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Riforme economiche e modernizzazioni.

PRIME FORME DI SOCIETA’ CIVILE E ONG NELLA REPUBBLICA POPOLARE

1. Riforme economiche e modernizzazioni.

Prima di entrare nello specifico e parlare dell’evoluzione della società civile cinese e delle ONG è bene fare un breve accenno alle riforme che hanno portato la RPC ad una apertura tale da permettere lo sviluppo del settore non profit.

Alla fine degli anni Settanta, con l’avvento di Deng Xiaoping (邓小平)104

104 Deng Xiaoping è stato il leader cinese dal 1978 al 1992. Grazie alle sue riforme è il fautore della

veloce crescita economica del paese senza che il Partito ne perdesse il controllo.

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riforme economiche che l’hanno portata da una economia pianificata e centralizzata a un’economia di mercato socialista (社会主义市场经济)105

四个现代化

e introducendo così cambiamenti profondi in ambito politico, culturale e sociale. Questa politica di cambiamenti venne chiamata politica delle “quattro modernizzazioni” ( ) ovvero le riforme riguardanti l’agricoltura, la scienza e tecnologia, l’industria e la difesa106

单位

. Il cambiamento più radicale fu l’abolizione del sistema delle unità di lavoro, danwei ( )107, nelle aree rurali dimostrando come la Repubblica Popolare stesse

sempre più andando verso un sistema con ampio spazio per la società civile. Infatti, col sistema precedente, il governo aveva la massima influenza sulla società e attraverso il sistema delle danwei organizzava e pianificava la vita di ogni singolo individuo108. All’interno dell’unità di lavoro i bisogni del

cittadino venivano soddisfatti nella loro totalità. Al di fuori della danwei, il cittadino non aveva vita, né doveri ma neanche diritti, e quindi l’esclusione dall’unità era considerata una vera e propria tragedia109

单位

. Dopo lo smantellamento di questo sistema, dove la persona appartenente ad una certa “unità” ci viveva e lavorava con impossibilità di movimento o scelta, le imprese a scopo non profit cominciarono a proliferare trovandosi a far fronte ad ogni aspetto della vita del cittadino, responsabilità che prima aveva l’unità di lavoro. L’emergere di questo genere di imprese dimostra come la necessità di rispondere ai bisogni dell’individuo e ai suoi diritti cominciasse a prendere piede all’interno della società come parte del processo di power-balance. I danweiren (), gente della danwei,

105 L’economia socialista di mercato viene anche definita “socialismo dalle caratteristiche cinesi”

( 中国特色社会主义).

106 B. ONNIS, La Cina nelle relazioni internazionali, Roma, Carocci Editore, 2011, p. 59.

107 La danwei era l’unità di lavoro di proprietà statale che regolava ogni singolo aspetto della vita

del cittadino. L’unità di lavoro assegnava un lavoro al cittadino appartenente a quella unità e gli garantiva l’assistenza sanitaria, l’alloggio e l’educazione dei figli. Inoltre, solo la Danwei poteva fornire i permessi per lo spostamento della popolazione da una unità a un’altra.

108 B. NAUGHTON, The Chinese Economy, Cambridge, MIT Press, 2007, pp. 116-118.

109 R. CAVALIERI & I. FRANCESCHINI, Germogli di società civile in Cina, Milano, Brioschi Editore,

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diventano ora shehuiren (社会人), gente della società110. In questo modo il

governo viene gradualmente allontanato111 dall’amministrazione della vita

dell’individuo e infine separato dalla società112. Inoltre, risale agli stessi anni

l’adesione alle maggiori Organizzazioni internazionali con l’incremento così dell’importanza del paese sul piano internazionale, a cominciare dall’entrata nell’ONU nel 1971113

Con Deng Xiaoping si arriva quindi a porre in primo piano la modernizzazione economica, piuttosto che la lotta di classe, come invece avveniva durante il periodo maoista. Infatti, i fatti come la campagna di massa dei Cento Fiori (百花齐放百家争鸣)

.

114 di Mao, non agevolavano la

libertà dei cittadini alla vita politica nella mente dei quadri dirigenti, a meno che questa non fosse posta sotto un rigidissimo controllo. Deng Xiaoping, quindi, preferì una <<rivoluzione dall’alto>>115 piuttosto che all’interno

delle masse. È così che la Cina si avvicinò più di qualsiasi altro Stato di stampo comunista, alle riforme che la portarono all’economia di mercato116

Gli avvenimenti seguenti alle riforme del ’78 hanno di certo portato alla creazione di un settore privato ed alla crescita di una società civile auto- organizzata prima assente. Questo avvenne perché nel momento in cui il governo venne privato di molte funzioni, ci fu bisogno di una società civile in grado di prendere il controllo e di occuparsi delle funzioni di cui prima si occupava lo Stato, acquisendo così un ruolo ormai non rimpiazzabile. La .

110 Q. MA, Non-governmental Organizations in contemporary China, New York, Routledge, 2006, p.

59.

111 L’allontanamento del Partito dalla vita del cittadino è spesso discusso a causa dell’esistenza di

“quadri di comunità” che pagati dallo Stato svolgono funzioni di assistenza pubblica nonché di controllo sociale.

112 NGO RESEARCH CENTER, A nascent civil society within a transforming environment, Tsinghua

University, 2006, p. 22 ss.

113 B. ONNIS, op. cit., p. 60.

114 La campagna dei Cento Fiori fu una campagna iniziata dal Partito nella primavera del 1956 e

terminata l’anno successivo per l’intensità delle critiche non prevista. La campagna fu un tentativo di liberalizzazione all’interno dello stato e prevedeva la libera critica. Fu necessario porvi termine per l’aggressività delle denunce esposte al governo.

115 R. CAVALIERI & I. FRANCESCHINI, op. cit., p. 30 ss. 116 Ibid.

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privazione di queste funzioni avvenne proprio per mano del governo che, sentendosi incapace di rispondere a determinati problemi sociali e ambientali, ha affidato la responsabilità di far fronte a questi problemi ai privati creando così quello che viene chiamato <<un piccolo governo, una grande società>> (小政府大社会)117: lo Stato non è più il solo ed esclusivo

portatore di responsabilità118. Un esempio di acquisizione d’importanza per

la società civile lo abbiamo nel 2008 in seguito al terremoto avvenuto nel Sichuan di cui parleremo nei prossimi capitoli119. Nonostante l’ammissione

delle proprie lacune, il governo vuole comunque continuare a monitorare l’amministrazione delle funzioni affidate alla società120. In seguito a questi

fatti, la società civile si trasformò ben presto in gruppi di esperti, think-tanks, nell’elaborazione delle riforme economiche del paese, fino all’ammissione della Cina nell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), nel 2001, che ha portato la RPC ad affrontare ulteriori sfide per la società civile121

Tuttavia, nonostante la ventata di democratizzazione che ha colpito il paese negli ultimi decenni, ancora molte delle più grandi organizzazioni a scopo sociale vengono chiamate “organizzazioni non-governative organizzate dal governo”, GONGO (由政府运行的非政府组织), e ancora operano sotto l’amministrazione del governo o del Partito. Negli ultimi anni, comunque, anche queste forme di organizzazione stanno attraversando un processo di modernizzazione cercando sempre più l’autonomia dal governo

.

122.

117 L’espressione “piccolo governo, grande società” si riferisce al ritiro dello Stato dalla vita del

cittadino, questo ritiro crea la situazione ideale per lo sviluppo della società civile nel paese.

118 Q. MA, op. cit., p. 49.

119 R. CAVALIERI & I. FRANCESCHINI, op. cit., p. 9.

120 F. PANASITI, “Le Organizzazioni non governative cinesi”, In Storia,

<http://www.instoria.it/home/ONG_cina.htm>, p.1

121 NGO RESEARCH CENTER, Q. MA, op. cit., p. 23 ss. 122 Ibid.

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