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2.6.2 Vendita finale

E’ l’attività di vendita ai clienti finali del gas acquistato da grossisti o importato. Si tratta di un’attività libera; principali operatori sono circa 380 imprese, le c.d. Società di Vendita.

Il prezzo è libero e viene definito dalle varie Società di Vendita, l’Autorità definisce però condizioni economiche di riferimento.

La vendita rappresenta l’ultimo segmento della filiera del gas ed è l’anello di congiunzione fra i clienti finali e il resto della catena. Si tratta dell’attività commerciale che remunera a valle tutte le attività della filiera. Essa comprende le operazioni di approvvigionamento di gas all’interno del mercato nazionale, di marketing operativo, di gestione commerciale e di fatturazione, finalizzate alla vendita al dettaglio ai clienti finali.

Come detto già nei paragrafi precedente, fino all’inizio degli anni 2000 era presente una situazione di monopolio in cui solo un unico soggetto interessato alla distribuzione e alla vendita per i clienti domestici e i piccoli consumatori; dal 1° gennaio 2003 tutti i clienti finali sono considerati idonei, ossia in grado di scegliersi il proprio fornitore che deve essere necessariamente diverso da distributore.

Secondo la Relazione annuale di ARERA sono 529 le aziende che operano attualmente in Italia per la vendita di gas ai clienti finali.

2.7 Liberalizzazione Gas naturale

Il mercato italiano del gas, come descritto nei paragrafi precedenti, è caratterizzato dal monopolio verticalmente integrato di ENI, ad eccezione della Distribuzione dove le quote di mercato sono sempre state frammentate. Una svolta importante nel mercato del gas risale al 1998 con l’emanazione della direttiva europea 98/30/CE, con la quale sono state stabilite le prime norme comuni per il trasporto, la distribuzione, la fornitura e stoccaggio del gas naturale, nonché per il funzionamento generale del mercato del gas naturale. Tale direttiva è stata recepita in Italia con il Decreto legislativo 2000/164 (c.d. Decreto Letta) avviando un processo di progressiva liberalizzazione del settore allo scopo di

creare un mercato unico europeo per il gas naturale, garantendo al contempo parità di condizioni e trattamento non discriminatorio per gli operatori del sistema. L’obiettivo di tale norma era quello di creare le condizioni necessarie allo sviluppo di un meccanismo di concorrenza in cui una pluralità di soggetti attivi nelle varie parti della filiera fossero in grado di offrire gas agli utenti di volta in volta interessati. L’apertura del mercato è stata, come per il settore elettrico, graduale e progressiva: inizialmente i clienti idonei, ovvero quelli che potevano scegliere liberamente quale fornitore utilizzare, erano clienti industriali, termoelettrici, imprese di distribuzione e grossisti fino ad arrivare al 1° gennaio 2003 data in cui è stata estesa a tutti i clienti la possibilità di scegliere liberamente il fornitore in base alle proprie esigenze. Prima della liberalizzazione, gli utenti finali potevano acquistare il gas solo ed esclusivamente dal proprio distributore locale il quale si occupava di tutti gli aspetti legati alla fornitura, sia tecnici (manutenzione della rete, allaccio, interventi in caso di guasti, ecc.) che commerciali (prezzi, gestione bollette, riscossione pagamenti, ecc.). Gli utenti finali, insomma, non avevano la possibilità di effettuare alcuna scelta rispetto alla propria fornitura di gas. Con la liberalizzazione della vendita del gas, si è liberalizzato anche l’acquisto. Dal 2003 tutti siamo clienti idonei e quindi liberi di scegliere il nostro fornitore in un regime di concorrenza. Tuttavia il processo di liberalizzazione non è ancora completato. Di fatto dal 2003 c’è stata la coesistenza di due sistemi: il mercato libero e il mercato basato sul sistema di prezzi tutelati, al quale la maggioranza dei clienti, fino a qualche anno fa, è rimasta fedele. Infatti come riportato nella relazione annuale di ARERA tra il 2017 e il 2018 si è assistito ad una inversione di tendenza tra i clienti nel mercato tutelato e quelli nel mercato libero. Come mostrato nella figura 12 tra i due anni presi in esame si è registrato uno spostamento dei clienti verso il mercato libero a discapito di quello tutelato.

In particolare, si evidenzia nel servizio di tutela l’uscita di 839.000 clienti, mentre nel mercato libero vi sono 1.273.000 clienti domestici in più rispetto al 2017. Nonostante questo miglioramento, è certo che il passaggio dei clienti dal mercato tutelato a quello libero è stato, e continua ad essere, piuttosto incerto e pieno di difficoltà: lo dimostra il fatto che le date previste per la fine del mercato tutelato sono state più volte rimandate: inizialmente era fissata per il 30 giugno 2015 per il gas e al 30 giugno 2016 per l’elettricità, poi rimandate al 31 luglio 2017 per entrambe le forniture e poi ancora prorogata al 31 luglio 2019. La storia si ripete

2.7 Liberalizzazione Gas naturale

e il Decreto Milleproroghe, convertito in legge il 28 febbraio 2020, conferma il nuovo slittamento della fine del mercato tutelato al 1° gennaio 2022. I motivi che stanno dietro a questa lentezza nel passaggio sono da trovarsi, da una parte, nelle scarse misure e strumenti messi a disposizione dei cittadini e, dall’altra, la scarsa informazione e lo scetticismo misto a sfiducia dei clienti nel trovare nel mercato libero una completa trasparenza e regolarità nelle offerte degli esercenti dei servizi che interessano le utenze domestiche. Come descritto da un articolo de Il sole 24 ore nel luglio 2019 i sondaggi effettuati mostrano che solo un terzo degli italiani è a conoscenza della fine del mercato tutelato e molti ritengono che la completa liberalizzazione porterà a un aumento delle tariffe. La figura 13 mostra, invece, la classifica dei principali venditori di gas naturale in Italia

3.1 Presentazione dell’Azienda