• Non ci sono risultati.

La concezione «pratica» di un socialista sentimentale

"La società che a molti sembra un ben ordinato assetto per permettere alle persone dignitose di trascorrere la vita con onore e con qualche piacere, a me pare puro cannibalismo; no, peggio (perché vi sarebbe ancora qualche speranza in questo): essa è diventata tanto corrotta, tanto madida di ipocrisie e menzogne, che una persona si volge da uno strato sociale all'altro con disperata ripugnanza. Bisogna volgersi alla speranza, e io ne vedo solo in una direzione - sulla strada della Rivoluzione: tutto il resto è andato adesso."198

William Morris

Le statistiche inglesi relative al biennio 1884˗1886 non lasciano dubbi sul fatto che si registrò un incredibile aumento della disoccupazione dal due al dieci per cento199, e di certo non stupisce che lo scontento potesse meglio diffondersi tra le fila dei disoccupati.

Il russo Pëtr Alekseevič Kropotkin, militante e teorico dell'anarchia, che in quel momento si trovava a Londra, scriveva quanto segue riguardo al movimento socialista in Inghilterra:

198

W. Morris, The letters of William Morris to his family and Friends, cit., pag. 242 199 G. Bulla, op. cit., pag. 147

97

"Il movimento socialista era in pieno sviluppo. Schiere numerose di operai si erano messe apertamente dalla sua parte in tutte le città principali, e fra la borghesia molti, soprattutto i giovani, appoggiavano il movimento in vari modi. Infieriva in quell'anno un'acuta crisi industriale in quasi tutti i campi e la mattina e spesso durante il giorno, sentivo gruppi di operai che giravano le strade cantando la canzone dei disoccupati we've got no work to do o qualche altro inno, o mendicavano del pane. La gente si affollava la sera a Trafalgar Square per dormire all'aperto, esposta al vento e alla pioggia, fra due giornali […]."200

In realtà la diffusione delle teorie socialiste non era così matura, dal momento che i movimenti che, pur variamente, si ispiravano al socialismo, stentavano a farsi strada tra un proletariato, caratterizzato da una condizione estremamente eterogenea201. In particolare i disoccupati, che esprimevano il massimo malcontento, e rappresentavano quindi l'unica vera forza d'urto, mostravano una scarsa coscienza politica ed erano spinti principalmente da una forte impulsività. Gli operai, invece, erano più inclini a seguire le Trade Unions, che promettevano di migliorare le loro retribuzioni e le loro condizioni di lavoro. Infine, anche tra gli indipendentisti irlandesi era maggiore l'interesse per la questione istituzionale, piuttosto che per la lotta di classe.

La situazione rendeva, dunque, difficile dare coerenza agli obiettivi delle organizzazioni socialiste presenti in quel momento storico. In questa prospettiva, la Social democratic federation decise di basare la propria azione su una politica che mobilitasse i disoccupati per organizzarli come movimento d'opposizione. La maggior parte dei militanti reclutati in quel periodo proveniva, infatti, dal ghetto dello East End londinese. La Federation cominciò a riunire masse di disoccupati in manifestazioni che spesso si tenevano a Hyde Park, Trafalgar Square, o altri luoghi pubblici, dando vita a processioni di unemployed fin davanti alle chiese londinesi, al termine delle funzioni religiose che vi si svolgevano.

200P.A. Kropotkin, Memorie di un rivoluzionario, Feltrinelli, Milano, 1976, pag. 360 201

Cfr. G.D.H. Cole, Storia del pensiero socialista, cit., vedi in particolare il cap. XIII: «La rinascita del socialismo inglese ˗ William Morris», pagg. 435-489

98

Contemporaneamente Morris, da militante nella League, continuava a impegnarsi nella sua opera di proselitismo, organizzando conferenze nella city, tra le quali sono state giudicate più importanti, in quanto capaci di esprimere la completa maturità politica del pensiero morrisiano202: Socialism:The Ends and the Means , Whigs Democrats and socialists e True and false Society.

Nella prima conferenza pubblicata sotto forma di saggio l'8 marzo 1886 a Norwich, Morris descrisse la società delle disuguaglianze, della differenza tra ricchi e poveri, tra classe privilegiata e lavoratori, suggerendo anche le condizioni necessarie alla realizzazione del suo ideale di società socialista. La prima imprescindibile condizione è che tutti debbano lavorare secondo le proprie energie e le proprie attitudini, in modo tale da trovare soddisfazione e appagamento nell'attività lavorativa. A tutti debbono perciò essere offerte le stesse possibilità di migliorarsi, in un sistema in cui la ricchezza non deve essere proprietà a uso di privilegiati, ma bene della comunità socialista. L'obiettivo è, secondo idee già espresse dall'autore in altri succitati saggi di divulgazione socialista, soddisfare i bisogni degli uomini, favorendo lo sviluppo della persona secondo le capacità di ciascuno203.

Nella conferenza Whigs, democrats and socialists, tenuta alla Fabian Society l'11˗6˗1886, Morris suggerì come scardinare il sistema di politica parlamentare che gli Whigs avevano in pugno, per sostituirlo con una democrazia socialista204. Occorreva, secondo Morris, sconfiggere la corrente Whig, orientata al mantenimento del sistema capitalistico, per ottenere un vero cambiamento. E questo cambiamento era garantito solo dal socialismo.

Nell'ultima delle tre conferenze, dal titolo True and False society, tenuta ad Edimburgo il 23˗6˗1886, e pubblicata a Londra dalla Socialist League nel 1888 con il titolo Labour Question, Morris affrontava una serie di tematiche, dall'amministrazione dei beni comuni alla formazione della ricchezza, dai rapporti tra i singoli individui ai loro doveri verso la comunità, le loro aspirazioni, il loro

202 E. Schulte, op. cit., pag. 119

203

W. Morris, Socialism ˗The Ends and the Means:

https://www.marxists.org/archive/morris/works/1886/means.htm

204

99

egoismo e le loro ambizioni . Ancora una volta il socialismo era indicato come la strada maestra per far sì che gli uomini si liberassero dalle abitudini mentali acquisite durante i lunghi periodi di tirannia e di competizione commerciale.205 Se attraverso la lettura delle conferenze possono risultare chiare le critiche radicali al sistema contemporaneo, non lo sono altrettanto le strategie e i metodi da adottare per ottenere un tale cambiamento all'interno della società.

Quello che è certo è che l'atteggiamento anti-parlamentare di Morris irritava particolarmente Engels, da sempre vigile su quanto avveniva nella Socialist League. Il pensatore tedesco, in una lettera a Laura Lafargue, figlia di Marx e militante socialista, esprimeva il suo malcontento circa l'atteggiamento di Bax e Morris:

"Qui tutto è confuso. Bax e Morris si cacciano sempre più profondamente nella rete di alcuni parolai anarchici e scrivono sciocchezze con impeto crescente: Bax con proposte paradossali e Morris che alla maniera dei tori si lancia a capo fitto contro il «parlamentarismo», dovranno imparare con l'esperienza che specie di persone sono i loro amici anarchici."206

Il tono è decisamente polemico, con un risentimento dettato dal disappunto ma soprattutto dalla paura di perdere il contributo di Morris; nella consapevolezza che l'artista, data la sua vasta fama, rappresentava, tra gli attivisti, un necessario punto di riferimento per la diffusione delle idee socialiste. Engels seguiva con sgomento il crescente interesse di Morris verso gli anarchici, temendo che egli si potesse allontanare sempre di più dal pensiero marxista. Questa preoccupazione aumentò dopo l'incontro di Morris con Kropotkin, avvenuto nel marzo dell'86 in occasione di una commemorazione della Comune di Parigi. Morris, impressionato positivamente dalle idee del militante russo, da poco liberato dalla prigione di Clairvaux, continuò a frequentarlo, tanto da invitarlo perfino nella sua casa a

205 W. Morris, True and false society, Ivi, pagg. 215˗37

100

Hammersmith207. Prove dell'influenza di Kropotkin sul pensiero di Morris si possono ritrovare in News From Nowere, il romanzo utopico scritto dall'artista e pubblicato nel 1891, che il militante russo giudicherà un perfetto sogno anarchico208.

Engels, non condivideva l'avvicinamento di Morris al pensiero di Kropotkin, del quale dava un giudizio molto negativo. Riteneva, infatti, totalmente dissennata la proposta, sostenuta dagli anarchici, di abolire lo stato, disapprovando allo stesso tempo l'ostinato antiparlamentarismo che Morris, insieme a Bax, esprimeva in quel periodo. In una lettera del 29˗4˗1886, Engels manifestava il seguente giudizio:

"Nella Socialist League gli anarchici fanno rapidi progressi: Morris e Bax, uno come socialista sentimentale e l'altro come filosofo cacciatore di paradossi, sono attualmente completamenti nelle loro mani e dovranno fare esperienza in «corpore vili». E questi confusionari vorrebbero guidare la classe operaia! Fortunatamente essa non ne vuol proprio sapere di loro."209

«Socialista sentimentale» o «sognatore sentimentale» erano le espressioni con cui Engels era solito descrivere Morris, per la concezione estetica, tipica di una forte indole artistica, espressa nella denuncia contro il sistema. Poteva, per questo, risultare paradossale la pretesa di Engels di coinvolgerlo in una tenace propaganda

207 G. Bulla, op. cit., pag. 157

208 Kropotkin, come riportato dallo studioso Guido Bulla, afferma in un articolo apparso su Freedom nel novembre del 1896 che Morris "s'incaricò semplicemente di esprimere ciò che le masse pensano, e ciò a cui esse vagamente aspirano. Entrando nei ranghi, egli portò con sé il suo odio per l'oppressione in tutte le forme possibili e il suo amore per l'uguaglianza e per la libertà, che egli intendeva nel suo senso più ampio. Ed è per questo che, quando intraprese la scrittura del suo romance del futuro ˗ News from Nowhere˗, egli produsse forse la concezione più perfettamente e profondamente anarchica della società futura che mai sia stata scritta" (Ivi pag. 316). E, ancora, Kropotkin all'indomani della morte di Morris, definisce il romanzo come "l'espressione della società ideale più libera da ogni tradizione statale e monastica", aggiungendo in una lettera che esso "è il più anarchico di tutti i romanzi scritti sulla società futura". (H. Van de Velde, Sgombero d'arte e altri saggi, Jaca Book, Milano, 1986, pag. 105)

101

marxista. In realtà se Morris falliva nelle vesti di scaltro politico calcolatore, aveva grande successo nelle conferenze pubbliche caratterizzate da larga partecipazione, per la capacità di esprimere con forza impetuosa le sue convinzioni, conquistando il pubblico con calore umano ed empatia. Era fatta apposta per coinvolgere l'uditorio la rivendicazione del diritto di tutti gli uomini a godere del piacere del lavoro: proprio ciò che corrispondeva all'esperienza di Morris che nel lavoro, non al servizio di un padrone ma a quello dei propri ideali, aveva trovato diletto e a esso si era dedicato con infaticabile energia.

Se non tutti condividevano questa visione, ciò dipendeva dallo stato di servitù in cui il popolo da sempre si trovava. Morris era, infatti, convinto che, in una società libera dallo sfruttamento e dalla caccia al profitto, chiunque avrebbe potuto condividere il suo ideale di vita.

Laddove nei primi anni della militanza nella Lega socialista, Morris continuò a esprimere completa sfiducia nell'azione parlamentare come mezzo per arrivare al socialismo, fu a seguito del verificarsi di un importante evento, nel 1887, che egli gradualmente modificò le sue idee in contrasto con i suoi colleghi anarchici. L'anno 1887 non solo segnò il giubileo della Regina Vittoria, proclamata imperatrice dell'India, ma rappresentò anche il culmine di una recessione molto grave destinata a produrre proteste sempre più aspre da parte di lavoratori e disoccupati. In risposta il capo della polizia arrivò alla decisione di vietare le riunioni nelle piazze per questioni di ordine pubblico. Ma ciò nonostante, erano sempre più numerose le famiglie di unemployed che stazionavano di notte a Trafalgar Square.

Tra le organizzazioni socialiste, già irritate da questo divieto, crebbe l'alleanza al diffondersi della notizia dell'esecuzione capitale cui erano stati sottoposti quattro anarchici arrestati210 a Chicago. Inoltre, a esasperare ulteriormente gli animi furono alcuni articoli pubblicati dal Times che sottolinearono con soddisfazione l'efficiente operato della polizia americana, proponendo che le stesse misure di repressione venissero adottate in Inghilterra.

A seguito di questi eventi, il 13 novembre 1887 (giorno che sarà poi ricordato come il Bloody Sunday) varie organizzazioni socialiste indissero una

102

manifestazione a Trafalgar Square per rivendicare la libertà di parola e di associazione. Senza tener conto del divieto di manifestare, migliaia di persone si diressero al luogo dell'incontro dove formarono diversi cortei, guidati da Hyndmann, Morris e G.B.Shaw. Al momento di confluire in Trafalgar Square, la polizia intervenne con violenza sui manifestanti, calpestando o manganellando chiunque le capitasse a tiro. L'azione della polizia premeditata e brutale ricevette il plauso della stampa conservatrice, per aver impedito che degenerasse la manifestazione della parte più «viziosa»211 della popolazione.

Morris rimase profondamente scosso da quell'esperienza che, attraverso la voce del vecchio Hammond, venne descritta nel capitolo XVII di News From Nowhere. L'artista, dopo il Bloody Sunday, si allontanerà dalla politica rivoluzionaria caldeggiata dagli anarchici, maturando la convinzione che non si potesse cambiare la società con la violenza.

La sera stessa dello scontro, Morris tenne una conferenza a Hammersmith, dal titolo The Society of the Future, pubblicata sotto forma di saggio su Commonweal il 30 marzo 1889, in cui propose la creazione di una società nuova in cui tutti fossero messi nelle condizioni di poter sviluppare al meglio le proprie capacità sia fisiche che spirituali.

Il saggio contiene riferimenti autobiografici, là dove Morris afferma di essere nato nel lusso in una famiglia borghese. L'artista esprime il sogno di una vita migliore anche per gli altri, nati in ambienti più modesti, immaginando un futuro in cui le parole «ricco» e «povero»212 perdessero il loro significato. Lo scopo del socialismo, è, infatti, quello di dare agli uomini la felicità che consiste in una «vita libera e piena e nella consapevolezza di essa»213. Morris sostiene , inoltre, che «se i singoli individui sono il prodotto delle condizioni ambientali, è compito dell'uomo, in quanto animale sociale, influire sull'ambiente che fa del singolo

211 Dal Times del 14 novembre 1887: «Escludendo i semplici fannulloni e spettatori […] e mettendo da parte un piccolo gruppo di persone che hanno un'insana brama di notorietà […] la parte attiva della turba di ieri era composta di tutto quanto v'è più debole, di più spregevole e di più vizioso negli slums di una grande città […] Nessun onesto proposito animava quegli urlanti cialtroni. Era un puro amore per i disordini, speranza di saccheggio, e la rivolta della infingarda brutalità contro il dominio della legge […] morbosa vanità […] avidità di guadagno […] cani […] ignoranti […] debosciati […] criminali» (E.P. Thompson, William Morris Romantic to revolutionary, cit., pag. 491)

212

W. Morris , La società del futuro, cit., pag. 210 213 Ibidem

103

individuo quello che è. L'uomo deve creare e crea le condizioni nelle quali vive; se così è, deve esserne cosciente e crearle secondo saggezza».214

Se in altri periodi storici l'uomo è riuscito a creare condizioni di vita adeguate, durante l'epoca vittoriana è ridotto ad una macchina senza volontà. Per tale motivo, in questo saggio ancora una volta è espresso l'ideale di una società del futuro che si basi sui valori di libertà, fratellanza e rispetto della natura umana. Le riflessioni successive all'esperienza del Bloody Sunday, portarono Morris, secondo alcuni interpreti215, all'ammorbidimento dell'iniziale "purismo" che escludeva il riformismo come metodo politico di cambiamento, sì da avvicinarsi, seppur a malincuore, alle posizioni di Hyndman ed Engels. Non appena Morris ristabilì i contatti con Hyndman, apparve un suo articolo sulla rivista Justice nel giugno del 1894, in cui l'artista esprimeva così la sua definizione di socialismo:

"quello che intendo per socialismo è una società in cui non ci saranno, né ricchi né poveri, né padroni né servi, né gente oziosa né gente sovraccaricata, né lavoratori del cervello malati di cervello, né lavoratori manuali malati d'ansia, in una parola una società in cui tutti gli uomini dovrebbero vivere in uguaglianza di condizioni e governare le loro vite senza spreco e nella piena consapevolezza che il male fatto ad uno sarebbe un male fatto a tutti: insomma la piena realizzazione della parola commonwealth."216

Morris non rinnega la sua adesione a un «socialismo pratico»217, pur ammettendo di aver capito, dalle azioni di alcuni componenti della League, che l'anarchia era inaccettabile così come il socialismo era necessario. Al termine dell'articolo riafferma l'ideale socialista, non solo in quanto attivista, ma anche nelle vesti di

214 Ibidem 215

G. Bulla, op.cit., pag. 185 Cfr. Edvige Schulte, op. cit., pag. 126 216

W. Morris, Come sono diventato socialista, cit., pag. 265

217Morris scriveva: "Quel tanto di educazione al socialismo pratico che sono stato capace di recepire, lo debbo ad alcuni miei amici anarchici, dai quali in seguito ho imparato, decisamente contro le loro stesse intenzioni, che l'anarchia era impossibile, proprio come ho imparato da Mill contro le sue intenzioni che il socialismo era necessario." ( Ivi, pag. 267)

104

artista e di poeta, esprimendo la convinzione che l'arte sia, per così dire, una sovrastruttura dipendente dalle condizioni di vita del sistema economico˗sociale. Possiamo ritrovare traccia del pensiero di Ruskin, quando afferma che l'arte e le sue radici «possono attecchire solo nel terreno di una vita prospera e priva di ansia».218 Per Morris solo il socialismo può aprire nuovamente il cuore dell'uomo al senso dell'arte.

218 Ibidem

105

4.3. News from Nowhere come metafora di un rinnovamento

Documenti correlati