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L E FORESTE NELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2007-2013

NELLO SVILUPPO RURALE 2007-

4.2 L E FORESTE NELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2007-2013

L’UE occupa uno dei primi posti a livello mondiale in termini di produzione, com- mercio e consumo di prodotti forestali. Il 37,8% del territorio comunitario (circa 160 milioni di ettari), è coperto da Foreste e altre superfici boschive, che costitui- scono una delle principali risorse rinnovabili d’Europa, offrendo molteplici vantaggi alla società e all’economia (la silvicoltura e le attività connesse danno lavoro a 4 milioni e 400 mila addetti), e rappresentando, inoltre, un importante e riconosciuto fattore di salvaguardia ambientale, di conservazione della biodiversità, protezione del suolo e delle risorse idriche.

La politica forestale comunitaria, pur rientrando nella sfera di competenza degli Stati membri dalla costituzione del Trattato, ha visto negli anni, tramite politiche comuni basate sul principio della sussidiarietà e sul concetto di condivisione delle responsabilità (c.f.r. capitolo 1.3), un importante contributo alla sua attuazione. Il momento più importante è rappresentato dalla definizione nel 1998 di una Strategia Forestale Europea46, con cui viene riconosciuto al settore forestale un 43 Sono state assegnate, per questo nuovo periodo, risorse pari a poco più di 8 milioni di euro (8.292 milioni di euro),

comprensivi degli importi derivanti dalla riforma dell’OCM tabacco.

44 Alcune delle misure previste dal regolamento FEASR sono già state proposte dal Reg.1783/03 che modifica il Reg.1257/99, ma per lo più non applicate in Italia per mancanza, nei PSR, di risorse finanziarie sufficienti a coprire i relativi costi.

45 A cura di Raoul Romano.

ruolo strategico nelle politiche comunitarie, per la salvaguardia del territorio e del- l’ambiente, ma anche per lo sviluppo socio-economico del territorio, e in particola- re delle aree rurali e montane.

Gli interventi comunitari a favore del settore forestale con l’adozione dei principi di Gestione Forestale Sostenibile (GFS) definiti nella Conferenza di Helsinki 1993, diventano un vero e proprio strumento attuativo per il raggiungimento degli obietti- vi di competitività e sviluppo sostenibile, definiti dai Consigli europei di Lisbona, Göteborg. Con l’introduzione del Piano d’Azione Forestale europeo, del 2006 (Forest Action Plan, FAP), viene ribadito il ruolo strategico della gestione sostenibile delle foreste, che trova nel coordinamento delle politiche degli Stati membri con le politiche e le iniziative comunitarie, la completa attuazione ed efficacia.

La politica comunitaria per lo Sviluppo rurale ha costituito il principale strumento di attuazione della Strategia forestale dell’UE a livello di Stato Membro, destinando nel periodo 2000–2006 alle sole misure forestali più del 10% del proprio bilancio. Per il nuovo periodo di programmazione 2007–2013 vi è una maggiore integrazio- ne della silvicoltura nella politica di sviluppo rurale, sia in termini finanziari (14,5% del proprio bilancio), che attuativi. Infatti, i principi definiti dalla Strategia Forestale Europea e dal FAP vengono introdotti negli Orientamenti Strategici Comunitari, riconoscendo, nelle potenzialità di sviluppo territoriali, il valore delle foreste e il loro ruolo polifunzionale, affermando come “attraverso la corretta gestione sostenibile delle risorse, si possono assicurare, oltre ad indubbi benefici ambientali, reddito, occupazione e opportunità di educazione e ricreazione non solo per le comunità rurali e montane”.

Il settore forestale, con il Reg. (CE) 1698/05 assume, quindi, un ruolo trasversale nell’attuazione delle politiche di sviluppo rurale, basandosi sulla diffusione e valo- rizzazione di forme attive di gestione sostenibile e pianificata del patrimonio natu- rale. Le misure a favore delle foreste perseguono l’ammodernamento e il migliora- mento della competitività del settore, la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi forestali, la difesa del territorio, il contenimento dei cambiamenti climatici e di conseguenza, anche, la permanenza della popolazione nelle aree rurali e montane. Secondo le loro specifiche caratteristiche, vengono integrate con le altre azioni pre- viste nei tre assi prioritari d’ intervento, per poter così contribuire al raggiungimento dei 4 obiettivi comunitari strategici. Analogamente alle altre linee di azione segui- ranno i nuovi criteri di contenimento della partecipazione finanziaria pubblica al cofinanziamento, della definizione dei massimali di aiuto per singoli beneficiari e del rispetto dei nuovi Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) della Condizio-

nalità47ambientale sulle superfici aziendali, che sarà compito delle Regioni definire per le misure forestali.

Tra gli interventi previsti a favore del settore forestale, e programmabili dalle Regioni nei nuovi PSR, restano in vigore tutte le consolidate misure cofinanziate nella precedente programmazione, cui si aggiungono nuove misure, connesse alla realizzazione d’investimenti non produttivi o di attività in aree protette. Non vi è però nessun riferimento alla possibilità di finanziare l’associazionismo forestale, presente invece nella precedente programmazione.

Rispetto al passato, viene data grande enfasi alla pianificazione forestale, sottoli- neando l’importanza di coordinamento e coerenza, tra i programmi territoriali di pianificazione settoriale e i PSR. In particolare i Piani forestali territoriali, i Piani per la protezione delle foreste dagli incendi, i Piani di gestione delle aree Natura2000 e i Piani di assestamento e gestione aziendale diventano un prerequisito per l’ero- gazione dei cofinanziamenti comunitari alle misure forestali. Al fine di aumentare l’efficacia degli interventi, tra le interessanti innovazioni introdotte vi è la richiesta di una maggiore concentrazione territoriale e settoriale delle azioni per il raggiun- gimento di obiettivi specifici. Inoltre la Commissione ribadisce la necessità, per garantire un approccio omogeneo alle misure di silvicoltura, di adottare una defini- zione comune di Foreste e di Zone boschive (salvo eccezioni debitamente giustifi- cate nei programmi di sviluppo rurale) proponendo una definizione48 in linea con quella utilizzata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’a- gricoltura (FAO) e da Eurostat, e applicata nell’aggiornamento 2005 della Valutazione delle risorse forestali mondiali (FRA 2005).

4.2.1 Misure d’interesse per il settore forestale nell’asse 149

Analizzando nel dettaglio le misure del primo asse, specificatamente per il settore forestale (tab. 4.1.a.), troviamo interventi rivolti al raggiungimento degli obiettivi di ammodernamento sia tecnico che gestionale e di miglioramento della competitività 47 Condizionalità ecologica, (Reg. (CE) n. 1782/2003 e Reg. (CE) applicativo n. 796/2004); pagamento unico al rispetto dei Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) in materia di salvaguardia ambientale, sicurezza alimentare, sanità animale e vegetale e protezione degli animali. Il rispetto sarà soggetto a controllo in quanto condizione per fruire del pagamento comunitario senza incorrere in sanzioni e/o decurtazioni.

48 Art. 30 Reg. CE 1974/2005; Foresta: area di dimensioni superiori a 0,5 ettari, con alberi di oltre 5 metri di altezza e copertura superiore al 10%. Zona boschiva: area, di dimensioni superiori a 0,5 ettari, con alberi di oltre 5 metri di altezza e copertura del 5-10% o mista superiore al 10%.

per le imprese silvicole e i proprietari forestali, che assumono particolare importan- za per quelle aree rurali e montane più svantaggiate e marginali, in cui è carente una gestione silvicolturale attiva, ma che presentano una spiccata vocazione alla produzione. Con l’implementazione degli interventi previsti in questo asse, il setto- re forestale può sicuramente trovare una prima risposta alle criticità strutturali e organizzative che lo contraddistinguono.

Ritroviamo le azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazio- Misure a favore delle foreste

Reg. 1698/2005 Contenuto delle misure Novità

114 - Utilizzo dei servizi di consulenza

Agli imprenditori e proprietari forestali viene concesso un sostegno per

migliorare il reddito globale dell’azienda, coprendo le spese di consulenza sui CGO e dei requisiti di

sicurezza sul lavoro.

Importo massimo di 1.500 Euro a copertura dell’80% del costo ammissibile

115 - Avviamento di servizi di assistenza alla gestione, di sostituzione e

di consulenza aziendale.

Viene previsto un sostegno a copertura delle spese di avvio di servizi alla gestione, sostituzione e consulenza

aziendale e assistenza tecnica.

Contributo decrescente per 5 anni,

122 - Miglioramento del valore economico delle

foreste

Per proprietà forestali private e pubbliche o di loro associazioni è un sostegno agli investimenti aziendali, che

si basano su Piani di gestione

Aiuto agli investimenti basati su “Piani di Gestione”, sostegno pubblico 50% e 60% nelle

ZS, Natura2000

123 - Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali

Vengono sostenuti gli investimenti materiali e immateriali diretti a migliorare il rendimento globale

dell’impresa, riguardanti la trasformazione e commercializzazione

dei prodotti della silvicoltura

Intensità dell’aiuto alle sole microimprese, del 40%

(50% nelle Regioni convergenza) (microimprese: meno di 10

addetti e fatturato annuo non superiore ai 2 milioni

di euro)

124 - Cooperazione per lo sviluppo di prodotti, processi e tecnologie nei

settori agricolo e alimentare e in quello

forestale

Al fine di introdurre innovazione nei processi di trasformazione dei prodotti forestali primari e secondari promuovere è previsto un sostegno alla cooperazione tra produttori, industria di trasformazione

e terze parti (ricerca).

Finanziamento limitato al costo del progetto di

cooperazione. A ss e I: M ig lio ra m en to de lla co m pe tit iv ità de i se tto ri ag ri co lo e fo re st al e 125 - Infrastruttura connessa allo sviluppo e

all’adeguamento dell’agricoltura e della

silvicoltura

È previsto un sostegno alla copertura dei costi di realizzazione d’infrastrutture a

scopo interaziendale per l’acceso alle superfici forestali, al consolidamento e al miglioramento fondiario, alla fornitura di

energia e alla gestione delle risorse idriche.