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Capitolo IV: La tecnologia finanziaria

4.2 Le prospettive della tecnologia finanziaria

Quanto riportato nel precedente paragrafo in riferimento alla tecnologia finanziaria e, più specificatamente, al crowdfunding mette in luce l’importanza dello sviluppo di

questo settore. La Commissione europea ha dato e continuerà a dare attenzione alla diffusione di nuove tecnologie a favore delle imprese per raccogliere liquidità a loro beneficio.

Da un lato l’ascesa delle piattaforme a supporto dei finanziamenti per coloro che non riescono ad accedere agli strumenti finanziari tradizionali può essere vista come un ostacolo o un futuro impedimento alla messa in pratica dei piani di sviluppo pluriennali stabiliti periodicamente dagli intermediari finanziari ordinari. I Fintech, però, non devono essere considerati in modo critico per la loro rapida affermazione a livello europeo, ma piuttosto come una tipologia di impresa che aumenterà il panorama competitivo del futuro tra coloro che hanno come attività principale quella del supporto finanziario alle imprese. I Fintech, infatti, si sono inseriti in questo settore di mercato come soggetti che operano con asset altamente innovativi e hanno portato numerosi benefici ai competitors in termini di adeguamento dei propri strumenti operativi in linea con le imprese rivali. Essi non dispongono di un vantaggio completo rispetto agli altri intermediari finanziari perché non hanno raggiunto una struttura operativa interna ancora del tutto articolata rispetto a quella predisposta dal management dei grandi gruppi finanziari. Ciò comporta una presenza di costi operativi ancora troppo elevata per poter dire che i Fintech si siano pienamente affermati nel mercato di riferimento e possano danneggiare in termini competitivi gli intermediari finanziari rivali.

Molte controparti hanno preferito mantenere ancora stabili i rapporti con gli intermediari che storicamente sono presenti all’interno del mercato, preferendo non affidarsi a soggetti come i Fintech ed evitando, di conseguenza, la completa trasformazione del settore finanziario ad oggi pressoché intatto.

Il fatto che i Fintech non abbiano potuto influire così radicalmente in questo settore è attribuibile al fatto che, come riportato in precedenza, essi non hanno raggiunto ancora il completo sviluppo operativo per poter competere con gli intermediari finanziari più forti che vengono ancora preferiti dalle imprese per la loro affidabilità nel lungo periodo. Grazie alla loro struttura organizzativa ampia e perfettamente adattabile alle situazioni esterne, gli intermediari più grandi riescono ad imporsi anche all’interno di regioni in cui non esistono soggetti che si sono storicamente affermati nel corso degli

anni, limitando di conseguenza la concorrenza nel settore e la possibile affermazione delle imprese Fintech.

Un’altra peculiarità del fenomeno è rappresentata dal fatto che sono gli stessi intermediari finanziari storici ad accordarsi con le società Fintech o le acquistano direttamente, inglobandole all’interno del proprio gruppo finanziario. Dalle statistiche risulta che una banca su cinque considera una potenziale acquisizione di un’impresa tecnologicamente avanzata come possibilità di business futura, in modo tale da migliorare la propria struttura interna dei costi e incrementare l’efficienza della propria catena produttiva. Il raggiungimento di una struttura finanziaria di questo tipo può portare importanti benefici sia all’intero settore degli intermediari sia ai due contraenti. Infatti, da un lato il grande intermediario può sfruttare pienamente gli assets altamente innovativi della società Fintech incrementando la qualità dei servizi offerti alle controparti, mentre dall’altro l’impresa Fintech riesce a operare all’interno di mercati più specifici e difficilmente accessibili a causa degli elevati costi generati dalle barriere all’entrata. Il settore delle società di tecnologia finanziaria può dunque arrivare a servire controparti e, più in generale, interi settori di mercato che altrimenti non verrebbero presi in considerazione dagli intermediari finanziari storici.

Il finanziamento delle imprese tramite equity fornito dalle piattaforme crowdfunding riesce a soddisfare le richieste delle imprese che sono economicamente più in difficoltà, che non riescono a incontrare le richieste dell’offerta stabilite dagli intermediari e che non possono più accedere a linee di liquidità erogate a debito. Le piattaforme di questo tipo soddisfano la domanda di queste controparti e sono spesso soggette al supporto finanziario fornito dai fondi venture capital o dai business angels. Attraverso la loro partecipazione i crowdfunding riescono da un lato a soddisfare le richieste provenienti da queste imprese e dall’altro dimostrano maggior affidabilità alle controparti grazie alla presenza di questi soggetti esterni che sono specializzati nel settore e garantiscono la buona riuscita dell’investimento.

Gli operatori del mercato Fintech, dopo un periodo di adattamento iniziale, si stanno diffondendo sempre più rapidamente all’interno delle economie locali e il fenomeno sembra in continua ascesa, non mostrando particolari limitazioni a questo andamento espansivo. Ciò può portare a un miglioramento per l’accesso alla finanza delle PMI,

soprattutto per le imprese più piccole che avrebbero il vantaggio di una migliore gestione delle informazioni personali grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici, limitando la presenza di asimmetrie informative, spesso causa della contrazione della domanda con gli intermediari finanziari storici.

Il settore, inoltre, può essere rappresentato dalle stesse start-up e PMI che si inseriscono come operatori all’interno del mercato e si occupano di creare un vantaggio finanziario alle imprese presenti nei vari settori. Per questo è fondamentale un supporto costante delle istituzioni locali ed europee per il mantenimento del progresso del mercato Fintech e lo sviluppo della tecnologia in ambito finanziario che crea notevoli vantaggi all’operato delle imprese interessate, obiettivo dell’Europa previsto per il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale.

Capitolo V: Dati a sostegno dell’operato positivo del Fondo europeo