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Capitolo 4 Indagine sui caratteri e le preferenze dei turisti

4.4 Gli elementi di attrattività

4.4.8 Le escursioni

Le escursioni a cui prendere parte sono numerose e le più caratteristiche sono quelle che si svolgono in laguna. I turisti apprezzano molto trascorrere le giornate in laguna, recarsi con la motonave Cristina all'isola di Anfora, a Barbana e visitare i casoni per entrare nel vivo delle tradizioni e della storia dell'isola. L'incontro con i pescatori che aprono ai turisti le loro antiche abitazioni lagunari riscuote sempre notevole successo; essi raccontano del ruolo primario della pesca per l'economia di Grado e dell'andamento delle stagioni lontano dal centro cittadino. Molti di loro un tempo trascorrevano la loro vita in laguna e si recavano a Grado solo poche volte l'anno in occasione di ricorrenze importanti, quali solitamente Natale, Pasqua ed in occasione della festa dei Santi Patroni.

I pescatori per i loro spostamenti nella laguna utilizzavano le batèle, che sono utilizzate ancora oggi; sono imbarcazioni di piccole dimensioni a fondo piatto per permettere la navigazione in presenza fondali bassi anche in caso di bassa marea.

La pesca seguiva il ritmo delle stagioni e delle maree, infatti in primavera si pescavano novellame e seppie, in estate un po' di tutto ed in particolar modo sardelle, mentre in autunno sogliole e passere; alcuni pescatori erano e sono ancora oggi valligiani, possiedono delle valli da pesca in cui allevano pesci di vario genere, per poi rivenderlo al mercato di Grado. Le tecniche di pesca erano varie, in primis si pescava con reti fatte e rammendate a mano, ma anche con la togna, una lenza a mano, il parangal (in italiano palamito), un attrezzo costituito da una lunga lenza con inseriti ad intervalli regolari altri pezzi di lenza più sottile terminanti in un amo, la fiossina (in italiano fiocina), un arpione utilizzato nella pesca subacquea, oppure con le mani.

D'inverno, quando non era possibile praticare la pesca, gli uomini si dedicavano alla caccia di anatre ed altri volatili presenti in laguna.

Per che desidera immergersi ancora di più nella cultura gradese può provare il pescaturismo che si svolge a bordo di barche da pesca tradizionali, si propone di avvicinare il pubblico al mondo della pesca professionale e consiste nel coinvolgere il turista nelle diverse modalità di pesca. Questo è un modo per far conoscere tradizioni, modi di vivere ed un mestiere, quello del pescatore, che è molto faticoso ed a volte sottovalutato.

Sempre in ambito naturalistico risultano di particolare interesse le due riserve naturali che fanno parte del territorio di Grado: la Valle Cavanata e il Caneo, che compongono, assieme stazione biologica di Isola della Cona ed al banco Mula di Muggia, della Riserva Naturale Regionale Foce dell'Isonzo. Ad entrambe si accede per mezzo della strada provinciale per Monfalcone da cui si svolta verso la frazione di Fossalon.

La riserva Naturale Regionale Foce dell'Isonzo si sviluppa su 2350 ettari; sono presenti percorsi naturalistici consigliati ed escursioni su passerelle e palafitte di legno con torrette d'osservazione ed è stata classificata come Important Bird Area da Birdlife International.

La riserva della Valle Cavanata è ciò che resta dopo il grande prosciugamento a scopo agricolo nel periodo compreso fra la prima e la seconda Guerra Mondiale che ha interessato la parte orientale della laguna. L'unica zona umida rimasta dalle operazioni di bonifica è quella della Valle Cavanata che venne sfruttata per la caccia fino al 1979 e per la pesca sino al 1995. La Riserva Naturale Regionale della Valle Cavanata è stata

raggiungibile in auto, ma anche in bicicletta grazie alla presenza della recente pista ciclabile che la collega al centro cittadino; essa è il luogo ideale per i turisti interessati al birdwatching È presente per l'accoglienza dei turisti un centro visite dotato di osservatori e di un laboratorio didattico; sono a disposizione dei turisti, che possono osservare, a seconda della stagioni sino a 260 specie diverse di volatili, visite guidate. La valle svolge l'importante ruolo di zona di sosta e riposo per uccelli migratori e svernanti; di rilievo è la consistente presenza di folaghe, cormorani, gabbiani reali, aironi maggiori e garzette. Simbolo della riserva, a partire dagli anni Ottanta, sono gli immacolati cigni a seguito di alcune immissioni, i quali si riproducono con successo sui

tapi; a seguito di un'altra immissione, è nata una colonia di oche grigie, alle quali si

aggiungono le oche lombardelle o granaiole che si possono osservare solitamente nell'area ricoperta da prati sul lato ovest della valle. All'estremità meridionale dei prati si nota uno stagno artificiale realizzato nel 1986, il quale garantisce ricovero ed alimentazione a parecchie delle specie osservabili; inoltre le oche menzionate sopra contribuiscono a mantenerlo pulito e libero dalle erbe palustri, che altrimenti lo avrebbero trasformato in un grande canneto.

Un'altra escursione a contatto con la natura per tutte le età, da effettuare nelle vicinanze della Valle Cavanata, è la visita dell'oasi naturalistica del Caneo istituita nel 1996; essa comprende una lingua di terra ricoperta da un fitto canneto e da questo prende il nome, infatti caneo in gradese significa canneto. Come la Valle Cavanata, anche l'area del

caneo è rimasta umida e si è salvata dalle bonifiche effettuate in quelle zone; in

particolare arriva da nord acqua dolce di fiume e da sud acqua salmastra del mare, si crea così un ambiente acquatico molto particolare e la flora dell'area è caratterizzata da piante che si adattano ad entrambe le acque. Il canneto comprende numerosi isolotti che sbucano dall'acqua, e aree semisommerse, sicuro rifugio per numerosissime specie di uccelli; oltre alle passeggiate all'insegna della natura e del birdwatching, nell'area del

caneo è possibile effettuare gite in barca, in bicicletta, kayak e canoa. Sul luogo si

trovano passerelle in prossimità dell'acqua, torri d'osservazione ed una struttura che comprende un bar, un ristorante ed un albergo, specializzati nell'ospitalità di appassionati di natura e sportivi, in particolare sono previsti menu e servizi studiati appositamente per chi raggiunge l'oasi in bicicletta grazie alla presenza della pista ciclabile che arriva all'oasi dopo aver attraversato la Valle Cavanata.