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La necessità di una guida autorevole per le BCUCC

La globalizzazione dei mercati finanziari ha portato ad una situazione in cui si necessita di regolamenti contabili uniformi al fine di eliminare le differenze di rappresentazione dei bilanci. Per tale ragione l’obiettivo principale dell’esistenza di IAS e IFRS risulta quello di garantire trasparenza, responsabilità ed efficienza ai mercati finanziari di tutto il mondo. La trasparenza deriva dallo sviluppo della comparabilità e dalla qualità delle informazioni fornite dai bilanci. Gli standard rafforzano la responsabilità, riducendo il divario informativo tra i fornitori di capitali e la gestione delle società. L’efficienza economica fornisce agli investitori informazioni utili e pertinenti, indispensabili per identificare opportunità e rischi relativi a potenziali investimenti in tutto il mondo, attraverso anche una conseguente migliore allocazione del capitale.

Nonostante l’obiettivo degli IFRS sia quello di fornire delle norme contabili uniformi, si deve tenere presente che esistono degli eventi non regolati da queste discipline e ai quali possono venire applicate delle soluzioni speciali: tra questi eventi appunto vi sono le aggregazioni aziendali sotto comune controllo (BCUCC).

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2.3.1 L’approccio dello IASB alle BCUCC

L’esclusione dall’ambito di applicazione degli IAS e degli IFRS per le aggregazioni aziendali sotto comune controllo, costringe l’acquirente a seguire un approccio indicato nello IAS 8, il quale contiene una serie di fonti, quali:

• requisiti e indicazioni forniti da altri standard e interpretazioni dello IASB che trattano questioni simili e correlate;

• le definizioni, i criteri di rilevazione e i concetti di misurazione per attività, passività, entrate e spese fornite dal Framework concettuale per la rendicontazione finanziaria. È anche possibile che il management consideri altri principi contabili sviluppati da altri organismi di definizione di standard che utilizzano un quadro concettuale simile, non in conflitto con le fonti di cui sopra (IAS 8, sezione 12).

Rispettando questi requisiti è possibile adattare alle Business Combination Under Common Control soluzioni in cui:

• l'acquirente applicherà l'IFRS 3 per analogia,

• l'acquirente adatterà il proprio approccio alla questione, avvalendosi del proprio giudizio professionale e della conformità a “The Conceptual Framework for Financial Reporting”; è consentito inoltre l'uso di GAAP nazionali.

Ulteriori ricerche condotte dallo IASB si sono concentrate sui metodi di contabilità utilizzati per le BCUCC, esaminando a tal fine GAAP nazionali selezionati che trattano il problema, ed hanno portato ad alcune osservazioni generali di seguito esposte.

Come rilevato dallo IASB, sia gli approcci applicati nella pratica, sia i GAAP nazionali analizzati, forniscono la prova che le entità tengono conto delle aggregazioni aziendali sotto controllo comune utilizzando l’acquisition mehtod, come richiesto dall'IFRS 3, o il cosiddetto predecessor basis method utilizzato in conformità con la disciplina dello IAS 8. Tali regolamenti però, differiscono a seconda del paese di riferimento e per tale ragione si generano due approcci al problema:

• tutte le BCUCC dovrebbero essere contabilizzate con l'uso di un solo metodo, ad esempio negli standard cinesi, è consentito solo il metodo di pooling degli interessi;

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• è possibile utilizzare più di un metodo nel caso di BCUCC; tale approccio può essere osservato negli US GAAP o nelle normative italiane.

L’uso di metodi diversi riflette la natura complessa di questo tipo di operazioni, tanto che, malgrado l’utilizzo dei valori contabili come base di misura per le attività e le passività identificabili nell’acquisita, permangono delle differenze per:

• i valori contabili utilizzati (rilevati dalla società "acquisita" nel suo libro dei conti rispetto a quanto riconosciuto dalla parte controllante),

• la data per la quale viene contabilizzata l'aggregazione aziendale (la data BCUCC rispetto al presupposto che le società siano sempre state unite),

• il modo in cui la differenza tra il corrispettivo pagato e le attività nette acquisite è presentata nel rendiconto finanziario.

2.3.2 Alcune considerazioni

Il fatto che esistano dei GAAP nazionali che regolano la questione delle aggregazioni aziendali sotto comune controllo, non garantisce che tali regolamenti vengano utilizzati nella pratica. Il contesto può generare inoltre una certa confusione sull'importanza di particolari regolamenti e su come applicare esattamente la disciplina dello IAS 8. Va anche sottolineato che le normative nazionali possono assicurare un certo livello di coerenza nei metodi utilizzati e nella comparabilità, ma solo nel paese in cui sono in vigore. Per tale ragione, secondo quanto analizzato dallo IASB, l’esistenza di molti approcci alternativi utilizzati in diversi paesi, può portare a differenze significative nella presentazione della stessa situazione e influire sulla comparabilità.

Un ulteriore problema connesso alla mancanza di un unico orientamento a livello normativo è l'assenza di un chiaro elenco di informazioni che dovrebbero essere presentate nel bilancio della società combinata. Infatti, se vengono fornite solo informazioni minime o inesistenti, è possibile che vengano poste domande sull'utilità di tale rendiconto finanziario, poiché è difficile valutare le variazioni dei rendiconti finanziari di una società senza sapere che cosa le abbia causate esattamente.

Alla luce di ciò risulta necessaria una guida contabile autorevole in materia di BCUCC in quanto, limiterebbe mediante un unico metodo di contabilità, il numero di approcci utilizzati nella pratica e garantirebbe l’utilizzo del metodo più appropriato (o il metodo di acquisizione o della base precedente) in base alla transazione in esame. Per tale ragione,

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lo sviluppo di un unico standard per le aggregazioni aziendali sotto comune controllo, eliminerebbe le differenze di rappresentazione dei bilanci, garantendo una serie uniforme di informazioni utili alla comprensione da parte degli utenti.