Parte III – Analisi del Programma nazionale di Riforma
2. Il PNR nel quadro della governance europea
2.1. Le Raccomandazioni del Consiglio del luglio 2018
Nella riunione del 13 luglio 2018 il Consiglio dell'Unione europea ha
approvato le raccomandazioni specifiche per paese e i pareri sulle politiche
economiche e di bilancio degli Stati membri (di seguito: raccomandazioni),
chiudendo così il ciclo annuale del Semestre europeo, avviato nell'autunno
2017.
Nel testo approvato dal Consiglio vengono confermate le quattro aree
delle raccomandazioni delle Commissione indirizzate all'Italia e riguardanti
gli aggiustamenti di bilancio e la fiscalità (I), la giustizia, la gestione delle
aziende partecipate e la concorrenza (II), il risanamento del settore bancario
e il miglioramento dell'accesso delle imprese ai mercati finanziari (III), il
mercato del lavoro, la ricerca, l'innovazione e le infrastrutture (IV).
Aggiustamenti di bilancio e fiscalità (CSR 1)
Il Consiglio ha fissato un preciso obiettivo quantitativo (consistente nel
contenimento entro lo 0,1% del tasso di crescita nominale della spesa
primaria netta, corrispondente a un aggiustamento strutturale dello 0,6% del
PIL), mentre nelle raccomandazioni del 2017 si faceva riferimento, più
genericamente, alla necessità di “perseguire un consistente sforzo di
bilancio nel 2018, in linea con i requisiti del braccio preventivo del patto di
stabilità e crescita”. Resta invariata la richiesta di provvedere a una
tempestiva attuazione del programma di privatizzazioni e di utilizzare le
entrate straordinarie per accelerare la riduzione del rapporto debito
pubblico/PIL. Si continua a raccomandare di trasferire il carico fiscale
gravante sui fattori produttivi verso imposte meno penalizzanti per la
crescita, con esiti neutri per il bilancio, con un’azione decisa per ridurre il
numero e l’entità delle agevolazioni fiscali e per aggiornare gli obsoleti
valori catastali del patrimonio immobiliare. Si richiede di ampliare l’uso
obbligatorio dei sistemi elettronici di fatturazione e pagamento, al fine di
contrastare l'evasione fiscale, e di ridurre il peso delle pensioni di vecchiaia
nella spesa pubblica, al fine di creare margini per altri interventi di carattere
sociale.
Il Governo, nel condividere la rilevanza strategica della riduzione del
debito pubblico, opta per un miglioramento del saldo strutturale più
graduale rispetto alla Raccomandazione del Consiglio che implicherebbe
un’eccessiva restrizione di bilancio, con riflessi negativi di carattere sociale,
meritevoli di attenzione non inferiore a quella rivolta ai saldi di bilancio
nella definizione della politica economica. Dal punto di vista della politica
fiscale, in linea con il Contratto di Governo, la progressiva introduzione
della flat tax ridurrà il cuneo fiscale sul lavoro e sarà coperta da una
riduzione delle spese fiscali, salvaguardando quelle destinate al sostegno
alla famiglia e alle persone con disabilità, in coerenza con quanto
raccomandato dalla Commissione Europea e dall’OCSE. Il Governo non
ritiene opportuno in questa fase rivedere l’imposizione sugli immobili, già
oggetto di numerosi cambiamenti legislativi negli ultimi anni. Dal lato delle
uscite, si continuerà l’opera di revisione della spesa pubblica con l’obiettivo
di ridurre il rapporto fra spesa corrente e PIL e di aumentare la spesa per
investimenti.
Giustizia, PA e concorrenza (CSR 2)
In materia di giustizia, il Consiglio raccomanda di ridurre la durata del
processo civile mediante una gestione efficiente dei procedimenti e norme
per assicurare la disciplina processuale; potenziare la lotta contro la
corruzione, in particolare riducendo la durata dei processi penali per evitare
la prescrizione; attuare il nuovo quadro anti-corruzione.
Chiede poi di assicurare il rispetto del nuovo quadro normativo per le
imprese pubbliche e di accrescere l'efficienza e la qualità dei servizi
pubblici locali.
Infine, raccomanda di affrontare le restrizioni alla concorrenza, in
particolare nel settore dei servizi, eventualmente mediante una nuova legge
annuale ad hoc.
Il DEF ricorda sul punto l'approvazione della nuova legge per il contrasto
dei reati contro l’Amministrazione pubblica, che innalza le pene per reati di
corruzione, introducendo altre rilevanti modifiche normative, sia di
carattere sostanziale sia processuale, al fine di potenziare l’attività di
prevenzione, accertamento e repressione dei reati contro la PA, oltre a
modificare la disciplina della prescrizione, bloccandone il decorso dopo la
sentenza di primo grado. Il Governo è inoltre al lavoro su un disegno di
legge delega per la riforma del processo civile mirata alla semplificazione e
alla riduzione dei tempi dei processi e alla riforma del processo penale, al
fine di garantirne la ragionevole durata e l’effettività.
La tutela e la promozione di un’equa concorrenza, la revisione delle
concessioni pubbliche e il potenziamento delle agenzie di supervisione dei
settori regolamentati saranno oggetto di nuove iniziative legislative e di
politica economica.
Il settore bancario (CSR 3)
Con riferimento al settore bancario viene raccomandato, da un lato, di
mantenere il ritmo di riduzione dello stock dei crediti deteriorati e di
rafforzare gli incentivi alla ristrutturazione e al risanamento dei bilanci, in
particolare nel segmento delle banche soggette alla vigilanza nazionale e,
dall'altro, di attuare tempestivamente la riforma in materia di insolvenza. E'
altresì necessario migliorare l'accesso delle imprese ai mercati finanziari.
Il Governo ricorda che il risanamento degli istituti di credito e lo
smaltimento dei prestiti in sofferenza proseguono a ritmo sostenuto e
assicura che svilupperà un piano per lo smaltimento dei crediti deteriorati
ma non ancora in sofferenza. A fine marzo il Governo ha approvato un
decreto per garantire la stabilità finanziaria, economica e degli investimenti,
che prevede il mantenimento, con alcune modifiche, dello schema di
concessione della garanzia dello Stato sulla cartolarizzazione di sofferenze
(GACS). La riforma delle banche popolari è in fase di attuazione, mentre
quella del credito cooperativo è sostanzialmente conclusa.
L’accesso ai finanziamenti per le PMI sarà ulteriormente migliorato con
il sostegno ai fondi di venture capital e un maggiore orientamento dei
Programmi Individuali di Risparmio (PIR) verso le PMI.
Mercato del lavoro e spesa sociale (CSR 4)
In relazione al mercato del lavoro, il Consiglio raccomanda di accelerare
l'attuazione della riforma delle politiche attive del lavoro, di incoraggiare la
partecipazione delle donne al mercato del lavoro, razionalizzando le
politiche di sostegno alle famiglie ed estendendo la rete assistenziale
all'infanzia. Oltre ad auspicare una razionalizzazione della spesa sociale e
un miglioramento della sua composizione, poi, evidenzia la necessità di
promuovere ricerca, innovazione, digitalizzazione, formazione
professionale e infrastrutturazione.
Il DEF sottolinea che il Governo è già intervenuto con il c.d. "Decreto
Dignità" per ridurre l’abuso dei contratti di lavoro a termine e tutelare
maggiormente i lavoratori con contratti a tempo indeterminato
nell’eventualità di licenziamenti. Il RdC rafforzerà il contrasto alla povertà
e le politiche attive del lavoro, grazie anche a maggiori risorse finanziarie
per i CpI e per l’ANPAL. La riforma del welfare consentirà il
pensionamento anticipato di lavoratori che hanno conseguito un elevato
numero di anni di contribuzione, creando spazi per l’assunzione di giovani.
Le risorse pubbliche destinate all’istruzione, alla ricerca, alla diffusione
dell’innovazione, digitalizzazione e interconnessione nei processi produttivi
(Piano ‘Impresa 4.0’) e alla diffusione delle competenze informatiche sono
state complessivamente incrementate. Infine, il rilancio e lo sviluppo delle
infrastrutture saranno oggetto di un ampio sforzo, sia organizzativo che
finanziario.
Sintesi delle raccomandazioni rivolte all'Italia nel 2016 e nel 2017
Nel luglio del 2016 il Consiglio sono state cinque le raccomandazioni
all'Italia:
1) Aggiustamenti di bilancio e fiscalità: limitare nel 2016 la deviazione
temporanea dall'aggiustamento dello 0,5% del PIL richiesto all'importo
dello 0,75% del PIL concesso per gli investimenti e per l'attuazione delle
riforme strutturali, a condizione di riprendere il percorso di avvicinamento
all'obiettivo di bilancio a medio termine nel 2017. Viene chiesto di
conseguire un aggiustamento annuo di bilancio verso l'OMT pari allo 0,6%
o più del PIL nel 2017. Con riferimento al processo di privatizzazione si
raccomanda di assicurare l'attuazione puntuale del programma di
privatizzazioni, impiegando tali entrate straordinarie per ridurre il debito
pubblico. Viene inoltre richiesto di completare la riforma del processo di
bilancio nel corso del 2016 e assicurare che la revisione della spesa ne
costituisca parte integrante. Sul fronte del fisco si raccomanda di: spostare il
carico fiscale dai fattori di produzione al consumo e al patrimonio, ridurre il
numero e la portata delle agevolazioni fiscali, completare la riforma del
catasto entro il primo semestre 2017, procedere nel contrasto all'evasione
fiscale con disposizioni, quali ad esempio la diffusione dei sistemi
elettronici di fatturazione e pagamento, volte al miglioramento del tasso di
rispetto dell'obbligo tributario.
2) PA, contrasto alla corruzione e giustizia civile: attuare la riforma della
pubblica amministrazione adottando e applicando tutti i decreti legislativi
necessari, in particolare in materia di riforma delle imprese di proprietà
pubblica, servizi pubblici locali e gestione delle risorse umane; potenziare la
lotta contro la corruzione anche riformando l'istituto della prescrizione entro
fine 2016; ridurre la durata dei procedimenti civili dando attuazione alle
riforme e assicurando una gestione efficiente delle cause.
3) I crediti deteriorati e il settore bancario: viene raccomandato, da un lato, di
accelerare il processo di riduzione dei crediti deteriorati, anche agendo sul
fronte di un ulteriore miglioramento della disciplina dell'insolvenza e del
recupero crediti e, dall'altro, di completare in tempi brevi l'attuazione delle
riforme in corso in materia di governo societario.
4) Mercato del lavoro e spesa sociale: si raccomanda di attuare la riforma delle
politiche attive, con particolare riguardo all'incremento dell'efficienza dei
servizi per l'impiego e all'incentivazione del lavoro dei componenti delle
famiglie che costituirebbero la seconda fonte di reddito. Sul fronte della
spesa sociale, oltre alla sua revisione e razionalizzazione, viene
raccomandato di adottare e attuare la strategia nazionale di lotta contro la
povertà.
5) Concorrenza: si chiede di adottare e attuare rapidamente la legge sulla
concorrenza rimasta in sospeso; intervenire ulteriormente per aumentare la
concorrenza nelle professioni regolamentate, nei trasporti, nella sanità, nel
commercio al dettaglio e nell'aggiudicazione delle concessioni.
Nel luglio del 2017 il Consiglio sono state quattro le raccomandazioni
all'Italia:
1) Sostenibilità finanze pubbliche: perseguire un consistente sforzo di bilancio
nel 2018 ed adottare le ulteriori necessarie misure al fine di continuare
l'aggiustamento strutturale annuo di almeno lo 0,6% del PIL, richiesto per il
raggiungimento dell'obiettivo di pareggio del bilancio in termini strutturali a
medio termine, essendovi il rischio di una deviazione significativa dal
requisito nel 2018 a politiche invariate; accelerare l'attuazione del
programma di privatizzazioni e usare le conseguenti entrate straordinarie
per accelerare la riduzione del debito pubblico; trasferire il carico fiscale dai
fattori di produzione verso settori meno penalizzanti per la crescita; ridurre
numero e portata delle agevolazioni fiscali e completare la riforma del
catasto; reintrodurre l'imposta sulla prima casa per le famiglie con reddito
elevato; estendere ulteriormente l'uso di sistemi elettronici di fatturazione e
pagamento, in quanto l'uso di tali sistemi è ben al di sotto della media UE;
2) Giustizia, Pubblica Amministrazione e Concorrenza: aumentare gli sforzi
per accorciare la durata e smaltire l'arretrato della giustizia civile sebbene le
riforme abbiano fatto registrare alcuni progressi; potenziare la lotta contro la
corruzione e rivedere l'istituto della prescrizione; completare la riforma del
pubblico impiego e aumentare l'efficienza delle imprese pubbliche;
rimuovere gli ostacoli alla concorrenza, specialmente nei settori delle
professioni regolamentate, delle concessioni, degli appalti pubblici e del
sistema delle autorizzazioni nonché dei servizi pubblici locali, compresi i
trasporti;
3) Crediti deteriorati e settore bancario: perseguire l'ulteriore
ridimensionamento dello stock dei crediti deteriorati, sebbene siano stati
compiuti alcuni progressi, anche migliorando ulteriormente la disciplina
dell'insolvenza e dell'escussione delle garanzie;
4) Mercato del lavoro e spesa sociale: attuare la riforma delle politiche attive
del mercato del lavoro e affrontare le criticità in diversi settori quali la piena
attuazione del sistema Garanzia giovani, la formazione degli adulti, la
partecipazione delle donne al mercato del lavoro; sviluppare la
contrattazione collettiva di secondo livello, con il coinvolgimento delle parti
sociali, al fine di migliorare l'allocazione efficiente delle risorse e aumentare
la reattività delle retribuzioni alle situazioni economiche locali; incentivare
al lavoro le persone che costituirebbero la seconda fonte di reddito; adottare
e attuare la strategia nazionale di lotta contro la povertà, anche al fine di
ridurre le disparità regionali; rivedere e razionalizzare la spesa sociale.
2.2. Relazione per paese relativa all'Italia 2019 della Commissione
Nel documento
2019 D OCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA
(pagine 120-125)