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L’esplorazione geo-letteraria e la competenza localizzativa

Terza parte Esplorazione e narrazione

3. Esplorare la complessità per attribuire senso ai luogh

3.3. L’esplorazione geo-letteraria e la competenza localizzativa

La letteratura offre strumenti importanti per proporre agli studenti esplorazioni di terre lontane pur rimanendo all’interno delle mura sco- lastiche. La dimensione espressiva dell’opera d’arte letteraria consente infatti di cogliere una serie di aspetti emozionali relativi ai luoghi nar- rati e di penetrare nei territori, appropriandosi di essi pur senza cono- scerli direttamente. Il racconto diventa in qualche misura un medium di un processo di comunicazione che consente di conoscere terre lon- tane e di entrare in relazione con esse; tutto questo può attivare effica- cemente la competenza localizzativa. Lo studente può infatti essere stimolato ad approfondire la conoscenza geografica dei luoghi narrati, dando ad essi una collocazione nello spazio. Non si tratta però solo di collocare le informazioni in un sistema di riferimento topografico e oggettivo, per lo studio del quale occorre fare ricorso a un esercizio di memoria. Al contrario è preferibile favorire la localizzazione di tali luoghi in uno spazio relazionale soggettivo, topologico ed emo- tivo, mediato dalle parole del narratore e interiorizzato dal lettore, che li fa propri e arricchisce la propria carta mentale attraverso la lettura del racconto.

Per svolgere un esercizio di questo tipo, un utile supporto è fornito per esempio dalla letteratura odeporica, la quale più di altri generi let- terari è in grado di offrire al lettore immagini che sono il risultato di un confronto diretto con la realtà geografica. L’esperienza di viaggio riportata in questi testi è infatti il risultato di un «raffronto fra imma- gine posseduta e realtà recepita ed esperita dal soggetto (nelle circo- stanze specifiche), processo che può portare a risultati anche assai di- versi nei diversi casi» (Scaramellini, 2008, p. 36). Seguendo una pro- spettiva umanistica è quindi possibile utilizzare la letteratura odepo- rica non solo come fonte di indagine, bensì anche come strumento didattico per studiare le rappresentazioni individuali, collettive o ste- reotipate dello spazio e quindi per approfondire temi relativi alla re- lazione emotiva con i luoghi (Tuan, 1990), allo spazio vissuto (Fré- mont, 2007), al radicamento territoriale, al paesaggio interiore e alla coscienza etnico-territoriale (Lando, 1993). Sono tutti elementi indi- spensabili nel processo di attribuzione di significato agli oggetti geo- grafici prodotti dalla strutturazione soggettiva dello spazio (Scara- mellini, 2008).

Sulla base delle riflessioni teoriche fin qui riportate, possiamo a questo punto proporre un’analisi geo-letteraria di un brano di Byll Bry- son5, tratto dal libro "Una città o l’altra. Viaggi in Europa"6. Si tratta di un testo che riteniamo efficace e utile dal punto di vista esemplare, in quanto permette di esplorare le potenzialità didattiche di un lavoro volto al rafforzamento della competenza localizzativa a partire dal te- sto letterario.

Nella tabella 1 sono riportati in forma schematica i principali con- tenuti di tipo geografico potenzialmente estrapolabili da questo testo al fine di lavorare sulla dimensione localizzativa. Il raggiungimento degli obiettivi didattici può essere verificato attraverso compiti di realtà volti a valutare la capacità di mettere in relazione tra loro i di- versi temi trattati dal testo, utilizzandoli per esempio come base di par- tenza per interpretare il senso di temi di attualità relativi alla Turchia e alla città di Istanbul. Proponendo quindi articoli di giornale o video  

5 Bill Bryson è un giornalista, scrittore e viaggiatore statunitense, autore di numerosi libri

di viaggio ricchi digressioni soggettive e caratterizzati da una forte carica autoironica.

6 Bryson B. (2004), Una città o l’altra. Viaggi in Europa, TEA, Milano, pp. 343-346 (ed.

reportage relativi all’attualità si può verificare la capacità di localiz- zare i processi all’interno della città e attribuire loro significato in re- lazione con più ampie problematiche culturali, sociali o politiche.

Il brano offre pertanto numerosi spunti che possono essere utili per un’esplorazione didattica relativa a Istanbul. Attraverso questo breve testo narrativo è infatti possibile guidare gli studenti in un percorso volto alla conoscenza non solo dei principali elementi del patrimonio urbano della città, bensì anche alla riflessione su alcuni stereotipi le- gati alla cultura asiatica e sul senso dell’esperienza turistica in gene- rale.

Il testo diventa quindi uno spazio cartografico (Fiorentino, 2017) attraverso il quale esplorare significati derivanti dal senso dei luoghi, lasciando che il movimento tra le parole diventi un movimento tra og- getti e soggetti geografici che gradualmente vengono interiorizzati come se si stesse vivendo un’esperienza diretta dello spazio, reso reale grazie al potere espressivo della parola scritta.

Alcune espressioni colorite consentono al lettore di immedesimarsi nel viaggiatore, favoriscono infatti il processo di appropriazione dei valori geografici riportati nel testo attraverso la condivisione empatica dell’esperienza. L’esplorazione geo-letteraria consente quindi di riem- pire di dati sensibili la carta mentale del lettore (nel caso specifico della città di Istanbul, ma questo in un certo senso è secondario) attri- buendo senso ai luoghi citati. Completando eventualmente la lettura con un supporto video, fotografico o cartografico, l’insegnante può molto rapidamente raggiungere un duplice obiettivo altrimenti diffi- cile da raggiungere: non solo la conoscenza dei principali aspetti mor- fologici e culturali di una città lontana e difficilmente esperibile per via diretta, bensì anche più in generale il rafforzamento della compe- tenza localizzativa, ovvero della capacità di dare senso spaziale alle informazioni ricevute e di collocarle all’interno del proprio bagaglio culturale, al di là del caso specifico studiato. Le informazioni su Istan- bul possono quindi essere lo spunto per riflessioni transcalari più am- pie relative al rapporto tra occidente e oriente, tra città europee e città mediorientali e molto altro ancora.

Un esercizio di questo tipo può essere efficacemente proposto in una classe terza di un Istituto Tecnico Commerciale Turistico. Attra- verso l’analisi di un brano sufficientemente breve da non scoraggiare studenti spesso non particolarmente avvezzi alla lettura, si può così

proporre l’acquisizione sia di conoscenze localizzative, sia lo sviluppo di una competenza localizzativa.

4. La Carta Internazionale sull’Educazione Geografica e l’im-