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La dimensione economico-finanziaria del MuSe di Trento

IMPEGNATO (PEG) Spese corrent

2. La dimensione economico-finanziaria del MuSe di Trento

Pur essendo anch'esso un ente pubblico, per quanto riguarda l'aspetto organizzativo e gestionale il Museo delle Scienze di Trento presenta delle notevoli differenze rispetto al Museo di Storia Naturale di Verona.

Come si evince dall'art. 3 del suo Regolamento230, l'Istituto prevede in primo luogo una propria organizzazione interna ripartita in 5 organi: il Consiglio di amministrazione (art. 4), il Presidente (art. 5), il Comitato scientifico (art. 6), il Collegio dei revisori dei conti (art. 7) e il Direttore (art. 8), di cui vengono specificate le competenze negli articoli dedicati ad ognuno.

Entrando nel merito della dimensione di controllo della gestione e di quella economico finanziaria, dal momento il MuSe è un ente strumentale della Provincia Autonoma di Trento è la Giunta Provinciale che “definisce le direttive da impartire al museo, per l’individuazione degli obiettivi da assumere come prioritari, per l’elaborazione dei programmi di attività, e per il coordinamento con le attività svolte da altri enti con analoghe finalità, nonché per la gestione finanziaria del museo in applicazione di specifiche disposizioni delle leggi provinciali” (art. 9 “Rapporti tra il Museo e la Giunta Provinciale”, comma 1); per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, è sempre alla Giunta che spetta il compito di approvare il bilancio di previsione, l’assestamento di bilancio, il conto consuntivo, il programma pluriennale di attività, i regolamenti concernenti l’organizzazione, la dotazione organica e la contabilità (comma 2) e visionare l'allegata relazione sulle attività svolte dall'Istituito durante l'anno.

Il testo specifica quindi nell'art. 10 (“Strumenti di programmazione”) che spetta al Consiglio di amministrazione adottare, una volta entrato in carica, un programma pluriennale delle attività (che viene aggiornato annualmente entro il 30 novembre dell'anno precedente) che “prevede gli obiettivi, gli standard di attività, gli interventi, le modalità di verifica e di valutazione dei risultati, nonché il relativo fabbisogno

230 Regolamento concernente "Disciplina del Museo delle Scienze" (art. 25 della L.P. 3 ottobre 2007 n. 15 - Legge Provinciale sulle attività culturali) contenuto all'interno del Decreto del Presidente della Provincia 11 marzo 2011, n. 462/Leg.

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finanziario e le modalità di copertura delle spese” (comma 1) e che “individua i metodi, gli indicatori nonché i parametri, quali strumenti di supporto per la valutazione di efficacia, efficienza ed economicità dei risultati conseguiti rispetto ai programmi ed ai costi sostenuti”231 (comma 2). Lo stesso organo “approva altresì entro il 30 novembre

dell'anno precedente un programma di attività annuale, che costituisce il programma di gestione dell'ente, attraverso il quale definisce gli obiettivi dell'azione amministrativa da assegnare al direttore, nonché le priorità per il perseguimento dei risultati, i contenuti e gli interventi e le azioni da realizzare, indicando le risorse umane, finanziare e strumentali da assegnare allo stesso per la realizzazione degli obiettivi” (comma 3).

Infine, nell'articolo 11 viene esplicata la consistenza del patrimonio (sedi, arredi, attrezzature, beni mobili ed immobili) appartenente al Museo (commi 1-5) e del bilancio. Viene detto che il bilancio annuale di previsione deve essere approvato insieme al programma di attività (e con allegato il bilancio pluriennale) entro il 30 novembre dell'anno precedente a quello a cui si riferisce (comma 6), mentre il bilancio consuntivo insieme a una relazione illustrativa dei dati finanziari e patrimoniali e alla relazione sull’attività svolta entro il 30 aprile (comma 7). Pur applicando la normativa provinciale in materia di contabilità, bilancio e contratti (comma 8), “il Museo può adottare un apposito regolamento interno di contabilità allo scopo di adattare la disciplina contabile alle esigenze operative del medesimo ente”, che deve essere comunque sottoposto all'approvazione da parte della Giunta Provinciale (comma 10). In questo senso l'Istituto si avvale di “un sistema di controllo di gestione inteso come strumento guida e di supporto alla dirigenza nel compimento delle scelte necessarie per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati e secondo logiche di razionalità economica” in linea con il modello di controllo di gestione della Provincia (comma 9), le cui entrate risultano essere “costituite:

a) dall’assegnazione disposta dalla Provincia per il raggiungimento degli obiettivi programmatici e lo svolgimento dei compiti istituzionali;

b) da contributi di altri enti pubblici o privati e da organismi comunitari; c) dal reddito della gestione del patrimonio proprio e di terzi;

d) da trasferimenti in denaro o titoli di credito per donazioni, lasciti o legati; e) da sponsorizzazioni e contributi liberali;

231 In accordo con la disciplina prevista dal decreto del Presidente della Provincia 4 luglio 2008, n. 24- 131/Leg (Regolamento avente ad oggetto "Sistema dei controlli interni sull'attività amministrativa della Provincia Autonoma di Trento").

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f) da altre entrate inerenti le finalità dell’ente” (comma 5).

Sulla base di queste indicazioni il MuSe ha adottato un Bilancio di previsione e un Bilancio consuntivo da cui sono stati ricavati i dati relativi alle entrate e alle spese dell'Istituto presenti nel “Bilancio Sociale 2014”232, funzionali in questo elaborato per le

considerazioni finali in merito alla gestione della nuova sede del Museo di storia Naturale di Verona, riportate nel paragrafo conclusivo.

Conto consuntivo delle entrate

In riferimento alle entrate del Museo vengono individuate cinque principali fonti, suddivise in due macrocategorie: entrate provinciali ed entrate extraprovinciali (Tabella 21).

Le prime due fonti costituiscono le entrate provenienti dalla Provincia Autonoma di Trento; la prima fonte fa riferimento alle assegnazioni provinciali ordinarie (che si suddividono in tre quote: finanziamento per l'attività di mediazione culturale ordinaria, finanziamento per i programmi d'investimento e finanziamento per la ricerca istituzionale), mentre la seconda alle entrate da assegnazioni provinciali con vincolo di destinazione.

Le entrate extraprovinciali raggruppano le altre tre categorie di fonti: entrate da assegnazioni extraprovinciali (finanziamenti da Comuni sul territorio provinciale) o da partecipazione a bandi internazionali, europei, nazionali, regionali o provinciali, entrate da prestazioni di servizi regolate da convenzioni già sottoscritte o da sottoscrivere ed entrate proprie (da ascrivere tanto alle tariffe derivanti dalla vendita dei biglietti d'ingresso, della pubblicazioni e dell'oggettistica in vendita allo Shop, dall'affitto di beni patrimoniali ecc. quanto alle entrate per rimborsi, interessi attivi e sponsorizzazioni).

232 Cfr. La dimensione economico finanziaria in Bilancio Sociale 2014, Museo delle Scienze, Trento 2014, pp. 31-34.

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Fonti di entrata 2012 2013 2014

Assegnazioni in conto capitale Provincia Autonoma di Trento

12.623.330,00 6.681.200,00 3.230.000,00 Assegnazioni correnti Provincia

Autonoma di Trento

4.497.023,29 6.988.125,00 6.454.000,00

Entrate da Provincia Autonoma di Trento

17.120.353,29 13.669.325,00 9.684.000,00

Entrate extra Provincia Autonoma di Trento/ Entrate proprie

1.524.980,96 3.145.881,44 5.181.279,94

Avanzo di amministrazione 419.660,78 424.403,89 96.811,94

TOTALE 19.064.995,03 17.239.610,33 14.962.091,88

Tabella 21

Dai dati riportati nella tabella emerge come l'apertura della nuova sede del MuSe abbia comportato un ingente incremento delle entrate proprie, che nel 2014 sono aumentate del 64,7% rispetto al biennio 2013-2014 (con un'incidenza del 44,5% sul totale); di conseguenza, le entrate provinciali sono diminuite del 7,6% (per un'incidenza del 55,5%).

Ampliando la prospettiva all'evoluzione delle risorse di bilancio avvenuta tra gli anni 2000 e 2014, si assiste a un incremento sostanziale degli accertamenti assunti in bilancio, che sono passati da un picco minimo di circa € 3.104.000 del 2000 a uno massimo di € 19.065.995,03 del 2012. A causa della contrazione delle entrate provinciali e dell'estinguersi dell'investimento precedente all'apertura del nuovo MuSe, a partire dall'anno 2013 si ha avuto invece una controtendenza fisiologica; ciononostante, la forte crescita delle entrate proprie permette il mantenimento dell'equilibrio finanziario, con il valore del 2014 che dovrebbe avvicinarsi al valore standard di funzionamento dell'ente. Complessivamente negli ultimi tre anni è avvenuto un aumento sostanziale delle entrate, giustificabile con le assegnazioni in conto capitale per il finanziamento del MuSe nel 2012.

Conto consuntivo delle spese

La spesa all'interno del Bilancio del Museo è ripartita in tre principali funzioni obiettivo: “Organizzazione e servizi generali”, “Ricerca” e “Mediazione culturale”

(Tabella 22).

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concernono il funzionamento del Museo e le sue strutture: spese generali di tutte le sedi territoriali dell'Istituto, spese del personale amministrativo e tecnico che operano nel campo delle altre funzioni obiettivo, spese degli organi istituzionali e spese di organizzazione generale. Sotto questa voce è stata accorpata anche la funzione obiettivo “Fondi di riserva, restituzioni e rimborsi” per una più facile lettura dei dati.

La funzione obiettivo “Ricerca” riguarda le spese inerenti all'attività di ricerca scientifica sostenute per realizzare i progetti previsti nel “Piano attuativo della ricerca scientifica” e nel programma di legislatura della ricerca scientifica previsto dall'accordo di programma tra Museo e Provincia.

Infine, la funzione obiettivo “Mediazione culturale” annovera le spese concernenti le attività didattiche, gli eventi aperti al pubblico e le mostre temporanee.

Funzione obiettivo 2012 2013 2014

Organizzazione e servizi generali 2.326.652,13 3.996.097,78 5.006.237,62

Ricerca 1.955.407,47 2.404.091,45 2.595.026,20

Mediazione culturale 2.383.787,47 5.603.712,06 5.244.272,88 Altre attività non ricorrenti/ Spese una

tantum

12.220.479,00 5.260.950,19 96.811,94

TOTALE 18.886.326,07 17.264.815,48 13.002.348,64

Tabella 16

Come si evince dai dati appena riportati, nei tre anni analizzati le spese imputabili alle tre principali funzioni obiettivo sono progressivamente andato aumentando: a causa della gestione della nuova sede, rispetto al biennio 2012-2013 nel 2014 si è registrato infatti un incremento del 26,78% per “Organizzazione e servizi generali” (che nel 2014 hanno inciso per 38,96% sul totale), del 7,94% per “Ricerca” (incidenza del 19,96%) e del 6,41% per “Mediazione culturale” (incidenza del 40,33%); al contrario, le spese una tantum per l'allestimento e l'apertura del MuSe si sono ridotte del 98,16% (incidenza di appena 0,74%).