021 e successive modifiche introdotte dall’articolo 18 c.1 del D.L. n. 36 del 30 aprile 2022).

Tenendo conto di questa evoluzione, il Governo ha messo in campo numerosi provvedimenti a sostegno dell’economia e degli investimenti in alcuni settori chiave, che si sono affiancati all’azione - già avviata - per l’attuazione del programma per la transizione verde e digitale previsto nel PNRR.

Alla fine del 2021 con una direttiva del Presidente del Consiglio9 è stato rafforzato il meccanismo istituzionale/amministrativo per assicurare la coerenza delle politiche di investimento pubblico con gli obiettivi di sostenibilità derivanti dagli impegni assunti dall’Italia in sede internazionale ed europea. Tale direttiva prevede l’adozione, entro quest’anno, di una delibera - da parte del CIPESS - per avviare la valutazione di sostenibilità delle opere e degli investimenti pubblici10 anche in considerazione del principio del ‘Do no significant harm’ previsto dalla legislazione europea11. In tema di transizione ecologica, il quadro della governance è potenziato anche dalle attività del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE)12 e dal Piano per la Transizione Ecologica (PTE)13.

L’impegno del Governo per le ‘spese verdi’ nel bilancio dello Stato è testimoniato anche dall’emissione di titoli BTP green. Si tratta di titoli di Stato i cui proventi sono destinati al finanziamento delle spese sostenute dal Governo per supportare la transizione ecologica14.

Attraverso le emissioni di BTP Green potranno infatti essere finanziate tutte le spese che contribuiranno alla realizzazione degli obiettivi ambientali delineati dalla

‘Tassonomia europea delle attività sostenibili’, in particolare: mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici; uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e dell’ambiente marino; transizione a un‘economia circolare; prevenzione e controllo dell'inquinamento; protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Per stimolare gli investimenti pubblici e privati per la sicurezza energetica, i recenti decreti15 hanno permesso di snellire e velocizzare le procedure per incrementare la capacità di rigassificazione nazionale, attribuendo a tali opere il carattere di ‘interventi strategici’. Vanno nella medesima direzione anche i principi e i criteri direttivi previsti dalla legge delega per la riforma degli appalti che velocizzano l’iter di approvazione delle infrastrutture energetiche attraverso la semplificazione della normativa in materia di programmazione e localizzazione delle opere pubbliche. Sono state anche approvate misure di semplificazione per favorire la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili ed è proseguito il programma di conversione energetica degli edifici. Queste riforme si aggiungono gli investimenti pubblici per la transizione verde nel settore energetico nell’ambito del PNRR: gli obiettivi previsti per il primo semestre 2022 in questo ambito sono stati tutti raggiunti. Per i dettagli su tali misure si rimanda alla

9 Recante ‘Linee di indirizzo sull’azione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) per l’anno 2022’.

10 In questo lavoro il Cipess è supportato dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (NUVV), che sta studiando l’uso di vari indicatori connessi agli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030, in linea con la revisione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS).

11 ‘Tassonomia per la finanza sostenibile’, Regolamento UE 2020/852.

12 Si vedano le competenze del CITE https://www.programmazioneeconomica.gov.it/competenze-2/.

13 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2022/06/15/138/sg/pdf.

14 È importante sottolineare che i BTP green fanno riferimento a spese del bilancio dello Stato e non a quelle del PNRR finanziate da NGEU.

15 D.L. n. 21/2022 e D.L n. 50/2022.

sezione IV.3 – ‘Ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili, diversificare le importazioni energetiche, sviluppare le energie rinnovabili’.

Oltre che tramite i progetti in materia energetica, la transizione verde è sostenuta, nel PNRR, da una molteplicità di investimenti che hanno come obiettivo la riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas inquinanti, il contrasto al dissesto idrogeologico del territorio e la riduzione dell’impatto delle attività produttive sull’ambiente. Per assicurare il loro buon esito, è essenziale la semplificazione delle procedure di pianificazione, realizzazione e di finanziamento dei progetti, in particolare quelli relativi al rischio idrogeologico. Un insieme di disposizioni16 di recente emanazione ha consentito – in linea con quanto richiesto nella milestone associata alla misura M2C4-1 del PNRR, da conseguire entro giugno 2022 – di:

accelerare le procedure per l'elaborazione dei progetti e stabilire principi generali per semplificare la realizzazione e il finanziamento dei relativi progetti; aumentare la capacità amministrativa degli organi responsabili dell'attuazione di tali progetti e rafforzare il coordinamento tra i vari livelli di governo coinvolti; sviluppare un sistema di indicatori per una migliore individuazione dei rischi idrologici e creare banche dati comuni.

A ciò si aggiunge quanto già attuato e in programma in materia di infrastrutture idriche, per le quali il PNRR mette a disposizione risorse destinate all'upgrading di 25 reti per l'acqua potabile, digitalizzandole e trasformandole in un

‘network intelligente’ che favorisca la gestione ottimale delle risorse idriche, riducendo perdite e sprechi17. A giugno è stato formalmente conseguito l’obiettivo di semplificazione della normativa per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico.

Per sfruttare le esistenti sinergie e ottimizzare gli effetti sulla crescita è fondamentale che gli investimenti nella transizione verde vadano di pari passo con la trasformazione digitale. Come segnalato di recente dalla Commissione europea,18 le tecnologie digitali potrebbero svolgere un ruolo chiave nel conseguimento della neutralità climatica, nella riduzione dell'inquinamento e nel ripristino della biodiversità; allo stesso modo, proseguire la transizione verde trasformerà il settore digitale19.

L’Italia registra significativi progressi nella riduzione del divario di digitalizzazione dell’economia e della società rispetto ad altri paesi. Il Rapporto DESI 202220 – nel misurare i progressi complessivi degli Stati membri nel periodo 2017-2022 - colloca il Paese in cima alla classifica dei top performers in termini di miglioramento dell’indice complessivo: in un contesto di generale convergenza, l’Italia (che partiva da un basso livello di sviluppo digitale) è

16 D.L. n. 76/2021, D.L. n. 22/2021, D.L. n. 77/2021, D.L. n. 80/2021, legge di bilancio per il 2022, D.L. n.

36/2022.

17 Ulteriori interventi in materia di infrastrutture idriche presenti nel PNRR:

https://italiadomani.gov.it/it/news/dal-pnrr-4-3-miliardi-di-euro-per-il-settore-idrico.html

18 Nello ‘Strategic Foresight Report’ – 2022.

19 Ad esempio, il conseguimento della neutralità climatica e dell'efficienza energetica dei centri dati e delle infrastrutture cloud entro il 2030, anche soddisfacendone la domanda di energia elettrica con energia solare o eolica, sosterrà l'ecologizzazione delle tecnologie, come l'analisi dei big data, la blockchain o l'internet degli oggetti.

20 The Digital Economy and Society Index (DESI) | Shaping Europe’s digital future (europa.eu)

cresciuta a un ritmo ‘notevolmente superiore a quello previsto’ pur rimanendo al 18° posto su 27 Stati membri.

In questo contesto, il PNRR sta imprimendo un ulteriore impulso, soprattutto in tema di connettività. Ad oggi, la copertura in 5G è pari al 99,7 per cento (media UE 66 per cento) e la rete a banda larga veloce NGA (Next generation access) copre il 97 per cento delle famiglie.

Nell’ultimo anno è stata approvata la Strategia per la banda ultra larga per aumentare la capillarità e capacità dell’infrastruttura per l’accesso a Internet e sono stati aggiudicati tutti i bandi previsti dal PNRR per un totale di oltre 5,5 miliardi di risorse pubbliche, attraendo investimenti privati per oltre 2,2 miliardi21. In particolare: sono stati assegnati 15 lotti del Piano Italia a 1 Giga e sono stati firmati i contratti per l’avvio dei lavori; sono stati assegnati i bandi ‘Scuole connesse’ e

‘Sanità connessa’ rispettivamente per circa 166 e 314 milioni; i due bandi22 per lo sviluppo delle reti 5G sono stati aggiudicati e sono stati firmati i contatti per avviare i lavori; il bando di oltre 45 milioni per la connettività delle isole minori italiane delle Regioni Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana e Sardegna è stato aggiudicato con due mesi di anticipo rispetto alle tempistiche previste dal PNRR.

Essenziale è anche il ruolo delle risorse pubbliche per incentivare investimenti privati in attività che sostengono la digitalizzazione: beni strumentali materiali e immateriali 4.0 e beni capitali, ricerca, sviluppo e innovazione.

Nell’ambito delle misure del PNRR dirette a combinare investimenti pubblici e privati per sostenere i processi di innovazione e trasferimento tecnologico, a giugno è stato raggiunto il traguardo inerente l’approvazione dei progetti da finanziare tramite il Fondo per la realizzazione di un ‘sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione’. Le risorse a disposizione sono pari a 1,58 miliardi di cui 1,08 miliardi per le ‘Infrastrutture di ricerca’ e 500 milioni per le ‘Infrastrutture tecnologiche di innovazione’. Inoltre, sono state completate le procedure di gara per la selezione degli ‘Ecosistemi dell’innovazione’, a cui sono stati destinati circa 1,3 miliardi, e dei ‘Campioni nazionali di R&S’ sulle principali tecnologie (key enabling technologies).

Gli Ecosistemi dell’innovazione selezionati sono 11, a cui partecipano reti di università, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati e hanno finalità di formazione di alto livello, innovazione e ricerca applicata definite sulla base delle vocazioni territoriali. Nel PNRR si prevede il finanziamento, entro il 2026, di 12 ‘campioni territoriali di R&S’ con risorse pari a 1,3 miliardi. L’investimento destinato ai ‘campioni nazionali di R&S’ mira a finanziare almeno 5 centri di ricerca nazionali, con risorse pari a 1,6 miliardi, che in collaborazione con Università e imprese, siano in grado di raggiungere alti livelli di capacità di ricerca e innovazione. I centri sono dedicati a cinque aree tematiche strategiche23 per la crescita del Paese e gli investimenti riguarderanno:

l’assunzione di ricercatori e personale; il rinnovamento di laboratori e

21 https://innovazione.gov.it/notizie/articoli/firmati-i-primi-contratti-per-internet-veloce-e-5g/

22 Il primo assegna 725 milioni per investimenti per la realizzazione di rilegamenti in fibra ottica di siti radiomobili esistenti mentre il secondo incentiva la realizzazione di nuove infrastrutture di rete mobili con velocità di trasmissione di almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink.

23 Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni; Agritech; Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA; Mobilità sostenibile; Biodiversità.

infrastrutture; la realizzazione di programmi e attività di ricerca; iniziative d’impresa a elevato contenuto tecnologico24.

Dal 2021 sono cresciuti notevolmente gli investimenti in venture capital e i dati della Relazione annuale del MISE sulle Start up innovative e PMI del quarto trimestre 2021 confermano la forte tendenza all’investimento sull’innovazione25. Per sostenere concretamente questo processo, il PNRR prevede che siano integrate le risorse del Fondo nazionale per l’innovazione per ampliare la platea delle imprese beneficiarie. Questo investimento ha iniziato a essere operativo con la definizione, a giugno, dell’Accordo di finanziamento tra MISE e CDP Venture Capital SGR.

A luglio scorso è stata firmata la Convenzione che prevede l'assegnazione di risorse per la creazione e gestione del Fondo ‘Italia Space Venture’26 a CDP Venture Capital: esso investirà nei progetti imprenditoriali innovativi in ambito spaziale e aerospaziale come, per esempio, le attività di accelerazione e di trasferimento tecnologico. L’obiettivo del Fondo è dare sostegno alle iniziative imprenditoriali innovative in ambito spaziale e aerospaziale, come gli spin off universitari, le startup e le imprese innovative in fase di crescita, oltre che ai fondi di venture capital privati dedicati allo spazio.

In aggiunta a quanto previsto dal PNRR, il decreto ‘Aiuti ed Energia’27, emanato a maggio, interviene sugli strumenti esistenti di finanziamento alternativi al canale bancario estendendoli e rafforzandoli. In particolare, si stabilisce una maggiorazione del credito di imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 (effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023); tale credito passa dal 20 al 50 per cento del costo.

IV.3 PROCEDERE CON L’ATTUAZIONE DEL PNRR E CON I NEGOZIATI

PER GLI STRUMENTI DELLA POLITICA DI COESIONE 2021-2027

(CSR2)