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Le misure per la mobilità sostenibile

L’Allegato al DEF ‘Infrastrutture, mobilità e logistica’ costituisce la cornice programmatica per lo sviluppo della mobilità, in coerenza con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU e il Green Deal europeo. La programmazione di medio-lungo periodo degli investimenti e dei servizi prevede l’implementazione di sistemi integrati di trasporto per una mobilità sostenibile, a lunga percorrenza e locale. In tale prospettiva sarà fondamentale lo sviluppo dell’Alta velocità delle persone e delle merci, il potenziamento del trasporto su base regionale, il rinnovo in senso ecologico del parco veicolare per il trasporto su terra e via mare, il rafforzamento dell’intermodalità e della logistica integrata, con particolare attenzione all’ammodernamento dei porti. Tra gli interventi necessari per la promozione della mobilità sostenibile sono in atto iniziative per il rinnovo dei veicoli del TPL e per lo stimolo della domanda privata di veicoli non inquinanti.

Per rafforzare le politiche di shift modale verso modalità di trasporto più sostenibili, il D.L. ‘Aiuti’ ha rifinanziato per il 2022 i contributi cd. marebonus e ferrobonus, con risorse aggiuntive rispettivamente pari a 19,5 (oltre a quello già previsto per il 2022 dalla legge di bilancio per il 2021116) e 19 milioni (stanziamento aggiuntivo rispetto a quanto già disposto dalle leggi di bilancio per il 2020 e 2021117).

Inoltre, al fine di promuovere il traffico ferroviario delle merci in ambito portuale, con lo stesso decreto si consente alle Autorità di sistema portuale di ridurre i canoni di concessione: tale beneficio è posto in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di traffico ferroviario nei porti generato da ciascuna area portuale.

Per stimolare la domanda privata di mobilità sostenibile, un ruolo incentivante è stato attribuito ai cd. ecobonus concessi per l'acquisto di veicoli ecologici e la rottamazione dei veicoli più inquinanti, a partire dalla legge di bilancio per il 2019.

A seguito dell’esaurimento delle risorse previste fino al 2021 per gli autoveicoli, è stato emanato il nuovo DPCM 6 aprile 2022 che concede nuovi incentivi per l'acquisto di veicoli, auto e moto, elettrici, ibridi e a basse emissioni, con fondi di 650 milioni per ciascuno degli anni 2022-2023-2024. Gli incentivi sono previsti per gli acquisti dalla data di entrata in vigore del DPCM e fino al 31 dicembre 2022, nonché per le annualità 2023 e 2024. In tale contesto, anche la semplificazione delle norme per la realizzazione di punti di ricarica di veicoli elettrici – prevista dal D.L. ‘Aiuti ter’

– potrà incentivare la diffusione della mobilità elettrica oltre che una maggiore trasparenza e concorrenza nel rilascio delle autorizzazioni118.

116 La legge di bilancio per il 2020 (co. 110) ha autorizzato la spesa di 20 milioni per l'anno 2021; la legge di bilancio per il 2021 (co. 672) ha attribuito 25 milioni per l'anno 2021, di 19,5 milioni per l’anno 2022 e di 21,5 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026.

117 la legge di bilancio per il 2020 (co. 111), ha autorizzato a spesa di 14 milioni per l'anno 2020 e di 25 milioni per l'anno 2021; la legge di bilancio per il 2021 (co. 673) ha attribuito 25 milioni per l'anno 2021, 19 milioni per l’anno 2022 e 22 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026.

118 Si ricorda che la norma modifica anche l’art. 12 della legge annuale per il mercato e la concorrenza (L.n.

118/2022) ed è volta a inserire una procedura competitiva nel caso di concorrenza di più domande autorizzative incompatibili con la programmazione adottata dall’ente locale in materia di punti e stazioni di ricarica di veicoli elettrici.

È stato inoltre istituito119 presso il MISE un fondo con una dotazione di 700 milioni per l'anno 2022 e 1 miliardo per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030, per favorire la riconversione, ricerca e sviluppo del settore automotive.

La ricerca scientifica costituisce un elemento imprescindibile per accompagnare il passaggio verso una mobilità sostenibile, individuando le migliori soluzioni innovative e tecnologiche per le infrastrutture e i sistemi di mobilità. Per accelerare il contributo della ricerca in questo ambito è stato recentemente siglato un protocollo di intesa tra il MUR e il MIMS che prevede una cooperazione rafforzata in ricerca e formazione universitaria, dottorale e professionalizzante per favorire la transizione del comparto della mobilità e delle infrastrutture verso gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2030 e di decarbonizzazione al 2050, in linea con il Green Deal europeo e l’Agenda 2030 dell’ONU120.

In prospettiva, una delle sfide che il PNRR si è posto per rendere più sostenibile la mobilità passa per la sempre più ampia diffusione dell’idrogeno nel trasporto ferroviario e stradale. A tal fine, il Piano stanzia un totale di 530 milioni per la sperimentazione dell’uso dell’idrogeno nel trasporto ferroviario, in ambito locale e regionale, e nel trasporto stradale, con particolare riferimento al trasporto pesante.

Due recenti decreti del MIMS121 fissano le modalità per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno in entrambi i settori.

Per il trasporto ferroviario le risorse previste, pari a 300 milioni, sono destinate a trasformare i servizi regionali o locali che attualmente vengono effettuati con treni a gasolio o altri idrocarburi di origine fossile altamente inquinanti. Le dieci stazioni di rifornimento di idrogeno dovranno essere ultimate entro il 30 giugno 2026 e l’assegnazione delle risorse per la loro realizzazione dovrà avvenire entro il 31 marzo 2023.

Il decreto per la sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto stradale stabilisce le modalità per attuare gli investimenti, che ammontano a 230 milioni. L’obiettivo è quello di sviluppare la sperimentazione dell’idrogeno attraverso la realizzazione di almeno 40 stazioni di rifornimento per veicoli leggeri e pesanti entro il 30 giugno 2026, prevedendo la notifica dell’aggiudicazione degli appalti entro il 31 marzo 2023. Le dieci stazioni di rifornimento di idrogeno dovranno essere ultimate entro il 30 giugno 2026 e l’assegnazione delle risorse per la loro realizzazione dovrà avvenire entro il 31 marzo 2023122.

119 D.L. n. 17/2022.

120 A tale scopo è prevista la costituzione di un Comitato di indirizzo, composto dai due Ministri (o loro delegati) e da due rappresentanti per ciascun Dicastero, per favorire e coordinare l’attuazione del protocollo e proporre le azioni congiunte.

121 DM 198 e DM 199 del 30 giugno 2022. Si veda https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/pnrr-al-la-sperimentazione-dellidrogeno-nel-trasporto-ferroviario-e-stradale.

122 La localizzazione degli investimenti tiene conto, in via prioritaria, delle aree e delle esigenze già individuate nel PNRR e in altri provvedimenti per l’implementazione dell’idrogeno, tra cui la Valcamonica e il Salento, la ferrovia Circumetnea e quella Adriatico Sangritana, le linee ferroviarie regionali Cosenza-Catanzaro, il collegamento ferroviario tra la città di Alghero e l’aeroporto, la tratta Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona.

È possibile scaricare la Nota di Aggiornamento del

DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2022 dai siti Internet

www.mef.gov.it • www.dt.tesoro.it • www.rgs.mef.gov.it