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Controllo sull’umidità

1.5 Possibili sviluppi futuri: linea di compostaggio dell’organico pulito di provenienza agroalimentare

1.6.2 IPOTESI 2: GESTIONE DIFFERENZIATA

Su ognuno dei tre impianti si potrebbe realizzare una gara d’appalto, che coinvolga indifferentemente società che operano sul territorio nazionale libanese o internazionale e, in tal caso, ogni impianto sarebbe consegnato in gestione ad una società diversa. Tra queste società nascerebbero rapporti economici derivanti da scambi di materia ed energia.

I vantaggi di questa configurazione sono i seguenti:

 La società che gestisce il MBTF è interessata a migliorare l’efficienza della fase di classificazione e selezione dei rifiuti riciclabili col fine di aumentare le quantità vendute nei rispettivi mercati e far crescere i relativi compensi economici. Inoltre una corretta separazione di tutti i materiali riciclabili, comporta la riduzione di quella quantità in uscita dal processo di separazione, che rimane disomogenea e prende il nome di “resto di cernita”. Tale flusso ha un costo unitario di smaltimento in discarica: di conseguenza, per la società che gestisce l’impianto MBTF, ridurre tale quantità significherebbe ridurre il costo di tale servizio.

 La società che gestisce il MBTF ha interesse nel migliorare la selezione del materiale organico col fine, da una parte, di migliorare la qualità del compost che si ottiene (compost con minore contenuto d’impurità) e, dall’altra, di trasferire materiale più “pulito” all’impianto di Produzione del Biogas. L’invio di materiale organico più puro al processo AD migliora l’efficienza di tale processo e potrebbe comportare un beneficio economico anche al MBTF in termini di riduzione dei costi dell’energia acquistata. L’impianto BF, infatti, produce energia elettrica mediante biogas e ne

Carmen Bovi Pagina 49 rivende circa 80-90% agli altri due impianti del Waste Compound. Il contratto di fornitura dell’energia, tra l’impianto BF e il MBTF, potrebbe attribuire un costo a tale energia infunzione del livello di “qualità”, o purezza, dei rifiuti organici scambiati tra i due impianti.

Un’ipotesi di tale condizione del contratto è rappresentata in Tabella 1.19. Classe Prezzo medio

unitario dell’energia (€/kWh) Produzione media di biogas (m3/ton) Differenziale sul prezzo unitario (%) Prezzo unitario energia differito per classe (€/kWh) A 0,075 >150 -15% 0,063 B 0,075 100-150 0 0,075 C 0,075 <100 +15% 0,086

Tabella 1. 19: Ipotesi sulle fasce di prezzo dell'energia elettrica acquistata dal MBTF in funzione del livello di qualità dei rifiuti trasferiti al BF (il valore relativo al prezzo medio dell’energia prodotta è calcolato sulla base delle considerazioni fatte nel Capitolo 2, Ricavi derivanti dalla produzione e vendita dell’energia elettrica)

 La società che gestisce l’impianto di Digestione Anaerobica è interessata a migliorare l’efficienza di processo col fine di incrementare l’energia elettrica prodotta e gli utili che ne derivano dalla vendita.

 La società che gestisce la discarica trae beneficio dal ridurre i volumi di materiali da inviare in discarica, per poterne allungare il periodo di utilizzo. Questo genera uno sforzo di compattazione dei rifiuti da smaltire in discarica, oltre che uno sforzo di riduzione delle quantità.

Anche in questo caso il contratto di gestione potrebbe prevedere che la società che acquisisce la responsabilità sul funzionamento della discarica si impegni nel provvedere ad un’eventuale estensione della sua capacità, nel momento in cui essa risulti satura. L’eventuale costruzione di una terza cella sarebbe, dunque, a carico della società.

L’ipotesi 2, gestione differenziata, prevedrebbe la presenza dei flussi di materia ed energia, e dei flussi economici associati, schematizzati in Figura 1.4 e descritti di seguito.

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Figura 1. 4: Schema dei flussi materiali, energetici ed economici per l'ipotesi 2

Al flusso in ingresso di RSU, che arrivano al Waste Compound tramite le società che si interessano dell’insieme di attività di raccolta e di trasferimento, corrisponde un certo corrispettivo economico da parte del Comune, calcolato, come sopra, in base ai costi di gestione per tonnellata di rifiuti trattati. In tal caso, però, il costo unitario per una tonnellata di RSU trattata nel WC sarà diverso poiché differiscono i costi di gestione. Dall’impianto di selezione è possibile considerare in uscita diversi flussi di materiali riciclabili separati (vetro, carta, plastica, metalli) che verranno distribuiti e venduti nei relativi mercati. Alla vendita di tali materiali corrisponde un flusso economico in ingresso, che dipenderà dalle quantità selezionate e dal costo unitario dei diversi materiali riciclabili nel corrispondente mercato libanese. I ricavi derivanti dalla vendita dei materiali riciclabili contribuiscono a generare utili per l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico. Si può aggiungere ai flussi commerciabili in uscita anche un flusso di materiale compostato di alta qualità. Attualmente non è prevista la produzione di questa classe di compost ad alto valore aggiunto, ma esso rappresenta un potenziale flusso in uscita nel futuro, destinato ad uno specifico mercato. I ricavi derivanti dall’eventuale vendita del compost contribuiranno ad accrescere l’utile dell’impianto per il Trattamento Meccanico Biologico.

Il processo di compostaggio richiede anche una certa quantità di materiale organico “secco” e “pulito”, che miscelato con i rifiuti organici consente di rendere più efficiente la bio- ossidazione. Anche in questo caso, a tale flusso in ingresso si suppone di non collegare alcun

Carmen Bovi Pagina 51 flusso monetario in uscita. Dall’impianto di Classificazione si diramano più flussi: una frazione di materiale organico “non pulito” diretto all’impianto BF; la restante frazione di materiale organico rivolta direttamente al compostaggio; una quantità di materiale inerte, non selezionato né come materiale riciclabile né come organico, definito “resto di cernita” e indirizzato in discarica per essere smaltito. A questo flusso di materiale inviato dal MBTF alla discarica, corrisponde un flusso monetario, rappresentativo della remunerazione per il servizio di smaltimento, che dipende ovviamente dalla quantità trasferita. Un altro flusso che coinvolge questi due impianti corrisponde al prodotto di bassa qualità del processo di compostaggio, inviato in discarica per realizzare la copertura giornaliera. Per quanto riguarda il prodotto solido della digestione anaerobica (il così detto “digestato”), che rappresenta circa il 70% in massa del materiale in ingresso, esso ritorna al MBTF per subire il processo finale di compostaggio. Dall’impianto BF si ottiene energia elettrica, solo parzialmente riutilizzata nello stesso, la cui restante porzione viene invece distribuita agli altri due impianti del Waste Compound. A tali flussi energetici corrispondo dei flussi economici inversi, calcolati sulla base dei relativi termini di riferimento dei contratti di fornitura stipulati tra la società.

Anche in questo caso, la quantizzazione dei flussi di materia ed energia è basata sui dati e sui valori dei parametri e dei rendimenti descritti nei sottocapitoli precedenti. La quantizzazione dei flussi economici sarà, invece, realizzata in base all’analisi svolta nel Capitolo 2 di questo documento. L’obiettivo è, in tal caso, individuare una condizione di equilibrio per tutte e tre le società coinvolte, che renda le relazioni economiche descritte convenienti da ambo le parti.