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3.4 ITALIA E POLITICHE PER LE RINNOVABILI AL

Con l‟estensione degli obiettivi di sviluppo delle energie rinnovabili su tutti i settori da parte dell‟Unione Europea, quindi è facile prevedere un prossimo rafforzamento della normativa e delle misure di incentivazione non solo nella generazione elettrica, il cui contributo odierno nazionale è superiore al 70% dell‟apporto di FER, ma nel settore trasporti e calore e raffreddamento.

La legislazione italiana già prevede degli strumenti di incentivazione delle fonti rinnovabili nel settore dei trasporti e nel settore del calore-raffreddamento. Nel primo caso si tratta di sistemi basati su quota d‟obbligo: in questo caso il rispetto degli obiettivi è garantito dalla struttura stessa del meccanismo di incentivazione almeno sino al 2012.

Diversamente nel caso del calore-raffreddamento, le incentivazioni sono di tipo fiscale, sino al 2010, e risulta più difficile prevedere obiettivi quantitativi. Tali incentivazioni hanno peraltro subito dei tentativi di modifica da parte del legislatore, inducendo confusione in un settore delicato e già di per sé di difficile gestione. Lo schema incentivante per l‟efficienza energetica nelle abitazioni inoltre subisce la forte concorrenza di sgravi fiscali generici alle ristrutturazioni degli edifici già rodati da diversi anni e di concessione molto più veloce e meno complessa.

3.4.1 POLITICHE NEL SETTORE TRASPORTI

Con la Finanziaria 2007 sono state apportate importanti modifiche al Decreto Legislativo 30 Maggio 2005, n.128, recante le disposizioni di attuazione della Direttiva 2003/301CE relativa alla promozione dell‟uso dei biocarburanti o di altri carburanti rinnovabili nei trasporti. Con il Comma 367 della Finanziaria sono stati fissati obiettivi nominali di immissione in consumo di biocarburanti e altri carburanti rinnovabili, espressi come percentuale del totale dei consumi nel settore del trasporto.

Gli obiettivi sono:

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Entro il 31 Dicembre 2005: 1,0% ;

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Entro il 31 Dicembre 2008: 2,5% ;

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Per il raggiungimento degli obiettivi, la Finanziaria stessa predispone l‟ossatura di un sistema ad obbligo per i soggetti che immettono in consumo benzina e gasolio. E‟ una sorta di meccanismo di “certificati verdi” (vedi Paragrafo relativo) applicato sui combustibili per autotrazione.

Il comma 368 infatti prevede che, a decorrere dal 1 Gennaio 2007, i soggetti che immettono in consumo benzina e gasolio, prodotti a partire da fonti primarie non rinnovabili e destinati ad essere impiegati per autotrazione, hanno l‟obbligo di immettere in consumo nel territorio nazionale una quota minima di biocarburanti (biodiesel, il bioetanolo e suoi derivati, l‟ETBE e il bioidrogeno). I medesimi soggetti possono assolvere al predetto obbligo anche acquistando, in tutto o in parte, l‟equivalente quota o i relativi diritti da altri soggetti.

Per gli anni 2007 e 2008 la Finanziaria 2007 fissa degli obiettivi minimi rispettivamente dell‟1% e 2%, il Comma 139 art.2 della Finanziaria 2008 fissa per il 2009 tale obbligo al 3%.

Contestualmente all‟introduzione di un meccanismo di Certificati Verdi nel settore dell‟autotrasporto, la Finanziaria, comma 371, prevede una riduzione dell‟accisa per un contingente di 250000 t di biodiesel al 20% del livello posto sul gasolio sino al 2010, mentre il comma 372 introduce accise agevolate per i combustibili di origine vegetale.

La Commissione Europea nel Marzo 2008 ha dato via libera al disegno di incentivazione italiano ai sensi della normativa degli aiuti di Stato, non intravedendo violazioni alle regole del mercato comunitario per effetto di una presunta doppia incentivazione dei biocombustibili, facilitati sia attraverso un‟ esenzione fiscale sia attraverso l‟introduzione di un meccanismo a quota d‟obbligo. In sostanza la temporaneità dell‟incentivazione fiscale e le motivazioni del provvedimento ne giustificano l‟applicazione.

Il recente Decreto del Ministero delle Politiche Agricole fissa “criteri, condizioni e modalità per l‟attuazione dell‟obbligo di immissione in consumo nel territorio nazionale di una quota minima di biocarburanti”.

Per completare il quadro di funzionamento del meccanismo il Consiglio di Stato ha approvato, il 31 marzo 2008, i Decreti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell‟Economia, recanti, rispettivamente, le sanzioni per il mancato rispetto dei target e i criteri di assegnazione del contingente agevolato di biodiesel.

Con questi provvedimenti l‟Italia si è dotata delle regole necessarie ad attuare gli obiettivi in materia di biocarburanti introdotti nella Finanziaria 2007.

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Il sistema scelto dal legislatore italiano per promuovere la penetrazione dei biocombustibili,attraverso l‟introduzione di un meccanismo di mercato, sembra facilmente in grado di essere aggiornato nell‟eventualità dell‟introduzione di un obiettivo vincolante di contributo delle FER per il 10% sul totale dei consumi del settore dei trasporti.

L‟impostazione del meccanismo risulta pertanto adeguata nell‟eventuale recepimento della nuova Direttiva Europea.

Manca tuttavia nell‟ordinamento e nella prassi nazionale un‟indicazione specifica e chiara nella valutazione di sostenibilità dei combustibili sia nelle certificazioni di origini sia nel calcolo dell‟efficienza della filiera.

3.4.2. POLITICHE NELL’AMBITO DEL RISCALDAMENTO

E RAFFREDDAMENTO

Per quanto riguarda il settore calore e raffreddamento il quadro di riferimento delle incentivazioni è nuovamente fornito dalle Leggi Finanziarie 2007 e 2008.

Per la prima volta con la Finanziaria 2007 è stato istituito un meccanismo nazionale di incentivazione tramite detrazione fiscale dei costi sostenuti per l‟installazione di pannelli solari.

Il comma 346 prevedeva che “per le spese documentate, sostenute entro il 31 Dicembre 2007, relative all‟installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università, spetta una detrazione dell‟imposta lorda per una quota pari al 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo della detrazione di 60000 euro, da ripartire in tre quote annuali di pari importo”.

La Finanziaria 2008 ha confermato il sistema di incentivazione per gli interventi realizzati entro il 31 Dicembre 2010 estendendo il periodo di detrazione dell‟imposta sino a 10 anni.

Sempre con la Finanziaria 2008 l‟incentivazione fiscale del 55% è estesa alle spese relative alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia.

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Altre incentivazioni possono essere ravvisate nella possibilità di ridurre l‟imposta comunale sugli immobili per 3 anni agli stabili che abbiano installato impianti solari termici (Comma 6, art. 1 Finanziaria 2008), nonché nei crediti d‟impresa rilasciati sul calore di impianti di teleriscaldamento a biomassa e geotermico e l‟introduzione di standard minimi di dotazione di impianti solari termici nelle nuove abitazioni. Tuttavia è possibile prevedere che il recepimento della nuova eventuale Direttiva Europea sulle fonti rinnovabili ed in particolare l‟occasione di redigere un piano nazionale di sviluppo delle FER nei diversi settori vedrà una riorganizzazione delle incentivazioni nel settore calore e raffreddamento che risulta tra i tre settori, quello caratterizzato da interventi spot, non coordinati e non riconducibili ad un meccanismo in grado di fornire obiettivi quantitativi.

In particolare, l‟adozione di strumenti d‟incentivazione tramite sgravio fiscale, per quanto generose e appetibili, non determinano necessariamente la scelta tecnologica rinnovabili senza avere contestualmente riordinato la fiscalità energetica nel suo complesso.

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