L’is lam pl urale.
10. Islam, corpo e diritto.
Trattamenti di fertilità e nuove forme di filiazione
Federica Sona
10.1. Concetti chiave
Il termine fertilità indica la potenzialità di generare e di procreare di un organismo; per converso, l’infertilità iden- tifica sia la difficoltà ad ottenere un concepimento, sia l’in- capacità di portare avanti una gravidanza fino alla vitalità fetale. Il vocabolo sterilità identifica invece l’incapacità di ottenere il concepimento dopo almeno un anno di rapporti liberi nella coppia.
Gli aspiranti genitori possono rincorrere ad uno sva- riato spettro di trattamenti di fertilità. Quando si tratta di fecondazione artificiale e di riproduzione e/o procreazione medico-assistita, inclusi gli aspetti e le procedure ad esse correlati, gli acronimi Rma, Pma e Tra sono spesso utilizzati in modo interscambiabile come se si trattasse di sinonimi; tale uso non è tuttavia pienamente corretto.
Prestando attenzione puntuale al glossario pubblicato dall’International Committee for Monitoring Assisted Re- productive Technology e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Zegers-Hochschild et al. 2009, 1523; Zegers- Hochschild et al. 2009b, 2686), infatti, si desume quanto
segue.In breve, l’acronimo Tra – in inglese Art – identifica
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zione ai trattamenti di fertilità senza il contributo di una terza parte, ossia un donatore; trattasi quindi di trattamenti omologhi.
Le espressioni procreazione medicalmente assistita – Pma, in inglese Map – e riproduzione medicalmente assistita – Rma, in inglese Mar – vengono invece utilizzati in riferimento a trattamenti di fertilità omologhi ed eterologhi. In que- sto caso si tratta di procedure di fertilità che si avvalgono dell’apporto di soggetti terzi in termini di donatori di ga- meti femminili e/o maschili, di embrione/i, e/o del cosid- detto “utero in affitto” come, ad esempio, nel caso della gestazione per altri. I procedimenti posso quindi include- re, tra gli altri, l’inseminazione omologa oppure eterologa, la fecondazione in vitro e il trasferimento embrionale, il trasferimento intratubarico dei gameti, degli zigoti, oppu- re degli embrioni, la crioconservazione dei gameti e degli embrioni, e la maternità surrogata. I trattamenti possono perciò comprendere tecniche di primo, di secondo oppure di terzo livello.
Adottando la prospettiva della salute riproduttiva, le procedure di Rma, Pma e Tra permettono quindi di facilita- re la procreazione di aspiranti genitori utilizzando metodi- che di tipo farmacologico, chirurgico o altro. L’espressione fecondazione artificiale, oppure assistita, identifica invece il processo di unione dei gameti maschili e femminili in modo artificiale.
10.2. Inquadramento della questione
I trattamenti di fertilità rappresentano un osservatorio privilegiato sulla società contemporanea essendo indici del cambiamento sociale e, al contempo, strumenti di verifica dell’accomodamento offerto dal personale delle strutture sanitarie interessate a pazienti sempre più diversificati dal punto di vista religioso e culturale.
Tre fattori principali interagiscono nel delimitare i confini entro i quali gli aspiranti genitori possono espri- mere le proprie scelte riproduttive. Innanzitutto, le tec- niche riproduttive e procreative sono frutto di progressi delle bioscienze e dell’evoluzione nella sfera delle tecno- logie biologiche e cliniche. L’ammissibilità e la fruibilità di detti procedimenti procreativi e riproduttivi, anche se
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scientificamente possibili, sono di fatto significativamente influenzate da aspetti religiosi e sensibilità culturali. Per di più, i trattamenti di fertilità possono essere supportati oppure vietati non solo da autorità religiose ma anche da organismi statuali, i quali possono limitare la permissibilità di alcune procedure in un determinato territorio oppu- re circoscrivere la fruibilità di detti trattamenti ad alcuni aspiranti genitori.
Di conseguenza, a prescindere da quanto scientificamen- te possibile e da necessità cliniche/religiose/culturali degli aspiranti genitori, il personale medico sanitario potrà ero- gare trattamenti di fertilità in base a quanto territorialmen- te permesso dal sistema normativo in vigore in una deter- minata area geografica in un lasso temporale identificato. Lo spettro dei molteplici scenari possibili aumenta pertanto in modo esponenziale.
10.2.1. Il contesto d’indagine
L’Europa rappresenta il contesto ideale per questa tipologia d’indagine poiché ivi si trova il più grande mercato per le tecnologie di riproduzione e procreazione medico-assistita (Präg e Mills, 2017; European Society of Human Repro- duction and Embriology, 2008). Tra gli stati europei, l’Italia delinea uno scenario piuttosto interessante poiché il ricorso ai servizi di procreazione e riproduzione medicalmente as- sistita sta aumentando in modo considerevole e persistente, come delucidato dal grafico in calce (Sona 2020).
Graf. 1. La crescita nell’utilizzo della Pma
In arancione: i trattamenti su un milione di donne; in azzurro i trattamenti su un milione di abitanti.
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Il bacino d’utenza dei trattamenti di fertilità erogati in Italia è inoltre soggetto ad un mutamento alquanto significativo.
Come indicato dai dati statistici1, il numero complessivo del-
la popolazione italiana è in decrescita a causa di tre fattori principali: basso tasso di natalità, aumento della mortalità e maggiore tasso di emigrazione. Allo stesso tempo, la percen- tuale di immigrati (inclusi richiedenti asilo e rifugiati) stabi- litisi in Italia è in costante accrescimento. Di conseguenza, il profilo dei pazienti, inclusi i pazienti delle cliniche della fertilità, sta cambiando.
Nel caso in esame, presso le strutture sanitarie erogan- ti servizi di fertilità, i pazienti musulmani possono essere annoverati tra i gruppi minoritari più consistenti. A titolo illustrativo, il grafico riportato in calce evidenzia la pro- porzione di pazienti italiani, stranieri e musulmani come inseriti nella lista d’attesa di un centro di riproduzione me- dico-assistita in Torino (Sona 2020). È altresì da rilevare che l’apparente riduzione del numero complessivo di pazienti stranieri deve essere esaminata tenendo in considerazione
i numerosi processi di naturalizzazione2.
10.2.2. Il bacino d’utenza
Il bacino d’utenza dei centri per la fertilità riflette i cambia- menti demografici e culturali attualmente in corso. Tra gli
1. Si veda il Registro Nazionale della Procreazione Medicalmente Assistita, 2016-2020. 2. Relativamente alla popolazione musulmana vedasi, ad esempio, Ciocca, 2019, 1-2.
Graf. 2. Pazienti inseriti nella lista d’attesa
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aspiranti genitori che si rivolgono alle cliniche che offrono Pma, Rma e Tra, la componente di pazienti musulmani di- viene sempre più consistente. Due ragioni principali sono alla radice di questo fenomeno; trattasi del dato numerico e dell’importanza della procreazione secondo il diritto isla- mico e le norme sciaraitiche.
Per quanto concerne il primo aspetto, è ormai risaputo che l’islam sia la seconda religione più diffusa in Europa do- po il cristianesimo. Previsioni indicano inoltre che, nei pros- simi decenni, la popolazione musulmana globale continuerà a crescere a un ritmo più sostenuto rispetto a quello relativo
alla popolazione non musulmana3. I principali fattori a cui si
deve il costante aumento dei musulmani sono stati identifi- cati nel tasso di fecondità maggiore, nella mortalità inferiore, nei consistenti processi di emigrazione e/o immigrazione, e nella struttura più giovane della popolazione.
In merito al secondo profilo sopra individuato, l’islam è chiaramente una religione natalista.
La šarī‘a4promuove la riproduzione umana e favorisce
alti tassi di natalità tra i coniugi musulmani. Il Corano (V: 4 e XVI: 72) esorta i musulmani a generale prole e considera la procreazione un atto di culto e di preghiera. La gravidanza è infatti paragonabile alla pienezza di spi- rito raggiunta dai musulmani durante il pellegrinaggio alla città santa della Mecca oppure nel periodo di digiuno che ha luogo nel nono mese del calendario islamico detto
ramad.ān5.
All’interno delle comunità musulmane, la genitorialità è considerata “culturalmente obbligatoria”. La procreazione non è connessa unicamente alla crescita numerica della po- polazione musulmana globale (umma), ma diviene rilevante anche per questioni di cura entro la rete familiare allargata. In ogni caso, è bene puntualizzare che, adottando la pro- spettiva religiosa, sia la fertilità sia la sterilità devono esse-