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La regione nel suo complesso

Nel documento Volume Rapporto 2002 (.pdf 1.2mb) (pagine 61-67)

Per quanto concerne la formazione del reddito disponibile, l’analisi dei valori pro capite evidenzia una differenziazione piuttosto netta tra le singole province: i circa 28 milioni di lire per abitante di Forlì-Cesena risultano inferiori alla media emiliana di quasi cinque milioni di lire (corrispondenti ad una differenza di oltre 14 punti percentuali). Il contrario si verifica per la provincia di Bologna, che con 35,6 milioni di lire pro capite supera dell’8% il livello medio dell’Emilia Romagna.

La deviazione standard calcolata sulla serie dei dati provinciali, rispetto alla media regionale, è pari a 2,51 milioni di lire. Rapportato alla media, questo indicatore (che costituisce la più diffusa misura di variabilità) incide per un 7,6%.

Relativamente ai consumi interni, considerati in modo aggregato, la variabilità è senz’altro superiore (in questo caso, la deviazione standard supera dell’80% la media regionale). Del resto, occorre considerare che si tratta di dati aggregati, nell’ambito dei quali il valore concernente la provincia di Bologna si posiziona su livelli marcatamente maggiori rispetto a quelli delle altre province.

Mentre Piacenza contribuisce per il 6,14% ai consumi complessivi dell’Emilia Romagna, con un importo registrato di poco superiore ai 7.000 miliardi di lire, la provincia bolognese fa invece riscontrare un consumo totale di 28.141 miliardi di lire, ossia più del 24% del dato regionale.

Indispensabile, a questo punto, è l’analisi dei valori pro capite dei consumi, non più influenzata dalle differenti dimensioni, in termini demografici, delle singole province. Da questa ottica, la graduatoria si delinea in modo piuttosto differente rispetto a quella costruita sui valori del reddito pro-capite.

Tab. 1.25 - Le province dell’Emilia Romagna per reddito disponibile procapite Province Reddito disponibile pro-capite

(migliaia di lire)

Numero indice Regione = 100

Bologna 35.591 108,10

Ferrara 31.585 95,93

Forlì-Cesena 28.206 85,67

Modena 34.615 105,14

Parma 34.694 105,38

Piacenza 32.169 97,71

Ravenna 32.012 97,23

Reggio Emilia 31.870 96,80

Rimini 28.970 87,99

Emilia-Romagna 32.924 100,00

Balzano all’occhio soprattutto le province maggiormente coinvolte dal fenomeno del turismo (Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna), che a differenza di quanto ravvisato per i valori del reddito, vedono tutte livelli di consumo per abitante superiori alla media regionale. Una situazione opposta si verifica per le province di Modena e Reggio Emilia, per le quali i consumi per abitante si collocano su livelli sensibilmente inferiori alla media dell’Emilia Romagna.

Quest’ultima è pari a 28,7 milioni di lire, e in questo caso la deviazione

Tab. 1.26 - Le province dell’Emilia Romagna per consumo pro capite Province Consumi pro-capite

(migliaia di lire)

Numero indice Regione = 100

Bologna 30.524,8 106,45

Ferrara 26.622,1 92,84

Forlì-Cesena 34.048,9 118,74

Modena 25.915,2 90,37

Parma 29.381,2 102,46

Piacenza 26.431,6 92,17

Ravenna 30.521,7 106,44

Reggio Emilia 23.575,5 82,21

Rimini 31.706,5 110,57

Emilia-Romagna 28.675,9 100,00 0

5.000.000 10.000.000 15.000.000 20.000.000 25.000.000 30.000.000

Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini

Fig. 1.34 – Le province dell’Emilia Romagna per livello di consumo totale (dati in milioni di lire)

standard basata sui valori provinciali (3,32 milioni di lire) è più dell’11,5%

della media.

Del resto, era emersa, anche nell’ambito delle singole province, una chiara contrapposizione tra i comuni che risultano maggiormente ricettivi sotto l’aspetto turistico, con un consumo per abitante decisamente superiore, e gli altri comuni.

La suddivisione dei consumi interni in alimentari e non alimentari evidenzia, a livello regionale, un 15% della prima componente, contro il restante 85%

attribuibile ai consumi non food. Si tratta di un dato che può essere considerato caratteristico delle aree in cui il livello medio di consumo e di reddito pro capite è tendenzialmente elevato.

Fig. 1.35 - Quota di consumi alimentari e non alimentari nel complesso della regione 14,9%

85,1%

Alimentari Non Alimentari

Fig. 1.36 Le province dell’Emilia Romagna per quota di consumi non alimentari

85,5 84,7 86,6 84,2 85,6 84,4 86,0 83,2 85,2

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini

Alimentari Non Alimentari

La ripartizione fra consumi alimentari e non alimentari vede un sostanziale allineamento delle diverse province intorno al contesto che caratterizza la regione nel suo complesso. La provincia con la più elevata quota di consumi alimentari sul totale è Reggio Emilia (16,8%), mentre il contrario avviene per Forlì-Cesena (13,4%).

Un’analisi maggiormente dettagliata della componente non alimentare consente di quantificare nell’11,9% l’incidenza, a livello regionale, del capitolo di spesa abbigliamento, sul totale dei consumi non food. All’arredamento spetta un altro 11,1%, mentre il restante 72% è appannaggio delle rimanenti voci di consumo.

La situazione si presenta in modo molto omogeneo se si disaggrega il dato a livello provinciale, con la sola eccezione della provincia di Rimini, propensa a convogliare quote maggiori dei consumi al capitolo abbigliamento.

La spesa turistica, come accennato già in alcuni dei capitoli precedenti, influisce in maniera sicuramente rilevante sull’economia regionale, ma soprattutto sull’economia delle aree vocate a questa attività. I consumi dei turisti sono il 5,7% della spesa complessiva dell’Emilia Romagna, attestandosi su un valore di 6.500 miliardi di lire.

Questa incidenza, però, è nettamente differenziata all’interno della regione:

la sola provincia di Rimini (quasi 3.000 miliardi di lire di consumi imputabili al fenomeno turistico) concorre per un 45,6% alla costruzione dell’ammontare regionale della spesa turistica. Per provincia in questione, questa particolare voce di spesa è il 34,27% della spesa totale.

Fig. 1.37 - Rapporti % di composizione per i consumi non alimentari in Emilia Romagna

77,0%

11,1%

11,9%

Abbigliamento Arredamento Altro

Al polo opposto si colloca la provincia di Piacenza, con 70,7 miliardi di lire, corrispondenti all’1,08% della spesa turistica regionale ed esattamente all’1%

della spesa globale della provincia in questione.

Tab. 1.27 - Le province dell’Emilia Romagna per incidenza della spesa turistica Province Incidenza della spesa

turistica (valori %) Province Incidenza della spesa turistica (valori %)

Bologna 2,12 Piacenza 1,00

Ferrara 3,22 Ravenna 9,87

Forlì-Cesena 6,54 Reggio Emilia 1,46

Modena 1,68 Rimini 34,27

Parma 2,60 Emilia-Romagna 5,69

2. I COMPORTAMENTI E LE ABITUDINI DI

Nel documento Volume Rapporto 2002 (.pdf 1.2mb) (pagine 61-67)