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Uffici e centro commerciale 2004-2007.

arch:

FAZAKAS György e Jean Paul VIGUIER.

V.

Vörösmarty tér 1.

Gomba - riqualificaz.

2009-2014.

arch:

Hetedik Műterem - SZÁBO Levente, GYÜRE Zsolt.

XI.Móricz Zsigmond Kortér.

Bagni Rácz-riqualificaz.

2007-2010.

Budapesti Műhely, DÉVÉNY tamás, KIS Péter, VALKAY Csaba, VARGA A.

Spa Hotel-riqualificaz.

2007-2010.

Geon Studio-PETHŐ László I.Hadnagy u. 8-10 e 12.

Fermata metro linea 4 2006-2014.

arch:

Sporaarchitects - DÉKÁNY Tibor, FINTA Sándor, HATVANI Ádám, VADASZ Orsolya.

XI.Szent Gellért tér.

Bazaar del castello e passeggiata-riqualificaz.

2012-2014.

arch:

Közti Zrt. POTZNER Ádám e Ferenc, POTTYONDY Péter, SZABÓ Orsolya.

paesaggio: Garten Studio.

I.

Ybl Miklós tér.

Bálna (CET)

centro commerciale 2007-2011.

arch:

ONL - Kas OOSTERHUIS, LÉNÁRD Ilona.

IX.

Fővám tér 11-12.

Simplon ‘A’

appartamenti 2008-2010.

arch:

T2a - TURÁNY Gábor e Bence.

XI.Bércsenyi u. 21 A-B.

Haller Garden centro business 2006-2008.

arch:

Kertész Épitész Studio - KERTÉSZ András, MARIÁN Balász.

IX.Soroksári út 30-34.

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L’architettura del XX sec, a livello globale, può essere in linea di massima categorizzata in correnti e scuole; per quanto riguarda il XXI sec, la situazione è più complessa e le opere architettoniche sono influenzate da molteplici fattori tra cui l’economia, il progresso tecnologico, la creatività del progettista e le esigenze dei clienti. Il prodotto della combinazione di questi elementi, uniti alla possibilità di mutamento della caratterizzazione stilistica di un dato architetto nel corso della sua carriera, produce una molteplicità di edifici anche molto diversi tra loro e difficili da inserire in categorie. Nuovi strumenti di progettazione, di analisi e nuovi materiali, hanno aperto la strada a una forte sperimentazione.

Anche in Ungheria il trend è il medesimo e l’affermazione di uno spirito regionale è molto difficile al momento, grazie anche alla facilità di diffusione di informazioni e immagini sul web.

Dopo la censura degli anni del socialismo, in Ungheria si sono intensificati gli scambi con il resto dell’Europa e anche l’architettura ha risentito di tale influenza. Sulla scia del Movimento Organico è sopravvissuta una corrente che si può definire “Post-Organica”, caratterizzata da una grande attenzione per il genius loci, l’uso di materiali naturali come

La vivace cultura architettonica

Müpa - palazzo dell’arte 2005.

arch:

ZOBOKI-DEMETER ASSOCIATES ARCHITECTS TriGranit

IX.Komor Marcell utca 1.

Corvin-riabilitazione urb.

2004-2012.

arch:

RADVÁNYI Gábor, KOVÁCS Gábor.

urb:

ALFÖLDI György(RÉV8 Zrt.) VIII.

Corvin köz.

Social housing 2005-2008.

arch:

PLANT - KIS Peter, VALKAI Csaba.

VIII.

Pratér u. 30-32.

PPCU Faculty of

Information Technology and Bionics

2002-2004.

arch:

TÖRÖK e BALASZ Architects

VIII.

Pratér u. 50/A.

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Kálvin

complesso e torre 2001-2003.

arch:

VIRÁG Csaba e Z.H.J Architects Studio Ltd.

IX.Kálvin tér 12.

Kocka bar e grill 2012-2013.

arch:

Minusplus - ALEXA Zsolt, RABB Donát, SCHRECK Ákos.

VII.Kazinczy u. 48.

ING uffici 1997.

arch:

Erick VAN EGERAAT architetti associati.

VI.Andrássy út. 9.

K6 uffici 2008.

arch:

TAKÁCS Viktor, ANTERRA ÉPÍTŐIPARI ZRT., IVG.

VI.

Károly Krt. 6.

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pietra e legno e forme sinuose e appunto organiche. Con molte affinità si può citare il Regionalismo Ungherese, che accompagna all’uso di materiali naturali e mattone, caratteri di armonia e semplicità con edifici dotati di tetti a una o due falde e piante ampie, con uno massimo due piani fuori terra. Esempi di questo tipo sono i lavori di Mihály Balázs e Ferenc Keller oppure di Zsuffa e Kalmár. Sulla stessa linea vi è una corrente Minimalista con molte affinità con la severità e sobrietà di Tadao Ando o Peter Zumthor. Siamo di fronte ad edifici semplici e quieti, contraddistinti dall’uso di un unico materiale e interni luminosi e spaziosi: uno stile che si presta alla funzione religiosa o commemorativa.

La generazione di architetti che si è formata dopo il 1989 ha avuto la possibilità di studiare all’estero e di entrare in contatto con la cultura architettonica contemporanea europea.

Il risultato è un gruppo di architetti che prediligono l’uso di molte forme e materiali e grandi superfici in vetro o cemento armato, aggetti e sporgenze. Tra gli studi più attivi si possono citare Minusplus, Péter Kis, Bence Turányi, Sporaarchitects, Kas OOSTERHUIS, László Pethő e altri, accomunati anche da una crescente attenzione per il tema della sostenibilità, in un momento storico di crisi

riqualificazione 2006-2009.

arch:

TIBA studio

VI.Andrássy út. 39.

1956 Memorial 2005-2006.

arch:

I-YPSZILON CSOPORT, EMŐDI Tamás, PAPP Tamás artist:

GYÖRGY Katalin, HORVÁTH Csaba.

XIV.56-osok tere.

Magház 1 appartamenti 1996-2008.

arch:

MNDP Architects - DÉVÉNYI Tamás.

VII.Rottembiller u. 32.

2003-2004.

arch:

FÖLDES László, MÓROCZ Tamás, PETHŐ László.

I.

Donáti u. 28.

Casa del terrore museo

2001-2002.

arch:

KOVÁCS Attila.

preesistenza: 1880, FESZTY A.

VI.Andrássy út. 60.

Geometry uffici 2010-2013.

arch:

3H architects, CSILLAG Katalin, GUNTHER Zsolt.

II.Medve u. 17.

ING quartier generale 2002-2004.

arch:

Erick VAN EGERAAT architetti associati.

XIV.Dózsa György út. 84/C.

BFL archivio cittadino 2004.

arch:

BUDA ARCHITECTURAL STUDIO di KÓRIS János, NÉMETH Tamás.

II.Medve u. 17.

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economica, rivolta soprattutto al tema del riuso e del risparmi energetico. Quello dell’architettura bioclimatica è al momento il campo di maggior sperimentazione anche in Ungheria.

In generale l’architettura ungherese non è molto conosciuta all’estero nonostante i numerosi esempi degni di nota. Sulla consapevolezza di questo limite si sta assistendo negli ultimi anni ad un cambiamento all’interno della cultura dell’architettura, la quale si sta aprendo verso l’estero. Le iniziative di maggior peso si avvertono a Budapest, dove numerose istituzioni promuovono pubblicazioni e mostre (molte in inglese), siti web e forum, piani di studio e tirocini per studenti stranieri.

Un esempio di questo trend è il sito www.

epiteszforum.hu, creato dalla grafica Erika Pásztor e dall’architetto Mihály Vargha, una piattaforma che tratta di urbanistica, architettura e arte.

A partire dal 2003, la rivista bimestrale Octogon organizza “il mese dell’architettura”, ogni ottobre, con mostree ed eventi in Budapest e cintura. Inoltre all’interno del palazzo Almássy (via Ötpacsirta 2, ottavo distretto), l’Associazione Ungherese degli Architetti (AHA) e la Camera Ungherese

Fonti principali:

- ZSOLT BATÁR, Budapest modern, Andron Könyv KFT, Budapest 2011.

- JOHANNES SCHULER, ARNE HÜBNER, Építészeti kalauz – Budapest, TERC Kft., 2014.

- EMIEL LAMERS, Contemporary Architecture in Hungary, Terc Kft, Budapest 2015.

- ZSOLT ZSUFFA, Guide map of Budapest’s contemporary architecture, A&Z 1.1, Budapest 2015.

- © KÉK - Contemporary Architecture Centre 1111 Budapest, Bartók Béla út 10-12. http://kek.

org.hu

- https://www.archdaily.com/search/

all?q=budapest

degli Architetti), organizzano esibizioni sull’architettura contemporanea. Nel luglio 2006 diversi giovani architetti, molti dei quali appartenen ti alla studio Sporaarchitects, si riunirono all’interno del Centro per l’Architettura Contemporanea (KÉK, blu in ungherese).

Il centro promuove esibizioni, convegni, mostre, letture e proiezioni di film; è possibile prendere visione della loro attività sul sito www.kek.org.hu, dotato di un’interfaccia in inglese.

Nel 2009 la Camera degli Architetti fondò il nuovo centro di architettura (FUGA, giunto in ungherese), che ospita oltre a mostre di architettura e arte, una libreria permanente a tema.

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