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L’Italia e la verità: le lobby e il negazionismo

Aristide Lombardi

Generale in congedo, già Direttore della Scuola di Sanità Militare e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA

Generale in congedo, già Direttore della Scuola di Sanità Militare e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA

Il 3 Aprile 2014, pochi giorni dopo la sua partecipazione al Convegno, il generale Aristide Lombardi è venuto improvvisamente a mancare all’affetto dei suoi cari. La sua scomparsa lascia un grande vuoto anche nella nostra Associazione per il prezioso contributo di saperi e di esperienze che ha sempre voluto mettere a disposizione disinteressatamente di quanti avessero bisogno.

Come dicevo sarò brevissimo, il mio sarà un intervento puramente provocatorio.

Avrei potuto parlare di un argomento sanitario visto che sono un medico; avrei potuto parlare delle patologie legate all’asbestosi, alla fibrosi polmonare, dell’insufficienza respiratoria, dei quadri biologici legati a questa patologia ma ho preferito un argomento provocatorio.

Da sempre l’Italia, l’Italia non intesa soltanto come politica o come società che sarebbe forse un po’ qualunquistico, ma il Paese Italia con gli italiani dentro, ha un pessimo rapporto con la verità. Non si sa il perché di questo ma in effetti noi lo vediamo anche dentro casa, nelle nostre famiglie: dire pane al pane e vino al vino non si fa, non è bello, non è educato.

Facciamo qualche esempio: nel dopoguerra eravamo tutti convinti che la mafia non esistesse più perché era cambiata l’economia, la mafia era un argomento di latifondisti, la mafia era un argomento legato all’ignoranza, alla mancanza di cultura, alla mancanza dello Stato in certi territori e quindi era una cosa che non esisteva più ma in effetti le considerazioni erano verissime cioè i presupposti erano cambiati. Non è che era finita la mafia bensì i presupposti erano cambiati. Una volta si diceva che sparare ad un carabiniere o ad un prete portava male, oggi non lo si dice più perché lo si fa. Però la mafia non esiste finché non si arriva a toccarla, finché non ha la capacità di procreare

Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza-Roma 20-21 marzo 2014 Camera dei Deputati – Auletta dei Gruppi Parlamentari 161

creando altre organizzazioni territoriali fregandosene dello Stato, degli italiani e delle sue relative leggi.

Ne potremmo trovare altri..c’è qualcuno che più o meno è della mia età quindi probabilmente si ricorda gli anni ’60, l’ultimo governo Tambroni, gli scioperi degli edili, la carica dei carabinieri a cavallo alla piramide Cestia, all’epoca esistevano ancora gli idranti della polizia con il cannone ad acqua. Forse sono troppo giovani..io c’ero! Però nessuno parlava di malessere sociale, nessuno capiva che stavamo vivendo una metamorfosi, una trasformazione, un qualcosa che non andava più di pari passo con i tempi. Eravamo tutti, più o meno, animaletti da cortile, molto attenti a guardare il nostro orticello, molto attenti a convincerci che stavamo vivendo il boom economico, sognavamo la macchina, sognavamo la barca ma per molti i sogni erano altri. Era avere un lavoro sicuro, tutela nel lavoro, era riconoscere l’importanza delle donne nel mondo del lavoro e nella società. Poi sono arrivati gli anni di piombo ... ma a noi andava tutto bene, madama la marchesa!

Vogliamo dire qualcos’altro? ... possiamo parlare di piazza Fontana, dell’Italicus, del DC9 dell’Itavia, chi ha più fantasia ce la metta, ce ne sono tante cose di cui potremmo parlare.

Veniamo però ai giorni nostri che è più divertente! Nasce come un fungo all’improvviso in una bella giornata di sole dopo la pioggia il problema dell’ILVA di Taranto? Da quanti anni inquinava quello stabilimento? Da quanti anni ammalava la gente quello stabilimento? Lavoratori e residenziali. E l’Asl non sapeva niente ... I sindacati non sapevano niente ... E’ un problema pure questo!

Adesso, come diceva prima l’avv. Bonanni, stiamo vivendo un’altra bella realtà sull’acquedotto regionale a Roma Nord. Intanto la notizia viene data, inizialmente parlando, in modo allarmistico inutile perché ha parlato genericamente della fornitura di acqua su alcuni quartieri di Roma nord. Io abito a Roma nord e un attimino mi sono preoccupato! Poi sentiamo che il comune di Roma si era premurato di mettere un cartello davanti a queste abitazioni; però io non l’ho trovato il cartello e mi sono chiesto: come mai? Certo, perché la verità non era tutta perché quegli acquedotti non erano quelli della CEA che subiscono controlli continui da parte di tutti. Gli acquedotti interessati sono quelli regionali messi lì quando quella era solo una zona agricola che servivano soltanto per portare acqua non potabile, mai dichiarata potabile, ma solo per attività agricole. Poi, nel frattempo, hanno consentito di costruire, poi nel frattempo vi hanno portato le persone e non più gli animali ma l’acquedotto è rimasto lo stesso. Ora dicono che vi sia arsenico, ma io mi auguro che ci sia solo quello! L’arsenico sarebbe una cosa da cui riusciamo a difenderci!

Sempre nella zona di Roma nord, sempre perché tutti ci passiamo probabilmente ma nessuno vede, ci sono anche dei ruderi, dei resti di mura romane. Sapete che stanno scomparendo? Tra un po’ non saranno più visibili ma non perché la vegetazione con l’incuria le stanno coprendo. No! Stanno diventando residence per i senzatetto. Non voglio etichettarli diversamente. Diciamo genericamente senzatetto. Io vedo dei pezzi di

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mura romane che stanno sparendo. Ma se li vedo li vedranno tutti, no? Ma non se ne parla!

Quindi, tornando a noi, è il secondo anno che fate questo meraviglioso convegno, ti ringrazio Ezio perché è la seconda volta che mi inviti e mi fa estremamente piacere, ed è la seconda volta che sento le belle storie, le belle promesse: amianto zero, come riuscire a smaltire l’amianto in modo sicuro, il sistema Francia, il sistema Germania. C’è chi all’interno dell’ONA non risparmia alcuna risorsa della propria energia, ma vogliamo capire che da soli non ce la possiamo fare? Con tutta la buona volontà da soli non ce la possiamo fare perché ci continuiamo a scontrare con un muro di gomma. Quanti anni fa ci hanno detto che dentro gli aerei militari e civili c’era l’amianto? Quanti anni fa ci hanno detto che dentro le navi militari e civili c’era l’amianto? Quanto tempo ci abbiamo impiegato per fare qualche cosa?

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