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Terza parte Esplorazione e narrazione

5. Il mio corpo suona Dalla carta ai coremi per una mappatura emozionale

5.4. La mappa sbagliata

 

- Le attività che seguono hanno lo scopo di far acquisire una mag-

gior consapevolezza rispetto alle caratteristiche del proprio corpo, giocando sulle imperfezioni e sulle fragilità.

12. (D1; D2; D2; D4) Dopo l’attività di auscultazione e quella di rilevamento della sagoma del corpo, gli studenti hanno esplorato, an- cora più da vicino, il proprio corpo. È possibile che si siano confrontati con il tema della fragilità e dell’imperfezione e, perché no, anche del disagio di un corpo che a volte si vive in modo scomodo. In geografia si parlerebbe di senso del luogo – se il corpo fosse tale – e del radica- mento o sradicamento che si prova in determinate situazioni. Sta all’insegnante ricondurre l’attenzione sulla diversità come valore e sul fatto che conoscere le nostre fragilità ci permette di capire dove si col- loca il confine, la zona di comfort per ciascuno di noi, ma al tempo stesso le sfide che, oltre a questa, facendo leva sulle personali capacità, è possibile intraprendere.

Prendendo spunto dai volumi di Kery Smith (2013, 2016, 2017), sulla seconda sagoma del corpo rilevata durante l’attività precedente (14) si produrrà una carta “ironica” in cui è necessario sbagliare, spor- care, usare materiali diversi ecc. La sfida di questa mappa consiste nel tentativo di realizzare qualcosa di non bello. La missione è non preoc- cuparsi, non pensare troppo, divertirsi e sporcarsi, provando qualcosa di nuovo. È quindi un gioco spontaneo fatto di errori e sbagli che ci met- tono a confronto con la nostra fragilità, con l’imperfezione con il falli- mento. Questo porta ad un disordine che permette di fare collegamenti inaspettati che possono condurre a nuove idee, esplorazioni, combina- zioni e soluzioni. Di seguito saranno proposte delle attività in una sorta di gioco di esplorazione in cui si lascia aperta la possibilità di fare felici scoperte per puro caso, mentre si cerca altro. Sono situazioni dove non si vuol avere il controllo sul risultato, ma si usano i vari materiali in maniera esplorativa e sperimentale.

a) Scegli una parte della mappa del tuo corpo (esempio il braccio destro). Questa diventa un registratore. Segna, usando la modalità che credi, tutti gli eventi che coinvolgono questa parte del tuo corpo nella tua giornata.

b) Scegli un’altra parte del tuo corpo (esempio la testa) e semina le tue idee.

c) Scegli un’altra parte del corpo (esempio gamba sinistra) e rendila fastidiosa. Potresti versarci della colla appiccicosa oppure ver- sarci dall’alto del liquido colorato, muovi la mappa così da farlo andare in tutte le direzioni.

d) Scegli una parte del corpo che vorresti far sparire. Trova un modo creativo per cancellarla, modificarla, reinterpretarla.

e) Per una giornata svolgi le attività con la “mano sbagliata” e an- nota sulla mappa quello che hai fatto (usando sempre la mano sbagliata).

f) Circoscrivi una regione nel tuo corpo, crea una forma, ad esempio all’altezza dell’addome. Colorala utilizzando il metodo più strano che riesci ad immaginare.

g) Scrivi un elenco di istruzioni, per esempio: prendi uno strumento per scrivere; scegli un punto di partenza; disegna una linea curva sulla destra, fermati 5 centimetri circa prima di arrivare al termine della sagoma; disegna un cerchio alla fine della linea; nel cerchio scrivi il nome dell’ultima persona con cui hai parlato ecc. Conse- gna l’elenco ad un tuo amico e tu ricevi il suo. Esegui le istruzioni riportandole sulla mappa.

h) Disegna una piccola finestra dove decidi tu (ad esempio all’al- tezza del cuore), ritagliala e sotto applica un foglio. Questo di- venta un nascondiglio in cui custodire i tuoi segreti.

i) Pensa ad un luogo o ad un momento che vorresti rivedere. Prepara dei bigliettini che in dettaglio ne descrivono i suoni, gli odori, i colori, la luce, il nome del luogo, ecc. Colloca il tuo luogo desi- derato in una parte della mappa che decidi tu (esempio piedi). j) Scegli una parte del corpo che tu reputi essere la meno impegnata

nelle tue attività giornaliere (esempio le spalle). Segna almeno tre cose che ti prefiggi di fare ma che non ti piace tanto fare (leggere almeno una pagina al giorno; scrivere una lettera…).

k) Guarda la tua mappa e scegli una parte libera, quella che ti pare possa accogliere con più efficacia una lista di cose che vorresti provare nella vita.

l) Ora crea un pozzo dei desideri (ad esempio sull’ombelico). Scrivi un desiderio, fissaci sopra una moneta.

m) Raccogli cinque oggetti, uno per ogni senso, attaccali in corri- spondenza del tuo corpo. Ricordati che puoi percepire il tatto non solo con le mani (ad esempio con i piedi); l’udito non solo con le orecchie (ad esempio le vibrazioni del suono possono essere toccate); la vista non solo con gli occhi (ad esempio la luce del sole con la pelle); il gusto non solo con la bocca (ad esempio guardando ed immaginando); l’odore non solo con il naso (ad esempio con la bocca o ascoltando le reazioni degli altri). Questo è ciò che succede alle persone con disabilità sen- soriale. Prova a rovesciare le tue percezioni, cosa succede? Scrivile ed incollale sulla mappa (in Figura 4 un possibile esempio).

Figura 4 – Quando esploro l’ambiente i miei sensi percepiscono... L’immagine riporta un cartellone realizzato da Agostinelli Barbara, Brianese Ilaria, Cavaggioni Ilaria, Danelon Gaia, Luisetto Beatrice, Pesce Valentina, Scorsin Valentina e Terzo Elisa, studentesse del quarto anno del Corso di Studio in Scienze della Formazione Primaria di Padova, come sin- tesi dell’attività proposta. Foto di Lorena Rocca, 2018.

n) Scegli una zona che è rimasta libera e sfogati per tutto quello che ti infastidisce, rompi regole. Fai un elenco di tutte le cose che NON puoi fare quando disegni una carta (ad esempio la carta è una rappresentazione e non la realtà – tu rendila il più possibile reale; NON si può non rappresentare in scala – usa la scala in modo creativo, disegna cose piccolissime ed elementi grandis- simi; NON si può non inserire la legenda – crea una legenda/rac- colto; NON si può raccogliere tutti gli elementi presenti – tu scegli un ambiente della tua quotidianità, per esempio la tua stanza, e disegna tutto, ma proprio tutto).

o) Infine, in uno spazio rimasto, prova a disegnare con i piedi; op- pure utilizzando contemporaneamente strumenti diversi (penne, matite, gessetti…).