Aspetto indubbiamente sostanziale per individuare la giusta posizione assunta dalla provincia di Forlì-Cesena all’interno della regione emiliana è l’analisi del reddito disponibile. Con un valore assoluto di 10060 miliardi di lire Tab. 1.19 - I primi 20 comuni della provincia per reddito disponibile procapite
1 Forlì 31.367 111,21 95,27
2 Galeata 30.535 108,26 92,74
3 Modigliana 29.200 103,53 88,69
4 Forlimpopoli 28.938 102,60 87,89
5 Gatteo 28.546 101,21 86,70
6 Bertinoro 28.353 100,52 86,12
7 Santa Sofia 28.247 100,15 85,80
8 Rocca San Casciano 28.220 100,05 85,71
9 Gambettola 28.029 99,38 85,13
10 Castrocaro Terme e Terra del Sole 27.893 98,89 84,72
11 Meldola 27.888 98,87 84,70
12 Savignano sul Rubicone 27.711 98,25 84,17
13 Cesenatico 27.612 97,89 83,87
14 Portico e San Benedetto 27.590 97,82 83,80
15 Tredozio 27.393 97,12 83,20
16 Premilcuore 27.389 97,10 83,19
17 Dovadola 27.129 96,18 82,40
18 Predappio 27.053 95,92 82,17
19 San Mauro Pascoli 26.992 95,70 81,98
20 Civitella di Romagna 26.991 95,69 81,98
N. Comune
Reddito disponibile procapite
contribuisce per il 7,62% alla formazione del reddito dell’Emilia Romagna (superiore, in ogni modo, alle quote ottenute da Piacenza e Rimini). Al suo interno sono i comuni di Forlì, Cesena, Cesenatico e Savignano a concorrere in maniera più sostanziosa alla produzione del reddito provinciale, rispettivamente con 3382 miliardi di lire (equivalenti al 33,62% del totale di Forlì-Cesena), 2317 miliardi (pari al 23,04%), 604 miliardi (corrispondenti al 6,01%) e 399 (3,97%).
In termini di valori pro capite, essenziali per comprendere la reale situazione interna, la provincia denota un ritardo piuttosto cospicuo: i suoi 28,2 milioni di lire per abitante, infatti, sono inferiori di quasi il 15% alla media dell’Emilia Romagna, per la quale è stato registrato un valore di 32,9 milioni di lire.
È Forlì il comune che presenta il reddito disponibile più elevato con quasi 31,4 milioni di lire per abitante (di poco più di un 11% superiore al dato provinciale), seguito da Galeata con 30,5 milioni, Modigliana con 29,2 e Forlimpopoli con 28,9. Posti a confronto con la media regionale, tuttavia, i precedenti valori pro capite risultano inferiori per una quota che va da poco meno del 5% per Forlì ad oltre il 12% di Forlimpopoli, e se consideriamo la totalità dei comuni di Forlì-Cesena il limite inferiore del range di variazione si colloca, per Roncofreddo, 28 punti percentuali al di sotto della media emiliana.
La situazione dei consumi interni vede Forlì-Cesena assumere un peso sicuramente più importante all’interno dell’Emilia Romagna, poiché, con il 10,56% del totale regionale (grazie ai quasi 12144 miliardi di lire rilevati), si Fig. 1.26 - I primi cinque comuni per livello di consumo totale (dati in milioni di lire)
0 2.500.000 5.000.000
Forlì Cesena Cesenatico Savignano sul Rubicone Forlimpopoli
colloca direttamente alle spalle di Bologna e Modena. Il comune che contribuisce maggiormente a questa performance è Forlì con 3558 miliardi (pari al 29,3% del totale provinciale), seguito da Cesena con 2886 miliardi di lire (equivalenti al 23,76%), Cesenatico con poco meno di 1255 miliardi (10,33%) e Savignano con 388 (3,72%).
Se in valore assoluto i consumi interni avevano portato Forlì-Cesena tra le prime posizioni a livello regionale, considerando i relativi pro capite si osserva la provincia giocare un ruolo decisamente predominante all’interno dell’Emilia Romagna, che la porta a collocarsi al primo posto davanti a Rimini: gli oltre 34 milioni di consumo per abitante superano di due milioni i 32 riscontrati a Rimini, e sono più alti di quasi il 19% della media regionale. Al suo interno il comune di Cesenatico registra ben 57,3 milioni di lire consumati per abitante, seguito da Gatteo con 46 milioni, Premilcuore con 38 milioni e Castrocaro Terme e Terra del Sole con 37,5, che risultano superiori al dato provinciale rispettivamente del 68%, del 35,28%, dell’11,64% e del 10,19%.
Riportati in un contesto regionale, tali valori mostrano ancora più nitidamente la performance della provincia, apparendo maggiori della media emiliana, attestatasi di poco al di sotto dei 28,7 milioni di lire, di quote che Tab. 1.20 - I primi 20 comuni della provincia per consumo pro capite
1 Cesenatico 57.323 168,36 199,90
2 Gatteo 46.060 135,28 160,62
3 Premilcuore 38.013 111,64 132,56
4 Castrocaro Terme e Terra del Sole 37.517 110,19 130,83
5 Portico e San Benedetto 36.910 108,40 128,72
6 Bagno di Romagna 35.890 105,41 125,16
7 Verghereto 35.600 104,56 124,15
8 Galeata 34.924 102,57 121,79
9 Tredozio 34.715 101,96 121,06
10 Dovadola 33.587 98,64 117,13
11 San Mauro Pascoli 33.502 98,39 116,83
12 Santa Sofia 33.075 97,14 115,34
13 Modigliana 33.042 97,04 115,23
14 Forlì 32.998 96,91 115,07
15 Rocca San Casciano 32.207 94,59 112,31
16 Bertinoro 31.976 93,91 111,51
17 Cesena 31.952 93,84 111,42
18 Savignano sul Rubicone 31.358 92,10 109,35
19 Forlimpopoli 31.326 92,00 109,24
20 Meldola 31.137 91,45 108,58
Numero indice Regione=100
N. Comune Consumi procapite
(in migliaia di lire)
Numero indice Provincia=100
vanno dal 99,9% di Cesenatico al 30,83% di Castrocaro Terme e Terra del Sole;
a completamento di tale osservazione il fatto che ben il 93% dei comuni di Forlì-Cesena rivelano un consumo per abitante superiore al rispettivo dato regionale.
La suddivisione dei consumi interni in alimentari e non alimentari permette di osservare, in maniera sicuramente più approfondita, la “qualità” degli stessi,
Fig. 1.27 - Quota di consumi alimentari e non alimentari nella provincia
13,4%
86,6%
Alimentari Non Alimentari
Fig. 1.28 - I primi cinque comuni per quota di consumi non alimentari
90,7 90,2 87,3 86,9 86,7
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Cesenatico Gatteo Castrocaro Terme e Terra del Sole Bagno di Romagna Galeata
Alimentari Non Alimentari
e mostra a livello regionale, per la provincia in esame, la quota più elevata dei non alimentari (sostenuta dal fatto che il 70% dei comuni di Forlì-Cesena detiene un rapporto percentuale di composizione di consumi non alimentari superiore alla media regionale): l’86,6% dei consumi interni risultano, infatti, appartenere alla categoria non alimentare e sono superiori di un punto e mezzo percentuale al dato Emilia Romagna.
In ambito comunale emerge nuovamente Cesenatico con una quota di non alimentari del 90,7%, seguito da Gatteo con il 90,2%, Castrocaro Terme e Terra del Sole con l’87,5% e Bagno di Romagna con l’86,9%.
Per quanto concerne la spesa turistica Forlì-Cesena risulta essere la terza provincia (alle spalle di Rimini e Ravenna) con 794 miliardi di lire, pari al 12,14% del totale regionale; in modo particolare contribuiscono i comuni posti sulla costa adriatica come Cesenatico con poco meno di 493 miliardi di lire (pari al 62,04% del totale regionale), Gatteo con quasi 114 miliardi (corrispondenti al 14,3%) e San Mauro Pascoli con 43 miliardi (5,43%).
L’importanza assunta dal fenomeno turistico per l’economia locale viene sottolineata dall’incidenza che tale spesa ha sul totale dei consumi, e risulta essere, in ambito provinciale, di quasi un punto percentuale superiore al dato dell’Emilia Romagna. A livello comunale Cesenatico si colloca al primo posto con il 39,27% (valore che corrisponde a 600,54 in termini di numeri indici provinciali, mentre raggiunge quota 690,06 se viene posta 100 la media regionale); proseguendo nella graduatoria comunale per incidenza della spesa turistica si trova Gatteo con il 36,59%, Bagno di Romagna con il 15,03%, San
Fig. 1.29 - Rapporti % di composizione per i consumi non alimentari
9,8%
11,0%
79,2%
Abbigliamento Arredamento Altro
Mauro Pascoli con il 13,79% e Castrocaro Terme e Terra del Sole con il 12,46%, inseriti tutti in un contesto piuttosto diversificato dove non mancano, comunque, situazioni senza dubbio meno sviluppate.