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Capitolo 3: Il caso aziendale Zordan s.r.l SB

3.5 Le riflessioni in merito alla Certificazione B Corp

B Corp viene definito dalla Zordan come “[…] il nostro primo approccio alla CSR in senso stretto […]”489.

Questa affermazione nasce dalla considerazione che la Zordan detiene diverse certificazioni in ambito forestale e relativamente alla qualità (ad esempio ISO 14001), oltre alla certificazione Family Audit sulla conciliazione tempi di vita-lavoro, ma le considera come delle pratiche più burocratiche, isolate e fini a sé stesse rispetto all’approccio B Corp. La certificazione B Corp ha invece permesso di considerare congiuntamente tutte le varie iniziative ambientali e sociali che già venivano poste in essere dall’azienda a diversi livelli, conferendo loro un carattere di globalità. Infatti, il procedimento di certificazione ha richiesto il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali, andando a misurare e valutare le performance di sostenibilità realizzate in ogni ambito aziendale, e dunque della società nel suo complesso, piuttosto che relativamente ad un singolo aspetto. Sono quindi proprio la trasversalità ed il carattere “a tutto tondo” a differenziare la Certificazione B Corp rispetto a tutte le altre tipologie di certificazione.

Analizzando i vantaggi e le difficoltà connessi alla Certificazione B Corp sono emerse le seguenti considerazioni: il processo di certificazione è stato utile anche alla società medesima perché l’ha spinta ad analizzare sé stessa e la sua condotta da una prospettiva diversa, contribuendo a conoscere meglio la propria realtà; così facendo è stato possibile capire dove intervenire e cosa fare per migliorarsi continuamente. Dalla certificazione si sono manifestati infatti in modo chiaro i punti di forza e di debolezza dell’azienda. Tra i punti di forza sono emersi in particolare tutte le azioni rivolte alla sostenibilità (come ad esempio l’utilizzo di energie pulite, la digitalizzazione dei documenti, la minimizzazione degli sprechi ecc.) e la gestione delle risorse umane (l’attenzione alla formazione continua, la pratica della conciliazione dei tempi, ecc.). Ha giocato a favore dell’azienda anche la vicinanza con i fornitori. La sezione che invece è risultata penalizzante è stata quella relativa al cliente, dove l’azienda non ha ottenuto alcun punteggio. Questo si spiega però con il fatto che la Zordan non ha un prodotto specifico, dal momento che è il cliente a fornire di volta in volta indicazioni precise in merito a ciò che desidera.

489 Marta Ceretta

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Sicuramente quindi la certificazione ha portato dei nuovi stimoli internamente, favorendo una visione ancora più ampia ed ispiratrice alle persone che lavorano per e con l’azienda. Grazie al processo di certificazione è emersa la consapevolezza che nell’azienda esistessero già delle pratiche virtuose orientate ad una condotta responsabile, ma che queste non fossero ancora state rese esplicite e formalizzate, soprattutto per quanto riguarda l’impatto sull’ambiente ed il rapporto con le risorse umane. La decisione di sottoporsi all’assessment ha permesso di pervenire ad una misurazione esplicita e rigorosa di questi aspetti. La certificazione perciò ha imposto la necessità di formalizzare alcune pratiche che erano già messe in atto senza evidenze scritte; inoltre ha dato degli importanti spunti e suggerimenti per implementarne di nuove. La formalizzazione delle pratiche e dei valori aziendali si è rivelata essere un fattore competitivo importante, soprattutto per un’impresa che lavora nel settore del lusso, dal quale ci si aspetta un certo tipo di condotta, soprattutto per quanto riguarda i temi della responsabilità e della sostenibilità.

Come era prevedibile considerando il settore nel quale l’azienda opera ed il mercato prevalentemente B2B al quale la stessa si rivolge, l’ottenimento della certificazione non ha apportato alla società dei benefici immediati a livello economico. Tuttavia essa ha avuto un impatto molto positivo sulle risorse umane, stimolandone il commitment. L’aver reso partecipi tutti di questo processo ha contribuito infatti a creare una maggiore coesione aziendale.

La certificazione ha poi incrementato la visibilità dell’azienda, rafforzando la sua immagine e la reputazione nei confronti del pubblico. Tutto questo ha avuto delle ripercussioni positive sulla clientela (attuale e potenziale), in particolare su quella allineata ai valori aziendali. Oltre che da parte delle aziende servite, l’adesione alla filosofia B Corp ha incontrato il favore anche delle istituzioni e della stampa.

Il processo di certificazione è senza dubbio complesso ed oneroso, in termini di tempo da dedicarci e di denaro. L’azienda ha dovuto infatti lavorare per raccogliere e mettere insieme tutte le informazioni che servono per poter ottenere la Certificazione, procedendo alla misurazione puntuale di alcuni aspetti della sua attività prima non monitorati (andando ad esempio a quantificare la produzione di energia e gli scarti delle lavorazioni). Inoltre si è

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dovuto andare a verificare e formalizzare tutte le pratiche poste in essere dall’azienda per renderle valide ai fini della Certificazione e ciò ha richiesto molto impegno. Infine, un parziale ostacolo, superato agilmente grazie all’aiuto della consulenza, è costituito dal fatto che gli strumenti forniti da B Lab per certificarsi sono solo in lingua inglese e questo rende più complessa la valutazione degli aspetti più tecnici.

Le B Corp si impegnano a creare valore per tutte le categorie di stakeholder; la diretta conseguenza di ciò è che durante qualunque scelta operativa aziendale tutti i portatori di interessi devono essere costantemente presi in considerazione, al fine di non trascurare le esigenze di ciascuno di essi.

Inoltre l’essere Benefit Corporation richiede la massima trasparenza delle politiche e delle pratiche aziendali nei confronti di tutti i soggetti coinvolti. L’impegno e le azioni intraprese dell’azienda per rispettare tale requisito sono stati intensificati; tuttavia questo aspetto non è stato particolarmente difficile da realizzare nel concreto, in quanto la società ha da sempre cercato di coinvolgere e rendere partecipi della propria vision e della propria mission i suoi stakeholder, condividendo con loro valori e competenze. In particolare la società si impegna nell’organizzare incontri periodici sia con i dipendenti interni, sia con fornitori, collaboratori e realtà locali, per aggiornarli costantemente sulla situazione attuale, sui progetti e sulle prospettive future.

Nonostante le difficoltà incontrate, l’azienda, qualora idealmente potesse, non cambierebbe nulla al processo di certificazione esistente.

3.6 Lo statuto societario prima e dopo la trasformazione in Società