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Le Raccomandazioni del Consiglio del luglio 2018

Nel documento 2019 D OCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA (pagine 120-125)

Parte III – Analisi del Programma nazionale di Riforma

2. Il PNR nel quadro della governance europea

2.1. Le Raccomandazioni del Consiglio del luglio 2018

Nella riunione del 13 luglio 2018 il Consiglio dell'Unione europea ha

approvato le raccomandazioni specifiche per paese e i pareri sulle politiche

economiche e di bilancio degli Stati membri (di seguito: raccomandazioni),

chiudendo così il ciclo annuale del Semestre europeo, avviato nell'autunno

2017.

Nel testo approvato dal Consiglio vengono confermate le quattro aree

delle raccomandazioni delle Commissione indirizzate all'Italia e riguardanti

gli aggiustamenti di bilancio e la fiscalità (I), la giustizia, la gestione delle

aziende partecipate e la concorrenza (II), il risanamento del settore bancario

e il miglioramento dell'accesso delle imprese ai mercati finanziari (III), il

mercato del lavoro, la ricerca, l'innovazione e le infrastrutture (IV).

Aggiustamenti di bilancio e fiscalità (CSR 1)

Il Consiglio ha fissato un preciso obiettivo quantitativo (consistente nel

contenimento entro lo 0,1% del tasso di crescita nominale della spesa

primaria netta, corrispondente a un aggiustamento strutturale dello 0,6% del

PIL), mentre nelle raccomandazioni del 2017 si faceva riferimento, più

genericamente, alla necessità di “perseguire un consistente sforzo di

bilancio nel 2018, in linea con i requisiti del braccio preventivo del patto di

stabilità e crescita”. Resta invariata la richiesta di provvedere a una

tempestiva attuazione del programma di privatizzazioni e di utilizzare le

entrate straordinarie per accelerare la riduzione del rapporto debito

pubblico/PIL. Si continua a raccomandare di trasferire il carico fiscale

gravante sui fattori produttivi verso imposte meno penalizzanti per la

crescita, con esiti neutri per il bilancio, con un’azione decisa per ridurre il

numero e l’entità delle agevolazioni fiscali e per aggiornare gli obsoleti

valori catastali del patrimonio immobiliare. Si richiede di ampliare l’uso

obbligatorio dei sistemi elettronici di fatturazione e pagamento, al fine di

contrastare l'evasione fiscale, e di ridurre il peso delle pensioni di vecchiaia

nella spesa pubblica, al fine di creare margini per altri interventi di carattere

sociale.

Il Governo, nel condividere la rilevanza strategica della riduzione del

debito pubblico, opta per un miglioramento del saldo strutturale più

graduale rispetto alla Raccomandazione del Consiglio che implicherebbe

un’eccessiva restrizione di bilancio, con riflessi negativi di carattere sociale,

meritevoli di attenzione non inferiore a quella rivolta ai saldi di bilancio

nella definizione della politica economica. Dal punto di vista della politica

fiscale, in linea con il Contratto di Governo, la progressiva introduzione

della flat tax ridurrà il cuneo fiscale sul lavoro e sarà coperta da una

riduzione delle spese fiscali, salvaguardando quelle destinate al sostegno

alla famiglia e alle persone con disabilità, in coerenza con quanto

raccomandato dalla Commissione Europea e dall’OCSE. Il Governo non

ritiene opportuno in questa fase rivedere l’imposizione sugli immobili, già

oggetto di numerosi cambiamenti legislativi negli ultimi anni. Dal lato delle

uscite, si continuerà l’opera di revisione della spesa pubblica con l’obiettivo

di ridurre il rapporto fra spesa corrente e PIL e di aumentare la spesa per

investimenti.

Giustizia, PA e concorrenza (CSR 2)

In materia di giustizia, il Consiglio raccomanda di ridurre la durata del

processo civile mediante una gestione efficiente dei procedimenti e norme

per assicurare la disciplina processuale; potenziare la lotta contro la

corruzione, in particolare riducendo la durata dei processi penali per evitare

la prescrizione; attuare il nuovo quadro anti-corruzione.

Chiede poi di assicurare il rispetto del nuovo quadro normativo per le

imprese pubbliche e di accrescere l'efficienza e la qualità dei servizi

pubblici locali.

Infine, raccomanda di affrontare le restrizioni alla concorrenza, in

particolare nel settore dei servizi, eventualmente mediante una nuova legge

annuale ad hoc.

Il DEF ricorda sul punto l'approvazione della nuova legge per il contrasto

dei reati contro l’Amministrazione pubblica, che innalza le pene per reati di

corruzione, introducendo altre rilevanti modifiche normative, sia di

carattere sostanziale sia processuale, al fine di potenziare l’attività di

prevenzione, accertamento e repressione dei reati contro la PA, oltre a

modificare la disciplina della prescrizione, bloccandone il decorso dopo la

sentenza di primo grado. Il Governo è inoltre al lavoro su un disegno di

legge delega per la riforma del processo civile mirata alla semplificazione e

alla riduzione dei tempi dei processi e alla riforma del processo penale, al

fine di garantirne la ragionevole durata e l’effettività.

La tutela e la promozione di un’equa concorrenza, la revisione delle

concessioni pubbliche e il potenziamento delle agenzie di supervisione dei

settori regolamentati saranno oggetto di nuove iniziative legislative e di

politica economica.

Il settore bancario (CSR 3)

Con riferimento al settore bancario viene raccomandato, da un lato, di

mantenere il ritmo di riduzione dello stock dei crediti deteriorati e di

rafforzare gli incentivi alla ristrutturazione e al risanamento dei bilanci, in

particolare nel segmento delle banche soggette alla vigilanza nazionale e,

dall'altro, di attuare tempestivamente la riforma in materia di insolvenza. E'

altresì necessario migliorare l'accesso delle imprese ai mercati finanziari.

Il Governo ricorda che il risanamento degli istituti di credito e lo

smaltimento dei prestiti in sofferenza proseguono a ritmo sostenuto e

assicura che svilupperà un piano per lo smaltimento dei crediti deteriorati

ma non ancora in sofferenza. A fine marzo il Governo ha approvato un

decreto per garantire la stabilità finanziaria, economica e degli investimenti,

che prevede il mantenimento, con alcune modifiche, dello schema di

concessione della garanzia dello Stato sulla cartolarizzazione di sofferenze

(GACS). La riforma delle banche popolari è in fase di attuazione, mentre

quella del credito cooperativo è sostanzialmente conclusa.

L’accesso ai finanziamenti per le PMI sarà ulteriormente migliorato con

il sostegno ai fondi di venture capital e un maggiore orientamento dei

Programmi Individuali di Risparmio (PIR) verso le PMI.

Mercato del lavoro e spesa sociale (CSR 4)

In relazione al mercato del lavoro, il Consiglio raccomanda di accelerare

l'attuazione della riforma delle politiche attive del lavoro, di incoraggiare la

partecipazione delle donne al mercato del lavoro, razionalizzando le

politiche di sostegno alle famiglie ed estendendo la rete assistenziale

all'infanzia. Oltre ad auspicare una razionalizzazione della spesa sociale e

un miglioramento della sua composizione, poi, evidenzia la necessità di

promuovere ricerca, innovazione, digitalizzazione, formazione

professionale e infrastrutturazione.

Il DEF sottolinea che il Governo è già intervenuto con il c.d. "Decreto

Dignità" per ridurre l’abuso dei contratti di lavoro a termine e tutelare

maggiormente i lavoratori con contratti a tempo indeterminato

nell’eventualità di licenziamenti. Il RdC rafforzerà il contrasto alla povertà

e le politiche attive del lavoro, grazie anche a maggiori risorse finanziarie

per i CpI e per l’ANPAL. La riforma del welfare consentirà il

pensionamento anticipato di lavoratori che hanno conseguito un elevato

numero di anni di contribuzione, creando spazi per l’assunzione di giovani.

Le risorse pubbliche destinate all’istruzione, alla ricerca, alla diffusione

dell’innovazione, digitalizzazione e interconnessione nei processi produttivi

(Piano ‘Impresa 4.0’) e alla diffusione delle competenze informatiche sono

state complessivamente incrementate. Infine, il rilancio e lo sviluppo delle

infrastrutture saranno oggetto di un ampio sforzo, sia organizzativo che

finanziario.

Sintesi delle raccomandazioni rivolte all'Italia nel 2016 e nel 2017

Nel luglio del 2016 il Consiglio sono state cinque le raccomandazioni

all'Italia:

1) Aggiustamenti di bilancio e fiscalità: limitare nel 2016 la deviazione

temporanea dall'aggiustamento dello 0,5% del PIL richiesto all'importo

dello 0,75% del PIL concesso per gli investimenti e per l'attuazione delle

riforme strutturali, a condizione di riprendere il percorso di avvicinamento

all'obiettivo di bilancio a medio termine nel 2017. Viene chiesto di

conseguire un aggiustamento annuo di bilancio verso l'OMT pari allo 0,6%

o più del PIL nel 2017. Con riferimento al processo di privatizzazione si

raccomanda di assicurare l'attuazione puntuale del programma di

privatizzazioni, impiegando tali entrate straordinarie per ridurre il debito

pubblico. Viene inoltre richiesto di completare la riforma del processo di

bilancio nel corso del 2016 e assicurare che la revisione della spesa ne

costituisca parte integrante. Sul fronte del fisco si raccomanda di: spostare il

carico fiscale dai fattori di produzione al consumo e al patrimonio, ridurre il

numero e la portata delle agevolazioni fiscali, completare la riforma del

catasto entro il primo semestre 2017, procedere nel contrasto all'evasione

fiscale con disposizioni, quali ad esempio la diffusione dei sistemi

elettronici di fatturazione e pagamento, volte al miglioramento del tasso di

rispetto dell'obbligo tributario.

2) PA, contrasto alla corruzione e giustizia civile: attuare la riforma della

pubblica amministrazione adottando e applicando tutti i decreti legislativi

necessari, in particolare in materia di riforma delle imprese di proprietà

pubblica, servizi pubblici locali e gestione delle risorse umane; potenziare la

lotta contro la corruzione anche riformando l'istituto della prescrizione entro

fine 2016; ridurre la durata dei procedimenti civili dando attuazione alle

riforme e assicurando una gestione efficiente delle cause.

3) I crediti deteriorati e il settore bancario: viene raccomandato, da un lato, di

accelerare il processo di riduzione dei crediti deteriorati, anche agendo sul

fronte di un ulteriore miglioramento della disciplina dell'insolvenza e del

recupero crediti e, dall'altro, di completare in tempi brevi l'attuazione delle

riforme in corso in materia di governo societario.

4) Mercato del lavoro e spesa sociale: si raccomanda di attuare la riforma delle

politiche attive, con particolare riguardo all'incremento dell'efficienza dei

servizi per l'impiego e all'incentivazione del lavoro dei componenti delle

famiglie che costituirebbero la seconda fonte di reddito. Sul fronte della

spesa sociale, oltre alla sua revisione e razionalizzazione, viene

raccomandato di adottare e attuare la strategia nazionale di lotta contro la

povertà.

5) Concorrenza: si chiede di adottare e attuare rapidamente la legge sulla

concorrenza rimasta in sospeso; intervenire ulteriormente per aumentare la

concorrenza nelle professioni regolamentate, nei trasporti, nella sanità, nel

commercio al dettaglio e nell'aggiudicazione delle concessioni.

Nel luglio del 2017 il Consiglio sono state quattro le raccomandazioni

all'Italia:

1) Sostenibilità finanze pubbliche: perseguire un consistente sforzo di bilancio

nel 2018 ed adottare le ulteriori necessarie misure al fine di continuare

l'aggiustamento strutturale annuo di almeno lo 0,6% del PIL, richiesto per il

raggiungimento dell'obiettivo di pareggio del bilancio in termini strutturali a

medio termine, essendovi il rischio di una deviazione significativa dal

requisito nel 2018 a politiche invariate; accelerare l'attuazione del

programma di privatizzazioni e usare le conseguenti entrate straordinarie

per accelerare la riduzione del debito pubblico; trasferire il carico fiscale dai

fattori di produzione verso settori meno penalizzanti per la crescita; ridurre

numero e portata delle agevolazioni fiscali e completare la riforma del

catasto; reintrodurre l'imposta sulla prima casa per le famiglie con reddito

elevato; estendere ulteriormente l'uso di sistemi elettronici di fatturazione e

pagamento, in quanto l'uso di tali sistemi è ben al di sotto della media UE;

2) Giustizia, Pubblica Amministrazione e Concorrenza: aumentare gli sforzi

per accorciare la durata e smaltire l'arretrato della giustizia civile sebbene le

riforme abbiano fatto registrare alcuni progressi; potenziare la lotta contro la

corruzione e rivedere l'istituto della prescrizione; completare la riforma del

pubblico impiego e aumentare l'efficienza delle imprese pubbliche;

rimuovere gli ostacoli alla concorrenza, specialmente nei settori delle

professioni regolamentate, delle concessioni, degli appalti pubblici e del

sistema delle autorizzazioni nonché dei servizi pubblici locali, compresi i

trasporti;

3) Crediti deteriorati e settore bancario: perseguire l'ulteriore

ridimensionamento dello stock dei crediti deteriorati, sebbene siano stati

compiuti alcuni progressi, anche migliorando ulteriormente la disciplina

dell'insolvenza e dell'escussione delle garanzie;

4) Mercato del lavoro e spesa sociale: attuare la riforma delle politiche attive

del mercato del lavoro e affrontare le criticità in diversi settori quali la piena

attuazione del sistema Garanzia giovani, la formazione degli adulti, la

partecipazione delle donne al mercato del lavoro; sviluppare la

contrattazione collettiva di secondo livello, con il coinvolgimento delle parti

sociali, al fine di migliorare l'allocazione efficiente delle risorse e aumentare

la reattività delle retribuzioni alle situazioni economiche locali; incentivare

al lavoro le persone che costituirebbero la seconda fonte di reddito; adottare

e attuare la strategia nazionale di lotta contro la povertà, anche al fine di

ridurre le disparità regionali; rivedere e razionalizzare la spesa sociale.

2.2. Relazione per paese relativa all'Italia 2019 della Commissione

Nel documento 2019 D OCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA (pagine 120-125)