Tavola 11.1 - Indicatori di dotazione delle infrastrutture di intermediazione monetaria per regione - Anni vari
1997 2005 1997 2005 1997 2005 1999 2003 1999 2003 Piemonte 8,4 10,1 8,6 13,0 110,1 301,5 5,8 5,8 14,7 15,7 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 2,5 3,0 2,6 3,5 45,8 115,9 2,1 2,1 4,8 5,1 Lombardia 20,4 25,4 22,6 29,7 234,7 710,0 7,9 7,9 29,8 32,4 Bolzano/Bozen 5,1 5,5 6,1 8,0 130,3 222,6 2,0 2,0 7,4 7,5 Trento 7,3 8,4 7,9 11,7 87,8 240,7 3,5 3,5 11,1 11,6 Trentino-Alto Adige 6,2 6,8 6,9 9,7 110,9 230,9 2,7 2,7 9,1 9,4 Veneto 14,0 18,1 16,1 20,4 161,7 477,4 5,9 5,9 21,3 23,7 Friuli-Venezia Giulia 9,4 11,6 10,5 13,5 93,2 286,1 4,6 4,6 14,9 16,4 Liguria 14,9 17,2 14,2 19,9 145,4 591,7 8,6 8,6 24,1 25,3 Emilia-Romagna 11,3 14,9 12,3 16,3 104,9 404,0 4,3 4,3 16,6 18,6 Toscana 8,0 10,0 7,9 12,3 106,0 371,5 4,4 4,4 12,9 14,0 Umbria 4,8 6,4 5,7 7,7 43,0 228,3 3,4 3,4 8,6 9,6 Marche 8,2 11,5 8,1 12,9 71,7 341,5 4,3 4,3 13,3 15,1 Lazio 11,2 14,6 11,3 17,2 162,4 644,2 4,6 4,6 16,6 18,5 Abruzzo 4,4 6,0 3,7 7,3 31,9 202,9 5,1 5,1 9,9 10,8 Molise 2,4 3,2 2,0 3,8 10,5 80,9 3,9 3,9 6,5 7,0 Campania 9,9 11,5 8,7 14,3 84,5 437,8 7,6 7,6 18,0 18,7 Puglia 5,8 7,1 5,3 8,9 41,3 239,8 2,3 2,3 8,4 9,2 Basilicata 2,1 2,4 1,3 3,0 5,8 54,5 1,8 1,8 4,1 4,3 Calabria 2,9 3,5 2,2 4,4 21,7 134,4 4,7 4,7 7,8 8,1 Sicilia 6,3 6,7 4,0 7,5 41,1 256,1 3,2 3,2 9,6 9,8 Sardegna 1,6 2,8 1,6 2,5 24,9 106,9 1,8 1,8 4,5 4,6 Nord-ovest 13,7 16,7 14,6 20,0 161,1 486,4 6,7 6,7 21,3 22,9 Nord-est 10,7 13,7 12,0 15,7 121,6 372,8 4,5 4,5 16,1 17,8 Centro 8,5 11,1 8,6 13,2 107,8 426,3 4,3 4,3 13,4 14,9 Sud 5,1 6,1 4,3 7,6 37,2 214,5 4,2 4,2 9,6 10,2 Isole 4,0 4,8 2,8 5,1 35,6 184,0 2,6 2,6 7,1 7,3 ITALIA 8,4 10,5 8,5 12,3 91,4 335,4 4,5 4,5 13,5 14,6 REGIONI Sportelli bancari per 100 km2 di superficie territoriale Pos attivi per 100 km2 di superficie territoriale Atm attivi per 100 km2 di superficie territoriale Sportelli bancoposta per 100 km2 di superficie territoriale Sportelli bancari e bancoposta per 100 km2 di superficie territoriale
LE STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE MONETARIA
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Fanno eccezione la Campania, con un valore superiore al valore Italia e, nel Nord, il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta rispettivamente con 6,8 e 3,0 sportelli, decisamente al di sotto di quello medio nazionale. Le regioni del Centro si allineano alla media nazionale esclusa l’Umbria con 6,4 spor-telli per 100 chilometri quadrati di superficie territoriale.
Gli atm attivi sono in Italia nel 2004 pari a 12,3 unità per 100 chilo-metri quadrati di superficie territoriale, in crescita rispetto al 1997. I dati sulla presenza di sportelli bancari e di apparecchiature atm sono molto correlati e hanno valori simili, questo perché, fatta eccezione pochi casi, ad uno sportello bancario corrisponde un apparecchio atm.
La disponibilità di apparecchi pos fa fronte all’esigenza di effettuare i pagamenti per via elettronica. La loro elevata diffusione è sintomo nel territorio di una rete di intermediazione più moderna ed efficiente. I pos attivi sono a livello nazionale, nel 2004, 335,4 ogni 100 chilometri qua-drati di superficie territoriale. Risultano, rispetto al 1997, quasi quadru-plicati. La dotazione di pos al 2004 nelle regioni italiane mostra una distri-buzione simile a quella osservata per gli sportelli bancari: Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio e Campania sono le regioni in cui si ha una più ele-vata diffusione di apparecchiature, con una forte crescita rispetto al 1997. Nelle regioni del Centro è il Lazio quella che ha la maggiore dotazione di apparecchiature con una significativa tendenza alla crescita rispetto al 1997; mentre nelle regioni del Mezzogiorno, fatta eccezione per la Campania, pur verificandosi una forte crescita rispetto al 1997, la presen-za di apparecchi pos rimane comunque al di sotto del valore Italia. Le figure 11.1 e 11.2 mostrano la distribuzione della dotazione di pos attivi nelle regione italiane rispettivamente nel 1997 e nel 2005. Dal confronto dei due cartogrammi si evince che sei regioni (Marche, Umbria, Abruzzo, Campania, Puglia, Sicilia) cambiano classe migliorando nei sette anni la loro dotazione di pos, al contrario di Piemonte, Valle d’Aosta, Bolzano, Trento, Veneto e Friuli-Venezia Giulia che invece peggiorano la loro clas-se di dotazione; tutte le altre regioni rimangono stabili.
Gli ultimi due indicatori riportati in tavola 11.1 utili per lo studio della dotazione di strutture di intermediazione riguardano gli sportelli di La diffusione territoriale
degli atm è molto simile a quella degli sportelli bancari
Il numero di pos in Italia, dal 1997, è quasi quadruplicato
LA DOTAZIONE DI SERVIZI BANCARI E DI BANCOPOSTA
Figura 11.1 - Pos attivi per 100 km2di superficie territoriale. Base Italia=100 - Anno 1997
Fonte: elaborazioni su dati Istat e Banca d'Italia Fonte: elaborazioni su dati Istat e Banca d'Italia
Figura 11.2 - Pos attivi per 100 km2di superficie territoriale. Base Italia=100 - Anno 2005
LE STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE MONETARIA
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bancoposta4e il totale degli sportelli, bancari e di bancoposta.
Il primo, relativo agli sportelli bancoposta, rileva a livello Italia un valore pari a 4,5 sportelli per 100 chilometri quadrati di superficie territo-riale. La dotazione regionale appare piuttosto omogenea. Le regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Campania e Abruzzo hanno valo-ri supevalo-riovalo-ri al dato Italia, mentre il resto del Paese si allinea intorno al valore nazionale, ad eccezione della Basilicata e della Sardegna che regi-strano un numero di sportelli inferiore alla metà di quello nazionale.
Infine l’indicatore complessivo, ottenuto sommando gli sportelli ban-cari a quelli bancoposta, mostra il ruolo preponderante giocato dalla dota-zione di sportelli bancari nel disegnare la geografia della dotadota-zione di strutture per l’intermediazione monetaria. Anche la dinamica temporale, tra il 1999 e 2003, rileva che la crescita della dotazione degli sportelli nelle regioni italiane è da attribuire agli sportelli bancari piuttosto che a quelli di bancoposta che rimangono pressoché stabili negli anni. Dalle figure 11.3 e 11.4, che rappresentano la situazione della dotazione regio-nale degli sportelli bancari e bancoposta per 100 chilometri quadrati di superficie territoriale, rispettivamente nel 1999 e nel 2003, si osserva una sostanziale stabilità: solamente l’Emilia-Romagna, le Marche e il Lazio mostrano un cambio di classe verso l’alto, cioè miglioramenti nella dota-zione di strutture.
4) L’indicatore è costruito sotto l’ipotesi che ad ogni ufficio postale corrisponde uno sportello di ban-coposta.
Nel 2003 gli sportelli di bancoposta sono 4,5 ogni 100 chilometri quadrati di superficie territoriale, sostanzialmente costanti nel tempo
LA DOTAZIONE DI SERVIZI BANCARI E DI BANCOPOSTA
Figura 11.3 - Sportelli bancari e di bancoposta per 100 km2
di superficie territoriale. Base Italia=100 - Anno 1999
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Banca d'Italia e Poste italiane Spa Fonte: elaborazioni su dati Istat, Banca d'Italia e Poste italiane Spa
Figura 11.4 - Sportelli bancari e di bancoposta per 100 km2
di superficie territoriale. Base Italia=100 - Anno 2003
LE STRUTTURE DI INTERMEDIAZIONE MONETARIA
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li indicatori di funzionalità dell’area riguardano principalmente tre aspetti. Il primo, relativo alla capacità di copertura del servizio rispetto alla popolazione residente, consente di conoscere la percentuale di popolazione che, nelle regioni, è raggiunta rispettivamente dal servizio bancario e dal servizio di bancoposta. Il secondo riguarda il volume medio dell’intermediazione creditizia (impieghi e depositi) effettuato presso le banche nel territorio; questo costituisce un indice della disponibilità cre-ditizia della popolazione. L’ultimo aspetto riguarda la diffusione di spor-telli appartenenti a banche di dimensione5 maggiore e grande, ossia la per-centuale di banche nell’area con un volume medio di fondi intermediati superiore a 20 miliardi di euro.L’indicatore valore medio degli impieghi e depositi per 100 sportelli bancari mostra un dato, a livello Italia nel 2004, pari a 5.799,9 milioni di euro, circa il 22 per cento in più rispetto a quello registrato nel 1998. La distribuzione regionale rileva per quasi tutte le regioni d’Italia un valore inferiore al dato Italia con eccezione della Lombardia e del Lazio, rispet-tivamente con 9.496,8 e con 9.508,3 milioni di euro nel 2004. Inoltre, dalle figure 11.5 e 11.6, che rappresentano la distribuzione regionale del-l’indicatore negli anni 1998 e 2004, si assiste per la Lombardia e il Trentino-Alto Adige ad un passaggio verso una classe di funzionalità più alta; per la Valle d’Aosta, la Liguria, l’Umbria, la Puglia, il Molise e la Basilicata invece ad un passaggio di classe verso il basso; le restanti regio-ni restano ferme nelle rispettive classi di funzionalità.
Relativamente alla capacità di copertura del servizio bancario, si nota che tra il 1996 e il 2004 la percentuale di popolazione residente in comuni dove sono presenti sportelli bancari è lievemente diminuita, passando da 96,9 per cento a 96,6 per cento. Le regioni dove la quota di popolazione