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30.1. premessa

La Rete Ecologica Regionale (RER) istituita da Regione Lombardia rappresenta un’infrastruttura prioritaria del Piano Territoriale Regionale e costituisce uno strumento orientativo per la pianificazione regionale e locale.

Il disegno definitivo di Rete Ecologica Regionale, comprensiva dell’area alpina e prealpina, è stato approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 8/10962 del 30 dicembre 2009.

La Rete Ecologica Regionale lombarda si basa sul concetto di polifunzionalità, rappresen-tando il prioritario strumento regionale sia per la difesa della biodiversità che per la fornitura di servizi ecosistemici in coerenza con gli obiettivi espressi dalla Strategia europea per la biodiversità. La RER e i criteri per la sua implementazione forniscono al Piano Territoriale Regionale:

↘ il quadro delle sensibilità prioritarie naturalistiche esistenti nella Regione

↘ il quadro degli elementi portanti dell’ecosistema di riferimento per la valutazione di punti di forza e debolezza, di opportunità e minacce presenti sul territorio regionale Inoltre, la RER supporta il PTR:

↘ a svolgere una funzione di indirizzo per i PTCP provinciali e i PGT comunali

↘ a svolgere una funzione di coordinamento rispetto a piani e programmi regionali di settore

↘ a individuare le sensibilità prioritarie e a definire i target specifici in modo che possa-no tener conto delle esigenze di riequilibrio ecologico

Infine, per quanto riguarda le pianificazioni regionali di settore, la RER può fornire:

↘ un quadro orientativo di tipo naturalistico ed ecosistemico e le opportunità per indi-viduare azioni di piano compatibili

↘ agli uffici deputati all’assegnazione di contributi per misure di tipo agro ambientale, indicazioni di priorità spaziali per un miglioramento complessivo del sistema

Il disegno di RER ha previsto la suddivisione del territorio regionale in maglie rettangolari di 20 x 12 km definite Settori, per ognuno dei quali sono state realizzate schede descrittive e orientative illustrate nel documento “Rete Ecologica Regionale” redatto da Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Regione Lombardia (Bogliani et al., 2009).

30.2. la RER a Treviglio

La RER e le reti ecologiche in genere rappresentano un quadro di riferimento strutturale e funzionale per le istituzioni e gli elementi del territorio individuati con la finalità di garantire la conservazione della natura, ossia le aree protette e le aree appartenenti alla Rete Natura 2000.

Lo Schema Direttore della RER, avente quale obiettivo specifico quello di individuare gli elementi portanti della rete regionale, comprende e mette in relazione le seguenti categorie di elementi:

• Siti di Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale parte della Rete Natura 2000

• Aree protette (Parchi nazionali, Riserve naturali integrali o orientate, Parchi regionali, Parchi locali di interesse sovracomunale PLIS, Monumenti naturali)

• Elementi specifici della RER:

↘ elementi di primo e secondo livello;

↘ corridoi ecologici primari;

↘ varchi;

↘ gangli;

↘ aree di interesse prioritario per la biodiversità (DGR 30 dicembre 2009 n.

8/10962).

Il territorio di Treviglio è quasi completamente inserito all’interno degli elementi di secondo livello della RER. Anche l’ambito oggetto di pianificazione attuativa vi appartiene per oltre la metà della superficie.

La disamina della RER è stata effettuata all’interno dell’Allegato Analisi di Contesto, al quale si rimanda per gli eventuali approfondimenti.

Elementi della RER (fonte: VAS del PGT di Treviglio)

30.3. area prioritaria per la biodiversità fascia centrale dei fontanili

È un ambito nel quale si ha la maggiore presenza di fontanili o di risorgive nell’ecoregione.

Comprende numerosi siti Natura 2000, Riserve Naturali, Parchi Locali d’Interesse Sovraco-munale.

Gli ambienti sono rappresentati da un mosaico di aree boschive relitte, fontanili, canali di ir-rigazione, vegetazione acquatica e ripariale, zone umide, piccoli canneti, ambienti agricoli, prati stabili, incolti, siepi e filari. L’habitat più rappresentativo è costituito senza dubbio dal

“fontanile”, ambiente costitutito da una “testa”, rappresentata da una escavazione artificiale profonda pochi metri fino a raggiungere la falda, e da un’“asta” che convoglia l’acqua nel

“canale”, la cui acqua viene utilizzata per scopi irrigui.

Più aste possono confluire in un unico canale, così da formare un corso d’acqua anche di non piccole dimensioni. Il fontanile ed il canale sono caratterizzati da una ricca vegetazione acquatica e ripariale, oltreché da una fauna assolutamente peculiare che comprende il Gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) e numerosi endemismi anche tra le specie ittiche [Panzarolo (Knipowitschia punctatissima), Lampreda padana (Lethenteron zanandreai), Ghiozzo padano (Padogobius martensi), Cobite mascherato (Sabanajewia larvata)].

L’area è inoltre importante, dal punto di vista faunistico, per la connessione con i corsi prin-cipali dei fiumi che favorisce la migrazione estiva di Salmo (trutta) marmoratus, per Mollu-schi idrobidi, Coleotteri acquatici (in particolare Idrobidi e Ditiscidi), Odonati (Calopteryx vir-go, C. splendens, Cordulegaster boltonii, Ophiogomphus cecilia) e per l’avifauna nidificante [Airone rosso (Ardea purpurea), Succiacapre (Caprimulgus europaeus), Ortolano (Emberiza hortulana)], migratoria [Albanella minore (Circus pygargus), Falco cuculo (Falco vespertinus)]

e svernante [Tarabuso (Botaurus stellaris)].

Vi si riscontrano infine numerose specie di miceti rare nella Pianura Padana lombarda quali Amanita vittadini (specie legata ai prati stabili), Geastrum schmidelii, G. striatum, Gyrodon lividum, Limacela glioderma, Stropharia aurantiaca, Xerocomus ripariellus.

30.4. verifica dei possibili impatti sulla RER e gli interventi di mitigazio-ne proposti

Occorre evidenziare che, rispetto alle indicazioni contenute nel progetto di RER della Lom-bardia, la realtà territoriale di Treviglio manifesta delle diversità dovute essenzialmente alla realizzazione del corridoio infrastrutturale Bre.Be.Mi. – Alta Velocità ferroviaria con le relative bretelle viarie di connessione.

Queste grandi opere, di recente realizzazione, hanno profondamente frammentato il conte-sto territoriale a sud della città di Treviglio.

Gli impatti sulla RER derivanti dalla realizzazione di quanto previsto a livello di pianificazione attuativa risultano assai meno critici proprio in ragione di quanto affermato in precedenza, rimanendo come criticità comunque quella della sottrazione di territorio attualmente libero (seppure frammentato).

Le opere a verde previste, significative in termini quali-quantitativi determineranno tuttavia un beneficio a livello locale pur non potendo superare i limiti imposti dalla frammentazione di cui si è riferito in precedenza. Parte dell’ambito, infine, continuerà a mantenere la sua fun-zione agricola.

Nel complesso, pertanto, stanti le considerazioni precedenti e le mitigazioni proposte, l’impatto sulla coerenza complessiva del progetto di Rete Ecologica Regionale può conside-rarsi lieve e/o trascurabile.

Per un maggiore dettaglio delle scelte progettuali di mitigazione si faccia riferimento agli specifici elaborati progettuali della proposta di piano attuativo.

31. conclusioni

Alla luce del fatto che:

↘ l’unico sito RN2000 si trova a oltre 8 km di distanza (nord-ovest) rispetto all’area og-getto di intervento progettuale

↘ il contesto tra il sito RN2000 e l’area oggetto di intervento progettuale è fortemente urbanizzato e infrastrutturato come riportato al cap. 28

↘ le pressioni rispetto alla conservazione di habitat e specie nel sito RN2000 sono qua-si escluqua-sivamente locali

↘ rispetto alla RER le aree interessate dalle azioni progettuali appartengono solo agli elementi di secondo livello della RER, stante peraltro la condizione di elevata fram-mentazione del comparto territoriale di Treviglio compreso tra la linea ferroviaria storica e il più recente corridoio infrastrutturale posto a sud

↘ il progetto di mitigazione ambientale, costitutivo della proposta di piano attuativo introduce elementi di valore sia in termini quantitativi che qualitativi per le zone a verde di nuova previsione

si propone

_di considerare non significativa l’incidenza delle azioni progettuali derivanti dall’attuazione della proposta di piano attuativo in argomento rispetto al sito RN2000 “Fontanile Brancaleo-ne” (IT2060013)

_di considerare poco significativa l’incidenza delle azioni progettuali derivanti dall’attuazione della proposta di piano attuativo in argomento rispetto alla RER, elementi di secondo livello, per quanto concerne l’occupazione/parziale impermeabilizzazione di suolo attualmente agricolo

Per quanto sopra, fermi gli elementi di possibile prescrizione sopra espressi, e anche in rife-rimento ai principi di razionalizzazione ed economicità dei procedimenti amministrativi, si ritiene di potere escludere la necessità di ulteriori passaggi di valutazione di incidenza.

Nel documento rapporto preliminare studio di incidenza (pagine 61-65)