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La lega per la tutela dei diritti Gongmen.

LE ONG CINES

4. La lega per la tutela dei diritti Gongmen.

Un esempio dei cambiamenti più significativi all’interno della società civile cinese ci è dato dal caso della lega per la tutela dei diritti Gongmen (宫门). Questa lega si riferisce ad un gruppo di avvocati che si misero assieme per “combattere” la contraddizione tra il cambiamento dello Stato verso uno Stato di diritto governato da leggi e il comportamento repressivo del PCC offrendo i propri servizi gratuitamente.

Nel 1996, è entrata in vigore in Cina, una legge che liberava la categoria degli avvocati dalla dipendenza diretta dalla pubblica amministrazione253

250 “La Falun Dafa”, <http://it.wikipedia.org/wiki/Falun_Dafa>

. Se fino ad allora erano stati dei funzionari pubblici, gli

251 M. GAENSSBAUER, op. cit., p. 15-35.

252 REPORTER SENZA FRONTIERE, op. cit., pp. 29, 41, 98.

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avvocati acquisirono in questo modo una certa autonomia che gli permise di formarsi e guadagnare in preparazione per far si che il sistema giudiziario e la magistratura (solita subire interferenze da parte di funzionari del PCC) si attenessero il più possibile alle leggi254. Iniziarono anche ad interessarsi a

questioni più sensibili in ambito politico, suscitando reazioni nella società e all’estero255

In questa atmosfera, nei primi anni del Duemila, un gruppo di avvocati si unì per la tutela dei diritti. Il fatto che portò i quattro avvocati, Teng Biao (滕彪), Xu Zhiyong (许志永), Yu Jiang (瑜姜) e Zhang Xingshui (张姓水), a unirsi e a formare la lega di tutela dei diritti è il caso di Sun Zhigang (孫志剛). Nel 2003 Sun, dalla provincia dello Hubei (湖北), si trasferì a Canton (广州) per lavorare come designer di moda. Trovato in assenza di possesso del certificato di residenza urbano fu arrestato e picchiato a morte in carcere: Sun non aveva il diritto di vivere e lavorare a Canton. La venuta alla luce della sua morte portò un’ondata di indignazione così che i quattro avvocati decisero di iniziare a lottare contro l’identificazione e il rimpatrio dei migranti, considerandola un’azione incostituzionale e formando la lega poi chiamata Gongmen

.

256

Tra le diverse tipologie di avvocati cinesi (moderati, critici del regime e oppositori) la lega Gongmen si può inserire nel gruppo degli oppositori e quindi non tollerabili dal governo. Questo gruppo generalmente si occupa di casi che minano la stabilità del PCC criticandolo e giudicando l’incostituzionalità del suo operato. In questo modo, la rilevanza delle critiche dell’avvocato sta nel suo potere di influenza dell’opinione pubblica sia locale che estera e sulla capacità di mobilitare le masse

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257

254 R. CAVALIERI & I. FRANCESCHINI, op. cit., p. 66 ss.

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255 R. CAVALIERI & I. FRANCESCHINI, op. cit.,, p. 168 ss 256 Ibid.

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Grazie all’attività della lega Gongmen, è stato possibile inserire nella Costituzione cinese una norma sulla tutela dei diritti umani. Tuttavia, nel 2009, lo studio legale viene accusato di aver evaso le tasse e dopo pochi giorni viene chiuso. Xu Zhiyong, infatti, venne scoperto ad aver ricevuto finanziamenti dall’Università americana di Yale senza averli dichiarati. Inoltre, lo studio era registrato come attività commerciale e non come ONG e quindi irregolare secondo la legislazione sulle organizzazioni a scopi sociali. Per l’evasione, Xu è condannato a sette anni di carcere anche se viene scarcerato quasi immediatamente mentre i suoi collaboratori vengono arrestati o, ancora peggio, diventano vittime delle “famose” sparizioni cinesi258. L’arresto e lo screditamento dei quattro avvocati aveva l’intento

primario di dimostrare alla popolazione cinese come chi contrasta e critica il potere e la costituzionalità del Partito non siano immuni dal commettere atti illeciti259

La repressione di questa associazione può essere definita il primo intervento cinese contro una ONG, intervento che ha aperto le porte a numerosi altri atti repressivi come quello contro l’Oxfam avvenuto pochi anni dopo.

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5. La Oxfam.

La ONG denominata Oxfam (Oxford Committee for Famine Relief) è un’ associazione nata in Gran Bretagna comprendente diciassette ONG che operano in comune con partner locali in più di cento stati con l’obiettivo di eliminare la povertà e l’ingiustizia sociale attraverso la creazione di uno

258 Le sparizioni cinesi, chiamate dal governo “detenzioni sotto sorveglianza”, sono una tecnica di

repressione molto diffusa nel paese e prevedono la detenzione/sparizione delle persone senza giustificazione o motivo.

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sviluppo sostenibile. I suoi metodi sono quelli delle azioni a forte impatto per mobilitare le masse e i media260

È importante conoscere il caso di Oxfam International in quanto recentemente è stata messa al bando dal governo cinese. Il 4 Febbraio 2010, sui siti di varie Università cinesi sono comparse delle note in cui il Ministero dell’Istruzione consigliava il boicottaggio della organizzazione Oxfam, accusata di portare avanti un programma politico attraverso il reclutamento degli studenti universitari. Il Partito, infatti, ritiene che l’organizzazione sia una sostenitrice dell’opposizione come proverebbe la presidenza della Oxfam Hong Kong di Lou Chi-kin (

.

娄志堅), che risulta iscritto al Partito Democratico nell’isola, nonché forte sostenitore di riforme politiche quale l’elezione diretta261

In seguito all’avvenimento, la Oxfam ha affermato di aver sospeso i tirocini che portava avanti sin dal 2006 e che hanno visto quaranta studenti concludere gli studi per poi essere assunti in diverse ONG. Tra i meriti della Oxfam c’è quello di essere stata di importanza rilevante negli aiuti a seguito del terremoto del Sichuan del 2008, ma il tirocinio offerto agli studenti volontari viene comunque ritenuto un atto di propaganda di opposizione

. Nonostante ciò, tra i vari nomi legati all’organizzazione, spiccano anche quelli di esponenti molto vicini al PCC ma di questo non si fa menzione nella nota.

262.

260 OXFAM, “About us”, <http://www.oxfam.org/en/about/> 261 A. PIRA, “Oxfam International”, 2010,

<http://www.lettera22.it/showart.php?id=11265&rubrica=59>

262 T. BRANIGAN, “China tells colleges to cut ties with Oxfam”, 2010,

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6. Le problematiche relative allo sviluppo e l’operato