• Non ci sono risultati.

Le basi: l’arte di argomentare

Nel documento UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRIESTE (pagine 136-141)

4.1. Approccio dialettico-argomentativo

4.1.1. Le basi: l’arte di argomentare

L’anamnesi e la raccolta di informazioni sono attività importanti che in questo tipo di approccio si cerca di finalizzare alla gestione di strumenti professionali, ad esempio il colloquio, che consentono di avvicinare la persona e costruire una relazione. I primi contenuti dei colloqui o delle ricognizioni effettuate attraverso i documenti scritti diventano i tasselli dell’argomentare

Certo è che il tipo di reato o il tipo di notizie che ho, anagrafiche o meno, mi permettono di puntare l'attenzione su alcune domande piuttosto che altre. (at point 3101)

Le notizie raccolte servono più per impostare il colloquio che non per avere già delle idee. (at point 3359) 1 F 37 LM G

Io cerco di cogliere quali sono i fatti reali e distinguere...cioè...perché a volte la persona può riportare le cose in maniera drammatica e poi se vai a contestualizzare capisci meglio che cosa è accaduto veramente. (at point 5200) 4 F 37 LM S

L’operatore tenta di cogliere la specificità del problema che la persona sta affrontando allo scopo di orientare le proprie conoscenze nella direzione più consona rispetto al problema stesso, nell’esempio riportato le conoscenze mobilitate sono riferite ai contenuti normativi e all’organizzazione dei servizi sociali del territorio

Da un punto di vista professionale c'è comunque arricchimento perché ogni problema che porta l'utente va collocato in particolare contesto, sia normativo che altro, perché ogni problema ha la sua sfumatura, da tenere presente anche nel contatto con i servizi e rispetto alla normativa che si va a ripescare. (at point 3910)14 M 34 L C

Partire dalle proprie emozioni facilita la comprensione della situazione, favorisce l’empatia, favorisce la conoscenza dell’altro e, in questo senso, orienta l’interpretazione

Intanto muove dei sentimenti, delle emozioni: sono queste a cui presto più attenzione, anche a quelle cheprovo io effettivamente per diversi motivi. (at point 6550)

Avendo a che fare con degli adolescenti c'è anche una modalità un po' turbinosa negli eventi e quindi degli aspetti così improvvisi muovono anche emozioni e sentimenti che vanno presi in considerazione, anche se sono negativi, di rifiuto o di rabbia. (at point 6778)

Possono anche aiutare a guardare a quello che è accaduto prestando attenzione anche a che tipo di reazione produce questo fatto (at point 7058) 24 F 54 Sp G

Sì, le emozioni sicuramente traspaiano. Sono quelle che poi puoi usare e trasformarle in cambiamento; quando non senti emozioni è difficile dare una direzione. (at point 4479)

Si apprende per sofferenza perché anche i casi che hanno dato i risultati più positivi sono partiti da una buona dose di sofferenza. Ecco: il pre-requisito è quest'apertura, ma il sapore è quello della sofferenza. (at point 5653) 1 F 37 LM G

I contenuti dell’argomentazione si arricchiscono con il porgere all’altro il significato dell’interpretazione dell’evento. Con atteggiamento prudenziale, di fronte alla situazione problematica, vengono considerate le possibili interpretazioni, si pondera lo “spessore” del problema, si ipotizzano le probabili conseguenze, si valuta la ricaduta di alcune scelte e la possibilità di operarne delle altre

Bisogna valutare la ricaduta di alcune scelte, l'ipotesi di farne altre; valutare anche che spessore ha l'empasse in cui si è dentro e non prendere decisioni affrettate, laddove è necessario perché il Tribunale lo chiede ecc, comunque io preferisco l'interlocuzione anche e comunque con il Magistrato, cioè io prima valuto tutte le possibilità per poter giungere a delle decisioni, o a dei suggerimenti, per fornire elementi più attendibili possibili (at point 5659) 39 F 47 Sp G

La valutazione viene svolta in modo progressivo: a partire dal diretto interessato, che esprime il proprio punto di vista, vengono successivamente coinvolti i referenti significativi che danno il proprio apporto all’interpretazione, successivamente si riporta all’interessato la sua visione arricchita da più punti di vista. Il confronto con l’assistito sulla nuova visione può aprire a nuove ipotesi di lettura, che possono originare una nuova lettura dei fatti, una loro parziale ricollocazione o una conferma della prima interpretazione

Se dovessi generalizzare credo che, forse la prima cosa è proprio cercare di ricostruire, dare un senso a quello che è successo a quella persona, se è possibile affrontare prima di tutto col diretto interessato e quindi anche accogliere una possibile costruzione qualunque essa sia. Poi cominciare ad allargare il confronto, nel senso che poi ci sono altri che hanno da dire qualcosa o che attribuiscono dei significati o danno dei giudizi su quello che è successo per cui cominciare a sviluppare un confronto che però coinvolga il diretto interessato, cioè allargare il confronto. (at point 5095) 23 F 47 LM G

Nei colloqui successivi cerco di approfondire gli aspetti che mi suscitano delle perplessità, che ritengo siano degli aspetti da approfondire, però la parte fondamentale è quella del confronto con la famiglia, ho bisogno delle informazioni che mi vengono date dai familiari perché incrociando, alle volte, emergono questioni che non sempre la persona mette in evidenza perché cerca di nascondere. (at point 4950) 28 F 49 L G

Io ho in mente sempre la persona inserita in un sistema familiare ed è un po' il mio riferimento teorico, l'ho adottato in questi anni, per cui anche se viene la persona da sola, penso che a casa c'è il marito o la moglie, se viene la moglie penso che magari ha dei figli, se vengono i figli penso che a casa ci sono i genitori, io chiedo sempre il coinvolgimento della famiglia e lavoro insieme con la famiglia, per cui la sento parte del progetto. (at point 12500) 13 F 56 Sp S

Anche il fare può divenire pensiero, di fronte al problema che si manifesta, nell’esempio sotto riportato, di allontanamento dal progetto concordato con il ragazzo e con i genitori, si cerca di lavorare sulla comunicazione, sul confronto, sul tentativo di stimolare attraverso la relazione dei pensieri critici rispetto al comportamento e agli atteggiamenti posti in essere

Faccio un esame sempre di come sta andando la relazione, laddove c'è da parte dei ragazzi e delle famiglie un allontanamento che può dimostrarsi in sottovalutare gli aspetti penali, il non rispettare gli impegni, la puntualità, una certa comunicazione, allora rinsaldo, cerco di rinsaldare, con l'obiettivo di rinsaldare la relazione (at point 1447)

Se l’assistente sociale ricerca la consapevolezza delle proprie pre-comprensioni, le riconosce, le usa in modo propositivo non solo a livello di contenuti concettuali ma anche nella relazione, si crea un circolo ermeneutico dell’intepretazione

Ci sono tante tipologie giuridiche e nel tempo ho imparato a considerare la persona che viene come una persona che porta un problema di giustizia, non come un delinquente, senza pregiudizio, è una cosa che si impara perché all'inizio credo ci sia un timore un po' in tutti nell'affrontare questo tipo di problematiche e poi la cosa interessante è “lasciare uscire” le emozioni della persona, nel senso di accogliere la persona così com'è e con il problema che ti porta. Se mi parla del reato io comincio dal reato, lo lascio parlare e posticipo la presentazione del servizio, l'accenno, e posticipo in un colloquio successivo, perché credo che l'accoglienza sia fondamentale, la persona non deve sentirsi giudicata perché viene in questo servizio e invece spesso porta questo peso del giudizio, che viene dai familiari o dalla società perché è finito sui giornali. (at point 5419) 32 F 44 L G

La pre-comprensione può essere data anche dall’implicito, che si sviluppa nel corso della relazione per gli aspetti emotivi e affettivi personali che vengono toccati dalla situazione ma che, se riconosciuti, possono essere “utilizzati” più consapevolmente

Influisce nel senso che quello che io posso fare è riconoscere questi aspetti e averli presente come miei e poterli collocare all'interno del rapporto che ho stabilito con la persona e tenermeli nella mia parte, non attribuirli solo all'altro perché ci sono anche delle vicende che toccano dei punti deboli personali, bisogna innanzitutto conoscersi per poter fare meno danni. (at point 18062) 24 F 54 Sp G

Il ricollocare, da parte dell’assistente sociale, la propria interpretazione come “parziale” rispetto alla vita della persona può aiutare a cogliere le pre-comprensioni connotate come pregiudizi sulla persona anziché come elementi di criticità parziali riferiti alla problematicità di comportamento

Ci dovrebbe essere un apprendimento di tipo semantico che spesso non c'è. Si tratta di prestare attenzione alle parole che si usano nei colloqui e ancor di più a quelle che si scrivono; cercare sempre di non essere deterministici: spesso capita di dire questo ragazzino “E’ così” mentre quello che io ho appreso è che spesso le persone sono così in un dato contesto, non dico che fuori siano completamente diverse, però non sono solo come le vediamo noi. Tu vedi un pezzettino, è corretto pensare che è un pezzettino e che rispetto al resto puoi solo fare delle ipotesi, degli scenari che devi condividere con la persona. Nella relazione noi dovremmo scrivere "Ci siamo fatti un'idea però la persona non è assolutamente d'accordo perché…”, questo è quello che vorrei riuscire sempre a fare. 40 F 33 LM C

Il circolo prosegue positivamente, per le specificità conoscitive del servizio sociale, se rimane un circolo “aperto” al contesto allargato del singolo. L’assistente sociale coglie l’unicità di ogni situazione intesa nelle dimensioni personale e familiare ma anche, se necessario e/o opportuno, di rete informale e formale

Certo che le problematiche dei ragazzi o delle famiglie si attestano su problematiche insomma anche similari, quindi delle modalità, però poi tendo a vederli nel loro mondo, nella loro...anche la problematica di carattere generale, cerco di capire come in realtà la vivono loro, e quindi è più difficile fare delle analogie nella lettura più generale; io però sono sempre un po'... allergica e poi vedo che più ci si addentra nella conoscenza anche di sistemi familiari, di dinamiche ecc, ci sono dei mondi da scoprire che fanno di quel mondo anche l'unicità, i caratteri di unicità. (at point 11217)

La conoscenza ormai acquista della situazione può evolvere nel passaggio successivo che interessa lo sviluppo delle situazioni.

Nel documento UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRIESTE (pagine 136-141)