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Capitolo 4: Il metodo e la tecnologia

4.3 La misurazione della social influence

4.3.2 Klout e i suoi limiti

Come già brevemente descritto all’inizio del paragrafo 4.3, Klout, come Traackr, ha la potenzialità di individuare gli influencer, utilizzando lo stesso metodo di ricerca basato su un algoritmo che, sfruttando le metriche ampiamente descritte nel capitolo 3.4,individua i nodi più significativi.

Tale strumento, a differenza di Traackr, è in grado anche di rappresentare, condensato in un unico valore, il livello di influenza di un utente o azienda nella Rete. In questo lavoro di Tesi Klout è stato applicato solo per la fase di monitoraggio dell’andamento nel tempo dell’influenza dell’azienda ReRace.

Il motivo di tale scelta deriva dalla logica di funzionamento dello strumento in questione che differisce da quella di Traackr.

Klout infatti individua gli influencer, ovvero gli utenti con un Klout Score elevato, che devono però essere iscritti al servizio.

Questo comporta un grosso limite nella fase di individuazione, in quanto è possibile che un utente influente non venga preso in considerazione dallo strumento, perché non registrato in esso.

Un altro limite che presenta Klout è l’inaffidabilità del punteggio degli utenti iscritti.

Ciò deriva dal fatto che l’utente, a differenza di quanto accade con Traackr, sa di essere valutato dal servizio e quindi è continuamente spinto ad aumentarlo tramite attività sui social che possono generare un notevole impatto sul Klout Score.

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L’elemento che coglie l’attenzione è l’aspetto quasi ludico che accompagna questo strumento, in quanto Klout è costruito come un gioco che incentiva gli utenti ad incrementare il punteggio. Questa sorta di gamification insita nel servizio innesca due dinamiche: la prima è quella della dipendenza, ovvero l’utente non smette mai di interagire attraverso i social media per non variare in negativo il punteggio ottenuto, e la seconda è quella dunque della possibilità di alterare il Klout Score, per esempio attraverso i famosi “ trenini” di Twitter (messaggi che contengono molti account ai quali si porge un saluto e ognuno di essi risponderà al messaggio per una questione di cortesia) che creano un traffico esorbitante in termini di retweet, facendo volare in alto il punteggio.

Il motivo per cui gli utenti sono incentivati ad aumentare il proprio punteggio deriva anche da una novità insita nello strumento stesso, ovvero il sistema dei Perk. Infatti l’elemento che contraddistingue Klout da altri servizi è che i vantaggi di un punteggio alto non sono limitati al mondo online, ma raggiungono la quotidianità non digitale.

E’ il caso appunto di tali Perk, ovvero benefit che un utente può ottenere grazie ad un punteggio sufficientemente elevato (da un minimo di 40 ad un massimo di 100) e alla capacità di interazione online attraverso lo strumento.

In questo modo Klout implementa un piano per remunerare i suoi utenti e i brand possono offrire a quelli più influenti nel settore in cui intendono operare alcuni

Perk, ovvero campioni gratuiti, prove omaggio di prodotti commerciali, inviti ad

eventi esclusivi, ecc, nella speranza che vengano apprezzati e che quindi inneschino un efficace passaparola verso i propri contatti o follower.

Il sistema dei Perk ideato da Klout si fonda sul principio che un influencer è in grado di convincere le persone ad acquistare un prodotto.

L’aspetto commerciale è dunque uno dei più importanti per Klout e tutta la sua logica di funzionamento è finalizzata alla vendita dei prodotti o servizi.

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Le principali aziende americane stanno stringendo degli accordi con Klout il quale, in base al punteggio, località di residenza dell’utente e argomenti in cui è influente, assegna ai suoi iscritti i Perk. L’utente poi può scegliere di non farne parola con nessuno o di pubblicare una recensione di quel prodotto, il che diventa per lo sponsor una pubblicità ad una persona influente nella sua categoria merceologica.

Di esempi concreti ve ne sono moltissimi, ad esempio la Red Bull, in collaborazione con Mini, regala un pacchetto di quattro bibite energetiche e un pass per una prova su strada della nuova Mini Cooper agli utenti di Montreal, ottenendo tutte recensioni positive.

Lo stesso fa Neutrogena , che ha donato un campione della sua crema esfoliante e una lozione per il viso di nuovo agli utenti canadesi, guadagnandosi complimenti su Klout e una pagina celebrativa su Facebook.

L’azienda presso la quale si è svolto questo progetto , essendo una start-up nella fase di lancio del prodotto sul mercato, non può sfruttare completamente le potenzialità offerte dal sistema Klout Perk, in quanto al momento sono stati realizzati solo alcuni prototipi di prodotto che non possono essere offerti agli utenti più influenti.

Inoltre, gli influencer individuati da Klout sono soprattutto icone del settore in cui opera l’azienda oggetto di studio che, oltre ai Perk, si aspettano una più ampia remunerazione in cambio di spot pubblicitari e questo non è fattibile date le poche risorse finanziarie disponibili.

In ultimo alcuni blogger hanno fatto notare che, sebbene Klout si presenti come “the standard of influence” , non è uno strumento propriamente perfetto. Ad esempio un noto blogger Michele Caivano, nel suo blog, ha raccontato del clamoroso caso di Groupalia e di un tweet che “giocava” con il terremoto emiliano dello scorso Maggio ai fini pubblicitari.

Il punteggio Klout di Groupalia in quella occasione invece di scendere come era lecito aspettarsi, è volato grazie all’inondazione di commenti e repliche indignate

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degli utenti di Twitter che, rispondendo in massa a quella interazione, hanno creato un volume di traffico esorbitante.

Ciò dimostra dunque che Klout, in alcuni casi e sotto determinate condizioni, non è in grado di riconoscere la “buona” dalla “cattiva” reputazione, ma solo la capacità di generare traffico.

Pertanto all’analisi quantitativa proposta da questo strumento, è necessario affiancare una accurata analisi qualitativa di questo traffico e della reputazione che genera, come del resto ha implementato Traackr grazie alla sentiment analysis.

Per tutte queste motivazioni, è stato applicato Klout solo per il monitoraggio della diffusione del brand attraverso il meccanismo del punteggio, dopo aver utilizzato Traackr per l’individuazione degli utenti più influenti in grado di creare e di ampliare il network dell’azienda.

Nel prossimo paragrafo viene esposta l’applicazione dello strumento Traackr per l’individuazione degli influencer in grado di diffondere e di aumentare la notorietà di ReRace.

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