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Terza parte Esplorazione e narrazione

5. Il mio corpo suona Dalla carta ai coremi per una mappatura emozionale

5.1. I suoni dentro me

Il nostro corpo suona. Ogni corpo lo fa in modo diverso anche in base a quello che facciamo o alle emozioni che proviamo. Centrare l’attenzione sulla mappatura sonora del nostro corpo significa segnare un punto di partenza, una modalità per prendere consapevolezza della nostra fisicità.

Con questa prima serie di attività si vuol porre al centro la dimen- sione dell’ascolto attivo concentrando l’attenzione sui suoni dentro di noi. Dal punto di vista metodologico si precisa che ogni attività mira a sviluppare una o più dimensioni riportate nella rubrica valutativa. Accanto ad ogni attività è specificata la dimensione a cui si fa riferi- mento (D1, D2, D3 e D4).

- L’insegnante accompagna gli studenti a predisporsi al silenzio. Li invita a trovare una posizione adatta all’ascolto così che possano concentrarsi sui suoni del proprio corpo.

Figura 3 – Diagramma a ragno di sintesi delle competenze in gioco. Fonte: Elaborazione di Lorena Rocca.

1. (D1, D2) Ci hai mai pensato? il tuo corpo suona. Fermati in silenzio e prova ad ascoltare i suoni del tuo corpo.

Cosa senti? cosa immagini di sentire? quale suono non hai sentito ma ti saresti immaginato di ascoltare?

- L’insegnante fornisce un ventofono, un imbuto, dei rotoli di carton- cino ed altri oggetti. Viene chiesto ai partecipanti a cosa possono servire e se possono essere utili per sentire meglio.

2. (D3) Prova a prendere gli oggetti che ti sono stati messi a dispo- sizione. A cosa possono servire?

- Gli studenti familiarizzano con gli strumenti messi a disposizione e provano a fare delle ipotesi sul motivo per cui con questi oggetti sentono meglio. L’insegnante invita i partecipanti a cercare altri strumenti che possono servire a questo scopo.

3. (D1; D2) Perché avvicinando il tubo alla schiena del tuo compa- gno senti meglio i suoni dentro di lui? fai delle ipotesi e confrontati con i tuoi compagni.

4. (D1; D3; D4) Scegli un compagno e provate a coppie ad auscul-

tarvi con attenzione e in profondità. Provate ora a denominare i suoni

che sentite.

Concentrate la vostra attenzione su un suono e provate ad immagi- nare “se fosse” ad esempio un animale, oppure un vestito, oppure un personaggio. Preparatene alcuni esempi.

A questo punto si può lanciare una sfida a squadre. La prima sceglie un suono del corpo che la seconda deve indovinare attraverso i “se fosse”.

5. (D1; D2; D4) Dividetevi a coppie. Al via dell’insegnante fate una corsa. Fermatevi, scegliete uno degli oggetti a vostra disposizione e provate ad auscultarvi.

Cosa è cambiato? qual è il suono che sentite di più? da quale parte del corpo arriva?

6. (D1; D2; D4) Provate ora a trattenere a turno il respiro.

Cosa è cambiato? qual è il suono che sentite di più? da quale parte del corpo arriva?

7. (D1; D2; D4) Tappatevi ora le orecchie in modo da non sentire i suoni che sono attorno a voi.

Cosa è cambiato? qual è il suono che sentite di più? da quale parte del corpo arriva?

Scrivete i suoni che sentite, annotateli su dei cartellini colorati. Scegliete il colore a seconda della caratteristica del suono (es. suoni acuti giallo; suoni gravi verde; suoni lunghi rosso ecc.). Provate an- che a descriverli in modo dettagliato (è forte oppure debole; è acuto oppure grave; è lungo oppure corto; cresce – ovvero aumenta gra- dualmente d’intensità – oppure diminuisce; accelera – aumenta gra- dualmente la velocità – oppure rallenta – ecc.) sul cartellino del co- lore scelto.

8. (D1; D2; D4) A coppie, a turno ascoltate i rumori del corpo del compagno mentre uno dei due beve un sorso d’acqua o mangia una mela. Scrivete i suoni che sentite, annotateli e descriveteli nei carton- cini colorati (vedi sopra).

9. (D1; D2; D4) Fate ora a turno un gran respiro. Il suono è lo stesso per tutti? notate delle differenze?

Scrivete i suoni che sentite, annotateli e descriveteli nei cartoncini colorati (vedi sopra).

- Le attività di auscultazione che seguono sono di approfondi-

mento. Se realizzate con uno stetoscopio è possibile procedere con maggior precisione e consapevolezza. In ogni attività si chiede di annotare e descrivere i suoni nei cartoncini colorati (vedi sopra).

a) Lo scopo ora è soffermarsi sui suoni che producono i polmoni quando vengono percorsi dall’aria. Proviamo dunque ad auscultare questi suoni usando uno stetoscopio oppure i materiali già speri- mentati in precedenza chiedendo la collaborazione di un compa- gno. Procedete dall’alto verso il basso sia lungo la schiena che sul torace. Se auscultate con attenzione potete sentire il mormorio dei polmoni detto “murmure vescicolare”. È un rumore dolce, simile a quello che si ottiene aspirando aria attraverso le labbra socchiuse. Auscultate all’altezza dei polmoni a destra e a sinistra cercando di

confrontare i suoni delle due parti con la parte anteriore e poste- riore2. Attraverso l’auscultazione è possibile percepire i seguenti suoni polmonari: rantoli, sibili, crepitii, strofinii, stridori.

b) Spostatevi ora all’altezza dell’addome. Potete sentire il gorgoglio addominale, noto anche come borborigmo. Questi sono rumori pro- dotti dall’attività gastrica ed intestinale, simili a gorgoglii e perce- piti con frequenza variabile. Si originano dai gas presenti nell’inte- stino per effetto della digestione oppure del digiuno. In questo caso i movimenti dei gas in assenza di materiale digerito all’interno dei visceri tendono ad amplificarne l’intensità sonora. I borborigmi, in caso di digiuno, possono essere generati anche dalla vista ed il pro- fumo del cibo o dal rumore delle posate, dei piatti, della cottura e persino dal pensiero stesso del cibo.

c) Auscultando all’altezza del cuore è possibile percepire i fenomeni acustici che vengono generati dall’attività cardiaca. Il cuore nor- male genera ad ogni battito due toni, detti primo e secondo tono, separati da una pausa più breve di quella tra il secondo ed il primo successivo. L’auscultazione del cuore permette di rilevare l’inten- sità, il timbro ed il ritmo del tono. Il primo tono è cupo ed ha tonalità bassa; ad esso, segue la piccola pausa, poi il secondo tono ed infine vi è la grande pausa3.

 

5.2. Body Percussion. Un concerto con il corpo sui suoni del corpo  

- Le attività che seguono collegano il pensiero concreto a quello astratto ed avvicinano alla simbologia cartografica. Nella fase suc- cessiva i partecipanti saranno divisi a coppie e ciascuna coppia dovrà decidere con quale modalità riprodurre il suono utilizzando il proprio corpo (Body Percussion).

 

2 Suono murmure vescicolare: https://www.youtube.com/watch?v=xnubmmeDWrw&in-

dex=3&list=PLxyEDCSs5YZNqbOODC0uVcyY5AJ0nbO9h [consultato il 6 luglio 2018]. Si ricorda che il murmure vescicolare è il “rumore caratteristico, dovuto alla penetrazione dell’aria negli alveoli polmonari, che si percepisce nei soggetti sani all’auscultazione del torace” (http://www.treccani.it/enciclopedia/murmure-vescicolare_%28Dizionario-di-Medicina%29/).

3 Suono del battito cardiaco. https://www.youtube.com/watch?v=Qt_4-aXizDo&in-