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Il piano di decarbonizzazione e di diversificazione del mix energetico

La crisi ucraina ha reso il rafforzamento della sicurezza energetica a breve termine una priorità. Contestualmente, gli obiettivi della transizione energetica e della riduzione della dipendenza dalle fonti fossili, in particolare dal gas, hanno acquisito sempre più rilevanza nell’agenda di Governo94.

Negli ultimi venti anni, a fronte di consumi di gas naturale sostanzialmente stabili95 - in media 76 miliardi di metri cubi - la produzione nazionale di gas naturale si è invece ridotta dai 15 miliardi di metri cubi del 2001 a circa 3,3 miliardi del 2021. Ad oggi, oltre il 95 per cento del gas naturale consumato in Italia viene importato dall'estero.

Per rispondere a queste sfide, è necessario agire su diversi piani: dalla diversificazione delle forniture, a un maggiore apporto del GNL, fino al

90 Si tratta rispettivamente de D.L. n. 115/2022 (c.d. Decreto “Aiuti bis”) e il D.L. n. 144/2022 (c.d. Decreto

‘Aiuti ter) contenenti misure in favore di lavoratori, imprese e famiglie.

91 Per un quadro completo delle misure del D.L 144/2022 (‘Aiuti ter’) si rimanda al paragrafo ‘Misure urgenti introdotte dal decreto-legge 144/2022 c.d. ‘Aiuti ter’ nel capitolo III.6 del presente documento.

92 Su queste indennità è intervenuto ulteriormente il D.L. Aiuti ter, che ha previsto – per una fascia di lavoratori dipendenti - una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 150 euro da erogarsi una sola volta in corrispondenza della mensilità di competenza di novembre 2022.

93 A cui sono destinati ulteriori 100 milioni.

94 L’agenda di Governo è supportata dai programmi della Commissione Europea che ha presentato il piano REPowerEU per risparmiare energia e produrne di pulita, diversificando anche l’approvvigionamento.

95 Il consumo di gas naturale è stato sostanzialmente stabile al netto del forte arresto subito nel 2021 (-7 per cento rispetto al 2020) legato agli impatti economici della pandemia e nel 2014. Si veda https://dgsaie.mise.gov.it/pub/sen/relazioni/relazione_annuale_situazione_energetica_nazionale_dati_2021.pdf

rafforzamento della capacità di stoccaggio. Ulteriori azioni, che avranno anche l’effetto di rafforzare la sicurezza energetica, dovranno riguardare il potenziamento delle misure legate alla decarbonizzazione (maggiore ricorso a fonti energetiche rinnovabili, minori consumi).

Per aumentare le importazioni tramite la rete di gasdotti che collega l’Italia ai Paesi del Mediterraneo, il Governo ha concluso accordi con l’Algeria per la fornitura di ulteriori 4 miliardi di metri cubi di gas96 verso l’Italia e ha stipulato un Memorandum per lo sviluppo di programmi energetici nell’ambito dell’energia rinnovabile97. Ulteriori apporti verranno dall’ampliamento delle forniture di GNL dall’Egitto.

Il decreto per il contenimento dei costi dell’energia98 ha introdotto misure per aumentare la sicurezza energetica valorizzando la produzione nazionale di gas naturale e incrementandone le forniture e gli stoccaggi. In particolare, dispone semplificazioni nel processo di autorizzazione e definisce un meccanismo di assegnazione a prezzi equi del gas estratto dai giacimenti nazionali ai consumatori industriali maggiormente esposti alle conseguenze del caro energia.

Al fine di ampliare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas naturale incrementando la sicurezza energetica, si è stabilito99 che le opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente, incluse le connesse infrastrutture, costituiscono interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Per la realizzazione di tali opere e delle infrastrutture connesse è prevista una via prioritaria per le valutazioni ambientali ed è nominato un Commissario straordinario di Governo.

Per velocizzare la realizzazione di tali infrastrutture viene anche stabilito che le Amministrazioni coinvolte nelle procedure autorizzative attribuiscano a esse priorità e urgenza negli adempimenti e nelle valutazioni.

Per sopperire alle esigenze di liquidità legate all'aumento del prezzo delle materie prime e dei fattori di produzione o all'interruzione delle catene di approvvigionamento, lo stesso decreto100 estende ai finanziamenti richiesti dalle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale la garanzia da parte di SACE, già prevista per tutte le altre imprese colpite dalle conseguenze della crisi energetica.

Infine, con decreto del Ministero della transizione ecologica101 sono state fissate le regole per l'allocazione e l'erogazione della capacità di stoccaggio disponibile alle imprese per il periodo contrattuale 2022–2023, da assegnarsi con aste consecutive.

L’obiettivo di raggiungere una minore dipendenza dalle fonti fossili implica la necessità di rilanciare il ruolo dell’energia elettrica – in particolare quella derivante da fonti rinnovabili – nei consumi finali. A tale scopo, lo sviluppo delle reti e delle

96 Tale rilascio fa parte dell’Accordo siglato ad aprile per una fornitura aggiuntiva di gas algerino (per volumi crescenti a partire dal 2022 fino a 9 miliardi di metri cubi entro il 2023-24), il che permetterà al paese africano di diventare il primo fornitore di gas per l’Italia.

97 Il Memorandum siglato prevede iniziative di cooperazione e partnership economiche per promuovere lo scambio di informazioni, l'assistenza reciproca e la ricerca e sviluppo in materia di energie rinnovabili e di efficientamento energetico, tramite consultazioni, visite di studio e la promozione di investimenti in materia di rinnovabili.

98 D.L n. 17/2022, cvt, con modificazioni, dalla L. n. 34/2022.

99 D.L. n. 50/2022, art. 5.

100 D.L. n. 50/2022 art. 15 ter.

101 D.M. 14 marzo 2022.

connessioni elettriche rappresenta una priorità anche per la diffusione dell’energia rinnovabile.

Nel PNRR, il Governo si è posto l’obiettivo di migliorare l’affidabilità, la sicurezza e la flessibilità del sistema, non solo aumentando gli impianti alimentati con fonti rinnovabili, ma anche convertendo all'elettrificazione i consumi di almeno 1.855.000 utenti, rendendo più efficiente e flessibile la rete elettrica, ottimizzando la distribuzione in tempo reale. Entro dicembre 2022 è prevista la definizione dei progetti finalizzati a migliorare la capacità di distribuzione della rete.

Nel processo di transizione da un modello di produzione basato sulle fonti fossili a uno improntato alle energie rinnovabili, molto rilevanti saranno i progetti per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde102. Come ricordato, nella gamma di interventi per lo sviluppo dell’idrogeno, un decreto del Ministero della transizione ecologica103 ha dato attuazione all’Investimento 5.2 (M2C2) del PNRR. La misura mette a disposizione 450 milioni per finanziare progetti finalizzati allo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde, elemento ritenuto fondamentale nel processo di decarbonizzazione dei settori industriali hard-to-abate, dei trasporti pesanti e in selezionate tratte ferroviarie non elettrificabili. Il decreto assegna 250 milioni a progetti IPCEI (Importanti progetti di comune interesse europeo) e ulteriori 100 milioni per la realizzazione di impianti per la produzione di elettrolizzatori104 nonché 100 milioni a ulteriori progetti attraverso avvisi pubblici di prossima pubblicazione per investimenti legati allo sviluppo della filiera degli elettrolizzatori e delle relative componenti. La misura si affianca agli investimenti per la ricerca finanziati con 160 milioni (i primi contratti di ricerca partiranno entro giugno).

Inoltre, il Governo ha previsto l’introduzione di una serie di incentivi fiscali per sostenere la produzione di idrogeno verde e il suo consumo, anche nel settore dei trasporti. Tali incentivi sono contenuti nel decreto ‘PNRR bis’, che esonera il consumo di energia elettrica prodotta da idrogeno verde dal pagamento degli oneri generali di sistema per l'energia elettrica ed esclude l'idrogeno dal regime di accise previsto dalla legislazione vigente. Si tratta di una innovazione rilevante, considerando che per la prima volta si introduce nell’ordinamento italiano una specifica disposizione fiscale riferibile al consumo di idrogeno105.

Sono stati lanciati anche i ‘Progetti bandiera’ del PNRR: 21 interventi, uno per ciascuna Regione/Provincia autonoma, considerati di rilevanza strategica per lo sviluppo dei territori e del Paese. Tra i 6 progetti106 approvati a metà anno cinque sono dedicati alla costruzione delle cosiddette Hydrogen Valleys, i siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse.

102 Si intende per idrogeno verde quello ottenuto tramite un processo elettrolitico nel quale si utilizza energia elettrica da fonti rinnovabili per dividere la molecola d’acqua in idrogeno e ossigeno. L’idrogeno così prodotto non configura un consumo finale, ma una forma di stoccaggio dell’energia prodotta dalle fonti rinnovabili, che potrà successivamente essere utilizzato per ottenere nuovamente energia elettrica attraverso l’utilizzo di celle a combustione che operano la reazione chimica inversa.

103 Decreto 27 aprile 2022.

104 Nel processo di espansione del mercato dell'idrogeno è essenziale la produzione di elettrolizzatori, i dispositivi elettrochimici che consentono di rompere le molecole dell’acqua separando l’idrogeno dall’ossigeno.

105 Si ricorda che ad oggi, l’idrogeno non rientra tra i prodotti energetici sottoposti ad accisa e nemmeno tra quelli sottoponibili ad accisa nel caso siano utilizzati come carburanti per motori e combustibili per il riscaldamento.

106 I primi protocolli di intesa sono stati sottoscritti con le Regioni Liguria, Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia.